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Una sera a casa di Romarco

http://welcome.to/asroma


E’ sera. La città è buia, il telefono non squilla ed ho voglia di Roma. So che c’è un po’ di Roma anche nella mia città, c’è un quartiere rossogiallo in cui è bello tuffarsi. Deciso: stasera vado da Romarco. La strada è un po’ trafficata: il server fa i capricci, c’è il solito ingorgo; dovrebbero pensare alle partenze intelligenti anche in rete!
Seguo le indicazioni per A.S. Roma - La Roma non si discute, si ama, l’indirizzo è: http://welcome.to/asroma.
Nonostante il traffico, riesco a raggiungere l’ingresso principale della “casa pagina” (home page, per i puristi) costruita da Romarco nel 1997, per celebrare il 70° compleanno della Magica; questo è, infatti, uno dei primi siti nati per dipingere la rete con i colori della Roma e, dalla nascita ad oggi, ha già intrappolato migliaia di cuori rossogialli naufraghi. La prima sensazione che si ha entrando in questo angolo di rete è di trovarsi in un salotto raffinato, elegante, roba da Distinti, anzi forse da Tribuna, ma anche l’ultrà curvarolo si sentirà immediatamente a suo agio: sarà per quei lupetti rossogialli che tappezzano le sale di questa casa virtuale e fanno da contorno al menu del sito, oppure perché basta la parola Roma, scritta come su un invito ad un Gala, a legittimare ogni lupacchiotto a sentirsi a casa.
Comincio a visitare la stanza dei ricordi, in cui si legge e si respira La Storia (o la Leggenda) della Roma. Si parte dai fondamentali, di sicuro interesse anche per i Lupi cui la Storia è sempre stata un po’ indigesta: dalla fusione tra Alba, Fortitudo e Roman, alla citazione del “Messaggero” che annuncia la nascita della Roma. Mi perdo a leggere i nomi dei diversi allenatori che hanno diretto l’orchestra Roma: dal Profeta del 433, al Magara, dall’indimenticabile svedese (non quello dei cellulari!) dell’ultimo scudetto, a meno osannati mister come Luis Mirò ed Oronzo Pugliese, al cui nome si sarà forse ispirato Lino Banfi per il suo “Allenatore nel Pallone”, il celebre Oronzo Canà, padre della bi-zona. Ci sono anche i presidenti: Dal fondatore Foschi al... "rifondatore" Sensi, passando per la velenosa ironia e l’intelligenza caustica dell’ingegnere Viola e le tenebre della gestione (?) Ciarrapico. La pagina è un elenco asettico, privo di commenti, di cui pullula, invece, l’immancabile forum dei tifosi. Un degno spazio è dedicato anche ai Cannonieri, ossia I Lupi che ci hanno fatto gioire di più, dominato dai baffi di Pruzzo, seguito a ruota da Volk e dal Fornaretto Amadei. E cosa dire dei Fedelissimi? No, non si tratta dei supertifosi, ma dei giocatori che hanno collezionato più presenze in rossogiallo, alla faccia del calcio mercenario d’oggi e dei mister 90 miliardi.
Forse sono io che mi emoziono facilmente, ma le foto storiche del primo scudetto, che fanno bella mostra di sé nelle pagine dedicate al Campionato 41-42, non possono lasciare indifferenti. E poi come non andare a ripassare i protagonisti della stagione 82-83? Esco dalla porta del passato e mi ritrovo in un ambiente un po’ sottosopra: siamo nel Capodanno dei tifosi, il nuovo Campionato è iniziato e bisogna rinnovare l’arredamento con i protagonisti della stagione 1999-2000, mandando in soffitta le delusioni delle coppe nazionali ed Europee e le esaltanti parentesi del Campionato passato. Ci attende una rinnovata Coppa Italia, che ci lascerà in letargo fino a dicembre, e una nuova sfida UEFA; nel frattempo, giornata dopo giornata, Romarco seguirà le avventure sul rettangolo verde della squadra di Capello, ricostruendo nelle sue pagine le prodezze degli alfieri giallorossi.
Peccato che ci sia sempre quello stupido banner pubblicitario che mi tormenta e non mi lascia girovagare serenamente in quest’oasi romanista. Resisto al banner e mi precipito nel salotto del forum dei tifosi, in cui ci sono pure tre ragazze milaniste e juventine, che quindi con la Roma avrebbero poco a che fare; eppure anche loro sono state sedotte dal fascino soavemente coatto e dalla timidezza birichina del nostro aitante Capitano e sono approdate a casa di Romarco per consegnare a Totti il loro messaggio d’amore.
E’ tardi ormai, ho appena il tempo per un salto nella galleria fotografica dedicata al tifo rossogiallo: ci sono coreografie storiche, come il famoso “C’è solo l’AS ROMA”, e meno conosciuti, ma non meno emozionanti, spicchi di sole vermiglio dorato, che hanno accompagnato i Lupi in partite epiche ed anche in tristi comparsate sui terreni di tutta Europa.
Il tempo è scaduto, è ora di tornare a casa. Click!
 



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