IL
PROSCIUTTO DI BUFALA
Un
prodotto nuovo, carico di tradizioni
Partendo dalle caratteristiche della carne bufalina, che si presenta con basso
contenuto di colesterolo, minima presenza
di grasso, netta separazione dello strato grasso da quello muscolare,
ricchezza di ferro organico,
alta nutrizionalità; e da una sempre più sostenuta campagna di informazione,
il consumo alimentare della carne fresca di bufala sta registrando un lieve incremento negli
ultimi tempi.
Con la consapevolezza di rendere maggiore la redditività dell'allevamento,
non più finalizzato esclusivamente alla produzione
del latte da trasformare in formaggi, anche gli allevatori cominciano
ad allevare vitelli bufalini adatti alla macellazione.
D'altra parte i consumatori sembrano essere attratti dalle proprietà "dietetiche
e nutrizionali " di questa carne; ed un ulteriore vantaggio, non trascurabile, è che questo prodotto
non trova alcun tipo di divieto d'uso alimentare in alcuna delle principali
religioni, garantendosi quindi, una commercializzazione tranquilla in una
società multietnica.
Nel settore alimentare, da alcuni anni a questa parte si è andata consolidando
la tendenza alla produzione di prodotti transgenici; con questo
termine si identificano quei prodotti che sono sottoposti a manipolazioni
genetiche, che garantiscono la loro presenza sul
mercato durante tutte le stagioni dell'anno e che possono essere
prodotti in laboratorio, riducendo in questo modo i costi di produzione.
L'obbiettivo, del mercato di tali prodotti, è di uniformare e standardizzare
le produzioni alimentari. Tutto ciò, se da un
lato garantisce al consumatore un prodotto costante in qualità e sapore,
dall'altro ne determina la perdita delle caratteristiche originarie e tradizionali delle qualità organolettiche.
Inoltre questo tipo di produzioni non tiene conto del profondo legame,
storico e secolare, tra il cibo e le culture, le tradizioni, gli usi ed i costumi di un popolo.
Al tempo stesso, accanto a questa tendenza si registra un desiderato ritorno
alla naturalità dei prodotti, alla loro genuinità e qualità, sulla scia della nuova filosofia New Age.
Ed un'opportunità economica di grande potenzialità, può essere la produzione di prosciutti a base
di carne bufalina, che potrebbero essere commercializzati non solo nei paesi occidentali,
ma anche in quelli islamici ed ebraici.
Motivazioni per la scelta del Prosciutto di Bufala
Prodotto a lunga conservazione.
Grande
quantità di animali della specie bufalina in diversi paesi poveri e dove
il costo della materia prima sarebbe molto
basso.
Possibile penetrazione
nei mercati islamici ed ebraici.
Qualità dietetiche.
Possibilità di creare
un nuovo prodotto certificato e garantito dal paese Italia.
Il prosciutto
di bufala è in effetti un prodotto stagionato che può essere commercializzato
ed esportato senza eccessivi
rischi di deterioramento. Bisogna ricordare, inoltre, che le bufale sono
presenti soprattutto nelle zone paludose
dell'India, della Cina e del Pakistan, nelle quali non esistono le tecnologie
adeguate per sfruttare
e valorizzare al meglio le innumerevoli potenzialità del prodotto.
Interessante da un punto di vista economico può essere il fatto che proprio in queste
zone, il costo della materia prima
è notevolmente inferiore a quello italiano, quindi più conveniente, soprattutto
se si pensa al costo molto
contenuto della manodopera . E' da considerare anche che il risultato
positivo del progetto avrebbe sicuramente
immediate ricadute sotto il profilo occupazionale di questi Paesi.
Importante per l'Italia sarebbe comunque la possibilità di certificare la qualità
del prodotto inserendolo all'interno,
ad esempio, delle produzioni DOP, immettendo sul mercato un ulteriore
prodotto originale.
E comunque da tenere presente che essendo la carne di bufala priva di grasso, il
nostro prosciutto potrebbe essere particolarmente
adeguato per le alimentazioni controllate sia da un punto di vista nutrizionale
che dietetico.
In effetti
questo progetto è stato iniziato nella fase operativa nell'anno 1998,
con la messa all'ingrasso di un animale bufalino
maschio con una particolare alimentazione. All'età di un anno, lo stesso
animale è stato macellato
e le due parti di dietro sono state inviate presso un prosciuttificio
del Friuli, dove sono state trattate
per diventare prosciutti.
La data di arrivo in lavorazione risale al 21.01.99 e sono stati tenuti in stagionatura
fino al 28.02.00.Da un primo esame
sommario dei due prosciutti, abbiamo potuto acquisire i giusti tempi di
stagionatura, che nello specifico
dei prosciutti, rivestono un'enorme importanza.
A questo
punto non resta che continuare la sperimentazione che con l'esperienza
già fatta dovrà svolgersi nel seguente
modo:
invio di
n. 3 animali bufalini maschi, di un anno di età, allevati con l'alimentazione
già sperimentata a cui aggiungere alcune varianti suggerite
dalla precedente esperienza. Gli animali dovranno raggiungere vivi il
prosciuttificio, dove saranno macellati ed avviati e per la
produzione di prosciutti e per la lavorazione completa di tutti
i salumi ed insaccati che si possono ricavare. A questo punto, a stagionatura
effettuata, saremo in grado di raccogliere tutte le notizie
necessarie per un'analisi analitica e economica e qualitativa di questo
nuovo prodotto.