Che strana famiglia (americana): papà è il più piccolo

la grande, a sinistra, è la mamma: Callie, cagna danese; in centro, la cuccioletta, dolce bastardina,Sybil; a destra, il piccolo papà,Bear, Chihuaha

Sembra incredibile che fra i due cani "genitori" possa esserci stato del tenero...invece è proprio accaduto.
Lei aveva già partorito in precedenza da 8 a 10 cagnolini, cosa normale per la sua razza.
In questo caso invece è nata solo Sybil (perchè i chihuahua fanno solo un cucciolo alla volta).
Potenza della natura e dell'amore!

«Zampe in spalla», Ben Hur torna a casa

Non ho la foto di questo splendido cane, che all'epoca della storia (1997) era un cucciolone di 8 mesi, bianco con macchie caffelatte sul muso,un incrocio fra setter e labrador, ma riesco a immaginarlo ieri, come oggi che ha sei anni. Tanto più che le sue vicissitudini partono dal Resegone dove il padrone l'aveva portato con sè per una vacanza e, io, mentre leggo e scrivo di lui sono proprio a due passi dal Resegone. A Ben Hur però non interessavano le vacanze: lui era un milanese di San Giuliano, abituato alla nebbia e ai miasmi del Redefossi ed era lì che voleva continuare a vivere. Così decide di ritornare a casa, senza dir niente a nessuno, affrontando un percorso a lui ignoto. 50 Km di pericoli, brutti incontri, bastonate, soffrendo la fame...insomma un'odissea durata 15 giorni. Ma, Dio sa come, ce l'ha fatta...e il suo padrone, mentre passeggiava per strada, sotto casa, se l'è visto arrivare incontro, stremato e...è scoppiato a piangere.

Hachi-Ko

Era un cane akita. Apparteneva ad un professore universitario che ogni sera aspettava alla stazione di Shibuya e lo accompagnava sino a casa. Poi, nel 1925 il padrone norì e il cane fu ospitato da una nuova famiglia. Ma per 10 anni, ogni sera, continuò ad aspettare alla stazione il vecchio padrone. Quando il cane morì gli fu dedicata una giornata di lutto nazionale e venne eretta in suo onore, alla stazione, una statua. La razza akita fu dichiarata monumento vivente.

Rolf

Era un pastore tedesco che viveva con una famiglia di casellanti. Nel 1929 fu investito da un treno e perse entrambe le zampe sinistre. Fu dato per morto, ma si curò da solo leccandosi le ferite e strappando dai moncherini i frammenti d'osso. Poi tornò a casa e nel giro di 3 settimane fu di nuovo in grado di stare sulle zampe (per mantenere l'equilibrio doveva galoppare di continuo, anche da fermo). Da alcuni studiosi fu messo alla prova su percorsi d'addestramento di cani da guerra e imparò a salire una scala a pioli.

Claudio di Vittuone (Magenta)

Qui è un uomo che, a soli 36 anni, padre di un bimbo di 8 anni, perde la vita per salvare il suo cucciolo, cui voleva molto bene, finito in un canale. Pongo, un bellissimo dalmata, scivola in un fosso e annaspa, trascinato dalla corrente; Claudio si tuffa subito, così vestito com'è, nell'acqua gelida e impetuosa del canale, nuota per raggiungerlo, ma improvvisamente sente una fitta al petto, il cane scompare tra i gorghi, Claudio ha un arresto cardiaco e entrambi finiscono in un cunicolo che diventa la loro trappola. Il cane muore subito, ma Claudio resta in coma 12 giorni fin che le speranze svaniscono.

Claide, caro vecchio lupo!   

La storia è stata resa pubblica nel 1997. Ogni giorno, per 9 anni, Claide, un anziano lupo, si è recato presso il piccolo cimitero di Catena, una frazione di San Miniato di Pisa a vegliare la tomba del suo padrone Alfredo Barnini, con tutte le intemperie. Ma il bello è che lui il padrone non l'aveva mai conosciuto perchè era stato preso in casa dalla moglie di Alfredo solo dopo la sua morte. All'inizio accompagnava la Signora nelle sue visite al cimitero e la aspettava mentre lei accudiva la tomba. Successivamente ha cominciato ad andarci da solo, anche due volte al giorno. Da cane intelligente qual'era si era affezionato ad Alfredo, intuendo la sua appartenenza alla famiglia che lo aveva accolto. Ha detto la sua padrona: «E' il suo modo di ringraziarci per averlo voluto con noi in casa

Pistillo, Romilda, Pippona, Pippina,m Ninetta   

Sono un nuovo tipo di antifurto. Sì, perchè questi 5 gatti che vivono (o vivevano...non riesco a dare una data alla notizia) in una villa isolata di viale Jenner a Milano una bella sera con morsi e unghie hanno sventato un furto nella loro abitazione, miagolando dapprima e poi assalendo il ladro graffiandolo e mordendolo per bene. Il quale ladro ha dovuto darsela a gambe.

 

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