LA ROSA
BIANCA
(DIE WEISSE ROSE):
INTERROGATIVI
INQUIETANTI
INCONGRUENZE,
INVEROSIMIGLIANZE
CONTRADDIZIONI
E MILLE INTERROGATIVI, TUTTORA IRRISOLTI, SUL
REALE SVOLGIMENTO DELLA VICENDA,
A PARTIRE PARTICOLARMENTE DALL’ARRESTO dei 6 PROTAGONISTI, FINO ALLA
STRAORDINARIA TEMPESTIVITA’ del PROCESSO IMBASTITO APPENA 4 GIORNI DOPO E
ALL’ANCOR PIU’ STRABILIANTE ESECUZIONE DELLA PENA DI MORTE AVVENUTA AD
APPENA TRE ORE DALLA LETTURA, IN AULA, DELLA SENTENZA!
IPOTESI dell’AUTORE
sul reale svolgimento dei fatti,
in specie avendo riguardo su possibili complicità, connivenze, tradimenti e
presenze fantasma determinanti, come i SERVIZI SEGRETI tedeschi e la CHIESA di
ROMA
(pure ipotesi e nient’altro,
naturalmente, considerato soprattutto che non sono basate su alcun documento
in particolare, a causa del totale ostruzionismo delle parti interessate,
familiari e FONDAZIONE: "STIFTUNG WEISSE ROSE" di Monaco di Baviera,
in testa)
TALI IPOTESI,
che si vanno qui di seguito ad elencare, SONO TRATTE UNICAMENTE DAL
CONFRONTO FRA I TESTI CHE NARRANO LA VICENDA, DALL’INTERVISTA A DUE DEI
FAMILIARI DEI PROTAGONISTI, AL PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE "ROSA
BIANCA" di MONACO DI BAVIERA e ad ALTRI PERSONAGGI COLLATERALI, MA
SOPRATTUTTO AVENDO RIGUARDO ALLE NUMEROSE INCONGRUENZE, ALLE
INSPIEGABILI CONTRADDIZIONI, AI MOLTI SILENZI COLPEVOLI, AL TOTALE OSTRUZIONISMO
DEI FAMILIARI DELLE VITTIME E DELLE AUTORITÀ TEDESCHE che
ha impedito all’autore di prendere visione anche di solo uno dei documenti
dell’epoca (perfino dei verbali d’interrogatorio dei CONDANNATI che però
dovrebbero, a quest’ora, essere diventati di dominio pubblico), finendo
per rafforzarne il
convincimento d’un completo, diverso andamento degli
accadimenti riguardanti in particolare le circostanze (quasi incredibili) dell’arresto
dei due principali protagonisti (HANS e SOPHIE SCHOLL), dell’arresto degli
altri 4 condannati alla pena capitale, dell’esecuzione dei fratelli SCHOLL
ad appena tre ore dalla pronuncia della sentenza, del loro seppellimento due
giorni dopo l’esecuzione (che sta a significare che i loro corpi, senza
testa, sono rimasti in giro per 48 ore…e perché mai, quando tutto il resto
s’era svolto e concluso alla velocità della luce, dal processo fino alla
condanna e all’esecuzione?)
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HAns Scholl |
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TUTTI QUESTI INDIZI HANNO COSTITUITO UN
UNICO FILO CONDUTTORE che ha indirizzato l’autore
verso la formulazione dei seguenti INTERROGATIVI e delle conseguenti DEDUZIONI
ch’egli considera più che plausibili e assai vicine all’autentica VERITA’
STORICA DEI FATTI così come si sarebbero sviluppati fino alla loro tragica
conclusione.
DEDUZIONI CHE HANNO IL LORO PUNTO DI
PARTENZA NEL FATTO PIÙ INSPIEGABILE E INCREDIBILE DI TUTTI:
I FRATELLI SCHOLL SAREBBERO ANDATI all’’UNIVERSITA’
IL GIORNO 18 febbraio 1943 (quando furono arrestati) e AVREBBERO LANCIATO I
VOLANTINI DALLA BALAUSTRA
del PRIMO PIANO FINO AL SOTTOSTANTE CORTILE CENTRALE DELL’UNIVERSITA’:
CONSIDERAZIONI a RAFFICA su questo
punto:
I FRATELLI SCHOLL ERANO ASSEDIATI DA
SETTIMANE DALLA GESTAPO E N’ERANO PERFETTAMENTE A CONOSCENZA;
SECONDO LA VERSIONE UFFICIALE:
I Fratelli SCHOLL NON AVVERTONO NESSUNO
DEI LORO AMICI, né il PROFESSORE che aveva
collaborato alla stesura degli ultimi due volantini;
LASCIANO nella propria abitazione TUTTE
LE PROVE DELLA LORO COLPEVOLEZZA e di quella dei loro amici e collaboratori nella
diffusione dei volantini (la polizia vi ha trovato addirittura l’INDIRIZZARIO
di quanti collaboravano con loro: diari, esemplari di volantini, buste e
francobolli, ciclostile etc.!); dunque col loro GESTO SUICIDA avrebbero
condannato alla reclusione o a morte sicura qualche decina di amici,
collaboratori vari e perfino i propri familiari!
GESTO PER GIUNTA INSENSATO SEMPLICEMENTE
PERCHE’ AVEVANO un PROGRAMMA BEN PRECISO, concordato con altri gruppi
di resistenza di Berlino (Dietrich Bònhoeffer e circoli di resistenza
collegati), LAVORANDO FINO AL GIORNO PRIMA PER LA DIFFUSIONE IN TUTTE LE
UNIVERSITA’ DELLA GERMANIA DEL SESTO VOLANTINO.
PERCIO’, col loro GESTO DISSENNATO,
AVREBBERO MANDATO ALL’ARIA UN’ACCURATA e RISCHIOSISSIMA PROGRAMMAZIONE di
MESI DURANTE I QUALI AVEVANO USATO OGNI POSSIBILE ACCORGIMENTO PER SFUGGIRE
ALLE RICERCHE DELLA GESTAPO.
I FRATELLI SCHOLL SI VOLEVANO UN BENE DA
MORIRE E NESSUNO DEI DUE AVREBBE VOLUTO LA MORTE DELL’ALTRO.
e adesso LA PROVA REGINA:
NON ESISTE NESSUN TESTIMONE OCULARE
né del LANCIO DEI VOLANTINI E NEPPURE DELL’ARRESTO DEGLI SCHOLL all’interno
dell’UNIVERSITA’!
E dire che raccontano che il lancio dei
volantini, effettuato solo per ulteriore e più significativa dimostrazione,
sarebbe avvenuto nel momento culminante dello svuotamento delle aule e quindi
del ricambio delle aule da parte degli studenti alla fine dell’ora di
lezione (11 del mattino).
E SU CENTINAIA DI STUDENTI NESSUNO HA
VISTO?
NOTARE: anche nel PROCESSO NON E’
STATO ESIBITO NEPPURE L’OMBRA D’UN TESTIMONE, NEMMENO L’UNICO DI COMODO
CHE SI SONO INVENTATI: IL BIDELLO NAZISTA dell’UNIVERSITA’, di nome JAKOB
SCHMID.
NE DERIVANO
ULTERIORI DEDUZIONI E ANCOR PIU’
INQUIETANTI INTERROGATIVI :
PERCHE’ I FRATELLI SCHOLL NON HANNO
AVVERTITO gli altri con cui s’erano intrattenuti fino al giorno prima?
DOVE SI TROVAVANO, QUELLA MATTINA, I
LORO AMICI della ROSA?
PERCHE’ GLI ALTRI TRE (SCHMORELL, GRAF
e PROBST) ERANO FUGGITI? La fuga di ALEXANDER SCHMORELL sarebbe durata almeno
sei giorni, a stare alla versione ufficiale. WILLI GRAF - almeno così la
raccontano - fu comunque catturato la notte dello stesso 18 febbraio 1943.
PERCHE’ GRAF NON E’ STATO PROCESSATO
CON GLI SCHOLL e PROBST E LA SUA ESECUZIONE RINVIATA INVECE ADDIRITTURA DI 8
MESI, mentre tutti gli altri SONO STATI GIUSTIZIATI molto PRIMA (gli SCHOLL e
PROBST il 22 febbraio, SCHMORELL e HUBER il 13 luglio 1943)?
ALTRI INTERROGATIVI :
(ALMENO ALTRETTANTO INQUIETANTI MUOVONO
TUTTI DALL’INCREDIBILE MURO DI SILENZIO DEI FAMILIARI DEI PROTAGONISTI E
DALLE LORO ASSURDE CONTRADDIZIONI, OLTRE CHE DALLA FONDAZIONE "LA ROSA
BIANCA" di MONACO E DALLE AUTORITA’ DELLO STATO DELLA BAVIERA IN
PARTICOLARE):
COME MAI su
dieci lettere e solleciti inviati da me a vari familiari superstiti dei
protagonisti non hanno risposto che in due e del tutto evasivamente?
PERCHE’ la FONDAZIONE "LA ROSA
BIANCA" di MONACO non
fornisce alcun chiarimento e anzi si chiude a riccio su qualunque tentativo di
ricerca della verità storica degli accadimenti? (e dire che è proprio questo
il compito della Fondazione secondo il suo stesso statuto istitutivo)
PERCHE’ non
rispondono nemmeno alle domande più elementari e si contraddicono invece
platealmente e indecorosamente su una serie di particolari fondamentali?
PERCHE’ gli
stessi familiari da me interpellati forniscono versioni differenti perfino sui
particolari meno significativi (e, addirittura, le stesse persone a distanza d’un
paio d’anni, hanno già cambiato la versione precedente!)?
ALTRI INTERROGATIVI PESANTISSIMI
sui seguenti fatti in particolare:
ESECUZIONE AD APPENA TRE ORE DALLA
SENTENZA
la sentenza di condanna a morte non
precisa né la data né lo strumento dell’esecuzione (cosa già di per sé
strana e perfino antigiuridica)
|
(si tenga presente che in Germania
trascorrevano almeno tre mesi dalla data della sentenza fino al giorno dell’esecuzione;
figuriamoci che per gli stessi attentatori alla vita di Hitler, del 20 luglio
1944, rei confessi dal settembre successivo, si attesero ben 6 mesi prima di
eseguire la sentenza!) |
Hitler conduce mussolini sul
luogo dell'attentato |
Prima DOMANDA:
CHI HA DATO L’ORDINE
DI GIUSTIZIARLI?
RISPOSTE - contraddittorie - dei
familiari degl’interessati:
ORDINE di HITLER
(ma lui era a RASTENBURG alle prese con la più
grande disfatta della storia della Germania - Stalingrado - e sarebbe stato
scomodato per una sentenza già scontata?). Infatti, per ammissione degl’interessati
non esiste alcun ordine scritto a firma del Fùhrer.
ORDINE di HIMMLER,
il capo della Gestapo. Può darsi. Ma anche di
questa decisione non esisterebbe alcuna documentazione scritta.
Seconda DOMANDA :
PERCHÉ SONO STATI UCCISI AD APPENA TRE ORE DALLA SENTENZA,
CONSIDERATO CHE:
a)
I VOLANTINI NON ERANO CONOSCIUTI
PRATICAMENTE da NESSUNO in GERMANIA, tranne
qualche centinaio di persone della zona di MONACO. Quindi praticamente, fino a
quel momento, non avevano arrecato alcun danno. Perciò NON C’ERA ALCUNA
NECESSITA’ di condannarli a morte (sarebbe bastata e avanzata la
semplice reclusione) né tanto meno con quell’incredibile urgenza di
TRUCIDARLI ad APPENA TRE ORE DALLA SENTENZA! E poi si trattava solo di
ragazzi, neppure venticinquenni, avevano prestato lodevole servizio militare a
Stalingrado nei vari ospedali da campo (si trattava di tutti studenti in
medicina. Uno, PROBST, era poi addirittura padre di tre figli e non aveva
partecipato ad alcuna attività materiale della ROSA; cioè era il più
incolpevole dei sei)
b)
|
le ragazze implicate nella vicenda,
proprio in quanto ragazze se la sono cavata o con l’assoluzione o con appena
un anno di reclusione, contro una media di circa dieci anni dei maschi.
EPPURE SOPHIE SCHOLL FU
CONDANNATA A MORTE E GIUSTIZIATA LO STESSO GIORNO della sentenza (anzi ad
appena 4 ore dalla sua pronuncia!), DOPO AVER SUBITO BEN 4 GIORNI DI TORTURE
FISICHE E PSICOLOGICHE.
|
3)
Terza DOMANDA:
perché WILLI GRAF, responsabile
alla pari con gli altri - e arrestato per giunta lo stesso giorno degli SCHOLL
- non è stato processato e giustiziato con loro (ma solo dopo otto mesi?).
RISPOSTA ufficiale:
Dicono che forse non avevano ancora
prove decisive sul suo conto…(ma come? Le prove raccolte a casa degli SCHOLL
e di tutti gli altri, successivamente, non valevano soltanto per WILLI GRAF?).
Intanto si racconta che la GESTAPO l’ha
sottoposto a martellanti interrogatori e che alla fine avrebbe ammesso questo
e quest’altro…probabilmente cercavano ancora ulteriori riscontri sia con
lui che con altri imputati minori, per dedurne connivenze e complicità e
arrivare fino all’intera ramificazione della ROSA. Altrimenti come sarebbero
arrivati a formulare una cinquantina di ulteriori incriminazioni?
Se n’evince facilmente che molti…troppi…hanno
parlato!
CONTRADDIZIONI PALESI DEGLI STESSI
FAMILIARI dei giovanissimi
giustiziati:
QUALCUNO dei FAMILIARI
- da me ascoltati di persona con la mia accompagnatrice - afferma che HANS
SCHOLL AVESSE IN TASCA il manoscritto che aveva finito per compromettere
CHRISTOPH PROBST - QUALCHE ALTRO, invece,
lo nega.
QUALCUNO afferma
che Alexander SCHMOLLER era vicino all’Università il famoso giorno 18
FEBBRAIO 1943 in cui vennero arrestati gli SCHOLL - QUALCHE
ALTRO, invece, LO NEGA RECISAMENTE
QUALCUNO
RACCONTA che gli SCHOLL NON FURONO NEMMENO SFIORATI dalla GESTAPO e che SI
SAREBBERO ASSUNTE TUTTE LE RESPONSABILITA’ dell’organizzazione del
movimento della ROSA BIANCA - QUALCHE ALTRO invece (specie la
FONDAZIONE, nella persona del suo presidente che PRIMA l’ha NEGATO E POI L’HA
AFFERMATO ADDIRITTURA PER ISCRITTO!) afferma invece che SOPHIE SCHOLL fu
TORTURATA per ben 4 giorni (e, intuitivamente anche suo fratello HANS E
CHRISTOPH PROBST); pertanto è ben poco credibile che non abbiano parlato e
perfino fatto dei nomi. SU QUESTO PUNTO L’OSTRUZIONISMO dei FAMILIARI E’
TOTALE e mi sono apparsi IMBARAZZATISSIMI E PERFINO IN CONTRASTO FRA LORO nel
goffo tentativo di SCAGIONARE SE’ STESSI (perché, sotto interrogatorio,
potrebbero essi stessi aver confessato qualcosa) e, soprattutto, I LORO
CONGIUNTI TRUCIDATI.
ETC. ETC. ETC.
INTERROGATIVO particolarmente ANGOSCIOSO
:
(LA STESSA VERSIONE UFFICIALE ACCREDITA
CHE AVREBBERO SEPPELLITO SIA GLI SCHOLL CHE PROBST BEN DUE GIORNI DOPO L’ESECUZIONE,
quando si sa che i corpi
dei condannati venivano rinchiusi in un sacco e infossati dentro la prima buca
a portata di mano del grande complesso del carcere di STADELHEIM, dove avvenne
l’esecuzione e confinante col cimitero della PERLACH)
COSA È ACCADUTO VERAMENTE DOPO AVER
CONSEGNATO GLI SCHOLL E PROBST AGLI AGUZZINI CHE POI LI AVREBBERO
GHIGLIOTTINATI?
Nasce forte il sospetto che - dovendo
cavarci ancora, con la massima urgenza, tutte le informazioni possibili circa
le ramificazioni, pericolosissime, del movimento della Rosa - li abbiano
torturati ulteriormente e nella maniera più diabolica e offensiva della loro
dignità, prima di giustiziarli.
Non avrebbero potuto farlo prima del
processo, cioè nei 4 giorni intercorrenti fra l’arresto e il processo
stesso, perché l’udienza era pubblica e non potevano certo trascinarvi
degli zombi!
PERCHE’ NON E’ STATA MAI CHIESTA O
FATTA L’AUTOPSIA , con il relativo
riconoscimento dei CADAVERI? E’ SICURO CHE IN QUELLE TOMBE CI SIANO I
LORO CORPI e, soprattutto, che siano integri, testa o non testa compresa?
DA ALCUNI O PERFINO DA TUTTI QUESTI
INTERROGATIVI SULL’INTERO QUADRO DELLA VICENDA NON SE NE VERREBBE MAI FUORI
SE NON SI TENESSE CONTO - nella TRAGICA CONCLUSIONE della STORIA della ROSA
BIANCA - del RUOLO DECISIVO dei SERVIZI SEGRETI e, forse o senza forse, della
stessa CHIESA di ROMA!
SERVIZI SEGRETI:
(in particolare l’ABWEHR di
Berlino, il SERVIZIO DI CONTROSPIONAGGIO diretto dall’Ammiraglio WILHELM
CANARIS, quello stesso che organizzò la rete di cospirazione contro Hitler,
culminata nel fallito attentato del 20 luglio 1944) |
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HANS SCHOLL aveva contattato i circoli
di resistenza di Berlino fra cui anche l’Ufficio dell’ABWEHR di MONACO che
evidentemente, fino a un certo momento, AIUTO’ l’AZIONE della ROSA BIANCA,
strumentalizzandola per i suoi fini cospirativi. Quando poi la
GESTAPO del rivale di CANARIS - HIMMLER, capo di tutte le polizie del Reich -
scoprì qualche collegamento fra l’ABWEHR e la ROSA
BIANCA, Canaris se ne
sarebbe lavato le mani, scaricando i giovanissimi della ROSA e anzi
agevolandone sia l’arresto, sia la precipitosa condanna ed esecuzione prima
che rivelassero i suoi piani cospirativi contro il REGIME e contro HITLER in
persona.
E, si badi, che questa è tutto meno che
un’ipotesi fantascientifica!
HANS SCHOLL s’era incontrato più
volte - lo racconta la stessa versione ufficiale - con tale FALK HARNACK,
rappresentante d’un circolo di resistenza berlinese e con padre DIETRICH
BONHOEFFER (un teologo che lavorava per l’ABWEHR di Monaco).
AVEVA ADDIRITTURA UN APPUNTAMENTO con i
due per il 25 febbraio successivo, come racconta, ancora, la stessa versione
ufficiale.
Ma gli SCHOLL a quel punto erano già
stati catturati e giustiziati.
Fu arrestato anche HARNACK che venne
processato successivamente.
Ad aprile fu arrestato anche padre
BONHOEFFER che rimase in prigione per ben due anni fino a salire sulla forca l’8
aprile 1945.
Chiaro che furono scaricati entrambi dai
servizi segreti proprio perché troppo scomodi (sembra che Himmler ne abbia
chiesto conto a Canaris in persona che convocò perfino dallo stesso Hitler
per un chiarimento!)
ED ECCO, allora, come potrebb’essere
SVELATO tutto L’ARCANO:
La storia della ROSA BIANCA presenta
tanti punti oscuri proprio perché se n’erano occupati i SERVIZI SEGRETI
TEDESCHI servendosene per l’obiettivo di CANARIS a cui avrebbe fatto comodo
la sobillazione delle Università. Ma quando il gioco divenne pericoloso
perché ormai noto alla Gestapo del suo avversario HIMMLER, i giovanissimi,
che potevano parlare e RIVELARE LA COSPIRAZIONE CONTRO HITLER, furono
barbaramente trucidati. A quel punto CANARIS poteva negare tutto perché lui
stesso aveva favorito la condanna a morte e l’annientamento di possibili,
scomodissimi testimoni!
IL RUOLO della CHIESA di
ROMA:
Tuttora OSCURO come tutte le trame
storiche che la riguardano. Comunque esaminiamo attentamente i seguenti fatti:
Si sa del Ministro di Stato tedesco per
i rapporti con la città del Vaticano (tale JOSIF MULLER) e, a quanto
pare, anche a capo dell’ufficio dell’ABWEHR di MONACO. Costui faceva
continuamente la spola fra Monaco, Berlino e Roma, avendo continui contatti
con la segreteria di Stato Vaticana.
(VEDI IL VOLUME: "DIETRICH
BONHOEFFER", autore Behtge, alla voce JOSIF MULLER; editore la
QUERINIANA).
Ebbene questo tizio fu arrestato con gli
altri della cospirazione del 20 luglio 1944, ma FU, STRANAMENTE, L’UNICO
A SALVARSI (e a TORNARE a BERLINO!!!) PROPRIO MENTRE STAVA PER ESSERE
INTERNATO NEL LAGER DI FLOSSENBURG DOVE IL GIORNO DOPO FINIRONO IMPICCATI
BEN DIECI DEI MASSIMI REPONSABILI del FALLITO ATTENTATO del 20 LUGLIO,
compreso padre DIETRICH BONHOEFFER)
ATTENZIONE!!!
I SEGUENTI LIBRI CHE TRATTANO LA VICENDA
della ROSA BIANCA e di DIETRICH BONHOEFFER sono stati PUBBLICATI UNICAMENTE da
CASE EDITRICI del VATICANO:
"LA ROSA BIANCA", di
Paolo GHEZZI, Edizioni Paoline 1993;
"DIETRICH BONHOEFFER"
di Eberhard BETHGE, edizione Queriniana 1966;
"LETTERE alla FIDANZATA:
DIETRICH BONHOEFFER - MARIA von WEDEMEYER 1943-45", casa editrice
QUERINIANA, 1994
PERCHE’ ancora
QUESTO ASSURDO MONOPOLIO ASSOLUTO SULLA VICENDA, a ben sessant’anni dal suo
svolgimento?
PERCHE’ al
sottoscritto alcune case editrici tedesche hanno negato la pubblicazione con
la risposta esplicita e spudorata:
"SI TRATTA di DUE STORIE CHE NON
HANNO ALCUNA CHANCE DI ESSERE PUBBLICATE DALLE NOSTRE PARTI!"?
PERCHE’ a
MONACO, dove si svolse la vicenda della ROSA BIANCA e dov’era impiegato nell’ABWEHR,
padre DIETRICH BONHOEFFER (PROTESTANTE anch’esso, come i due SCHOLL), E’
STATO RISPOSTO ADDIRITTURA CON UN SORRISO DI SUFFICIENZA, COME PER RIBATTERE
ALL’INGENUITA’ DELLA MIA DOMANDA:
"PERCHE’ LI HANNO
GIUSTIZIATI?"
RISPOSTA: "MA PERCHE’ ERANO
PROTESTANTI!!!
(spiegandomi poi
che altrimenti non sarebbero stati eliminati così presto! Sono infatti stati
tenuti in vita - a parte Alexander Schmorell - i protagonisti cattolici della
vicenda che, forse per l’intervento della Chiesa di Roma, ebbero promesso d’aver
salva la pelle, a patto che confessassero apertamente ogni aspetto del
movimento della Rosa, risalendo ai nomi di tutti i complici, come avrebbe
dovuto fare qualunque buon cattolico!
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Tomba di Alexander Schmorell |
Infatti successivamente furono una
cinquantina gl’imputati processati - addirittura 5 PROCESSI in TUTTO!
- per aver collaborato a diffondere i volantini della Rosa. Chi ne aveva fatto
i nomi, indicandoli tutti con la massima precisione?).
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RICORDO CHE LA BAVIERA È IL LAND
(REGIONE) TEDESCO, CATTOLICO PER ECCELLENZA.
ANZI SI TRATTA D’UN VERO E PROPRIO
FEUDO della CHIESA DI ROMA!
SI TRATTA DI SEMPLICI ILLAZIONI?…
PUO' DARSI.
MA RICONDUCIBILI, COMUNQUE, TUTTE
UGUALMENTE - COME LA LINFA ALLA PIANTA - A QUELL’UNICO FILO CONDUTTORE A CUI
HO ACCENNATO ALL’INIZIO.
Ringrazio sentitamente i lettori del sito per l’attenzione
prestatami.
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