IL BOLLETTINO METEO-MARE dal Televideo pag. 715                Meteorologia

Importante per la comprensione della situazione meteorologica è la consultazione del bollettino meteo-mare.

Questo bollettino viene trasmesso con un linguaggio molto sintetico anche per radio ed è indirizzato soprattutto alla gente che va per mare; è, quindi, di grande importanza per garantire la sicurezza del viaggiare per mare.

In genere consta di tre o quattro frasi apparentemente slegate, ma che vanno ad inquadrare la situazione più ampia che si definisce sull'intero bacino mediterraneo.

Ad esempio leggiamo e commentiamo il bollettino dell'11/12/2001.

TESTO:

  • Alta pressione di 1032 hPa su mari settentrionali italiani
  • Alta pressione di 1020 hPa su Jonio meridionale
  • è in aumento area di instabilità su mari meridionali italiani
  • Pressione alta e livellata di 1026 hPa su Mediterraneo occidentale
  • Minimo barico di 1008 hPa su Mar di Levante si muove verso E NW

COMMENTO.

Un bollettino così redatto è di facile comprensione; tutta l'area del Mediterraneo è dominata da una generalizzata alta pressione con un suo massimo sulla Corsica, una stabile alta pressione livellata sul Mediterraneo occidentale dal mare di Alboran alle Baleari ed ancora una alta pressione sullo Jonio e cioè ancora Mediterraneo centro-meridionale.

Solo l'ultima fascia orientale di questo mare è in attrito con una debole area depressionaria di soli 1008 hPa che permane sull'Egeo con un debole spostamento verso N/NE ed una suo dissolvenza (probabile) nell'internarsi nella penisola balcanica.

Ed è qui l'area di instabilità individuata sui mari meridionali italiani (settori orientali).

L'area a NE dei Balcani, la pianura ungherese ed i monti della Transilvania sono infatti dominati in questa stagione dall'anticiclone russo che scarica anch'esso impulsi di aria fredda in direzione del Mediterraneo.

Questi flussi di aria fredda non sono però sostenuti da un forte gradiente barico (depressione nel basso Mediterraneo, golfo della Sirte) e, quindi, sostanzialmente, non sono molto consistenti e con corpi nuvolosi leggeri; si oppone, infatti, in questo momento questa alta pressione emediterranea.

L'anticiclone russo è quello che porta la neve sull'Adriatico e a Matera, però richiede una forte depressione sul mare Libico in modo da determinare un alto gradiente barico con forti venti, grandi masse umide che vengono convogliate dal fronte caldo (originatosi nella depressione) su quello freddo e velocemente riportate come nuvole cariche di neve su Matera (dove, malgrado ogni nostra speranza,

"...quando intorno tutta la Murgia è isolata
solo Matera rimane asciutta e assolata" 

Potremo prevedere, pertanto, con ovvietà che nei prossimi giorni, durante la stabilizzazione di questa massa d'aria sul Mediterraneo, la stessa, progressivamente, vada riscaldandosi e, conseguentemente, si produca un abbassamento della pressione a valori di norma.

Occorreranno tre o quattro giorni; il fenomeno potrebbe essere accelerato solo se dalla cellula islandese dovesse partire un  nuovo, forte, intenso e veloce impulso di aria fredda che, irrompendo con  violenza sul Mediterraneo occidentale, ripristini una situazione di dinamismo meteo con conseguenti perturbazioni.

Si consiglia di leggere attentamente questo bollettino integrandolo con le pagine nn. 716 e 714; le prime danno le previsioni future sul mare, le seconde elencano le situazioni delle singole stazioni aeroportuali sull'Italia.

Da questa consultazione risulterà chiaro il quadro istantaneo della fenomenologia meteorologica sull'Italia e abbastanza comprensibile la derivazione di una previsione.

La foto documenta con qualche approssimazione la situazione del bollettino su esposto:

  1. l'anticiclone russo è ben posizionato

  2. l'alta pressione sul mare di Corsica è ben posizionata

  3. l'alta pressione sullo Jonio meridionale è spostata a sinistra (a occidente) per consentire la visualizzazione della cellula depressionaria che si estende dal mediterraneo orientale verso l'Egeo.
    Comunque, una siffatta situazione giustifica la previsione di un sostanziale fermo dei fenomeni causato dalla generalizzata alta pressione.