I Frutti d'Argento
Dopo quanto premesso possiamo
rileggere alcuni dei simbolismi ermetici tradizionalmente congiunti al
Festival del G. di S. Giovanni e trovarne così una più chiara
interpretazione. Ad esempio la classica immagine riportata dal Flamel:
«Nel quinto foglio (del libro di Abraham) vi era un bel roseto fiorito
in mezzo ad un bel giardino, appoggiato ad una quercia cava,
ai cui piedi sgorgava una fontana di acqua bianchissima», era una
rappresentazione di Beltane
(che precede Midsummer's Eve)
che indicava l'ingresso dell'Iniziato nel Giardino
del proprio inconscio. Ai piedi
del proprio Albero sgorga la fonte purificata (ad Imbolc)
dell'Inconscio lunare; i Fiori sono le nuove esperienze, le nuove
vie o schemi che si sono adottati; a San Giovanni si vedono i primi
Frutti, che sono Frutti d'Argento, ovvero ciò che i Filosofi
chiamavano Elixir al Bianco.
Questi Frutti rappresentano degli importanti
risultati raggiunti, i quali sono ancora passibili di ulteriore
maturazione (all'Argento deve subentrare l'Oro dei Filosofi). Compito
del Festival del G. di S. Giovanni è di sostenere questa maturazione,
affinché non si abbia a tornare indietro e si prosegua, senza
troppa difficoltà, il cammino intrapreso.
Nei Frutti d'Argento abbiamo già dei
nuovi schemi risultati validi e le premesse per costruirne dei nuovi. Si
ha cioé la capacità di percepire i propri schemi o modi di affrontare
una situazione (ogni momento del giorno ci sottopone situazioni da
affrontare) e di decidere quale sia lo schema di comportamento
migliore, nuovo o modificato, per affontare al meglio ogni situazione.
Questi Frutti d'Argento, alcune volte,
come vuole il simbolismo legato al Fiore della Notte di San Giovanni,
possono essere vere illuminazioni
mistiche. La Felce o Fiore della
Notte di San Giovanni (come descritto in dettaglio a pag. 66 del nuovo
Catalogo) fiorisce solo per un istante, ma illumina l'intera foresta,
permette cioè di far luce su molti aspetti della propria vita
spirituale e materiale.
Per ogni cosa sarà di grande aiuto il
Pugnale dell'Arte. Infatti nel momento in cui, una piccola o grande
intuizione, ci mostra chiaramente il percorso da intraprendere, è di
grande importanza poter chiedere aiuto al Pugnale, affinché la nostra
volontà di riuscire sia costante e affinché ci vengano fornite tutte
le condizioni più ideali:
fortuna, appoggi, coincidenze, persone, ecc. e, non ultima, la protezione
assoluta e la punizione di
chi ci vuole ostacolare, sia in modo occulto che palese.
Riassumendo
Volendo dunque riassumere l'azione del
Festival del G. di S. Giovanni, possiamo dire che è innanzi tutto un
affinamento dell'intuizione
e della sensibilità,
basata sui traguardi già raggiunti (Frutti d'Argento), la quale può
essere talvolta anche una grande mistica illuminazione (la Felce). Il
risultato sarà un rafforzamento dei nuovi schemi di comportamento e la
rimozione di quanto ancora resta di quelli vecchi e superati: il tutto
sempre sui due piani, materiale e spirituale. Quindi cammino sul piano
materiale che, come vedremo leggendo le azioni, si tradurrà in un
sensibile miglioramento dal lato
economico (ognuno
è artefice del proprio destino), un migliore
equilibrio psico-fisico e una grande protezione in tutti i settori.
Il Pugnale diverrà uno strumento di comando di grande potere, perché
vedendo chiaro in se stessi (e in parte negli altri), ogni azione sarà
più facilmente realizzabile. Dal lato spirituale il Festival di San
Giovanni è una rinascita, ben simboleggiata nella tradizione
popolare dalla Rugiada miracolosa, che infonde la nuova vita.
Molti sono i simboli legati al
Solstizio d'Estate e vi invito a rileggerne alcuni partendo da pag. 64
del nuovo Catalogo, e che ora potremo certamente meglio capire. Ad
esempio sarà più chiaro perché, fin dai tempi più antichi, i
Solstizi sono chiamati "porte". Nel Solstizio d'inverno (Yula)
entrano gli uomini,
infatti in quel Festival tutta l'attenzione è ancora rivolta a
soddisfare bisogni materiali,
siamo cioè nella fase di "nerezza", dove l'inconscio è
ancora chiuso e l'infinito, il trascendente, è ancora molto lontano.
Nel Solstizio d'Estate (Giorno di San
Giovanni), invece, escono gli Dei;
sono coloro che hanno compiuto tutto il cammino spirituale tra i due Solstizi,
ed ora, come vuole il simbolismo della Rugiada e delle Acque
Solstiziali, rinascono ad una nuova vita. Solo ai Grandi
Illuminati di
ogni tempo, in cui sia discesa una nuova Scintilla divina, è concesso
far luce dentro di sé e, domata ormai la serpe dolorosa dell'inconscio
lunare, creare nuovi schemi di comportamento e cogliere i preziosi
Frutto dell'Albero d'Argento. Liberarsi dal dolore e decidere il proprio
comportamento significa veramente costruire
il proprio destino, potendo
inoltre sempre contare su tutti gli aiuti, la fortuna e le protezioni
che l'Anno Magico sa dare.
Le azioni del Pugnale dell'Arte: |
|
Un raro esemplare della famosa Quinta
Tavola del Libro di Abraham Eleazar
(vedi testo). Di lei dice il Flamel «Quand'anche doveste perdere tutte
le cose scritte, limitatevi a disegnare questa figura, o sottoponetela
ai vostri figli in modo che [...] comprendano facilmente... (da Abraham
Eleazar, Uraltes chymisches Werk - Opera chimica antichissima - Lipsia,
1760).
La
discesa dell'Essenza Divina.
Si confronti questa figura con quella
del Festival di Beltane. Ora l'Aquila, che prima aveva il becco
vuoto, aggiunge un "ramo" divino e i fiori iniziano a
trasformarsi in frutti tondeggianti. Ovvero nella "Via" aperta
a Beltane discende l'Essenza Divina che porta alla Realizzazione. Notate
anche che mentre prima il Sole e la Luna in cima a due Alberi in frutto,
sovrastavano le due figure, ancora immerse nelle "Acque Inferiori",
ora essi hanno congiunto le altre due mani a formare un'unione perfetta
e i due luminari sono sotto i loro piedi, ad indicare l'acquisizione di
potere occulto e di elevazione spirituale. [Rosarium Ph., 1550] |