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Una zucca per non dimenticare


La zucca sul carroA Bono ogni anno il 31 agosto si celebra la festa in onore di San Raimondo non nato, che ha il suo culmine in un mito singolare che affonda le sue radici molto anticamente.
Quel giorno una zucca di proporzioni notevoli viene decorata, issata su un cavo e portata sino al sommo colle di san Raimondo (dove è collocata l'omonima Chiesa) e da lì viene questa viene fatta rotolare a valle quasi a simboleggiare la ritirata dei nemici. 
Questo rito non è propriamente religioso: irride infatti più semplicemente alla memoria di un avvocato cagliaritano, Efisio- Pintor- Siligu che nel luglio del 1796 fù al comando delle truppe reggie mandate a Bono a dare la caccia a Giovanni Maria Angioy, il quale sconfitto aveva deciso di scappare dalla Sardegna. Il paese venne bombardato e saccheggiato dalle truppe reggie. 
Gli abitanti scapparono rifuggiandosi nella foresta e li attesero il momento propizio per organizzare l'attacco: lo fecero mentre i soldati festeggiavano la vittoria sul colle di San Raimondo. Colti di sorpresa molti dei militari nemici furono costretti alla precipitosa fuga nella sottostante scarpata, gli altri fatti prigionieri.



Falò di Sant'AntonioA Bono i festeggiamenti in onore di Sant' Antonio iniziano il giorno 16 gennaio. Qualche settimana prima, un presidente designato e un comitato ... continua

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Il carnevale iniziava il giorno di giovedì grasso “zoja de lardaiolu”.
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