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Arde la fiamma
sotto al caratello
Dove il mosto che dà fugace ebbrezza
Sarà spogliato d'ogni vano orpello
Per essere elixir di giovinezza.
(Zoroaster,
1236) |
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Nella nota precedente abbiamo iniziato a
esplicitare il simbolismo esoterico, cercando di far
comprendere, a chi segue i Festival, il significato
concreto, pratico della loro azione esoterica.
Continuiamo quindi il nostro corso
teorico-pratico
di esoterismo affrontando il Festival di Imbolc.
Questo Festival, che si colloca nel punto centrale tra il
Solstizio d'Inverno (Yula) e l'Equinozio di Primavera
(Vernal Equinox) è noto, fin dai tempi più antichi e in ogni parte del
mondo, sotto vari nomi: Imbolc,
Oimelc, Candlemas, Brigid's Feast, Ewomeoluc, Groundhog's Day, Lupercalia,
Candelora, ed è tra i più esoterici e tra i più preziosi per i grandi
benefici spirituali e materiali che dona a chi lo celebra.
È il Festival del
rinnovamento, della purificazione, della rinnovata
giovinezza del corpo e dello spirito. Oggi le nuove
correnti di pensiero e le scienze alternative stanno via
via riscoprendo quanto sia importante armonizzarsi con i
cicli della natura e a tutti diventa sempre più chiaro quanto la
giovinezza del corpo sia legata a quella della mente. Imbolc è
il Festival della Fonte di Giovinezza, dell'equilibrio, del
rinnovamento profondo e della completa e perfetta purificazione.
Il concetto di purificazione non deve essere inteso in
senso astratto o generico: l'Arte Suprema è sempre concreta. Abbiamo visto nella
nota scorsa come la "materia
iniziale" della nostra opera sia innanzitutto l'inconscio, nel quale
abbiamo distinto una componente lunare, sede delle nostre
esperienze soggettive e degli istinti di specie, ed una solare
che contiene schemi comportamentali, soprattutto schemi
difensivi o strategie di vittoria. Abbiamo anche visto come,
secondo la dottrina esoterica, lo scopo principale dell'uomo su
questa terra sia di raggiungere dapprima
l'invulnerabilità, intesa in senso materiale e spirituale e, quindi, di aspirare
all'infinito.
La purificazione dell'inconscio lunare è la
rimozione
di parte del dolore in esso contenuto che induce continua
autodifesa e schemi comportamentali eccessivi che danneggiano
la persona stessa e creano barriere e incomprensioni nei
confronti degli altri attivando schemi comportamentali di
difesa, di chiusura, di rinuncia. Ad Imbolc vediamo anche
comparire il primo vero spiraglio verso l'infinito, una breccia un
po' più grande attraverso cui cogliere la dimensione divina,
avremo cioè il primo momento di elevazione
spirituale.
Imbolc cade nella seconda decade dell'Acquario, sotto
cioè l'esaltazione di Nettuno, il pianeta della metamorfosi.
Da Nettuno dipende l'evoluzione dell'individuo, la sua
capacità di cogliere le ispirazioni superiori, l'uscita dal
conformismo, il desiderio di elevarsi e di cambiarsi in modo positivo. I
cambiamenti indotti da Nettuno non sono tagli drastici, ma
profonde trasformazioni che implicano una maturazione, un mutamento generale del modo di pensare e di agire, fino ad
arrivare ad una nuova visione di se stessi e del mondo. Il misticismo, le grandi speculazioni filosofiche, l'originalità del
pensiero sono tutti attributi che dipendono da Nettuno.
Nettuno ha come pianeta complementare Pan, dove si esalta
l'uno, decade l'altro e viceversa. Pan rappresenta in un certo senso
i nostri schemi comportamentali, le nostre regole, mentre a
livello dell'umanità intera rappresenta le conquiste legali,
la burocrazia, ma anche le rivoluzioni che mirano al loro
sovvertimento. Ecco dunque che abbiamo una forte spinta a
mutare le nostre regole e a cogliere le più alte ispirazioni. L'associazione dell'esaltazione di Nettuno con i domicili di
Urano e di Saturno, e l'esilio del Sole, implicano una caduta del velo
dell'egoismo e dell'egocentricità.
Quindi profonda purificazione e necessità di cambiare i propri schemi dando una
maggiore importanza al proprio modo di rapportarsi con
gli altri.
L'estensione zodiacale di Imbolc va dalla seconda decade
dell'Acquario e tutto il segno dei Pesci. Ed è proprio nel
centro di quest'ultimo segno che troviamo quell'elemento di
"albedo" di cui tanto hanno parlato gli antichi filosofi, ossia
l'esaltazione della Luna. La Luna rappresenta l'impalcatura
sensibile dell'Io, in stretta connessione con quella parte di
inconscio che, non ha caso, abbiamo chiamato "lunare". Dopo
l'esilio nella "nigredo" di Yula, ecco qui che la sensibilità
riappare splendidamente rinnovata e purificata.
Anche le facoltà sottili sono state purificate, ringiovanite, rivitalizzate ed elevate nell'ultima Acqua dello Zodiaco. Da notare che nel
prossimo Festival (Equinox) si avrà l'esaltazione anche del Sole
e la definitiva scomparsa di Nettuno il quale accompagna
tutta questa prima fase dell'Anno Magico, fornendo l'impulso e
le profonde ispirazioni che operano le trasformazioni. |