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La mappa concettuale

 

 

Mass-media, propriamente mezzi di massa: l'insieme di tutti gli strumenti di divulgazione dell'industria culturale: stampa (giornali, riviste), radio, cinema, televisione, computer multimediali. La scuola guarda ai media quali strumenti di attività prassica e analitica.

 

L'attività prassica consiste in una serie di operazioni tecniche che portano gli allievi alla produzione di fotografie, collage, poster pubblicitari, video-programmi, film (esistono in Italia e all'estero già da parecchi anni rassegne specializzate su questo tipo di prodotto cinematografico e video, costruito nelle scuole dagli allievi con gli allievi). L'attività analitica ha come finalità la comprensione critica dei media principalmente attraverso una ricerca sul ruolo che i media hanno nell'influenzare il processo di formazione e l'identità socio-culturale degli individui che, in enorme percentuale, nel mondo risultano essere dei "consumatori". Una ricerca si può fare in mille modi e occorre naturalmente adottare strumenti idonei all'età dei soggetti artefici nella ricerca stessa; ma ciò che più importa è l'atteggiamento con cui ci si pone di fronte ai problemi. L'atteggiamento che, concordemente, pare si consideri superato è quello che definiremmo "paternalistico", per cui ogni sorta di intervento educativo sarebbe rivolto a proteggere i soggetti in età evolutiva dall'influenza nefasta dei mass media oppure, nella versione addolcita, a "discriminare" tra il medium buono e quello cattivo.

L'atteggiamento più corretto e attuale, secondo un documento del Consiglio d'Europa, è indicato come "investigativo" ed è quello attraverso il quale si conducono i ragazzi a collocare il lavoro sui media in un contesto più ampio in cui si spiega loro come e da chi programmi televisivi, video e film siano prodotti, come circolino, come vengano utilizzati, ecc. Per tradizione l'insegnamento scolastico è centrato sulla cultura verbale, sull'apprendimento e sull'uso delle lingue, sulla comunicazione scritta e orale e, conseguentemente, fino ad oggi ha riservato spazi limitati all'utilizzazione dei media. In una società come quella odierna, coinvolta quotidianamente in un bombardamento di merci-immagini che la condizionano sia a livello percettivo sia a livello logico-razionale, non è più sufficiente l'apprendimento del "leggere, scrivere, far di conto" per saper decodificare tutti i messaggi verbali e soprattutto mediali che riceviamo ed essere in grado di rispondere agli stessi in modo adeguato. I linguaggi mediali, audiovisivi, non sono affatto, contrariamente ad un vecchio pregiudizio, immediatamente comprensibili e facilmente utilizzabili; al contrario sono più ambigui, multiformi e sfaccettati di quelli verbali: per questa ragione richiedono di essere fatti oggetto di specifica attenzione e studio allo scopo di essere praticati con una competenza adeguatamente approfondita.

 

(Tratto da: Dotti – Baraldi "Letteratura per l’infanzia – tecnologie educative, audiovisivi, prospettive e percorsi didattici" C.P.E. Modena 1996)

(Mappa n. 1)

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(Mappa n. 2) Qui la rielaborazione e la struttura concettuale è di maggiore chiarezza

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Mappa 1

MASS MEDIA: Mass-media, propriamente mezzi di massa: l'insieme di tutti gli strumenti di divulgazione dell'industria culturale: stampa (giornali, riviste), radio, cinema, televisione, computer multimediali

SCUOLA: . La scuola guarda ai media quali strumenti di attività prassica e analitica

ATTIVITA’ PRASSICA: L'attività prassica consiste in una serie di operazioni tecniche che portano gli allievi alla produzione di fotografie, collage, poster pubblicitari, video-programmi, film (esistono in Italia e all'estero già da parecchi anni rassegne specializzate su questo tipo di prodotto cinematografico e video, costruito nelle scuole dagli allievi con gli allievi).

OPERAZIONI TECNICHE: L'attività prassica consiste in una serie di operazioni tecniche che portano gli allievi alla produzione di fotografie, collage, poster pubblicitari, video-programmi, film (esistono in Italia e all'estero già da parecchi anni rassegne specializzate su questo tipo di prodotto cinematografico e video, costruito nelle scuole dagli allievi con gli allievi).

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testo n. 2

 

 

Oltre l'educazione all'immagine

e oltre i media: la cultura elettronica del digitale: rete e ipertesto

"Sembra, ed è paradossale, che, mentre viene introdotta nella scuola elementare e materna, per la prima volta, l'educazione all'immagine, siamo già investiti dalla nuova cultura elettronica del digitale, per cui il posto dei vecchi cari media (radio, cinema, TV), viene rapidamente preso da videoclip, videospot, stereo HI-FI, CD, videomatica, computer grafica, videodischi, CD-ROM, high definition, ecc.

Il fatto è che ci troviamo ad un passaggio nodale, ad una sfida di natura tecnologica, che investe tutti, adulti

e bambini di ogni età.

Occorre che come insegnanti ampliamo la nostra ricerca e verifichiamo la nostra capacità di padronanza dei mezzi (strumenti) e dei contenuti (messaggi); dovremo perciò considerare con la massima attenzione i motivi di spinta che semplificano profondamente la relazione uomo-macchina con le nuove applicazioni e con l'introduzione di rinnovati sistemi, la nascita dei servizi di informazione on-line e delle reti telematiche che si estendono su tutto il mondo e sono già entrate o possono entrare in tutte le case.

Internet, insieme con le reti civiche e i servizi on line privati, si sta dimostrando un fenomeno importantissimo per l’introduzione del personal computer non solo nelle scuole di ogni ordine e grado ma anche nelle case…."

 

Prova a elaborare una mappa concettuale del brano: