Il
carnevale
Il carnevale iniziava il giorno di giovedì grasso “
zoja de lardaiolu”.
Il giorno precedente le donne si riunivano e andavano in campagna per raccogliere bietole , finocchi e verdure con le quali l’indomani preparavano il piatto tipico : “sa piscadura”, bollito misto, di lardo , carne di maiale , patate, fave, verdure varie.
Altro piatto tipico era “sa eladina” (gelatina) , preparata con le zampe del maiale.
Tutte le sere fino al mercoledì delle ceneri, grandi , piccoli e vecchi, mascherati con stracci ballavano in Corso Angioy e in Piazza Quarteri. Ci si riuniva anche nelle case di parenti e amici improvvisando sale da ballo nelle cantine e nei cortili.
Si facevano grandi scorpacciate di dolci ; sas cattas,(frittelle) , sas orilettas e sas
mandegadas, dolci fritti addolciti con zucchero e miele .
Il martedì di Carnevale , i ragazzi a cavallo sfilavano per le vie del paese , chiedendo galli e galline e acchiappando quelle che rimanevano incustodite , sarebbero poi servite per lo spuntino della domenica di Carnevalone.
Il mercoledì faceva la sua comparsa Re Giorgio “Zorzi paza “ , un fantoccio vestito di stracci e riempito di paglia .Veniva sistemato su un carro trainato da buoi e portato in giro per le vie del paese , sul carro c’era anche una botte dove veniva riposto il vino offerto nelle case.
Alla fine “Zorzi “ veniva condotto nella piazza del paese , processato e condannato al rogo , esso era considerato il capro espiatorio di tutti i mali della comunità.
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Il
mercoledì delle ceneri iniziava il periodo di penitenza in preparazione
della Pasqua. In questo giorno davanti alla chiesa venivano ... continua |
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Nel
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A
Bono ogni anno il 31 agosto si celebra la festa in onore di San Raimondo
non nato , che ha il suo culmine in un mito singolare che affonda ... continua |
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