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la misura può essere il risultato di un calcolo effettuato su misure affette da errore
Le misure possono essere dirette o indirette. Nel caso del geometra la misura può essere diretta quando la strada da misurare è piana e diritta; quando la strada è una curva orizzontale o verticale, la sua lunghezza risulterà da un calcolo più o meno complicato basato su misure ripetute(*) di distanze e di angoli. Ad esempio, nel caso in figura, per trovare la lunghezza dell'arco Q - R - S il geometra si metterà nel punto P e misurerà: le distanze P - Q, P - R e P - S e gli angoli a, b e d rispetto al nord magnetico (oppure rispetto ad una direzione nota, per esempio un punto trigonometrico).
Il metodo è simile a quello adoperato in mare per "fare il punto nave": la difficoltà in più è che la nave si muove!.
Con i dati a disposizione si ricava la posizione di Q, R ed S; se si conosce anche l'equazione della curva (nel nostro caso è un'ellisse di equazione x / a + y / b = 1, dove a e b sono le lunghezze dei semiassi) è possibile calcolare la lunghezza dell'arco Q - R - S. Se non si conosce l'equazione, occorrerà individuare altri punti come T e U sulla curva e calcolare le distanze fra di essi come se fossero segmenti rettilinei.
Supponiamo che le tre distanze siano misurate con una incertezza(**) del 90 % e che i tre angoli siano misurati con una incertezza dell'80 %. La posizione di ciascun punto Q, R ed S avrà una incertezza del 72 % (0,90 * 0.80 = 0,72 cioè 72 %). Nel calcolo quindi l'errore si moltiplica tante volte quante sono le operazioni che servono per trovare il risultato finale.
(*) Le misure vanno ripetute per poter ottenere un valore medio dal quale si ricava lo scarto quadratico.
(**) La parola incertezza deve essere interpretata in questo modo: la probabilità che la misura data sia "giusta" è del 90 % o dell'80 %. I valori dell'incertezza si ricavano dalla curva di Gauss dopo averla adattata.