L'arcipelago eoliano dal punto di vista tettonico deriva
dall'affossamento del Tirreno nel Pliocene. Questo evento corrisponde alla fase finale
della orogenesi appenninica lungo il suo margine interno; una fase successiva ha permesso
ad un magma profondo di risalire lungo le fessure per dare luogo al vulcanesimo eoliano.
Il sistema vulcanico eoliano poggia sul fondo del mar
Tirreno, la cui profondità varia da 1000 a 3000 metri. Si riteneva in precedenza che il
vulcanismo eoliano fosse cominciato nel Miocene o Pliocene inferiore; recentemente alcuni
ricercatori hanno potuto stabilire che è di età più recente, probabilmente inferiore ad
un milione di anni (Pleistocene).
Nel primo stadio di attività si formarono le isole
di Panarea, Filicudi e Alicudi ed una parte degli apparati di Salina
e Lipari; successivamente nel Pleistocene superiore si ebbe il
completamento di Lipari e Salina e la formazione di Vulcano e Stromboli.
Le datazioni radiometriche hanno consentito di
stabilire tre periodi di attività: nel primo periodo (tra 330 e 160 mila anni) sorsero
gli edifici vulcanici di Panarea ed il domo di Capo Graziano; nel secondo periodo (tra 160
e 130 mila anni), corrispondente alla fase principale di attività, si formarono il monte
Chirica a Lipari, a Salina il monte Rivi, Capo e Pizzo Corvo, a Filicudi la fossa delle
Felci, ad Alicudi la montagnola; nel terzo periodo (da 130 mila anni fa sino ai nostri
giorni) si formarono a Lipari i monti Sant'Angelo, Guardia e Pelato, a Salina la fossa
delle felci, il monte dei Porri e Pollara, a Filicudi la Montagnola ed il Torrione, ad
Alicudi si ebbero spandimenti lavici acidi.
L'isola di Panarea è l'apparato vulcanico più
antico dell'arcipelago. Vulcano sorge attorno ai 100 mila anni con successive formazioni
degli strati vulcanici della Caldera, della Fossa e di Vulcanello . Stromboli inizia
l'attività ai 40 mila anni con Vancori, poi si formano la Cima e l'attuale cratere.