Direzione
Generale per le Relazioni Internazionali
Ufficio
V
Allegato
A) all’Avviso per la presentazione dei progetti relativi
a Misure
e Azioni previste dal PON Scuola per l’annualità 2002
MODELLI
PROGETTUALI PER LE AZIONI CONTRO LA DISPERSIONE SCOLASTICA
A1 - MISURA 3.1. MODULI DI ORIENTAMENTO PER LA SCUOLA DELL’OBBLIGO
A2 - MISURA 3.1. MODULI PROGETTUALI PER LA SCUOLA DELL’OBBLIGO
A3 - MISURA 3.2. MODULI PROGETTUALI PER LA LOTTA ALLA DISPERSIONE
A1 - MISURA 3.1. MODULI DI ORIENTAMENTO PER LA SCUOLA DELL’OBBLIGO
1 - Premessa
La proposta progettuale, di seguito riportata, si propone di offrire un modello per la progettazione di percorsi formativi orientativi.
Il modello prende spunto dal Progetto Orientamento (C.M. 31/10/96) della ex Direzione Generale di I° Grado che è disponibile anche in versione multimediale e costituisce un utile strumento di supporto all’azione progettuale delle scuole per la formazione orientativa e per consentire lo sviluppo di modelli organizzativi e didattici più funzionali a far fare esperienze agli allievi in collegamento anche con realtà esterne alla scuola.
L’obiettivo prioritario del progetto è quello di promuovere processi di formazione innovativi ed orientativi, tramite i quali garantire l’acquisizione delle competenze necessarie ai giovani per muoversi nel mondo (capacità progettuali, di organizzazione del proprio lavoro, di saper utilizzare le nuove tecnologie comunicative, di impostare e risolvere problemi, ecc.).
Senza queste competenze i giovani di oggi sono destinati a rimanere fuori dagli scenari sia formativi che lavorativi e la scuola può diventare essa stessa fattore di disagio e di dispersione se non riesce ad attrezzare nuovi modelli d’apprendimento.
Una scuola che attribuisce, invece, centralità alla responsabilità orientativa, non solo modifica un concetto vecchio e obsoleto di orientamento, ma garantisce una continuità con il contesto extrascolastico dove il ragazzo trasferisce immediatamente i risultati dell’apprendimento e crea spazi didattici più stimolanti e sicuramente più coinvolgenti anche per le fasce più deboli.
Per strutturare un percorso orientativo occorre assumere contenuti ed istanze formative dalla società contemporanea: le regole della vita pubblica, gli strumenti e le strategie dell’economia domestica, il lavoro, la vita culturale, le istituzioni e il loro funzionamento, ecc., rappresentano i compiti del cittadino di oggi. Per ognuno di essi occorre avere un bagaglio di competenze che la scuola deve riuscire a fornire.
L’obiettivo prioritario della scuola diventa quello di stabilire un continuum tra l’esperienza formativa scolastica e la comunità sociale del territorio in cui i ragazzi vivono.
Il lavoro per progetti, qui proposto, rappresenta il mezzo con cui coniugare questi due aspetti per fare in modo che i giovani imparino ad interpretare e a vivere una realtà così complessa.
2-
Indicazioni operative per l’ideazione, gestione e valutazione del progetto
1. costituire un gruppo di progetto che organizzi, gestisca, coordini le attività progettuali, l’integrazione di esse nel curricolo e che operi, di volta in volta, con la presenza di tutti i docenti ed esperti coinvolti nella realizzazione del progetto (Allegato 1 );
2.
elaborare un’idea progetto sulla base dell’analisi della
realtà locale e definire i criteri per scegliere gli alunni a cui indirizzare
l’iniziativa e i Consigli di Classe o di interclasse interessati (All.2);
3.
approvare e condividere il progetto in sede di Collegio dei
Docenti e di Consiglio d’Istituto o di Circolo;
4. elaborare una progettazione di massima delle attività, da parte del gruppo di progetto (scelta dei contenuti, degli esperti, definizione dei tempi, degli strumenti, ecc.)( Allegati: 3,4);
5. definire il prodotto che si intende realizzare (All.5);
6. - elaborare un progetto analitico che metta in relazione le attività progettuali con il curricolo e le valutazioni degli esiti formativi degli alunni nel percorso progettuale con le valutazioni curricolari, da parte dei docenti dei Consigli di Classe presenti nel gruppo di progetto insieme al Consiglio di Classe o di interclasse di riferimento. Queste singole programmazioni costituiscono parte integrante dell’intero progetto (Allegato 6);
Nelle fasi successive il gruppo di progetto deve:
· controllare lo stato dei lavori
· elaborare indicatori per valutare il processo di lavoro e gli esiti formativi degli alunni (Allegati 7 e 8);
· comunicare lo stato di avanzamento del progetto al Collegio dei Docenti, al Consiglio d’Istituto o di Circolo, ai genitori,ecc.
· scegliere i criteri, i tempi e i modi per pubblicizzare l’iniziativa e diffonderla;
· definire gli standard di documentazione dell’intero percorso progettuale.
3
- Attenzioni
1. le attività progettuali devono essere inserite dentro percorsi curricolari, quindi programmate anche in sede di C.d.C. o Interclasse in modo dettagliato;
2. le programmazioni dovranno essere programmazioni di attività, dentro le quali specificare:
· i momenti di informazioni frontali (“la lezione” che può essere fatta anche da esperti esterni alla scuola);
· le attività operative da far svolgere alla classe divisa in gruppi di lavoro;
· i momenti di verifica e valutazione dell’attività svolta;
· i tempi di realizzazione;
· il/i prodotto/i da realizzare che sia visibile e abbia un valore anche fuori della scuola;
· la disciplina coinvolta e i relativi contenuti utili e funzionali alla realizzazione delle attività programmate.
3 si ritiene opportuno, anche in connessione con lo sviluppo della “società dell’informazione”,promuovere l’utilizzo dei mezzi multimediali.
4
- Note metodologiche
L’attenzione deve centrarsi su metodologie di insegnamento più interattive e più stimolanti che riescano non solo a “catturare” l’attenzione degli alunni più difficili, ma a favorire lo sviluppo di competenze.
Non basta dire quali competenze gli alunni devono possedere (programmi ministeriali) ma esaminare attentamente il problema di come quelle competenze si possono acquisire: quali sono le condizioni (le scelte operative) che rendono possibile l’apprendimento.
Per sviluppare queste competenze è necessario che la scuola strutturi percorsi formativi in cui la progettazione di attività e di prodotti sia visibile e comunicabile all’esterno: “in cui sapere e saper fare divengano gli strumenti per un risultato culturale e sociale che è intrinsecamente motivante per i giovani, oltre che per i loro insegnanti, e che acquista una visibilità per i genitori e per la comunità circostante, più pregnante di qualsiasi messaggio valutativo” (C.Pontecorvo ).
La costruzione di un progetto integrato al curricolo e centrato sul fare vuole evitare la ripetizione della didattica ordinaria basata per lo più sulla “ trasmissione di contenuti” e spostare l’attenzione sull’operato dell’allievo che non è più costretto a memorizzare contenuti meccanicamente ma a sforzarsi di conoscere gli stessi per risolvere problemi che le attività progettate possono porre.
L’allievo inoltre è dentro un percorso regolato ed è costretto a rispettare vincoli, tempi e procedure. L’adempimento dei compiti, anche a livello di gruppo, garantisce il cammino del progetto e per questo l’assunzione di responsabilità diventa motore di tutto il percorso.
Il docente da “trasmettitore” di contenuti diventa progettista e tutore delle attività progettate e la sua disciplina non è più il fine della sua attività di insegnamento, ma diventa uno strumento utile al processo di apprendimento dell’allievo.
Il Consiglio di Classe o di Interclasse diventa un organo fondamentale per la riuscita del progetto poiché è esso che determina i collegamenti tra il curricolare e le attività di progetto, anche per la valutazione degli esiti formativi degli allievi.
5
- Il lavoro di gruppo
La scelta di lavorare in gruppo è funzionale al coinvolgimento di allievi particolarmente demotivati e all’acquisizione di competenze progettuali.
Il gruppo di lavoro diventa un luogo di regolazione, di responsabilizzazione, di scambio, di conoscenza di sé e dell’altro, oltre che un luogo dove si gioca l’identità, il rispetto e la responsabilizzazione.
I gruppi devono essere composti con criteri chiari e condivisi per esempio:
· ragazzi che hanno livelli di profitto diversi
· privilegiare rapporti di amicizia
· creare dentro ciascun gruppo un responsabile del lavoro ( che controlli: la divisione dei compiti, il rispetto dei tempi...) e un responsabile di prodotto (ogni attività deve concludersi con un prodotto che abbia degli standard comuni a tutti i gruppi, es.: relazione di max 2 pagine dattiloscritte...) I responsabili sono di volta in volta riuniti dall’insegnante per definire il lavoro, per fare dei report in progress delle attività, ecc.I responsabili del gruppo possono variare, sarebbe auspicabile che ogni componente del gruppo potesse diventare responsabile almeno una volta nel corso dell’intero progetto.
Ogni gruppo deve aver chiaro:
· il compito assegnato (il responsabile del lavoro avrà cura di suddividere tale compiti in n. sottocompiti perché ogni componente lavori su qualcosa che diventa funzionale alla realizzazione dell’intero compito);
· i tempi di consegna
· i ruoli assegnati
IDEA PROGETTO SULL’ORIENTAMENTO :
A Costituire un gruppo di progetto che organizzi, gestisca, coordini le attività progettuali e l’integrazione di esse nel curricolo Allegato 1
B Elaborare un’idea progetto sulla base dell’analisi della realtà locale e definire i criteri per scegliere gli alunni a cui indirizzare l’iniziativa. Allegato 2
C Approvare e condividere il progetto in sede di Collegio dei Docenti e di Consigli di Istituto o di Circolo
D Elaborare una progettazione di massima delle attività:
· scelta dei contenuti progettuali
· definizione dei tempi
· definizione degli strumenti Allegati 3/ 4
E
Definire il prodotto che si intende realizzare
Allegato 5
F Elaborare un progetto analitico che metta in relazione le attività progettuali con il curricolo e le valutazioni degli esiti formativi degli alunni nel percorso progettuale con le valutazioni curricolari, da parte dei docenti dei consigli di classe o interclasse di riferimento. Allegati 6/7
PROGETTO ORIENTAMENTO
indice
degli strumenti allegati
· 1. scheda sul gruppo di progetto
· 2. scheda di progetto
· 3. possibili contenuti progettuali
· 4. articolazione del progetto
· 5. scheda prodotto
· 6. scheda di programmazione analitica
· 7. possibili indicatori di massima per gli esiti formativi degli alunni
· 8. possibili indicatori di valutazione del processo di lavoro
Allegato 1.
GRUPPO
DI PROGETTO
RESPONSABILE:
………………………………………..
COMPITI:
…………………………………………………………………………………………………………………
COMPONENTI:
……………………. - ……………………….. -
……………………… - ……………………………
COMPITI:
…………………………………………………………………………………………………………………
Cosa |
Come |
Con chi |
1.
Sensibilizza le componenti interne ed esterne alla scuola sui
bisogni formativi emergenti nella società 2.
Promuove contatti con il mondo esterno (scuole, università,
enti, mondo del lavoro) per la creazione di una rete di risorse. 3.
Collabora alla mappatura dei soggetti esterni da coinvolgere
per l’attuazione del progetto 4.
Ricerca degli sponsor 5.
Mantiene i rapporti con l’estero 6.
Attiva e mantiene i rapporti con il gruppo dei Tutor 7.
Collabora alla valutazione della coerenza tra progettazione e
processo di realizzazione 8.
Controlla la rispondenza tra il Progetto e le finalità
orientative |
·
Riunioni ·
Incontri |
C.D. Tutor Altre
scuole Università Rappresentanti
di enti Rappresentanti del mondo del lavoro Famiglie |
Cosa |
Come |
Con chi |
1.
Definisce e analizza i bisogni formativi degli alunni 2.
Elabora il progetto formativo di massima e il relativo piano
di comunicazione 3.
Progetta il percorso di formazione 4.
Pianifica le fasi del progetto 5.
Pianifica l’utilizzo delle risorse 6.
Diffonde metodologie e strumenti utili alla progettazione 7.
Stimola e raccoglie idee per la realizzazione del progetto 8.
Individua esigenze di formazione dei docenti per supportare
le attività di progetto 9.
Fornisce consulenza metodologica alla progettazione e alla
programmazione 10.Fissa
i tempi di realizzazione dei prodotti (intermedi e finali) 11.Promuove
il rispetto del contratto formativo 12.Mette
a punto un piano di monitoraggio per valutare l’impatto del
progetto sui comportamenti sociali degli alunni, sul sistema scuola,
sulla qualità dei rapporti con la realtà esterna 13.Mette
a punto un piano di monitoraggio per confrontare il processo di
realizzazione con la progettazione formativa e valutarne i risultati |
Corsi
di formazione Riunioni Incontri |
Esperti Esperto
di progetto Capo
di Istituto Collegio
docenti Consigli
di Istituto Consiglio
di Classe Scuola: Referente
di orientamento Tutor Responsabile
di processo Responsabile
di prodotto Altre
scuole Università Enti
locali Enti
privati Famiglie |
Cosa |
Come |
Con
chi |
1.
Collabora al coordinamento organizzativo raccordandosi con
tutti i soggetti coinvolti 2.
Fornisce contributi al consiglio di classe per la
programmazione di dettaglio. 3.
Stimola idee per la realizzazione del progetto 4.
Cura la diffusione delle informazioni e mantiene vivi i
canali 5.
Raccoglie le necessità di mezzi e risorse connesse con la
gestione operativa 6.
Contribuisce a trovare soluzioni alle esigenze connesse con
la gestione operativa 7.
Cura e controlla il rispetto dei tempi e degli standard di
prodotto 8.
Raccoglie la documentazione del progetto e delle attività 9.
Monitora e valuta i processi di apprendimento correlati alle
attività di progetto |
Riunioni Incontri |
Tutor Responsabile
di progetto Responsabile
di prodotto Docenti Docenti Alunni
Famiglie |
Cosa |
Come |
Con
chi |
1.
Collabora a pianificare l’utilizzo delle risorse materiali
e logistiche 2.
Contribuisce a fissare i tempi di realizzazione dei prodotti
intermedi e finali 3.
Concorda a definire le componenti e le specifiche di prodotti
finali ed intermedi 4.
Cura il rispetto dei tempi e degli standard di prodotto
previsti 5.
Contribuisce a risolvere problemi legati alla gestione
operativa Raccoglie,
conserva e scheda i materiali prodotti attraverso specifiche
procedure |
Riunioni |
Tutor Responsabile
di lavoro Altri
responsabili di prodotto
Docenti |
MAPPA DEI
COMPITI OPERATIVI DEL DOCENTE
Cosa |
Come |
Con
chi |
1.
Elabora il curricolo integrato 2.
Individua le attività 3.
Progetta le fasi dell’attività 4.
Sensibilizza e stimola gli alunni alla realizzazione di essa 5.
Suggerisce e propone il percorso per la gestione
dell’attività 6.
Raccoglie le necessità di mezzi e di risorse connesse con la
gestione operativa 7.
Cura e controlla le realizzazione delle attività progettate 8.
Contribuisce alla risoluzione di problemi 9.
Valuta
le competenze disciplinari e strutturanti: attivate, acquisite
potenziate 10.
Valuta
la coerenza tra percorso attivato e risultati raggiunti 11.
Si
relaziona con il Consiglio di Classe Si
relaziona con i docenti della propria disciplina per trovare
percorsi curricolari da svolgere in relazione alle attività di
progetto |
·
Struttura
e attiva situazioni operative ricche di stimoli come: dibattito,
ricerca, indagine ·
Guida
ad individuare prodotti e precisa ruoli e vincoli: tempi di
produzione e consegna, caratteristiche, destinatari, standard
qualitativi ·
Attiva
una metodologia di lavoro centrata sull’apprendimento ·
Facilita
la realizzazione del progetto attraverso il lavoro di gruppo ·
Riunioni ·
Incontri |
Alunni Tutor Consiglio
di Classe Colleghi |
Cosa |
Come |
Con
chi |
1.
Si relazione con adulti, coetanei, ambienti circostanti 2.
Esprime, manifesta se stesso 3.
Collabora all’individuazione dell’attività 4.
Chiede informazioni al docente 5.
Condivide i vincoli dell’attività (tempi, ruoli, etc) 6.
Attiva le competenze possedute e ne acquisisce o potenzia
nuove di diverso tipo (relazionali, progettuali, etc) 7.
Realizza
l’attività (e il segmento di attività) progettate 8.
Individua
e realizza soluzioni diverse |
·
Lavorando
in classe in situazioni strutturate ·
Lavorando
autonomamente in situazioni strutturate ·
Articolando
autonomamente fasi di lavoro |
Docenti Compagni
Soggetti esterni |
Allegato
2
SCHEDA PROGETTO
cfr- Formulario Azione 3.1.
AREA |
NUCLEI |
COMPITI |
IL
TERRITORIO |
STORICO/ ARCHEOLOGICO
URBANISTICO
NATURALISTICO
SERVIZI |
·
Ricostruire
la storia del proprio territorio: tradizioni, folklore, ecc. ·
Indagine
socio-culturale ·
Lettura di
una carta topografica ·
Esplorare il
territorio ·
Rilevare le
componenti della struttura urbana, reticolo viario ·
Indagine
ecologico-ambientale ·
Alberature
del territorio ·
Indagine
sulle aree verdi ·
Valutazione
quali-quantitativa degli indici ambientali (aria, acqua, additivi
alimentari..) ·
Apertura di
un servizio pollice verde: 1.
messa a dimora di piantine da offrire/vendere in particolari
situazioni tipo “giornata di..”; 2.
tenuta dei giardini della scuola in collaborazione con il
Comune ·
Mappatura dei
servizi ·
Realizzazione
di una guida ai servizi per i giovani ·
Apertura di
uno sportello di “ascolto giovani” (ASL,Comune, Associazioni...) ·
Servizio
aiuto famiglia (sportello ascolto genitori in collaborazione con il
servizio sociale) ·
Servizio
biblioteca (apertura pomeridiana alla cittadinanza) ·
Organizzazione
di una ludoteca pensata e realizzata dai ragazzi sulla base di
indagini sui gusti dei coetanei ·
Apertura
estiva della scuola: giochi, laboratori artigianali, visite
guidate, gruppi di ricerca socio-ambientali, compiti per le vacanze,
musica insieme, teatro, sport. |
AREA |
NUCLEI |
COMPITI |
ISTITUZIONI |
ACCESSO
E MANTENIMENTO DEL LAVORO PRATICHE
FISCALI E FINANZIARIE PRATICHE
ANAGRAFICHE PRATICHE
SOCIO-SANITARIE PRATICHE
VARIE |
·
Tenere
correttamente il libretto del lavoro ·
Chiedere
l’iscrizione all’ufficio di collocamento ·
Procurarsi
licenze e patentino ·
Richiedere il
codice fiscale ·
Curare la
pratiche per il bollo e l’assicurazione del motorino ·
Procurarsi la
carta d’identità, il passaporto, certificati vari ·
Raccogliere e
aggiornare il dossier relativo alla salute (documentazione
medico-sanitaria) ·
Accedere ai
servizi sanitari di base ·
Reperire
informazioni sull’educazione stradale, sulla sicurezza e per
l’emergenza |
AREA |
NUCLEI |
COMPITI |
SALUTE |
IGIENE ALIMENTAZIONE SICUREZZA PREVENZIONE EMERGENZA CURE
MEDICHE |
·
Curare
l’igiene personale quotidiana ·
Curare
l’igiene periodica ·
Curare
l’igiene ambientale (casa,scuola) ·
Curare
l’igiene degli animali domestici ·
Costruire un
regime alimentare ordinario ·
Costruire un
regime alimentare differenziato ·
Usare
strutture di ristorazione ·
Acquistare
alimenti ·
Preparare
cibi ·
Conservare
alimenti ·
Formulare e
osservare comportamenti per la sicurezza personale, altrui e
ambientale ·
Controllare
la sicurezza degli impianti domestici, scolastici, sportivi,
ricreativi ·
Apprendere
gli interventi necessari al primo soccorso in casa, a scuola, in
automobile, in strada ·
Formulare
piani di emergenza e praticare simulazioni ·
Usare i
presidi e le attrezzature ·
Formulare
piani di emergenza e praticare simulazioni ·
Seguire una
cura medica (terapia, dieta..) ·
Gestire le
patologie più frequenti nei giovani |
AREA |
NUCLEI |
COMPITI |
MICROECONOMIA RESPONSABILITA’
SOCIALI |
CONTABILITA’ BILANCIIO INVESTIMENTI VITA
FAMILIARE VITA
SOCIALE INIZIATIVE
PER LA QUALITA’ DELLA VITA |
·
Tenere la
contabilità personale ·
Tenere la
contabilità per iniziative varie ·
Impostare il
bilancio personale ·
Impostare il
bilancio di iniziative varie ·
Risparmiare ·
Acquistare ·
Investire ·
Fruire di
servizi bancari ·
Svolgere
compiti legati al proprio ruolo in famiglia ·
Aderire a
iniziative sociali ·
Assumere
impegni organizzativi ·
Partecipare
ad organismi rappresentativi ·
Partecipare
ad eventi locali o nazionali ·
Collaborare
con organi di stampa e informazione ·
Divulgare
informazioni periodiche e ricorrenti ·
Progettare,
gestire azioni promozionali di associazioni ( pieghevoli, logo...) ·
Assumere o
promuovere iniziative per l’affermazione di diritti o per campagne
di opinione (contro il fumo la droga..) ·
Sensibilizzare
al benessere del quartiere ·
Fare la
raccolta dei rifiuti ·
Partecipare
a, e/o avviare, iniziative di assistenza a persone |
AREA |
NUCLEI |
COMPITI |
FORMAZIONE
E LAVORO CULTURA
E TEMPO LIBERO |
ORIENTAMENTO STUDIO LAVORO ATTIVITA’
SPORTIVE ATTIVITA’
CULTURALI VIAGGI |
·
Accedere alle
informazioni sullo studio e sulle professioni ·
Elaborare le
informazioni in vista di decisioni ·
Costruire
percorsi di formazione ·
Leggere
erispondere a richieste di lòavoro impiego ·
Redigere e
aggiornare il curriculum vitae ·
Costruirsi il
piano di lavoro settimanale ·
Acquisire un
metodo di studio ·
Cogliere le
opportunità offerte dalle istituzioni scolastiche ·
Fruire delle
risorse culturali quali biblioteche,
reti telematiche informative,ecc. ·
Acquisire
metodi per fare indagini, reportori, ricerche,ecc. ·
Partecipare
ad una cooperativa ·
Rapportarsi
con il mondo della produzione ·
Acquisire le
competenze richieste dal mondo del lavoro ·
Scegliere uno
sport- praticare sport ·
Partecipare
ad attività sportive ·
Organizzare
tornei o incontri sportivi ·
Promuovere o
recuperare beni culturali ·
Costruire
mappe e procedure per l’accesso a beni culturali-ambientali e ·
Organizzare
un piano di sviluppo culturale personale (lettura, pittura, musica) ·
Partecipare
a, e/o organizzare manifestazioni musicali, teatrali,ecc. ·
Organizzare
viaggi, vacanze (individuali e di gruppo) ·
Documentare
un viaggio, una vacanza |
ALL.4 ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO (percorso di massima):
FASI
- ATTIVITA’
- PRODOTTI -
TEMPI
ALL.5
SCHEDA
PRODOTTO
DESCRIZIONE
DEL PRODOTTO ATTESO:
……………………………………………………………………………………………………………….
DESTINATARI:
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………
STANDARD
DI PRODOTTO:
…………………………………………………………………………………………………………………………………
AZIONI
PREVISTE PER LA PUBBLICIZZAZIONE E LA DIFFUSIONE DEL
PRODOTTO
Il prodotto finale, inteso come risultato di un processo, ha un rilievo formativo di grande portata. Le sue caratteristiche determinano infatti sia la sequenza delle operazioni sia i contenuti delle operazioni stesse. Come in ogni situazione di realtà, il prodotto una risposta a un bisogno reale ed è oggetto di verifica e di valutazione. Nella scuola che lavora per compiti si opera per ottenere prodotti che rispettino standard di qualità e che abbiano riconoscimento e visibilità anche nell’ambiente extrascolastico.
Lo standard di prodotto
Tutte quelle caratteristiche e i requisiti di accettabilità costituiscono lo standard del prodotto .
Esso va definito a priori e in modo chiaro, se si vuole che la qualità del prodotto finale sia il risultato di azioni intenzionali e non casuali. Il prodotto e lo standard fungono pertanto da regolatori del processo. Lo standard del prodotto è anche un elemento fondamentale nella fase di verifica e valutazione perché è rispetto ad esso che si compie l’operazione, infatti se il risultato ottenuto ha i requisiti richiesti e previsti, significa che il lavoro è stato svolto correttamente.
SCHEDA
DI PROGRAMMAZIONE ANALITICA DELLE ATTIVITA’
ALL.6
TEMPI |
ATTIVITA’ (l’alunno
cosa fa) |
COMPETENZE (che
l’alunno deve acquisire) |
DISCIPLINA (L’insegnante
cosa fa) |
CONTENUTI
DISCIPLINARI (funzionali
alla realizzazione dell’attività) |
|
|
|
|
|
ALLEGATO
7
ELENCO DI POSSIBILI INDICATORI
DI VALUTAZIONE
DEGLI
ESITI FORMATIVI DEGLI ALUNNI
1.
Risultati di apprendimento valutabili nel prodotto
(prodotti individuali e intermedi finalizzati al “Progetto”)
1.1 |
In
che misura l’alunno evidenzia nei suoi prodotti
l’assunzione di responsabilità ai compiti operativi? |
1
2 3 4 5 |
1.2 |
In
che misura l’alunno evidenzia nei suoi prodotti
la capacità di organizzare il lavoro personale? |
1
2 3 4 5 |
1.3 |
In
che misura l’alunno evidenzia nei suoi prodotti
la capacità di assumere/rispettare vincoli, specifiche, standard di
qualità assegnati? |
1
2 3 4 5 |
1.4 |
In
che misura l’alunno evidenzia nei suoi prodotti
la consapevolezza della crescita culturale e sociale della propria
personalità come risposta agli stimoli delle situazioni promosse
dal “Progetto”? |
1
2 3 4 5 |
1.5 |
In
che misura l’alunno evidenzia nei suoi prodotti
potenzialità non emergenti nella didattica ordinaria? |
1
2 3 4 5 |
2.
Risultati di apprendimento valutabili nel processo
di lavoro messo in atto dal “Progetto”
2.1 |
In
che misura l’alunno evidenzia nel suo processo
di lavoro la capacità di contribuire alla progettazione dei
compiti operativi? |
1
2 3 4 5 |
2.2 |
In
che misura l’alunno evidenzia nel suo processo
di lavoro la capacità di seguire le fasi di lavoro e di
rispettare i tempi assegnati? |
1
2 3 4 5 |
2.3 |
In
che misura l’alunno evidenzia nel suo processo
di lavoro la capacità di utilizzare e/o creare strumenti di
lavoro? |
1
2 3 4 5 |
2.4 |
In
che misura l’alunno evidenzia nel suo processo
di lavoro la capacità di attenzione richiesta dal compito
operativo? |
1
2 3 4 5 |
2.5 |
In
che misura l’alunno evidenzia nel suo processo
di lavoro la capacità di rappresentarsi e di ricostruire il
processo operativo seguito? |
1
2 3 4 5 |
3.
Risultati di apprendimento valutabili nella acquisizione
delle conoscenze necessarie per la realizzazione del “Progetto”
3.1 |
In
che misura l’alunno è in grado di verbalizzare le conoscenze
elaborate nelle attività di “Progetto”? |
1
2 3 4 5 |
3.2 |
In
che misura l’alunno è in grado di stabilire relazioni tra le conoscenze
elaborate nelle attività di “Progetto” ed i contenuti
disciplinari? |
1
2 3 4 5 |
3.3 |
In
che misura l’alunno evidenzia la capacità di selezionare le
informazioni e di utilizzare le conoscenze? |
1
2 3 4 5 |
3.4 |
In
che misura l’alunno evidenzia la capacità di “mappare” la
realtà utilizzando le informazioni selezionate e le conoscenze
possedute? |
1
2 3 4 5 |
3.5 |
In
che misura l’alunno evidenzia la consapevolezza del metodo
applicato? |
1
2 3 4 5 |
4.
Risultati di apprendimento valutabili nel lavoro
di gruppo (gruppo classe/gruppo di lavoro)
4.1 |
In
che misura l’alunno evidenzia nel lavoro
di gruppo la capacità di rispettare regole e vincoli? |
1
2 3 4 5 |
4.2 |
In
che misura l’alunno evidenzia nel lavoro
di gruppo la capacità di contribuire al raggiungimento dei
risultati del gruppo? |
1
2 3 4 5 |
4.3 |
In
che misura l’alunno evidenzia nel lavoro
di gruppo la capacità di assumere iniziative personali non
sollecitate? |
1
2 3 4 5 |
4.4 |
In
che misura l’alunno evidenzia nel lavoro
di gruppo la capacità di contribuire all’organizzazione del
gruppo? |
1
2 3 4 5 |
4.5 |
In
che misura l’alunno evidenzia nel lavoro
di gruppo la capacità di comunicare all’interno/esterno del
gruppo? |
1
2 3 4 5 |
AVVERTENZE
La procedura di valutazione ( grafici )degli esiti formativi degli alunni impegnati in attività progettuali, deve essere fatta dai docenti dei Consigli di Classe o Interclasse coinvolti e presenti nel Gruppo di Progetto.
Gli stessi docenti avranno il compito di integrare tale valutazione con quella ordinaria/curricolare.
Gli indicatori riportati sono solo indicativi, possono essere sostituiti e/o ampliati.
Per ognuno di essi si da una valutazione da 1 a 5 (dove uno è il minimo e 5 è il massimo).
Per ognuno dei 4 gruppi di indicatori si fa la media dei risultati che poi potrà essere rappresentata nel disegno riportato.
I rombi che si formano visualizzano gli esiti formativi di ciascun alunno per ogni area considerata.
Una formalizzazione così fatta esplicita in modo chiaro quali sono le aree in cui il ragazzo ha maggiori competenze e quelle in cui invece potrebbe avere bisogni di rinforzi.
ALLEGATO
8
ELENCO DI POSSIBILI INDICATORI
DI VALUTAZIONE DEL PROCESSO DI
LAVORO
Indicatori
per la rilevazione dei risultati sul sistema attivato dei progetti per
Consiglio di classe |
|
|
|
|
|
Livello di condivisione dell’idea-progetto Grado di conoscenza e condivisione di metodologia e contenuti |
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
Grado di adesione al progetto (es. adozione di un metodo comune, unificazione dei linguaggi, utilizzazione strumenti specifici, rispetto dei vincoli, richiesta e scambio di informazioni sul piano metodologico e operativo) |
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
Livello di disponibilità a rivedere e ad ampliare gli indicatori e strumenti per la valutazione |
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
Livello di disponibilità ad incontri eccedenti quelli istituzionali |
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
Capacità di trasformazione (flessibilità, cooperazione, superamento individualismo, messa in comune di abilità e competenze, disponibilità ad acquisire e utilizzare nuove tecniche e metodiche |
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
Grado di efficienza (interazione continua, reperimento materiali vari, interscambio competenze, monitoraggio e valutazione in itinere, verifica finale). |
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
Collegio dei docenti |
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Livello di condivisione dell’idea-progetto |
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
Grado di condivisione e approvazione dell’idea di progetto e dell’impostazione metodologica |
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
Grado d’interessamento al progetto nelle varie fasi (richieste periodiche sull’andamento del progetto, livello di supporto informativo e operativo) |
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
Capacità di trasformazione (disponibilità a modificare schemi rigidi di comportamento e a porsi in discussione) |
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
Grado di efficienza (partecipazione attiva con interventi critici, suggerimento operativi metodologici, valutazione globale del processo attraverso il risultato finale) |
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
Assegnazione d’incarichi su rilevazione di specifiche competenze |
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
Priorità ai progetti, centrati sul compito reale, nella distribuzione del fondo d’istituto |
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
Delibere di corsi di aggiornamento sulla metodologia del C.R. e numero di adesioni. |
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
Preside |
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Grado di conoscenza del progetto |
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
Grado di risposta alle richieste del gruppo di lavoro |
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
Grado di partecipazione alle iniziative pubbliche dei Plei |
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
Grado di assunzione di responsabilità rispetto al progetto |
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
Grado di pianificazione delle risorse umane e materiali |
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
Grado di sostegno all’implementazione della metodologia |
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
Grado di disponibilità a dare spazio alla presentazione e discussione del progetto nelle sedi istituzionali |
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
Grado di raccordo delle diverse esperienze progettuali in atto |
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
Grado di promozione dei rapporti con l’extrascuola (finanziamenti, committenza, supporto organizzativo). |
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
Consiglio d’Istituto |
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Livello di attivazione di rapporti con l’extrascuola |
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
Livello di attivazione di sinergie tra le varie componenti |
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
Grado di sensibilità dimostrato per il progetto |
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
Tempestività nel deliberare spese e visite |
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
Grado di priorità dato ai progetti centrali sulla metodologia |
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
Genitori |
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Grado di partecipazione offerto già in fase progettuale |
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
Livello di disponibilità ad un coinvolgimento nella gestione (mediatori culturali, competenze professionali /operative,collegamenti con l’esterno) |
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
Livello di disponibilità a modificare il proprio punto di vista in rapporto all’offerta formativa |
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
Grado di partecipazione e frequenza nei rapporti scuola-famiglia |
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
Extrascuola |
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Grado di partecipazione al progetto di altri enti o istituzioni |
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
Livello di ricaduta sulle scuole del distretto |
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
Grado di divulgazione dei risultati del progetto tramite i mass-media |
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
Grado
di disponibilità ad erogare fondi e fornire risorse |
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
Grado
di collaborazione di esperti e testimoni |
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
Livello
di coinvolgimento della commissione |
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
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ALLEGATO A 2 - MISURA 3.1 --MODELLI PROGETTUALI PER LE AZIONI CONTRO LA DISPERSIONE
Modulo
progettuale 6: PROMOZIONE DI
ATTIVITA' COLLEGATE ALLE
PROBLEMATICHE AMBIENTALI E SOCIO-CULTURALI DEL TERRITORIO
MODULO 6.1. : Valorizzazione del patrimonio artistico e culturale del territorio;
MODULO
6. 2. : Approfondimenti di
tematiche relative alle strategie di sviluppo locale e alla tutela
dei contesti
CONTESTO DI RIFERIMENTO
= Scuola : elementi interni ( bacino di reclutamento, livelli socioeconomici, abbandoni, dispersione, ecc.)
: elementi esterni (Scuole Medie di riferimento; altre scuole sec. superiori; ecc.)
= Territorio - elementi di aggregazione: strutture fisiche (parchi, zone archeologiche, emergenze ambientali, ecc.); strutture di servizio socio-culturale, ecc
- elementi di disaggregazione : disagio socioambientale (verde,abitazioni,servizi ,ecc.) disoccupazione giovanile; microcriminalità
OBIETTIVI
= Radicamento dell'offerta scolastica nel territorio, attraverso il rafforzamento dell'identità culturale anche in contesti particolarmente disgregati
= Sviluppo di sensibilità e di conoscenze condivise con soggetti esterni alla scuola sul patrimonio storico-artistico
= Avvio alla costruzione di professionalità e di modalità di inserimento lavorativo collegate alla valorizzazione di beni storico-artistici.
= Raccordo tra l'offerta formativa e le strategie di sviluppo locale
= Promozione di una nuova sensibilità sulle problematiche dell'impatto ambientale delle attività produttive
Acquisizione delle capacità di:
- applicare la metodologia della ricerca-azione
- leggere, confrontare, interpretare fonti, documenti storici e modelli interpretativi diversi
- redigere documenti utilizzando diversi linguaggi e modalità comunicative
- riconoscere caratteristiche, funzioni e prospettive delle principali figure e attività collegate ai servizi turistici.
- analizzare strumenti di pianificazione e programmazione territoriale
- acquisire e diffondere comportamenti compatibili con il rispetto e la conservazione dell'ambiente
- prevedere gli impatti che le strategia di sviluppo locale individuate produrranno sull'ambiente
- utilizzare semplici strumenti di monitoraggio ambientale
METODOLOGIA
- ricerca-azione
- approccio dell'"ascolto"
- gruppi di lavoro
- esercitazioni di laboratorio
- rilevazioni sul campo.
CONTENUTI / ATTIVITA'
- ricognizione dei più significativi e poco valorizzati beni artistici del territorio
-
ricostruzione delle caratteristiche dell'organizzazione economica e
culturale delle civiltà che si sono succedute nell'area
-
progettazione di un itinerario o di una iniziativa per la valorizzazione e la
tutela dei beni
- costruzione di mappe territoriali
- analisi di normative e direttive
-
valutazione dell'impatto ambientale degli insediamenti produttivi
PRODOTTI
- un itinerario cartaceo o multimediale per la riscoperta dei beni individuati
- una mostra itinerante per la diffusione di prodotti realizzati
- ipotesi progettuale per la realizzazione di una cooperativa di servizi turistici o di progetti legati alla salvaguardia dell'ambiente
- mappe tematiche del territorio
- documenti di valutazione di impatto ambientale.