1965-2000
- 35 anni da volontari per i beni culturali
L'Associazione
è stata fondata nel dicembre
del 1965 da Ludovico Magrini con un
gruppo di giovani, con lo scopo di
contribuire alla tutela, alla salvaguardia
ed alla valorizzazione del patrimonio
culturale italiano, al fianco delle
istituzioni, e di battersi contro
lo stato di abbandono e di degrado
che da sempre attanaglia il nostro
patrimonio.
Negli anni l'Associazione ha coerentemente
portato avanti il suo impegno sia
attraverso le pagine della rivista
"ARCHEOLOGIA" che, soprattutto,
con il coinvolgimento diretto dei
soci.
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Nel
corso di 35 anni, migliaia di persone
hanno scoperto l'importanza civica della
partecipazione attiva grazie, in primo
luogo, alla lungimiranza della Soprintendenza
archeologica dell'Etruria meridionale
con la quale è stato possibile
collaborare proficuamente fin dagli anni
'70 alla difesa del territorio.Nel corso
del tempo sono cresciuti nell'Associazione
anche molti "addetti ai lavori",
che ne condividono gli ideali e che imprimono
quell'alto tasso di preparazione che contraddistingue
i Gruppi Archeologici d'Italia nell'attività
di ricerca, svolta non solo attraverso
gli studi ma anche sul campo con la ricognizione
sul territorio e lo scavo archeologico.
I primi scavi si svolsero a Veio (l' "omino",
ancora oggi logo dei Gruppi Archeologici
d'Italia, rappresenta un cacciatore di
cinghiale ripreso dal bordo a rilievo
di un foculus trovato in quella zona)
e dal 1970 al 1974 a Ceri. Dal 1975 al
1997 a Tolfa i G.A. d'Italia hanno organizzato
campi scuola (con sede nell'ex convento
dei Cappuccini), quindi si attivano i
campi nelle sedi stabili di Ischia di
Castro (dal 1979) e di Falerii Novi (dal
1993).
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Hanno
fatto capo a queste sedi, soprattutto
durante i campi estivi di ricerca
archeologica, migliaia di soci provenienti
da tutta Italia e dall'estero; altri
campi hanno luogo in varie regioni
d'Italia. Attualmente le sedi territoriali
dei G.A. d'Italia sono un centinaio
e negli anni i tesserati sono arrivati
ad oltre 45.ooo. Significativi esempi
della collaborazione del volontariato
dei G.A. d'Italia con le istituzioni,
sia nazionali che locali, sono stati
l'apertura al pubblico e la valorizzazione
di importanti aree archeologiche,
musei, chiese, antiquarii, o l'affiancamento
agli enti preposti durante recuperi
urgenti da scavi clandestini, ecc. |
I
G.A. d'Italia sono iscritti al Centro
Nazionale del Volontariato e sono stati
i promotori ed i fondatori del "Forum
Europeo delle Associazioni per i Beni
Culturali". Sono anche iscritti all'Albo
delle organizzazioni di volontariato presso
il Dipartimento della Protezione Civile
ed hanno svolto in passato operazioni
in occasione dell'alluvione di Firenze
(1966), dei terremoti di Tuscania (1971),
Friuli (1976), Irpinia (1980) e Assisi
(1997), oltre al recupero di materiale
librario in occasione delle alluvioni
di Alessandria (1998) e Torino (2000).
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