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Forum: Genitori

E' possibile che il latte finisca?

si vedano anche le pagine sull'allattamento.
Nel forum esistono altri thread collegati a questo. Essi sono:


Date: Wed, 06 Jun 2001 16:50:20 +0200
From: lettera firmata
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Salve! Sono mamma di un abambina di 5 mesi e vorrei porre due quesiti.
La bambina da circa un mese viene alimentata con latte artificiale perché io non ne avevo più. Ecco vorrei proprio sapere se è possibile che ad un certo punto il latte "finisca". Io infatti credevo che, a parte casi di patologie (chi latte non ne ha o ne ha veramente troppo), il meccanismo della produzione di latte funzionasse a "domanda, offerta". Credo di avere fatto tutto il possibile perché il latte tornasse, ho preso medicine omeopatiche, ho bevuto litri di infusi di semi di finocchio, ho preso medicinali come il demopart, mi sono riposata e soprattutto ho fatto attaccare la bambina ogni qual volta volesse.
Il secondo dubbio che ho riguarda il latte artificiale. La bambina ha avuto molta difficoltà nel passaggio dal latte materno a quello artificiale. Alla fine ha accettato bene il latte di soia. Ho provato con questo perché la bimba mostrava dei notevoli arrossamenti sulla pelle dovuti al semplice contatto con gocce di latte. Allora il pediatra della mia sorella ha detto di provare con quello di soia. Il mio pediatra ritiene invece che per quanto il fenomeno sia "straordinario" non sia assolutamente indicativo di una probabile intolleranza al lattosio. Cosa pensate in proposito.
Grazie.

[lettera firmata]


Date: Thu, 07 Jun 2001 12:32:29 +0200

From: "Martina" <giadaeli@libero.it>


>Salve! Sono mamma di un abambina di 5 mesi e vorrei porre due quesiti


ciao, sono una consulente LLL e proverò a risponderti al primo quesito, il
secondo lo lascio ai pediatri in lista.

>La bambina da circa un mese viene alimentata con latte artificiale perché
>io non ne avevo più. Ecco vorrei proprio sapere se è possibile che ad un
>certo punto il latte "finisca". Io infatti credevo che, a parte casi di
>patologie (chi latte non ne ha o ne ha veramente troppo), il meccanismo
>della produzione di latte funzionasse a "domanda, offerta". Credo di avere
>fatto tutto il possibile perché il latte tornasse, ho preso medicine
>omeopatiche, ho bevuto litri di infusi di semi di finocchio, ho preso
>medicinali come il demopart, mi sono riposata e soprattutto ho fatto
>attaccare la bambina ogni qual volta volesse.

Senza scendere in dettagli di fiosologia ecc ecc, il latte materno viene
proprio per un meccanismo ormonale di domanda/offerta. Infatti dopo la
montata nel post parto, se il seno non viene stimolato adeguatamente e
regolarmente dalal suzione di un bambino, semplicemetne smette di produrre.
Basta pensare al fatto che il meccanismo della lattazione è lo stesso non
solo da quando l'essere umano si è evoluto , ma anche per tutti gli altri
mammiferi, che non hanno quasi sempre solo un cucciolo come noi (e quindi
come fare a produrre o per uno o per 10 cuccioli?? o per due gemelli :-)) e
anche dove c'è una mortalità infantile elevata, e quindi può capitare che
una femmina si trovi a non dover più produrre latte.
Purtroppo però per noi donne di oggi, si è persa la naturalità
dell'allattamento, non abbiamo più la possibilità di vedere normalmente
donne che allattano e da bambine piuttosto impariamo a dare biberon alle
bambole.
Nmerosi studi hanno dimostrato che scimmie antropomorfe che erano state
separate da piccole dal nucleo familiare e non avevano visto le loro madri e
parenti accudire cuccioli, diventate madri avevano comportamenti poco
"materni" e non sapevano che accidenti fare con il cucciolo.
In una situazione quindi di "normalità" per così dire, o naturalità se
preferisci, è vero ciò che dici, ma oggi si instaurano spesso meccanismi che
apportano "errori" e spesso fanno fallire l'allattamento.
Faccio delgi esempi:
quando ho avuto il mio primo figlio, 8 anni fa, sono stata dimessa
dall'ospedale con un bel campione di latte artificiale (se dovesse servirle,
signora) e una tabella di orari e quantità di latte da ingerire,
costringendomi quindi a fare la doppia pesata con conseguente stress,
incertezza e ansie perchè mio figlio naturalmente (lo dico oggi) NON
rispettava le 3 ore e mezza e quantità prescritte. Non parliamo del mio
nascente senso di autostima come madre: sotto i piedi!
Altro esempio, i "consiglieri": starai vivendo anche te la situazione per
cui tutti quelli che ti conoscono si sentono in dovere di dare il loro
apporto di consigli e dubbi sul neonato.... tutto questo non aiuta a
ascoltare il proprio istinto materno vero?
Parliamo poi della letteratura per mamme, riviste libri ecc: di solito la
"norma" a cui si fa riferimento è quella di un neonato alimentato
artificialmente, per cui spesso la madre che allatta si chiede se sta
sbagliando qualcosa, esempio classico sulle pause tra una poppata e l'altra.
Nel tuo caso, è difficile fare una diagnosi a posteriori, e capire cosa ha
influito nella diminuizione di latte e conseguente interruzione
dell'alattamento. Di solito sono più fattori che interagiscono.
INfatti capita che il latte possa diminuire, o che ci siano problemi di
suzione o informazioni errate cha la madre ha ricevuto e che la portano a
interpretare male alcuni segnali del bambino (penso per es al neonato
sonnolento che fa 5-6 ore di sonno tra ogni poppata e bagna pochi pannolini
xchè si sta alimentando troppo poco: di solito si dice "se dorme non lo
svegliare"), ma tutti questi problemi possono essere affrontati e risolti.
Il nodo del problema è che per farlo la madre deve essere appoggiata da
persone competenti in allattamento, che le diano le informazioni giuste (e
spesso non una sola volta) e il sostegno in un momento così delicato e
importante.
Ti dirò anche che la boa dei 4 mesi è un momento critico per la stragande
maggioranza delle madri, e uno dei momenti in cui c'è la drastica
diminuizione della percentuale di donne che allattano.
"il tuo latte non basta più, dai integrazioni, il latte diventa acqua, devi
iniziare a svezzare,lo vedi che cresce meno" queste sono le cose che pià
facilmetne si sentono dire in quella fase.
In quel frangente hai fatto TUTTO CIO' che ti era possibile fare con gli
strumenti a tua disposizione, anche allattare 4 mesi è importantissimo per
tua figlia, e ti dirò, e anche di più di tantissime altre madri in Italia,
con le scarse ed erronee informazioni che riceviamo!
Se poi vuoi informazioni più specifiche, puoi visitare il nostro sito, o
scrivermi.
Se un giorno deciderai di avere un altro figlio, non ci sono motivi
fisiologici per cui tu possa allattare fino ad x mesi e non più, magari
allora ricontattaci, ne riparleremo.
Saluti
Martina


Date: Fri, 08 Jun 2001 13:06:45 +0200

From: Carlo Dani

At 16.50 06/06/01 +0200, you wrote:
>Salve! Sono mamma di un abambina di 5 mesi e vorrei porre due quesiti.
>La bambina da circa un mese viene alimentata con latte artificiale perché
[...]

Cara signora,
il meccanismo che controlla la comparsa della montata lattea prima e il
proseguimento della produzione del latte materno poi, è un meccanismo di
tipo neuro-ormonale, nel quale è di primaria importanza il ruolo della
prolattina. Tale meccanismo riconosce una ampia variabilità di efficacia
sia tra puerpera e puerpera che da gravidanza a gravidanza nell'ambito
della stessa donna, cosicchè anche la quantità di latte e la durata
dell'allattamento sono molto variabili. Ci sono situazioni che agendo sul
meccanismo neuro-ormonale che regola l'attività della ghiandola mammaria
possono ridurre o far cessare la produzione del latte. Tali situazioni, a
parte certi casi (es. disidratazione, gravi stress emotivi, etc.),
rimangono spesso non identificabili, anche se una predisposizione su base
genetica della singola donna è senz'altro importante. Quando ciò accade,
come conferma la sua storia, gli interventi che favoriscono la produzione
del latte materno risultano inefficaci.
Quanto al secondo dubbio, devo dire che la storia è molto sintetica per
consentire una risposta approfondita. Comunque, posso dirle che una
intolleranza al lattosio si manifesta con diarrea acquosa, feci schiumose
ed escoriazioni perianali piuttosto che con manifestazioni cutanee e che,
pertanto, sono d'accordo con il suo pediatra. Quello che lei racconta,
"notevoli arrossamenti sulla pelle dovuti al semplice contatto con gocce di
latte" e buoni risultati utilizzando il latte di soja, fa pensare più alla
intolleranza alle proteine al latte vaccino, condizione che non mi risulta
essere stata indagata.
Cordiali saluti

Dottor Carlo Dani



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