Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Dipartimento per lo sviluppo dell’istruzione

Direzione Generale per le Relazioni Internazionali

Ufficio V

 

Allegato  A) all’Avviso per la presentazione dei progetti relativi
 a Misure e Azioni previste dal PON Scuola per l’annualità 2002

 

 

MODELLI PROGETTUALI PER LE AZIONI CONTRO LA DISPERSIONE SCOLASTICA

 

A1 - MISURA  3.1. MODULI DI ORIENTAMENTO PER LA SCUOLA DELL’OBBLIGO

A2 - MISURA 3.1. MODULI PROGETTUALI PER LA SCUOLA DELL’OBBLIGO

A3 - MISURA 3.2. MODULI PROGETTUALI  PER LA LOTTA ALLA DISPERSIONE

 

A1 - MISURA  3.1. MODULI DI ORIENTAMENTO PER LA SCUOLA DELL’OBBLIGO


1 - Premessa

 

La proposta progettuale, di seguito riportata, si propone di offrire un modello per la progettazione di percorsi formativi orientativi.

Il modello prende spunto dal Progetto Orientamento (C.M. 31/10/96) della ex Direzione Generale di I° Grado che è disponibile anche in versione multimediale e costituisce un utile strumento di supporto all’azione progettuale delle scuole per la formazione orientativa e per consentire lo sviluppo di modelli organizzativi e didattici più funzionali a far fare esperienze agli allievi in collegamento anche con realtà esterne alla scuola.

L’obiettivo prioritario del progetto è quello di promuovere processi di formazione innovativi ed orientativi, tramite i quali garantire l’acquisizione delle competenze necessarie ai giovani per muoversi nel mondo (capacità progettuali, di organizzazione del proprio lavoro, di saper utilizzare le nuove tecnologie comunicative, di impostare e risolvere problemi, ecc.).

Senza queste competenze i giovani di oggi sono destinati a rimanere fuori dagli scenari sia formativi che lavorativi e la scuola può diventare essa stessa fattore di disagio e di dispersione se non riesce ad attrezzare nuovi modelli d’apprendimento.

Una scuola che attribuisce, invece, centralità alla responsabilità orientativa, non solo modifica un concetto vecchio e obsoleto di orientamento, ma garantisce una continuità con il contesto extrascolastico dove il ragazzo trasferisce immediatamente i risultati dell’apprendimento e crea spazi didattici più stimolanti e sicuramente più coinvolgenti anche per le fasce più deboli.

Per strutturare un percorso orientativo occorre assumere contenuti ed istanze formative dalla società contemporanea: le regole della vita pubblica, gli strumenti e le strategie dell’economia domestica, il lavoro, la vita culturale, le istituzioni e il loro funzionamento, ecc., rappresentano i compiti del cittadino di oggi. Per ognuno di essi occorre avere un bagaglio di competenze che la scuola deve riuscire a fornire.

L’obiettivo prioritario della scuola diventa quello di stabilire un continuum tra l’esperienza formativa scolastica e la comunità sociale del territorio in cui i ragazzi vivono.

Il lavoro per progetti, qui proposto, rappresenta il mezzo con cui coniugare questi due aspetti per fare in modo che i giovani imparino ad interpretare e a vivere una realtà così complessa.

 

 

2- Indicazioni operative per l’ideazione, gestione e valutazione del progetto

 

1.   costituire un gruppo di progetto che organizzi, gestisca, coordini le attività progettuali, l’integrazione di esse nel curricolo e che operi, di volta in volta, con la presenza di tutti i docenti ed esperti coinvolti nella realizzazione del progetto (Allegato 1 );

 

2.   elaborare un’idea progetto sulla base dell’analisi della realtà locale e definire i criteri per scegliere gli alunni a cui indirizzare l’iniziativa e i Consigli di Classe o di interclasse interessati (All.2);

 

3.   approvare e condividere il progetto in sede di Collegio dei Docenti e di Consiglio d’Istituto o di Circolo;

 

4.   elaborare una progettazione di massima delle attività, da parte del gruppo di progetto (scelta dei contenuti, degli esperti, definizione dei tempi, degli strumenti, ecc.)( Allegati: 3,4);

 

5.   definire il prodotto che si intende realizzare (All.5);

 

6.   - elaborare un progetto analitico che metta in relazione le attività progettuali con il curricolo e le valutazioni degli esiti formativi degli alunni nel percorso progettuale con le valutazioni curricolari, da parte dei docenti dei Consigli di Classe presenti nel gruppo di progetto insieme al Consiglio di Classe o di interclasse di riferimento. Queste singole programmazioni costituiscono parte integrante dell’intero progetto (Allegato 6);

 

Nelle fasi successive il gruppo di progetto deve:

 

·    controllare lo stato dei lavori

 

·    elaborare indicatori per valutare il processo di lavoro e gli esiti formativi degli alunni (Allegati 7 e 8);

 

·    comunicare lo stato di avanzamento del progetto al Collegio dei Docenti, al Consiglio d’Istituto o di Circolo, ai genitori,ecc.

 

·    scegliere i criteri, i tempi e i modi per pubblicizzare l’iniziativa e diffonderla;

 

·    definire gli standard di documentazione dell’intero percorso  progettuale.

 

3 - Attenzioni

 

1.   le attività progettuali devono essere inserite dentro percorsi curricolari, quindi programmate anche in sede di C.d.C. o Interclasse in modo dettagliato;

2.   le programmazioni dovranno essere programmazioni di attività, dentro le quali specificare:

·    i momenti di informazioni frontali (“la lezione” che può essere fatta anche da esperti esterni alla scuola);

·    le attività operative da far svolgere alla classe divisa in gruppi di lavoro;

·    i momenti di verifica e valutazione dell’attività svolta;

·    i tempi di realizzazione;

·    il/i prodotto/i da realizzare che sia visibile e abbia un valore anche fuori della scuola;

·    la disciplina coinvolta e i relativi contenuti utili e funzionali alla realizzazione delle attività programmate.

3 si ritiene opportuno, anche in connessione con lo sviluppo della “società dell’informazione”,promuovere l’utilizzo dei mezzi multimediali.

 

4 - Note metodologiche

 

L’attenzione deve centrarsi su metodologie di insegnamento più interattive e  più stimolanti che riescano non solo a “catturare” l’attenzione degli alunni più difficili, ma a favorire lo sviluppo di competenze.

Non basta dire quali competenze gli alunni devono possedere (programmi ministeriali) ma esaminare attentamente il problema di come quelle competenze si possono acquisire: quali sono le condizioni (le scelte operative) che rendono possibile l’apprendimento.

Per sviluppare queste competenze è necessario che la scuola strutturi percorsi formativi in cui la progettazione di attività e di prodotti sia visibile e comunicabile all’esterno: “in cui sapere e saper fare divengano gli strumenti per un risultato culturale e sociale che è intrinsecamente motivante per i giovani, oltre che per i loro insegnanti, e che acquista una visibilità per i genitori e per la comunità circostante, più pregnante di qualsiasi messaggio valutativo” (C.Pontecorvo ).

La costruzione di un progetto integrato al curricolo e centrato sul fare vuole evitare la ripetizione della didattica ordinaria basata per lo più sulla “ trasmissione di contenuti” e spostare l’attenzione sull’operato dell’allievo che non è più costretto a memorizzare contenuti meccanicamente ma a sforzarsi di conoscere gli stessi per risolvere problemi che le attività progettate possono porre.

L’allievo inoltre è dentro un percorso regolato ed è costretto a rispettare vincoli, tempi e procedure. L’adempimento dei compiti, anche a livello di gruppo, garantisce il cammino del progetto e per questo l’assunzione di responsabilità diventa motore di tutto il percorso.

Il docente da “trasmettitore” di contenuti diventa progettista e tutore delle attività progettate e la sua disciplina non è più il fine della sua attività di insegnamento, ma diventa uno strumento utile al processo di apprendimento dell’allievo.

Il Consiglio di Classe o di Interclasse diventa un organo fondamentale per la riuscita del progetto poiché è esso che determina i collegamenti tra il curricolare e le attività di progetto, anche per la valutazione degli esiti formativi degli allievi.

 

 

 

5 - Il lavoro di gruppo

 

La scelta di lavorare in gruppo è funzionale al coinvolgimento di allievi particolarmente demotivati e all’acquisizione di competenze progettuali.

Il gruppo di lavoro diventa un luogo di regolazione, di responsabilizzazione, di scambio, di conoscenza di sé e dell’altro, oltre che un luogo dove si gioca l’identità, il rispetto e la responsabilizzazione.

I gruppi devono essere composti con criteri chiari e condivisi per esempio:

·    ragazzi che hanno livelli di profitto diversi

·    privilegiare rapporti di amicizia

·    creare dentro ciascun gruppo un responsabile del lavoro ( che controlli: la divisione dei compiti, il rispetto dei tempi...) e un responsabile di prodotto (ogni attività deve concludersi con un prodotto che abbia degli standard comuni a tutti i gruppi, es.: relazione di max 2 pagine dattiloscritte...) I responsabili sono di volta in volta riuniti dall’insegnante per definire il lavoro, per fare dei report in progress delle attività, ecc.I responsabili del gruppo possono variare, sarebbe auspicabile che ogni componente del gruppo potesse diventare responsabile almeno una volta nel corso dell’intero progetto.

Ogni gruppo deve aver chiaro:

·    il compito assegnato (il responsabile del lavoro avrà cura di suddividere tale compiti in n. sottocompiti perché ogni componente lavori su qualcosa che diventa funzionale alla realizzazione dell’intero compito);

·    i tempi di consegna

·    i ruoli assegnati

 

 

IDEA PROGETTO SULL’ORIENTAMENTO :                                    

 

 

A Costituire un gruppo di progetto che organizzi, gestisca, coordini le attività progettuali e l’integrazione di esse nel curricolo Allegato 1

 

B Elaborare un’idea progetto sulla base dell’analisi della realtà locale e definire i criteri per scegliere gli alunni a cui indirizzare l’iniziativa. Allegato 2

 

C Approvare e condividere il progetto in sede di Collegio dei Docenti e di Consigli di Istituto o di Circolo

 

D Elaborare una progettazione di massima delle attività:

·    scelta dei contenuti progettuali

·    definizione dei tempi

·    definizione degli strumenti Allegati 3/ 4

                                                                                                                                                               

 E Definire il prodotto che si intende realizzare Allegato 5

 

 F Elaborare un progetto analitico che metta in relazione le attività progettuali con il curricolo e le valutazioni degli esiti formativi degli alunni nel percorso progettuale con le valutazioni curricolari, da parte dei docenti dei consigli di classe o interclasse di riferimento. Allegati 6/7

                                                                                        

                                                                                                                            

 

                  PROGETTO ORIENTAMENTO

 indice degli strumenti allegati

                                                                                                                                      

·    1. scheda sul gruppo di progetto

·    2. scheda di progetto

·    3. possibili contenuti progettuali

·    4. articolazione del progetto

·    5. scheda prodotto

·    6. scheda di programmazione analitica

·    7. possibili indicatori di massima per gli esiti formativi degli alunni

·    8. possibili indicatori di valutazione del processo di lavoro

  

 

                  Allegato 1.

                                      

GRUPPO DI PROGETTO

                                                                                                                              

RESPONSABILE: ………………………………………..

COMPITI: …………………………………………………………………………………………………………………         

 

COMPONENTI: ……………………. - ……………………….. - ……………………… - ……………………………

COMPITI: …………………………………………………………………………………………………………………    

                                                   

 

MAPPA DEI COMPITI OPERATIVI DEL CAPO DI ISTITUTO

 

Cosa

Come

Con chi

1.   Sensibilizza le componenti interne ed esterne alla scuola sui bisogni formativi emergenti nella società

2.   Promuove contatti con il mondo esterno (scuole, università, enti, mondo del lavoro) per la creazione di una rete di risorse.

3.   Collabora alla mappatura dei soggetti esterni da coinvolgere per l’attuazione del progetto

4.   Ricerca degli sponsor

5.   Mantiene i rapporti con l’estero

6.   Attiva e mantiene i rapporti con il gruppo dei Tutor

7.   Collabora alla valutazione della coerenza tra progettazione e processo di realizzazione

8.   Controlla la rispondenza tra il Progetto e le finalità orientative

 

 

 

 

 

 

 

 

·    Riunioni

 

 

 

 

 

 

 

 

·    Incontri

C.D.

Tutor

Altre scuole

Università

Rappresentanti di enti

Rappresentanti del mondo del lavoro Famiglie

 

 

 

MAPPA DEI COMPITI OPERATIVI DEL DOCENTE “TUTOR”

 

Cosa

Come

Con chi

 

 

1.   Definisce e analizza i bisogni formativi degli alunni

2.   Elabora il progetto formativo di massima e il relativo piano di comunicazione

3.   Progetta il percorso di formazione

4.   Pianifica le fasi del progetto

5.   Pianifica l’utilizzo delle risorse

6.   Diffonde metodologie e strumenti utili alla progettazione

7.   Stimola e raccoglie idee per la realizzazione del progetto

8.   Individua esigenze di formazione dei docenti per supportare le attività di progetto

9.   Fornisce consulenza metodologica alla progettazione e alla programmazione

10.Fissa i tempi di realizzazione dei prodotti (intermedi e finali)

11.Promuove il rispetto del contratto formativo

12.Mette a punto un piano di monitoraggio per valutare l’impatto del progetto sui comportamenti sociali degli alunni, sul sistema scuola, sulla qualità dei rapporti con la realtà esterna

13.Mette a punto un piano di monitoraggio per confrontare il processo di realizzazione con la progettazione formativa e valutarne i risultati

 

 

 

 

 

 

 

Corsi di formazione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Riunioni

 

 

 

 

 

 

 

 

Incontri

Esperti

 

 

Esperto di progetto

 

 

Capo di Istituto

Collegio docenti

Consigli di Istituto

Consiglio di Classe

 

 

 

Scuola:

 

 

Referente di orientamento

Tutor

Responsabile di processo

Responsabile di prodotto

 

 

Altre scuole

Università

Enti locali

Enti privati

Famiglie

 

 

MAPPA DEI COMPITI OPERATIVI DEL DOCENTE “RESPONSABILE DI PROCESSO”

 

Cosa

Come

Con chi

1.   Collabora al coordinamento organizzativo raccordandosi con tutti i soggetti coinvolti

2.   Fornisce contributi al consiglio di classe per la programmazione di dettaglio.

3.   Stimola idee per la realizzazione del progetto

4.   Cura la diffusione delle informazioni e mantiene vivi i canali

5.   Raccoglie le necessità di mezzi e risorse connesse con la gestione operativa

6.   Contribuisce a trovare soluzioni alle esigenze connesse con la gestione operativa

7.   Cura e controlla il rispetto dei tempi e degli standard di prodotto

8.   Raccoglie la documentazione del progetto e delle attività

9.   Monitora e valuta i processi di apprendimento correlati alle attività di progetto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Riunioni

 

 

 

 

 

 

 

 

Incontri

 

 

 

 

 

 

 

 

Tutor

Responsabile di progetto

Responsabile di prodotto

Docenti

 

 

 

 

 

Docenti

Alunni

   Famiglie

 

 

          

MAPPA DEI COMPITI OPERATIVI DEL RESPONSABILE DI PRODOTTO

 

Cosa

Come

Con chi

1.   Collabora a pianificare l’utilizzo delle risorse materiali e logistiche

2.   Contribuisce a fissare i tempi di realizzazione dei prodotti intermedi e finali

3.   Concorda a definire le componenti e le specifiche di prodotti finali ed intermedi

4.   Cura il rispetto dei tempi e degli standard di prodotto previsti

5.   Contribuisce a risolvere problemi legati alla gestione operativa

Raccoglie, conserva e scheda i materiali prodotti attraverso specifiche procedure

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Riunioni

 

 

 

Tutor

 

Responsabile di lavoro

 

Altri responsabili di prodotto

 

        Docenti

 

 

MAPPA DEI COMPITI OPERATIVI DEL  DOCENTE

 

Cosa

Come

Con chi

1.   Elabora il curricolo integrato

2.   Individua le attività

3.   Progetta le fasi dell’attività

4.   Sensibilizza e stimola gli alunni alla realizzazione di essa

5.   Suggerisce e propone il percorso per la gestione dell’attività

6.   Raccoglie le necessità di mezzi e di risorse connesse con la gestione operativa

7.   Cura e controlla le realizzazione delle attività progettate

8.   Contribuisce alla risoluzione di problemi

9.  Valuta le competenze disciplinari e strutturanti: attivate, acquisite potenziate

10. Valuta la coerenza tra percorso attivato e risultati raggiunti

11. Si relaziona con il Consiglio di Classe

Si relaziona con i docenti della propria disciplina per trovare percorsi curricolari da svolgere in relazione alle attività di progetto

 

 

 

 

·    Struttura e attiva situazioni operative ricche di stimoli come: dibattito, ricerca, indagine

·    Guida ad individuare prodotti e precisa ruoli e vincoli: tempi di produzione e consegna, caratteristiche, destinatari, standard qualitativi

·    Attiva una metodologia di lavoro centrata sull’apprendimento

·    Facilita la realizzazione del progetto attraverso il lavoro di gruppo

 

 

 

 

 

 

·    Riunioni

·    Incontri

 

 

 

 

 

 

 

 

Alunni

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tutor

Consiglio di Classe

Colleghi

 

 

 


MAPPA DEI COMPITI OPERATIVI DELL’ALUNNO

 

 

Cosa

Come

Con chi

1.   Si relazione con adulti, coetanei, ambienti circostanti

2.   Esprime, manifesta se stesso

3.   Collabora all’individuazione dell’attività

4.   Chiede informazioni al docente

5.   Condivide i vincoli dell’attività (tempi, ruoli, etc)

6.   Attiva le competenze possedute e ne acquisisce o potenzia nuove di diverso tipo (relazionali, progettuali, etc)

7.  Realizza l’attività (e il segmento di attività) progettate

8.  Individua e realizza soluzioni diverse

 

·    Lavorando in classe in situazioni strutturate

·    Lavorando autonomamente in situazioni strutturate

·    Articolando autonomamente fasi di lavoro

 

 

 

Docenti

Compagni

                Soggetti esterni

 

Allegato 2              SCHEDA PROGETTO         cfr- Formulario Azione 3.1.

 

 

 

 

ALLEGATO 3     ELENCO DI POSSIBILI CONTENUTI PROGETTUALI


 

 

 

AREA

NUCLEI

COMPITI

IL TERRITORIO

STORICO/

ARCHEOLOGICO

 

 

   URBANISTICO

 

 

  NATURALISTICO

 

 

 

 

 

    SERVIZI

·    Ricostruire la storia del proprio territorio: tradizioni, folklore, ecc.

·    Indagine socio-culturale

 

 

·    Lettura di una carta topografica

·    Esplorare il territorio

·    Rilevare le componenti della struttura urbana, reticolo viario

 

·    Indagine ecologico-ambientale

·    Alberature del territorio

·    Indagine sulle aree verdi

·    Valutazione quali-quantitativa degli indici ambientali (aria, acqua, additivi alimentari..)

·    Apertura di un servizio pollice verde:

1.   messa a dimora di piantine da offrire/vendere in particolari situazioni tipo “giornata di..”;

2.   tenuta dei giardini della scuola in collaborazione con il Comune

 

·    Mappatura dei servizi

·    Realizzazione di una guida ai servizi per i giovani

·    Apertura di uno sportello di “ascolto giovani” (ASL,Comune, Associazioni...)

·    Servizio aiuto famiglia (sportello ascolto genitori in collaborazione con il servizio sociale)

·    Servizio biblioteca (apertura pomeridiana alla cittadinanza)

·    Organizzazione di una ludoteca pensata e realizzata dai ragazzi sulla base di indagini sui gusti dei coetanei

·    Apertura  estiva della scuola: giochi, laboratori artigianali, visite guidate, gruppi di ricerca socio-ambientali, compiti per le vacanze, musica insieme, teatro, sport.

 


 

 

 

 

AREA

NUCLEI

COMPITI

ISTITUZIONI

ACCESSO E MANTENIMENTO DEL LAVORO

 

 

PRATICHE FISCALI E FINANZIARIE

 

 

PRATICHE ANAGRAFICHE

 

 

PRATICHE SOCIO-SANITARIE

 

 

 

PRATICHE VARIE

 

 

·    Tenere correttamente il libretto del lavoro

·    Chiedere l’iscrizione all’ufficio di collocamento

·    Procurarsi licenze e patentino

 

·    Richiedere il codice fiscale

·    Curare la pratiche per il bollo e l’assicurazione del motorino

 

·    Procurarsi la carta d’identità, il passaporto, certificati vari

 

 

·    Raccogliere e aggiornare il dossier relativo alla salute (documentazione medico-sanitaria)

·    Accedere ai servizi sanitari di base

·    Reperire informazioni sull’educazione stradale, sulla sicurezza e per l’emergenza

 

 

 

AREA

NUCLEI

COMPITI

SALUTE

IGIENE

 

 

 

ALIMENTAZIONE

 

 

 

 

 

SICUREZZA

 

 

PREVENZIONE

EMERGENZA

 

 

CURE MEDICHE

·    Curare l’igiene personale quotidiana

·    Curare l’igiene periodica

·    Curare l’igiene ambientale (casa,scuola)

·    Curare l’igiene degli animali domestici

 

·    Costruire un regime alimentare ordinario

·    Costruire un regime alimentare differenziato

·    Usare strutture di ristorazione

·    Acquistare alimenti

·    Preparare cibi

·    Conservare alimenti

 

·    Formulare e osservare comportamenti per la sicurezza personale, altrui e ambientale

·    Controllare la sicurezza degli impianti domestici, scolastici, sportivi, ricreativi

 

·    Apprendere gli interventi necessari al primo soccorso in casa, a scuola, in automobile, in strada

·    Formulare piani di emergenza e praticare simulazioni

·    Usare i presidi e le attrezzature

·    Formulare piani di emergenza e praticare simulazioni

 

·    Seguire una cura medica (terapia, dieta..)

·    Gestire le patologie più frequenti nei giovani

 

 

 

AREA

NUCLEI

COMPITI

MICROECONOMIA

 

 

 

 

 

RESPONSABILITA’ SOCIALI

 

CONTABILITA’

 

 

BILANCIIO

 

INVESTIMENTI

 

 

 

VITA FAMILIARE

 

VITA SOCIALE

 

 

 

 

 

 

INIZIATIVE PER LA QUALITA’ DELLA VITA

·    Tenere la contabilità personale

·    Tenere la contabilità per iniziative varie

 

·    Impostare il bilancio personale

·    Impostare il bilancio di iniziative varie

 

·    Risparmiare

·    Acquistare

·    Investire

·    Fruire di servizi bancari

 

·    Svolgere compiti legati al proprio ruolo in famiglia

 

·    Aderire a iniziative sociali

·    Assumere impegni organizzativi

·    Partecipare ad organismi rappresentativi

·    Partecipare ad eventi locali o nazionali

·    Collaborare con organi di stampa e informazione

·    Divulgare informazioni periodiche e ricorrenti

·    Progettare, gestire azioni promozionali di associazioni ( pieghevoli, logo...)

 

·    Assumere o promuovere iniziative per l’affermazione di diritti o per campagne di opinione (contro il fumo la droga..)

·    Sensibilizzare al benessere del quartiere

·    Fare la raccolta dei rifiuti

·    Partecipare a, e/o avviare, iniziative di assistenza a persone

 

 

AREA

NUCLEI

COMPITI

FORMAZIONE E LAVORO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CULTURA E TEMPO LIBERO

ORIENTAMENTO

 

 

 

 

 

 

 

STUDIO

 

 

 

 

 

 

LAVORO

 

 

 

 

 

ATTIVITA’ SPORTIVE

 

 

 

ATTIVITA’ CULTURALI

VIAGGI

 

·    Accedere alle informazioni sullo studio e sulle professioni

·    Elaborare le informazioni in vista di decisioni

·    Costruire percorsi di formazione

·    Leggere  erispondere a richieste di lòavoro impiego

·    Redigere e aggiornare il curriculum vitae

 

·    Costruirsi il piano di lavoro settimanale

·    Acquisire un metodo di studio

·    Cogliere le opportunità offerte dalle istituzioni scolastiche

·    Fruire delle risorse culturali quali  biblioteche, reti telematiche informative,ecc.

 

·    Acquisire metodi per fare indagini, reportori, ricerche,ecc.

·    Partecipare ad una cooperativa

·    Rapportarsi con il mondo della produzione

·    Acquisire le competenze richieste dal mondo del lavoro

 

·    Scegliere uno sport- praticare sport

·    Partecipare ad attività sportive

·    Organizzare tornei o incontri sportivi

 

·    Promuovere o recuperare beni culturali

·    Costruire mappe e procedure per l’accesso a beni culturali-ambientali e

·    Organizzare un piano di sviluppo culturale personale (lettura, pittura, musica)

·    Partecipare a, e/o organizzare manifestazioni musicali, teatrali,ecc.

·    Organizzare viaggi, vacanze (individuali e di gruppo)

·    Documentare un viaggio, una vacanza

 

 

 

ALL.4  ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO (percorso di massima):


FASI   -  ATTIVITA’   -  PRODOTTI -  TEMPI                                                                              

 

                                                    

 

                                  

ALL.5

SCHEDA PRODOTTO

 

DESCRIZIONE DEL PRODOTTO ATTESO: ……………………………………………………………………………………………………………….

 

DESTINATARI: …………………………………………………………………………………………………………………………………………………

 

STANDARD DI PRODOTTO: …………………………………………………………………………………………………………………………………

 

AZIONI PREVISTE PER LA PUBBLICIZZAZIONE E LA DIFFUSIONE DEL   PRODOTTO

 

 

Il prodotto

 

Il prodotto finale, inteso come risultato di un processo, ha un rilievo formativo di grande portata. Le sue caratteristiche determinano infatti sia la sequenza delle operazioni sia i contenuti delle operazioni stesse. Come in ogni situazione di realtà, il prodotto una risposta a un bisogno reale ed è oggetto di verifica e di valutazione. Nella scuola che lavora per compiti si opera per ottenere prodotti che rispettino standard di qualità e che abbiano riconoscimento e visibilità anche nell’ambiente extrascolastico.

 

Lo standard di prodotto

 

Tutte quelle caratteristiche e i requisiti di accettabilità costituiscono lo standard del prodotto .

Esso va definito a priori e in modo chiaro, se si vuole che la qualità del prodotto finale sia il risultato di azioni intenzionali e non casuali. Il prodotto e lo standard fungono pertanto da regolatori del processo. Lo standard del prodotto è anche un elemento fondamentale nella fase di verifica e valutazione perché è rispetto ad esso che si compie l’operazione, infatti se il risultato ottenuto ha i requisiti richiesti e previsti, significa che il lavoro è stato svolto correttamente.

 

 

SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE ANALITICA DELLE ATTIVITA’                            ALL.6

 

 

TEMPI

ATTIVITA’

(l’alunno cosa fa)

COMPETENZE

(che l’alunno deve acquisire)

DISCIPLINA

(L’insegnante cosa fa)

CONTENUTI DISCIPLINARI

(funzionali alla realizzazione dell’attività)

  

 

 

 

 

 

 

 

ALLEGATO 7

  ELENCO DI POSSIBILI INDICATORI DI VALUTAZIONE

DEGLI ESITI FORMATIVI DEGLI ALUNNI

1. Risultati di apprendimento valutabili nel prodotto (prodotti individuali e intermedi finalizzati al “Progetto”)

 

1.1

In che misura l’alunno evidenzia nei suoi prodotti l’assunzione di responsabilità ai compiti operativi?

1 2 3 4 5

1.2

In che misura l’alunno evidenzia nei suoi prodotti la capacità di organizzare il lavoro personale?

1 2 3 4 5

1.3

In che misura l’alunno evidenzia nei suoi prodotti la capacità di assumere/rispettare vincoli, specifiche, standard di qualità assegnati?

1 2 3 4 5

1.4

In che misura l’alunno evidenzia nei suoi prodotti la consapevolezza della crescita culturale e sociale della propria personalità come risposta agli stimoli delle situazioni promosse dal “Progetto”?

1 2 3 4 5

1.5

In che misura l’alunno evidenzia nei suoi prodotti potenzialità non emergenti nella didattica ordinaria?

1 2 3 4 5

 

 

2. Risultati di apprendimento valutabili nel processo di lavoro messo in atto dal “Progetto”

 

2.1

In che misura l’alunno evidenzia nel suo processo di lavoro la capacità di contribuire alla progettazione dei compiti operativi?

1 2 3 4 5

2.2

In che misura l’alunno evidenzia nel suo processo di lavoro la capacità di seguire le fasi di lavoro e di rispettare i tempi assegnati?

1 2 3 4 5

2.3

In che misura l’alunno evidenzia nel suo processo di lavoro la capacità di utilizzare e/o creare strumenti di lavoro?

1 2 3 4 5

2.4

In che misura l’alunno evidenzia nel suo processo di lavoro la capacità di attenzione richiesta dal compito operativo?

1 2 3 4 5

2.5

In che misura l’alunno evidenzia nel suo processo di lavoro la capacità di rappresentarsi e di ricostruire il processo operativo seguito?

1 2 3 4 5

 


3. Risultati di apprendimento valutabili nella acquisizione delle conoscenze necessarie per la realizzazione del “Progetto”

 

3.1

In che misura l’alunno è in grado di verbalizzare le conoscenze elaborate nelle attività di “Progetto”?

1 2 3 4 5

3.2

In che misura l’alunno è in grado di stabilire relazioni tra le conoscenze elaborate nelle attività di “Progetto” ed i contenuti disciplinari?

1 2 3 4 5

3.3

In che misura l’alunno evidenzia la capacità di selezionare le informazioni e di utilizzare le conoscenze?

1 2 3 4 5

3.4

In che misura l’alunno evidenzia la capacità di “mappare” la realtà utilizzando le informazioni selezionate e le conoscenze possedute?

1 2 3 4 5

3.5

In che misura l’alunno evidenzia la consapevolezza del metodo applicato?

1 2 3 4 5

 

 

 

4. Risultati di apprendimento valutabili nel lavoro di gruppo (gruppo classe/gruppo di lavoro)

 

4.1

In che misura l’alunno evidenzia nel lavoro di gruppo la capacità di rispettare regole e vincoli?

1 2 3 4 5

4.2

In che misura l’alunno evidenzia nel lavoro di gruppo la capacità di contribuire al raggiungimento dei risultati del gruppo?

1 2 3 4 5

4.3

In che misura l’alunno evidenzia nel lavoro di gruppo la capacità di assumere iniziative personali non sollecitate?

1 2 3 4 5

4.4

In che misura l’alunno evidenzia nel lavoro di gruppo la capacità di contribuire all’organizzazione del gruppo?

1 2 3 4 5

4.5

In che misura l’alunno evidenzia nel lavoro di gruppo la capacità di comunicare all’interno/esterno del gruppo?

1 2 3 4 5

 

 

         

AVVERTENZE

La procedura di valutazione ( grafici )degli esiti formativi degli alunni impegnati in attività progettuali, deve essere fatta dai docenti dei Consigli di Classe o Interclasse coinvolti e presenti nel Gruppo di Progetto.

Gli stessi docenti avranno il compito di integrare tale valutazione con quella ordinaria/curricolare.

Gli indicatori riportati sono solo indicativi, possono essere sostituiti e/o ampliati.

Per ognuno di essi si da una valutazione da 1 a 5 (dove uno è il minimo e 5 è il massimo).

Per ognuno dei 4 gruppi di indicatori si fa la media dei risultati che poi potrà essere rappresentata nel disegno riportato.

I rombi che si formano visualizzano gli esiti formativi di ciascun alunno per ogni area considerata.

Una formalizzazione così fatta esplicita in modo chiaro quali sono le aree in cui il ragazzo ha maggiori competenze e quelle in cui invece potrebbe avere bisogni di rinforzi.


 

ALLEGATO 8  ELENCO DI POSSIBILI INDICATORI DI VALUTAZIONE  DEL PROCESSO DI LAVORO

 

 

Indicatori per la rilevazione dei risultati sul sistema attivato dei progetti per

 

 

 

Consiglio di classe

 

 

 

 

 

Livello di condivisione dell’idea-progetto Grado di conoscenza e condivisione di metodologia e contenuti

1

2

3

4

5

Grado di adesione al progetto (es. adozione di un metodo comune, unificazione dei linguaggi, utilizzazione strumenti  specifici, rispetto dei vincoli, richiesta e scambio di informazioni sul piano metodologico e operativo)

1

2

3

4

5

Livello di disponibilità a rivedere e ad ampliare gli indicatori e strumenti per la valutazione

1

2

3

4

5

Livello di disponibilità ad incontri eccedenti quelli istituzionali

1

2

3

4

5

Capacità di trasformazione (flessibilità, cooperazione, superamento individualismo, messa in comune di abilità e competenze, disponibilità ad acquisire e utilizzare nuove tecniche e metodiche

1

2

3

4

5

Grado di efficienza (interazione continua, reperimento materiali vari, interscambio competenze, monitoraggio e valutazione in itinere, verifica finale).

1

2

3

4

5

Collegio dei docenti

 

 

 

 

 

Livello di condivisione dell’idea-progetto

1

2

3

4

5

Grado di condivisione e approvazione dell’idea di  progetto e dell’impostazione metodologica

1

2

3

4

5

Grado d’interessamento al progetto nelle varie fasi (richieste periodiche sull’andamento del progetto, livello di supporto informativo e operativo)

1

2

3

4

5

Capacità di trasformazione (disponibilità a modificare schemi  rigidi di comportamento e a porsi in discussione)

1

2

3

4

5

Grado di efficienza (partecipazione attiva con interventi critici, suggerimento operativi metodologici, valutazione globale del processo attraverso il risultato finale)

1

2

3

4

5

Assegnazione d’incarichi su rilevazione di specifiche competenze

1

2

3

4

5

Priorità ai progetti, centrati sul compito reale, nella distribuzione del fondo d’istituto

1

2

3

4

5

Delibere di corsi di aggiornamento sulla metodologia del C.R. e numero di adesioni.

1

2

3

4

5

Preside

 

 

 

 

 

Grado di conoscenza del progetto

1

2

3

4

5

Grado di risposta alle richieste del gruppo di lavoro

1

2

3

4

5

Grado di partecipazione alle iniziative pubbliche dei Plei

1

2

3

4

5

Grado di assunzione di responsabilità rispetto al progetto

1

2

3

4

5

Grado di pianificazione delle risorse umane e materiali

1

2

3

4

5

Grado di sostegno all’implementazione della metodologia

1

2

3

4

5

Grado di disponibilità a dare spazio alla presentazione e discussione del progetto nelle sedi istituzionali

1

2

3

4

5

Grado di raccordo delle diverse esperienze progettuali in atto

1

2

3

4

5

Grado di promozione dei rapporti con l’extrascuola (finanziamenti, committenza, supporto organizzativo).

1

2

3

4

5

Consiglio d’Istituto

 

 

 

 

 

Livello di attivazione di rapporti con l’extrascuola

1

2

3

4

5

Livello di attivazione di sinergie tra le varie componenti

1

2

3

4

5

Grado di sensibilità dimostrato per il progetto

1

2

3

4

5

Tempestività nel deliberare spese e visite

1

2

3

4

5

Grado di priorità dato ai progetti centrali sulla metodologia

1

2

3

4

5

Genitori

 

 

 

 

 

Grado di partecipazione offerto già in fase progettuale

1

2

3

4

5

Livello di disponibilità ad un coinvolgimento nella gestione (mediatori culturali, competenze professionali /operative,collegamenti con l’esterno)

1

2

3

4

5

Livello di disponibilità a modificare il proprio punto di vista in rapporto all’offerta formativa

1

2

3

4

5

Grado di partecipazione e frequenza nei rapporti scuola-famiglia

1

2

3

4

5

Extrascuola

 

 

 

 

 

Grado di partecipazione al progetto di altri enti o istituzioni

1

2

3

4

5

Livello di ricaduta sulle scuole del distretto

1

2

3

4

5

Grado di divulgazione dei risultati del progetto tramite i mass-media

1

2

3

4

5

Grado di disponibilità ad erogare fondi e fornire risorse

1

2

3

4

5

Grado di collaborazione di esperti e testimoni

1

2

3

4

5

Livello di coinvolgimento della commissione

1

2

3

4

5

 

 

 

 

 

 

 

 

ALLEGATO A 2 - MISURA 3.1  --MODELLI PROGETTUALI  PER LE AZIONI CONTRO LA DISPERSIONE

Modulo progettuale 6: PROMOZIONE DI ATTIVITA' COLLEGATE   ALLE PROBLEMATICHE AMBIENTALI E SOCIO-CULTURALI DEL TERRITORIO

 

MODULO  6.1. : Valorizzazione del patrimonio artistico e culturale del territorio;

MODULO  6. 2. : Approfondimenti di tematiche relative alle strategie di sviluppo locale e alla tutela  dei contesti

 

CONTESTO DI RIFERIMENTO

= Scuola : elementi interni ( bacino di reclutamento, livelli socioeconomici, abbandoni, dispersione, ecc.)

            : elementi esterni (Scuole Medie di riferimento; altre scuole sec. superiori;  ecc.)

 = Territorio - elementi di aggregazione: strutture fisiche (parchi, zone archeologiche, emergenze ambientali,   ecc.);   strutture di servizio socio-culturale, ecc

                    - elementi di disaggregazione : disagio socioambientale (verde,abitazioni,servizi ,ecc.) disoccupazione giovanile;  microcriminalità

 

OBIETTIVI 

= Radicamento dell'offerta scolastica nel territorio, attraverso il rafforzamento dell'identità culturale anche  in  contesti particolarmente disgregati

= Sviluppo di sensibilità e di conoscenze condivise con soggetti esterni alla scuola sul patrimonio storico-artistico

= Avvio alla costruzione di professionalità e di modalità di inserimento lavorativo collegate alla valorizzazione di beni storico-artistici.

= Raccordo tra l'offerta formativa e le strategie di sviluppo locale

= Promozione di una nuova sensibilità sulle problematiche dell'impatto ambientale delle attività produttive

Acquisizione delle capacità di:

  - applicare la metodologia della ricerca-azione

  - leggere, confrontare, interpretare fonti, documenti storici e modelli interpretativi diversi

  - redigere documenti utilizzando diversi linguaggi e modalità comunicative

  - riconoscere caratteristiche, funzioni e prospettive delle principali figure e attività collegate ai servizi turistici.

  - analizzare strumenti di pianificazione e programmazione territoriale

  - acquisire e diffondere comportamenti compatibili con il rispetto e la conservazione dell'ambiente

  - prevedere gli impatti che le strategia di sviluppo locale individuate produrranno sull'ambiente

  - utilizzare semplici strumenti di monitoraggio ambientale

 

METODOLOGIA

- ricerca-azione

- approccio dell'"ascolto"

- gruppi di lavoro

- esercitazioni di laboratorio

-  rilevazioni sul campo.                                        

 

CONTENUTI / ATTIVITA'

- ricognizione dei più significativi e poco valorizzati beni artistici del territorio

- ricostruzione delle caratteristiche dell'organizzazione economica e culturale delle civiltà che si sono succedute nell'area

- progettazione di un itinerario o di una iniziativa per la valorizzazione e la tutela dei beni

- costruzione di mappe territoriali

- analisi di normative e direttive

- valutazione dell'impatto ambientale degli insediamenti produttivi

 

PRODOTTI

- un itinerario cartaceo o multimediale per la riscoperta dei beni individuati

- una mostra itinerante per la diffusione di prodotti realizzati

- ipotesi progettuale per la realizzazione di una cooperativa di servizi turistici o di progetti legati alla salvaguardia dell'ambiente

- mappe tematiche del territorio

- documenti di valutazione di impatto ambientale.

 

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