Con
la complicità di Ryan Adams e Bucky Baxter, gli Stateside
ebbero la fortuna d'incidere e pubblicare nel 2001 un disco interessante:
Twice As Gone. A distanza di tre anni, la band di John
Paul Keith torna con una nuova uscita, Phonograph,
che conferma la natura sonora della band e che, questa volta,
non presenta ospiti illustri. Nemmeno la formazione è la stessa
di quel periodo (di fatto la band è composta da Keith, cantante/chitarrista,
all'organo e alla pedal steel), ma la matrice del suono rimane
inalterata: Keith, ex V-Roys, è un rocker che non va molto per
il sottile e a cui piace anche picchiare duro. Gran parte delle
canzoni portano la sua firma e il resto del gruppo lo segue a
ruota, fedelmente, senza sgarrare di una virgola. Come detto,
la matrice resta invariata: di stampo Rolling Stones, il ritmo
ha le fattezze di un rock and roll moderno, viziato sì da capisaldi
come Paul Westerberg, ma che strizza l'occhio ad un mood più commestibile
e fruibile. Lasciando che il country folk e la tradizione rimangano
di competenza della sola Stranged, una bella ballata, la
band si scuote in "schitarrate" energiche, partendo
con Fool On A Wire, brano con tanto di sax in stile Morphine.
I riffs degli Stones fanno dunque scuola: ne imitano lo stile
in Time Time Time, che riprende forse il periodo di Flashpoint
(per le Pietre Rotolanti correva il 1991. Flashpoint era un live
album con un paio di bonus tracks), Phonograph, graffiante
e ritmata, e We Will Find A Way. Con Song In D si
avverte invece un forte richiamo ai Beatles, mentre Belle Of
The Ball merita un discorso a parte: questa canzone esula
dal contesto di stili nei quali il disco si inserisce, ricorda
Billy Idol (!?) ed è un buon esempio di sfogo adolescenziale;
adatta per testare le vetrate a suon di decibel. A fare degli
Stateside una band di rock tipicamente americano, un po' da West
Coast e molto nostalgico, è il cantato spesso a due (Keith in
coppia con Nikolaus Mimikakis, altro chitarrista della
band): questo aspetto resta uno dei principali traits d'union
con la musica a stelle e strisce. Se gli Stateside sono di fatto
John Paul Keith, sono il suo ego, Phonograph sposa piuttosto il
verbo del rock and roll e lo interpreta in una maniera poco sconvolgente,
ma moderna e affabile.
(Carlo
Lancini)
www.statesiderocks.com
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