L'era Capozza inizia
a Casarano con Luigi Capozza, arrivato da Molfetta dove era
nato il 26 Gennaio 1853. Sposato con una nobile e facoltosa ragazza di
Casarano qui si stabilì diventando tra i pionieri dello sviluppo
economico della nostra cittadina. Le sue iniziative contribuirono al
decollo industriale e alla prima fase della sua rilevante modernizzazione.
Sui terreni della moglie costruì dapprima un grande stabilimento per la
lavorazione dell'uva, poi iniziò la lavorazione e la trasformazione dei
suoi derivati. Costruì così una fabbrica per la produzione
del cremore di tartaro, che aveva vaste applicazioni in medicina e
in tintoria, una distilleria per la produzione di alcool e
liquori. Seguirono altre iniziative e realizzazioni che conferirono
a Casarano un'aria decisamente cittadinesca: una fabbrica per ghiaccio, un
mulino con pastificio, l'introduzione della corrente elettrica con la
costruzione di una centrale termoelettrica, un cinematografo, la
fondazione della squadra di calcio. La morte gli impedì di portare
l'elettricità nella frazione di Melissano che ancora nel 1921 avrebbe
avuto 50 fanali a petrolio per le sere senza luna e al comune di Casarano
sarebbero costati 29 centesimi per sera ciascuno, per 22 sere al mese.
Morì il 23 Maggio 1915.
Giuseppe Capozza,
figlio di Luigi nacque a Casarano il 5 Luglio
1891.
Si specializzò in Svizzera in studi di economia e di tecnica
commerciale. Alla morte del padre, gli succedette
nella direzione delle numerose attività industriali. Si occupò
appassionatamente della produzione e commercializzazione del vino: nel
1922 analizzò la crisi vinicola in un pubblico discorso tenuto a
Lecce, e l'anno
dopo propose l'abolizione del dazio sul vino che gravava su
189 comuni e la
sostituzione di esso con una imposta nazionale
governativa.
Prese parte alla grande guerra del 1915 - 18 meritandosi importanti
decorazioni.
Durante la seconda guerra mondiale garantì
la fornitura di energia elettrica a tutto il
paese in un periodo in cui era pressochè impossibile realizzare
le scorte di carbone necessarie.
Morì nel 1944 in un incidente stradale, proprio quando le sue
capacità imprenditoriali e la sua operosità erano proiettate verso altre
realizzazioni sociali a beneficio
della economia casaranese.
L'elettricità
a Casarano. (anno 1912)
Vi erano 75 fanali a petrolio per le strade di Casarano in quell'anno.
Un pioniere dell'industria casaranese, Luigi Capozza, per dare uno slancio
alle sue numerose fabbriche e a tutto Casarano decise di installare in uno
dei suoi stabilimenti una centrale termo-elettrica per l'illuminazione
pubblica e privata. Si impegnò con la giunta comunale a coprire l'abitato
con 72 Km di filo impiantando 160 lampade pubbliche e a provvedere alla
loro manutenzione. Costo dell'operazione £ 30.000 una tantum e £ 6.300
annue per la manutenzione dell'impianto e per il consumo. Erogazione annua
pubblica prevista Kilovattori 19.000. Tariffe per i privati allaccio £
9,50 e per il consumo £ 0,70 a Kilovattore. Per la casa Comunale allaccio
gratis e consumo gratis. Per la frazione di Melissano niente elettricità.
Per inciso, Melissano avrà la luce solo el 1931, dieci anni dopo
l'autonomia da Casarano e fornita dall'allora Società Elettrica per la
Puglia Meridionale.
(estratto da I CASARANESI di
Vittorio Zacchino - Edizioni del Grifo , Lecce
Dal CALENDARIO CASARANESE - Parrocchia "Maria
SS. Annunziata" del 1998)
Capozza aveva coniato delle sue monete, i contadini
portavano nei suoi magazzini i loro prodotti: legumi, grano, uva, olive,
latte, ricevendo in cambio queste monete, che loro usavano per
acquistare altri beni, nei fornitissimi centri Capozza.
Per gentile concessione di Pizzileo Ippazio
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