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Vegoia

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In questa pagina è possibile visionare in dettaglio gli itinerari per visitare zone di notevole interesse Storico/Naturalistico proposte all'interno delle Settimane o dei Week End.

Se siete un gruppo numeroso (superiore alle 7 persone) e volete suggerire una settimana o un Week End con tappe differenti da quelle indicate (naturalmente sempre all'interno dell'elenco sottostante) contattateci, cercheremo di accontentarvi.

Cerveteri:
Tarquinia:
Tuscania:
Barbarano Romano:
Canale Monterano:
Viterbo:
Sutri / Castel Sant’Elia
Civita Castellana:
Norchia:
Bagnaia e Ferento:

Cerveteri:

La necropoli di Cerveteri (La Banditaccia) è collocata su uno sperone tufaceo immerso nel verde, dal quale si vedono il mare e le colline; appena si avvista la prima grande tomba a tumulo si rimane talmente affascinati da questi monumenti che tutto il resto scompare. Cerveteri custodisce senz’altro una delle necropoli più interessanti e più varie dell’intera Etruria. Con le sue diverse tipologie di strutture tombali, si può capire come si è evoluta la società etrusca e quanto fossero importanti per loro la religione e i riti funebri.

Tarquinia:

L’antica Tarquinia, fondata dal leggendario Tarconte, è conosciuta in tutto il mondo per le sue bellissime tombe dipinte. Questi dipinti hanno permesso agli archeologi di venire a conoscenza di molti riti ed usanze del popolo etrusco. Uno dei più affascinanti è quello della finta porta, la porta dell’aldilà, che secondo una credenza etrusca avrebbe permesso all’anima del defunto di raggiungere l’oltretomba.

Tuscania:

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In epoca etrusca Tuscania era al centro di un territorio in cui sorgevano numerosi insediamenti abitativi, come testimoniano le numerose necropoli rinvenute in questi ultimi due secoli. Il periodo di maggior splendore lo conobbe in età tardo etrusca (IV- II sec. a.C.), all’epoca della sistemazione della Via Clodia.

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In epoca medievale occupò un ruolo di notevole importanza, importanza che viene testimoniata dalla presenza sul Colle di S. Pietro dell’imponente Cattedrale di S. Pietro e dalla splendida chiesa di S. Maria Maggiore.

 

Barbarano Romano:

La zona archeologica di Barbarano Romano è situata nel Parco Suburbano Regionale "Marturanum"; all’interno di si possono visitare numerose tombe tra cui uno dei più interessanti tumuli dell’Etruria meridionale, il Tumulo Cima che presenta caratteristiche architettoniche uniche. Di notevole interesse è anche la chiesa medievale di San Giuliano, risalente al XII sec. d.C.; questa chiesa, che forse fu eretta su un antico sito di culto etrusco, presenta dei materiali di costruzione appartenenti ad epoche precedenti, come ad esempio una colonna romana in marmo e degli affreschi di notevole fattura.

Canale Monterano:

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Nella riserva naturale di Monterano emergono prepotentemente dalla vegetazione i resti del bellissimo Palazzo Altieri e i ruderi della chiesa di S. Bonaventura, costruita dal 1677 al 1679 su progetto del Bernini.

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Dal punto di vista naturalistico è interessante seguire il corso del Mignone, uno dei tre torrenti che hanno scavato la rupe dove sorge l’antico abitato di Monterano.

 

 

Viterbo:

Le attrattive maggiori della città sono offerte da un cospicuo numero di chiese e palazzi, soprattutto del periodo medioevale. Raro e affascinante esempio di una contrada tipicamente duecentesca conservata quasi integra, con le torri, le case scure, i profferli, e le biforette romaniche è l’incantevole quartiere di San Pellegrino. Di notevole interesse è anche Piazza San Lorenzo, centro del primo nucleo abitato di Viterbo, dove sorgono la cattedrale, col suo elegante campanile, il Palazzo Papale, e la notissima loggia a sette arcate. Dalla loggia i Pontefici appena eletti benedicevano il popolo.

Sutri / Castel Sant’Elia

Grazie alla sua posizione strategica fu un importante centro etrusco. Ciononostante nel 391 A.C. cadde lo stesso in mano ai romani. L’abitato conserva resti della cinta muraria con alcune porte, ed alcune case hanno frammenti romani e medioevali incastrati tra i muri. Vicino il centro abitato, sorge l’Anfiteatro, uno dei più suggestivi monumenti del Lazio, d’incerta datazione, e completamente intagliato nel tufo. Non molto distante si può visitare la Chiesa della Madonna del Parto, con affreschi medioevali. Fu ricavata da una costruzione risalente al III sec a.C. e probabilmente destinata a mitreo. Castel Sant’Elia conserva resti di mura e torrioni medioevali, che ben integrati con il paesaggio, caratterizzato dal vallone del Fosso della Ferriera rendono questo borgo molto affascinante. Inoltre, l’interessante basilica di Sant’Anastasio sorge fuori dell’abitato e si può raggiungere seguendo un sentiero intagliato nella roccia che parte da un convento francescano. Isolata tra pareti di tufo e ricchi boschi, la basilica è un prezioso monumento dell’architettura romanica, è a tre navate e presenta numerosi affreschi ben conservati.

Civita Castellana:

La città sorge sul luogo di Falerii Veteres, nome latino del capoluogo dei Falisci, nel 241 a.C. venne distrutta da Roma, e gli abitanti furono costretti a trasferirsi in una zona meno difendibile, a Falerii Novi. Nel VIII sec. d.C. gli abitanti, decimati dalle continue incursioni barbariche, tornarono nella primitiva posizione, che prese il nome di Civitas Castellana. Di notevole interesse sono: il Duomo iniziato nel XII sec. che rappresenta un notevole portico con colonne architravate e una cripta risalente al VI sec. d.C., la Rocca pentagonale, di eleganti linee rinascimentali, che ospita il Museo dell’Agro Falisco, ed il museo principale della necropoli di Falerii Veteres, con interessanti emergenze archeologiche e paesaggistiche.

Norchia:

L’antica città sorgeva lungo la Via Clodia, e il suo nome etrusco probabilmente era Orcla. Oggi è indubbiamente una delle più interessanti necropoli rupestri di tutta l’Etruria, con particolari tombe a portico risalenti al IV sec. a.C., con le sue tombe a frontone del III sec. a.C. uniche nel loro genere e con la bellissima Cava Buia, una delle più suggestive tagliate etrusche presenti nella zona. Il sito fu abitato fin dall’età del bronzo, ma il periodo di maggiore splendore fu in epoca etrusca, nel IV secolo. La città sorge su una emergenza tufacea scavata dai torrenti, ed è ancora in piedi la porta che conduceva al centro abitato. Decaduta in età romana tornò ad essere occupata nel Medioevo come testimoniano i resti del Castello e della chiesa di San Pietro. Venne definitivamente abbandonata nel corso del 1400.

Bagnaia e Ferento:

Bagnaia è conosciuta principalmente per l’incantevole Villa Lante, nobile residenza di cardinali e considerata da molti l’anticamera del Paradiso Terrestre. Il creatore della Villa fu il giovanissimo cardinale Giovan Francesco Gambura che, nel 1566, decise di farne una sontuosa residenza estiva, affidandone il progetto a uno dei più grandi architetti del tempo, Jacopo Barozzi detto il Vignola. L’elemento che più affascina il visitatore è l’utilizzo dell’acqua come elemento decorativo ed anche dalla geometrica bellezza del giardino all’italiana.
Ferento città di origine etrusca e di notevole importanza sotto i Romani, fu distrutta nel 1172 dai Viterbesi. La costruzione principale di epoca romana è il teatro, di età Augustea con rifacimenti posteriori; la struttura esterna è costituita da grandi blocchi di peperino, senza leganti.