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CLONAZIONE

CLONAZIONE

Dopo la pecora Dolly, toccherà adesso all' uomo?

Circa due anni fa ciò che è stato l'argomento sulla bocca di tutti fu la nascita di una pecora attraverso il metodo di bioingegneria genetica chiamato clonazione, adesso l'argomento torna alla ribalta grazie alla clamorosa gaffe dell'ufficio europeo brevetti che di fatto ha spalancato le porte alla clonazione umana, tutto questo in barba alla direttiva Europea approvata in sede di parlamento (Strasburgo 12 Maggio1998) che imponeva una serie di divieti e restrizioni circa la ricerca e la produzione di prodotti creati dall'industria biotecnologica.
Clonazione - Dopo la pecora Dolly toccherà adesso all'uomo?
Il nuovo brevetto rilasciato nel Dicembre scorso presso l'ufficio brevetti con sede a Monaco di Baviera, consentirebbe in teoria anche la creazione di esseri umani manipolati geneticamente, ma questo pasticcio ha mandato su tutte le furie politici, ministri, associazioni e le varie organizzazioni ambientaliste che tentano di arginare tale problema, nessuno crede alla storia dell'errore ma tutti sottolineano gli enormi interessi in gioco e le pressioni esercitate dalle grandi aziende nel settore scientifico. Il deprecabile episodio riapre inquietanti scenari etici. Come si può solamente pensare di brevettare la vita umana? Può essere che un "ufficio brevetti" giochi alla creazione? Anche se Monaco ha riconosciuto di avere concesso "per errore" un brevetto per cellule di embrioni umani manipolati geneticamente è proprio possibile che si possano commettere errori simili su una materia tanto delicata? Vogliamo per un momento immaginare il profilo di un individuo clonato? Esso è leso nel suo diritto ad essere un individuo soltanto suo, non condiviso con gli altri, irripetibile, non ha più la libertà di divenire un individuo "originale" a se stesso. I principi etici credo debbano condurre a ritenere il rispetto della dignità umana e la protezione dell' integrità dell'individuo, e quindi a condannare categoricamente la brevettabilità cioè la "proprietà dell'uomo" .

Certo, non possiamo essere sicuri che questi "errori" rimangano senza conseguenze, probabilmente vi saranno persone senza scrupoli che percorreranno strade pericolose, ma ci chiediamo: l'uomo dove vuole arrivare? Vuole veramente prendere il posto di Dio? Pare proprio che l'inganno del diavolo, il serpente antico, è sempre presente: se mangi del frutto proibito tu (uomo) diverrai come Dio, ma in realtà la parola di Dio era tutt'altro: nel giorno che ne mangerai per certo tu morrai ! In una società in cui domina l'ideologia del potere e della violenza emerge sempre più il pericolo dell'omologazione dove non c'è più posto per i malati, i deboli, gli emarginati, i poveri, ed in genere tutti coloro che non producono nulla, che non danno alcun contributo alla società, ci accorgiamo così quale rischi potrebbe portare con sé la clonazione . La Bibbia però ci dice che fin dalla nostra origine siamo stati creati nella diversità, una diversità che permette a tutti gli uomini una somiglianza con Dio.

DNA - La clonazione
Il desiderio di volere dinanzi a se una persona identica in cui compiacersi è sempre stata una tentazione del genere umano che oltrepassando il muro della somiglianza vuole raggiungere l'identificazione con l'altro se stesso e questo purtroppo può avvenire attraverso i nuovi risultati dell'ingegneria genetica, l'uomo vuole illudersi dunque di concretizzare alcune aspirazioni tra cui diventare creatore al posto di Dio.
A volte forse dimentichiamo di essere delle creature che abbiamo un corpo con dei limiti e questi limiti si oppongono alla pretesa di considerarci co-creatori, "giocando" ad essere Dio mediante esperimenti e manipolazioni fatte in laboratorio. La scienza dovrebbe giustamente porsi degli interrogativi di questione fondamentale, proprio perché la tecnologia ci permette di fare determinate cose essa implica delle forme inedite di grande responsabilità nei confronti dell'umanità futura, nel rispetto dell'etica, trovando giusti criteri di valutazione e di buon senso, tralasciando così il desiderio di dominare sulla creazione sapendo che essa ha già un Signore e Dio il quale desidera che l'uomo ritrovi quell'umiltà di fermarsi in alcuni campi pericolosi e che non gli competono affatto.

( Rosario Murabito)
( Rosario Murabito)




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Ultimo aggiornamento (Last update): 4 Agosto 2000

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