MT. SAINT MICHELLE |
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Mont Saint Michelle
è un monastero bellissimo costruito su di un monte che si eleva
da un deserto di sabbia e di acqua, dedicato a San
Michele, la cui statua dorata in cima alla guglia ha la funzione di
parafulmine.
Già ad un primo esame si nota come la chiesa abbaziale, posta sulla cima del monte indichi la supremazia del mondo spirituale, mentre i robusti bastioni alla base dimostrano la potenza militare a difesa del villaggio, centro economico. Un'altra caratteristica di questo luogo sono le maree, biquotidiane, tra le più potenti d'Europa. Anticamente acquistò la fama di un luogo pericoloso proprio per via delle sabbie mobili che si venivano a creare dal risucchio dell'acqua durante le maree. Si parla anche di una foresta scomparsa e di miracoli avvenuti nella baia e tutto quanto ha contribuito a creare un alone leggendario intorno al santuario. La forma del colle è inconfondibile, basti immaginare che il gradino di ingresso all'abbazia si trova a 55,30 metri sul livello del mare, mentre la sommità della costruzione è a quota 78,60. |
Oggi
sono più di 650.000 i turisti che la visitano ogni anno, nonostante
il fatto che al monastero si possa accedere solamente grazie ad una strada
in salita che attraversa tutto il paese.
La caratteristica principale che attira l'attenzione di molta gente
sono i vari stili che si riconoscono ancora molto bene adoperati per la
realizzazione del complesso dal X secolo al XV.
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La sua storia lo vende divenire proprietà
demaniale con la rivoluzione francese per essere affidato al Ministero
per i Beni Culturali ed ambientali ai giorni nostri.
Ad esempio, il campanile e la guglia sono stati ricostruiti l'ultima
volta durante i restauri del 1897, con gli stili del XIX secolo, neoromanico
per il campanile e neogotico per la guglia, essendo questi gli elementi
più esposti e soggetti alle intemperie.
Solo dal 1969 una piccola comunità di 7 benedettini è ritornata a vivere nella badia ridando alla costruzione quella funzione monastica persa nel 1790. |
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Le Maree
Come già detto, le maree che si verificano intorno a Mont Saint Michelle sono molto potenti e la differenza dell'altezza del mare tra l'alta marea e la bassa è seconda solo a quella della baia di Fundy, in Canada, pari a 15 metri. Esse avvengono due volte al giorno e sono molto più intense durante gli equinozi di primavera e di autunno ed ad ogni plenilunio e novilunio. E' interessante notare che durante la bassa marea l'acqua si ritira fino a 18 chilometri dal monte. Il Villaggio
Nel 1204 scoppiò
un enorme e devastante incendio, appiccato dai Bretoni, capace
di distruggere tutte le costruzioni del fianco nord della montagna. All'epoca
l'entrata del monastero si trovava a nord ovest ed il primo villaggio si
affacciava sul mare, in direzione di Tombelaine.
La chiesa parrocchiale è però dedicata a San Pietro, avendo
preso il posto di un antico santuario probabilmente addirittura anteriore
a quello di S. Michele.
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In quel periodo
vennero costruiti i primi bastioni e potenziata la difesa delle porte del
paese.
Nel XVI venne aggiunta la Porta dell'Avanzata, costruita per controbattere i progressi che l'artiglieria aveva fatto. Le fortificazioni comprendono anche la seconda porta, chiamata della Piazzaforte, e la terza chiamata Porta del Re, voluta quest'ultima dall'abate Robert Jolivet prima che passasse agli inglesi nel 1420. Protetta lateralmente da due torri, essa era preceduta da un fossato
superabile da un ponte levatoio e chiusa da una saracinesca ancora esistente.
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Quando venne
chiusa la prigione fu Annette Poulard la prima ad ospitare i forestieri,
costruendo quell'Hotel, il Mamma Poulard, nella peggior posizione possibile,
rovinando l'armonia del villaggio.
La costruzione dell'hotel Mamma Poulard ha purtroppo rovinato in modo irreversibile parte di questo complesso, distruggendo una delle torri della porta e deturpando vistosamente l'ambiente. Una quarta porta prende il nome Porta del Re per il fatto che al piano superiore vi era l'alloggio di colui che la presidiava a nome del re. |
La
Storia
Sempre nel VIII secolo il Duca di Normandia Riccardo I cacciò i canonici che vivevano a Mont Saint Michelle con la motivazione di vivere una vita troppo secolare e legata ai piaceri della vita terrena. La motivazione reale va però ricercata nella sua preoccupazione che i canonici avessero ancora legami con i bretoni. Riccardo I chiamò in sostituzione i benedettini di Saint-Wandrille. Così nel 966 arrivarono al Mont Saint Michelle 12 monaci, guidati dall'abate Maynard. Sebbene il numero di persone possa sembrare esiguo pare che non vi furono mai più di 60 monaci contemporaneamente. Quando nel XI secolo in Europa occidentale si sviluppò lo stile romanico, caratterizzato da grandi chiese con pianta a corce e volte in pietra, a Mont Saint Michelle esisteva ancora la vecchia chiesa carolingia di Notre Dame sous Terre. La si doveva rimodernizzare. |
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Fu Riccardo II
a stanziare nel 1022 i finanziamenti necessari per la costruzione nel nuovo
edificio.
Secondo la nuova tendenza la nuova costruzione doveva essere lunga 70 metri. Putroppo la cima del monte, costituita da un grande cono di granito, non era sufficentemente ampia. Questo fu il primo grande problema architettonico che i laboriosi ed ingegnosi costruttori incontrarono. Si decise quindi di costruire una serie di cripte lungo i fianchi del monte in modo tale che, raggiungendo in altezza tutte lo stesso livello, potessero rappresentare un solido basamento al coro ed ai bracci del transetto. Così la vecchia chiesa carolingia venne trasformata in cripta a sostegno per la navata. Ma la storia del monastero non termina certo quì. Con il passare dei secoli subì ancora moltissime modifiche e ristrutturazioni. Il coro romanico del XV secolo venne distrutto e la navata fu accorciata della metà nel XVIII secolo... |
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