<<Liber instrumentorum seu Chronicorum Monasterii Casauriensis>>
Il Chronicon Casauriense narra le vicende dell'Abbazia di S. Clemente e riporta il cartulario dei diplomi e dei benefici ad essa pertinenti.
Di questo straordinario testo è giunto a noi il manoscritto originale che è conservato nella Biblioteca Nazionale di Parigi con la segnatura 5411. A Parigi fu portato da Carlo VIII, dopo averlo sottratto alla Biblioteca napoletana dei re aragonesi, nel 1494.
"Chronicon Casauriense" Quadro sinottico del manoscritto di Parigi .
Trascrizione a mano a cura del Cav. C. Ventura
Fu composto al tempo dell'abate Leonate (1155-1182), dal monaco Giovanni di Berardo e scritto da Maestro Rustico, l'uno amanuense e l'altro miniatore.
Si tratta di un codice in pergamena composto da 272 carte numerate di recente (presumibilmente nella prima metà del secolo scorso), più quattro di guardia rispettivamente due all'inizio e due alla fine: sul recto del secondo, segnato A, è riportato, forse dalla stessa mano che ha apposto la numerazione sul recto delle singole carte, il titolo <<Instrumentarium seu chartularium /monasterii Casauriensis sive de Casa Aurea/ in regno Neapolitano, scriptum circa annum /1200 per fr. Iohannem Berardi eiusdem /monasterii praepositum>>, e più sotto, di altra mano più tarda <<Volume de 272 feuillets /plus le feuillet A préliminaire. / 19 mars 1889 >>; presso lo spigolo inferiore destro, infine la vecchia segnatura settecentesca <<4719>>. La pergamena non è sempre di uno stesso tipo: a membrane sottili, che lasciano intravedere la scrittura sottostante, se ne alternano altre più spesse e di diversa colorazione.
Gli Instrumenta relativi alle investiture e ai privilegi concessi dagli abati, dai papi, dagli imperatori e dai re normanni riempiono quasi interamente il foglio.