Johann George Hamann

Filosofo tedesco (Kaliningrad 1730 - Münster 1788), non terminando gli studi scientifici, fu precettore, commerciante, traduttore, impiegato, finché nel 1758 a Londra, dalla lettura della Bibbia, maturò una sorta di conversione, che lo spinse a dedicarsi interamente agli studi filosofici. Tornato in patria frequentò I. Kant e J.G. Herder dedicandosi alla filosofia e alla filologia. Di formazione pietistica, fu sostenitore di una filosofia antirazionalistica della rivelazione. Per lui la ragione è un vuoto idolo che, operando per distinzioni e giustapposizioni, è del tutto incapace di cogliere la pienezza del reale, di cui ogni aspetto è la manifestazione di Dio strettamente congiunta con tutti gli altri aspetti. Per quanto amico di Kant, criticò la sua difesa della ragione, 1784 - Metacritica sui purismi della ragion pura, e ritenne che soltanto la fede è in grado di comprendere la verità. Anche il linguaggio è uno strumento per giungere a Dio, poiché è un veicolo della rivelazione per mezzo della spontanea espressione umana. Anticipatore del Romanticismo, in particolare per le sue concezioni estetiche e storiografiche, influenzò G.W.F. Hegel, S. Kierkegaard  e B. Croce.