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Stateside - Phonograph Fargo 2004 1/2
 

Con la complicità di Ryan Adams e Bucky Baxter, gli Stateside ebbero la fortuna d'incidere e pubblicare nel 2001 un disco interessante: Twice As Gone. A distanza di tre anni, la band di John Paul Keith torna con una nuova uscita, Phonograph, che conferma la natura sonora della band e che, questa volta, non presenta ospiti illustri. Nemmeno la formazione è la stessa di quel periodo (di fatto la band è composta da Keith, cantante/chitarrista, all'organo e alla pedal steel), ma la matrice del suono rimane inalterata: Keith, ex V-Roys, è un rocker che non va molto per il sottile e a cui piace anche picchiare duro. Gran parte delle canzoni portano la sua firma e il resto del gruppo lo segue a ruota, fedelmente, senza sgarrare di una virgola. Come detto, la matrice resta invariata: di stampo Rolling Stones, il ritmo ha le fattezze di un rock and roll moderno, viziato sì da capisaldi come Paul Westerberg, ma che strizza l'occhio ad un mood più commestibile e fruibile. Lasciando che il country folk e la tradizione rimangano di competenza della sola Stranged, una bella ballata, la band si scuote in "schitarrate" energiche, partendo con Fool On A Wire, brano con tanto di sax in stile Morphine. I riffs degli Stones fanno dunque scuola: ne imitano lo stile in Time Time Time, che riprende forse il periodo di Flashpoint (per le Pietre Rotolanti correva il 1991. Flashpoint era un live album con un paio di bonus tracks), Phonograph, graffiante e ritmata, e We Will Find A Way. Con Song In D si avverte invece un forte richiamo ai Beatles, mentre Belle Of The Ball merita un discorso a parte: questa canzone esula dal contesto di stili nei quali il disco si inserisce, ricorda Billy Idol (!?) ed è un buon esempio di sfogo adolescenziale; adatta per testare le vetrate a suon di decibel. A fare degli Stateside una band di rock tipicamente americano, un po' da West Coast e molto nostalgico, è il cantato spesso a due (Keith in coppia con Nikolaus Mimikakis, altro chitarrista della band): questo aspetto resta uno dei principali traits d'union con la musica a stelle e strisce. Se gli Stateside sono di fatto John Paul Keith, sono il suo ego, Phonograph sposa piuttosto il verbo del rock and roll e lo interpreta in una maniera poco sconvolgente, ma moderna e affabile.
(Carlo Lancini)

www.statesiderocks.com