I finanziamenti

Nel primo biennio il progetto verrà sostenuto con contributi a fondo perduto stanziati da Enti Pubblici, Fondazioni e Privati, nonché con i denari raccolti nelle attività di sensibilizzazione pubblica realizzate dalla Cooperativa sociale Orion e dall’Associazione Mani Amiche. Successivamente, l’impresa di sostegno dovrà garantire un regime di autosufficienza economica al centro d’accoglienza, svincolandolo progressivamente dalla dipendenza da contributi esterni. 

Dopo il primo biennio eventuali enti o soggetti interessati a proseguire la collaborazione con il progetto Artina, potranno continuare a partecipare mettendo a disposizione non più contributi, ma prestiti a tasso agevolato destinati ad incrementare il fondo di credito rotativo per le microimprese familiari delle donne capofamiglia e dei ragazzi in uscita dal centro. Le partecipazioni esterne in forma di prestito aiuteranno a sviluppare logiche di joint venture e a dare rigore imprenditoriale al nostro meccanismo di sviluppo, mantenendo sempre sveglio il senso di responsabilità di promotori, controparti e beneficiari.

Un regolamento appositamente e dettagliatamente definito stabilirà, al momento opportuno, l’insieme di norme che governeranno la gestione del fondo di microcredito (tassi d’interesse, tempi di devoluzione, selezione delle richieste, accompagnamento tecnico), nonché i termini dell’accordo contrattuale con i finanziatori.