ALDO FIORENZA autore dei seguenti romanzi:

"Cinque studenti e un prof contro Hitler..e via le teste!"

"Dietrich Bonhoeffer"

"Il delitto di lesa...moglie"

"La Creazione"

POESIE e RACCONTI

HITLER e il NAZISMO. Riferimenti storici

CIRCOLI DELLA RESISTENZA TEDESCA sotto la Germania hitleriana

LA ROSA BIANCA
(DIE WEISSE ROSE)
movimento di resistenza di 5 studenti universitari finiti ghigliottinati col loro professore

DIETRICH BONHOEFFER il prete che amò Dio, Maria Von Wedemeyer e che volle attentare alla vita di Hitler

LA ROSA BIANCA
(DIE WEISSE ROSE)
interrogativi inquietanti

FOTO DEI PROTAGONISTI e altre immagini della Rosa Bianca

CONTATTAMI

 

LA ROSA BIANCA (DIE WEISSE ROSE):

INTERROGATIVI INQUIETANTI
INCONGRUENZE,
INVEROSIMIGLIANZE
CONTRADDIZIONI
E MILLE INTERROGATIVI, TUTTORA IRRISOLTI
,
SUL REALE
SVOLGIMENTO DELLA VICENDA, A PARTIRE PARTICOLARMENTE DALL’ARRESTO dei 6 PROTAGONISTI, FINO ALLA STRAORDINARIA TEMPESTIVITA’ del PROCESSO IMBASTITO APPENA 4 GIORNI DOPO E ALL’ANCOR PIU’ STRABILIANTE ESECUZIONE DELLA PENA DI MORTE AVVENUTA AD APPENA TRE ORE DALLA LETTURA, IN AULA, DELLA SENTENZA!

IPOTESI dell’AUTORE sul reale svolgimento dei fatti, in specie avendo riguardo su possibili complicità, connivenze, tradimenti e presenze fantasma determinanti, come i SERVIZI SEGRETI tedeschi e la CHIESA di ROMA

(pure ipotesi e nient’altro, naturalmente, considerato soprattutto che non sono basate su alcun documento in particolare, a causa del totale ostruzionismo delle parti interessate, familiari e FONDAZIONE: "STIFTUNG WEISSE ROSE" di Monaco di Baviera, in testa)

TALI IPOTESI, che si vanno qui di seguito ad elencare, SONO TRATTE UNICAMENTE DAL CONFRONTO FRA I TESTI CHE NARRANO LA VICENDA, DALL’INTERVISTA A DUE DEI FAMILIARI DEI PROTAGONISTI, AL PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE "ROSA BIANCA" di MONACO DI BAVIERA e ad ALTRI PERSONAGGI COLLATERALI, MA SOPRATTUTTO AVENDO RIGUARDO ALLE NUMEROSE INCONGRUENZE, ALLE INSPIEGABILI CONTRADDIZIONI, AI MOLTI SILENZI COLPEVOLI, AL TOTALE OSTRUZIONISMO DEI FAMILIARI DELLE VITTIME E DELLE AUTORITÀ TEDESCHE che ha impedito all’autore di prendere visione anche di solo uno dei documenti dell’epoca (perfino dei verbali d’interrogatorio dei CONDANNATI che però dovrebbero, a quest’ora, essere diventati di dominio pubblico), finendo per rafforzarne il 

convincimento d’un completo, diverso andamento degli accadimenti riguardanti in particolare le circostanze (quasi incredibili) dell’arresto dei due principali protagonisti (HANS e SOPHIE SCHOLL), dell’arresto degli altri 4 condannati alla pena capitale, dell’esecuzione dei fratelli SCHOLL ad appena tre ore dalla pronuncia della sentenza, del loro seppellimento due giorni dopo l’esecuzione (che sta a significare che i loro corpi, senza testa, sono rimasti in giro per 48 ore…e perché mai, quando tutto il resto s’era svolto e concluso alla velocità della luce, dal processo fino alla condanna e all’esecuzione?)

HAns Scholl

TUTTI QUESTI INDIZI HANNO COSTITUITO UN UNICO FILO CONDUTTORE che ha indirizzato l’autore verso la formulazione dei seguenti INTERROGATIVI e delle conseguenti DEDUZIONI ch’egli considera più che plausibili e assai vicine all’autentica VERITA’ STORICA DEI FATTI così come si sarebbero sviluppati fino alla loro tragica conclusione.

DEDUZIONI CHE HANNO IL LORO PUNTO DI PARTENZA NEL FATTO PIÙ INSPIEGABILE E INCREDIBILE DI TUTTI:

I FRATELLI SCHOLL SAREBBERO ANDATI all’’UNIVERSITA’ IL GIORNO 18 febbraio 1943 (quando furono arrestati) e AVREBBERO LANCIATO I VOLANTINI DALLA BALAUSTRA del PRIMO PIANO FINO AL SOTTOSTANTE CORTILE CENTRALE DELL’UNIVERSITA’:

CONSIDERAZIONI a RAFFICA su questo punto:

I FRATELLI SCHOLL ERANO ASSEDIATI DA SETTIMANE DALLA GESTAPO E N’ERANO PERFETTAMENTE A CONOSCENZA;

SECONDO LA VERSIONE UFFICIALE:

I Fratelli SCHOLL NON AVVERTONO NESSUNO DEI LORO AMICI, né il PROFESSORE che aveva collaborato alla stesura degli ultimi due volantini;

LASCIANO nella propria abitazione TUTTE LE PROVE DELLA LORO COLPEVOLEZZA e di quella dei loro amici e collaboratori nella diffusione dei volantini (la polizia vi ha trovato addirittura l’INDIRIZZARIO di quanti collaboravano con loro: diari, esemplari di volantini, buste e francobolli, ciclostile etc.!); dunque col loro GESTO SUICIDA avrebbero condannato alla reclusione o a morte sicura qualche decina di amici, collaboratori vari e perfino i propri familiari!

GESTO PER GIUNTA INSENSATO SEMPLICEMENTE PERCHE’ AVEVANO un PROGRAMMA BEN PRECISO, concordato con altri gruppi di resistenza di Berlino (Dietrich Bònhoeffer e circoli di resistenza collegati), LAVORANDO FINO AL GIORNO PRIMA PER LA DIFFUSIONE IN TUTTE LE UNIVERSITA’ DELLA GERMANIA DEL SESTO VOLANTINO.

PERCIO’, col loro GESTO DISSENNATO, AVREBBERO MANDATO ALL’ARIA UN’ACCURATA e RISCHIOSISSIMA PROGRAMMAZIONE di MESI DURANTE I QUALI AVEVANO USATO OGNI POSSIBILE ACCORGIMENTO PER SFUGGIRE ALLE RICERCHE DELLA GESTAPO.

I FRATELLI SCHOLL SI VOLEVANO UN BENE DA MORIRE E NESSUNO DEI DUE AVREBBE VOLUTO LA MORTE DELL’ALTRO.

e adesso LA PROVA REGINA:

NON ESISTE NESSUN TESTIMONE OCULARE né del LANCIO DEI VOLANTINI E NEPPURE DELL’ARRESTO DEGLI SCHOLL all’interno dell’UNIVERSITA’!

E dire che raccontano che il lancio dei volantini, effettuato solo per ulteriore e più significativa dimostrazione, sarebbe avvenuto nel momento culminante dello svuotamento delle aule e quindi del ricambio delle aule da parte degli studenti alla fine dell’ora di lezione (11 del mattino).

E SU CENTINAIA DI STUDENTI NESSUNO HA VISTO?

NOTARE: anche nel PROCESSO NON E’ STATO ESIBITO NEPPURE L’OMBRA D’UN TESTIMONE, NEMMENO L’UNICO DI COMODO CHE SI SONO INVENTATI: IL BIDELLO NAZISTA dell’UNIVERSITA’, di nome JAKOB SCHMID.

NE DERIVANO

ULTERIORI DEDUZIONI E ANCOR PIU’ INQUIETANTI INTERROGATIVI:

PERCHE’ I FRATELLI SCHOLL NON HANNO AVVERTITO gli altri con cui s’erano intrattenuti fino al giorno prima?

DOVE SI TROVAVANO, QUELLA MATTINA, I LORO AMICI della ROSA?

PERCHE’ GLI ALTRI TRE (SCHMORELL, GRAF e PROBST) ERANO FUGGITI? La fuga di ALEXANDER SCHMORELL sarebbe durata almeno sei giorni, a stare alla versione ufficiale. WILLI GRAF - almeno così la raccontano - fu comunque catturato la notte dello stesso 18 febbraio 1943.

PERCHE’ GRAF NON E’ STATO PROCESSATO CON GLI SCHOLL e PROBST E LA SUA ESECUZIONE RINVIATA INVECE ADDIRITTURA DI 8 MESI, mentre tutti gli altri SONO STATI GIUSTIZIATI molto PRIMA (gli SCHOLL e PROBST il 22 febbraio, SCHMORELL e HUBER il 13 luglio 1943)?

 

ALTRI INTERROGATIVI:

(ALMENO ALTRETTANTO INQUIETANTI MUOVONO TUTTI DALL’INCREDIBILE MURO DI SILENZIO DEI FAMILIARI DEI PROTAGONISTI E DALLE LORO ASSURDE CONTRADDIZIONI, OLTRE CHE DALLA FONDAZIONE "LA ROSA BIANCA" di MONACO E DALLE AUTORITA’ DELLO STATO DELLA BAVIERA IN PARTICOLARE):

COME MAI su dieci lettere e solleciti inviati da me a vari familiari superstiti dei protagonisti non hanno risposto che in due e del tutto evasivamente?

PERCHE’ la FONDAZIONE "LA ROSA BIANCA" di MONACO non fornisce alcun chiarimento e anzi si chiude a riccio su qualunque tentativo di ricerca della verità storica degli accadimenti? (e dire che è proprio questo il compito della Fondazione secondo il suo stesso statuto istitutivo)

PERCHE’ non rispondono nemmeno alle domande più elementari e si contraddicono invece platealmente e indecorosamente su una serie di particolari fondamentali?

PERCHE’ gli stessi familiari da me interpellati forniscono versioni differenti perfino sui particolari meno significativi (e, addirittura, le stesse persone a distanza d’un paio d’anni, hanno già cambiato la versione precedente!)?

ALTRI INTERROGATIVI PESANTISSIMI sui seguenti fatti in particolare:

ESECUZIONE AD APPENA TRE ORE DALLA SENTENZA

la sentenza di condanna a morte non precisa né la data né lo strumento dell’esecuzione (cosa già di per sé strana e perfino antigiuridica)

(si tenga presente che in Germania trascorrevano almeno tre mesi dalla data della sentenza fino al giorno dell’esecuzione; figuriamoci che per gli stessi attentatori alla vita di Hitler, del 20 luglio 1944, rei confessi dal settembre successivo, si attesero ben 6 mesi prima di eseguire la sentenza!)
Hitler conduce mussolini sul luogo dell'attentato

Prima DOMANDA: CHI HA DATO L’ORDINE DI GIUSTIZIARLI?

RISPOSTE - contraddittorie - dei familiari degl’interessati:

ORDINE di HITLER (ma lui era a RASTENBURG alle prese con la più grande disfatta della storia della Germania - Stalingrado - e sarebbe stato scomodato per una sentenza già scontata?). Infatti, per ammissione degl’interessati non esiste alcun ordine scritto a firma del Fùhrer.

ORDINE di HIMMLER, il capo della Gestapo. Può darsi. Ma anche di questa decisione non esisterebbe alcuna documentazione scritta.

Seconda DOMANDA: PERCHÉ SONO STATI UCCISI AD APPENA TRE ORE DALLA SENTENZA, CONSIDERATO CHE:

a)

I VOLANTINI NON ERANO CONOSCIUTI PRATICAMENTE da NESSUNO in GERMANIA, tranne qualche centinaio di persone della zona di MONACO. Quindi praticamente, fino a quel momento, non avevano arrecato alcun danno. Perciò NON C’ERA ALCUNA NECESSITA’ di condannarli a morte (sarebbe bastata e avanzata la semplice reclusione) né tanto meno con quell’incredibile urgenza di TRUCIDARLI ad APPENA TRE ORE DALLA SENTENZA! E poi si trattava solo di ragazzi, neppure venticinquenni, avevano prestato lodevole servizio militare a Stalingrado nei vari ospedali da campo (si trattava di tutti studenti in medicina. Uno, PROBST, era poi addirittura padre di tre figli e non aveva partecipato ad alcuna attività materiale della ROSA; cioè era il più incolpevole dei sei)

b)

le ragazze implicate nella vicenda, proprio in quanto ragazze se la sono cavata o con l’assoluzione o con appena un anno di reclusione, contro una media di circa dieci anni dei maschi.

EPPURE SOPHIE SCHOLL FU CONDANNATA A MORTE E GIUSTIZIATA LO STESSO GIORNO della sentenza (anzi ad appena 4 ore dalla sua pronuncia!), DOPO AVER SUBITO BEN 4 GIORNI DI TORTURE FISICHE E PSICOLOGICHE.

3) Terza DOMANDA:

perché WILLI GRAF, responsabile alla pari con gli altri - e arrestato per giunta lo stesso giorno degli SCHOLL - non è stato processato e giustiziato con loro (ma solo dopo otto mesi?).

RISPOSTA ufficiale:

Dicono che forse non avevano ancora prove decisive sul suo conto…(ma come? Le prove raccolte a casa degli SCHOLL e di tutti gli altri, successivamente, non valevano soltanto per WILLI GRAF?).

Intanto si racconta che la GESTAPO l’ha sottoposto a martellanti interrogatori e che alla fine avrebbe ammesso questo e quest’altro…probabilmente cercavano ancora ulteriori riscontri sia con lui che con altri imputati minori, per dedurne connivenze e complicità e arrivare fino all’intera ramificazione della ROSA. Altrimenti come sarebbero arrivati a formulare una cinquantina di ulteriori incriminazioni?

Se n’evince facilmente che molti…troppi…hanno parlato!

CONTRADDIZIONI PALESI DEGLI STESSI FAMILIARI dei giovanissimi giustiziati:

QUALCUNO dei FAMILIARI - da me ascoltati di persona con la mia accompagnatrice - afferma che HANS SCHOLL AVESSE IN TASCA il manoscritto che aveva finito per compromettere CHRISTOPH PROBST - QUALCHE ALTRO, invece, lo nega.

QUALCUNO afferma che Alexander SCHMOLLER era vicino all’Università il famoso giorno 18 FEBBRAIO 1943 in cui vennero arrestati gli SCHOLL - QUALCHE ALTRO, invece, LO NEGA RECISAMENTE

QUALCUNO RACCONTA che gli SCHOLL NON FURONO NEMMENO SFIORATI dalla GESTAPO e che SI SAREBBERO ASSUNTE TUTTE LE RESPONSABILITA’ dell’organizzazione del movimento della ROSA BIANCA - QUALCHE ALTRO invece (specie la FONDAZIONE, nella persona del suo presidente che PRIMA l’ha NEGATO E POI L’HA AFFERMATO ADDIRITTURA PER ISCRITTO!) afferma invece che SOPHIE SCHOLL fu TORTURATA per ben 4 giorni (e, intuitivamente anche suo fratello HANS E CHRISTOPH PROBST); pertanto è ben poco credibile che non abbiano parlato e perfino fatto dei nomi. SU QUESTO PUNTO L’OSTRUZIONISMO dei FAMILIARI E’ TOTALE e mi sono apparsi IMBARAZZATISSIMI E PERFINO IN CONTRASTO FRA LORO nel goffo tentativo di SCAGIONARE SE’ STESSI (perché, sotto interrogatorio, potrebbero essi stessi aver confessato qualcosa) e, soprattutto, I LORO CONGIUNTI TRUCIDATI.

ETC. ETC. ETC.

 

INTERROGATIVO particolarmente ANGOSCIOSO :

(LA STESSA VERSIONE UFFICIALE ACCREDITA CHE AVREBBERO SEPPELLITO SIA GLI SCHOLL CHE PROBST BEN DUE GIORNI DOPO L’ESECUZIONE, quando si sa che i corpi dei condannati venivano rinchiusi in un sacco e infossati dentro la prima buca a portata di mano del grande complesso del carcere di STADELHEIM, dove avvenne l’esecuzione e confinante col cimitero della PERLACH)

COSA È ACCADUTO VERAMENTE DOPO AVER CONSEGNATO GLI SCHOLL E PROBST AGLI AGUZZINI CHE POI LI AVREBBERO GHIGLIOTTINATI?

Nasce forte il sospetto che - dovendo cavarci ancora, con la massima urgenza, tutte le informazioni possibili circa le ramificazioni, pericolosissime, del movimento della Rosa - li abbiano torturati ulteriormente e nella maniera più diabolica e offensiva della loro dignità, prima di giustiziarli.

Non avrebbero potuto farlo prima del processo, cioè nei 4 giorni intercorrenti fra l’arresto e il processo stesso, perché l’udienza era pubblica e non potevano certo trascinarvi degli zombi!

 

PERCHE’ NON E’ STATA MAI CHIESTA O FATTA L’AUTOPSIA, con il relativo riconoscimento dei CADAVERI? E’ SICURO CHE IN QUELLE TOMBE CI SIANO I LORO CORPI e, soprattutto, che siano integri, testa o non testa compresa?

DA ALCUNI O PERFINO DA TUTTI QUESTI INTERROGATIVI SULL’INTERO QUADRO DELLA VICENDA NON SE NE VERREBBE MAI FUORI SE NON SI TENESSE CONTO - nella TRAGICA CONCLUSIONE della STORIA della ROSA BIANCA - del RUOLO DECISIVO dei SERVIZI SEGRETI e, forse o senza forse, della stessa CHIESA di ROMA!

 

 

SERVIZI SEGRETI:

(in particolare l’ABWEHR di Berlino, il SERVIZIO DI CONTROSPIONAGGIO diretto dall’Ammiraglio WILHELM CANARIS, quello stesso che organizzò la rete di cospirazione contro Hitler, culminata nel fallito attentato del 20 luglio 1944)

HANS SCHOLL aveva contattato i circoli di resistenza di Berlino fra cui anche l’Ufficio dell’ABWEHR di MONACO che evidentemente, fino a un certo momento, AIUTO’ l’AZIONE della ROSA BIANCA, strumentalizzandola per i suoi fini cospirativi. Quando poi la GESTAPO del rivale di CANARIS - HIMMLER, capo di tutte le polizie del Reich - scoprì qualche collegamento fra l’ABWEHR e la ROSA BIANCA, Canaris se ne sarebbe lavato le mani, scaricando i giovanissimi della ROSA e anzi agevolandone sia l’arresto, sia la precipitosa condanna ed esecuzione prima che rivelassero i suoi piani cospirativi contro il REGIME e contro HITLER in persona.

E, si badi, che questa è tutto meno che un’ipotesi fantascientifica!

HANS SCHOLL s’era incontrato più volte - lo racconta la stessa versione ufficiale - con tale FALK HARNACK, rappresentante d’un circolo di resistenza berlinese e con padre DIETRICH BONHOEFFER (un teologo che lavorava per l’ABWEHR di Monaco).

AVEVA ADDIRITTURA UN APPUNTAMENTO con i due per il 25 febbraio successivo, come racconta, ancora, la stessa versione ufficiale.

Ma gli SCHOLL a quel punto erano già stati catturati e giustiziati.

Fu arrestato anche HARNACK che venne processato successivamente.

Ad aprile fu arrestato anche padre BONHOEFFER che rimase in prigione per ben due anni fino a salire sulla forca l’8 aprile 1945.

Chiaro che furono scaricati entrambi dai servizi segreti proprio perché troppo scomodi (sembra che Himmler ne abbia chiesto conto a Canaris in persona che convocò perfino dallo stesso Hitler per un chiarimento!)

ED ECCO, allora, come potrebb’essere SVELATO tutto L’ARCANO:

La storia della ROSA BIANCA presenta tanti punti oscuri proprio perché se n’erano occupati i SERVIZI SEGRETI TEDESCHI servendosene per l’obiettivo di CANARIS a cui avrebbe fatto comodo la sobillazione delle Università. Ma quando il gioco divenne pericoloso perché ormai noto alla Gestapo del suo avversario HIMMLER, i giovanissimi, che potevano parlare e RIVELARE LA COSPIRAZIONE CONTRO HITLER, furono barbaramente trucidati. A quel punto CANARIS poteva negare tutto perché lui stesso aveva favorito la condanna a morte e l’annientamento di possibili, scomodissimi testimoni!

 

IL RUOLO della CHIESA di ROMA:

Tuttora OSCURO come tutte le trame storiche che la riguardano. Comunque esaminiamo attentamente i seguenti fatti:

Si sa del Ministro di Stato tedesco per i rapporti con la città del Vaticano (tale JOSIF MULLER) e, a quanto pare, anche a capo dell’ufficio dell’ABWEHR di MONACO. Costui faceva continuamente la spola fra Monaco, Berlino e Roma, avendo continui contatti con la segreteria di Stato Vaticana.

(VEDI IL VOLUME: "DIETRICH BONHOEFFER", autore Behtge, alla voce JOSIF MULLER; editore la QUERINIANA).

Ebbene questo tizio fu arrestato con gli altri della cospirazione del 20 luglio 1944, ma FU, STRANAMENTE, L’UNICO A SALVARSI (e a TORNARE a BERLINO!!!) PROPRIO MENTRE STAVA PER ESSERE INTERNATO NEL LAGER DI FLOSSENBURG DOVE IL GIORNO DOPO FINIRONO IMPICCATI BEN DIECI DEI MASSIMI REPONSABILI del FALLITO ATTENTATO del 20 LUGLIO, compreso padre DIETRICH BONHOEFFER)

ATTENZIONE!!!

I SEGUENTI LIBRI CHE TRATTANO LA VICENDA della ROSA BIANCA e di DIETRICH BONHOEFFER sono stati PUBBLICATI UNICAMENTE da CASE EDITRICI del VATICANO:

"LA ROSA BIANCA", di Paolo GHEZZI, Edizioni Paoline 1993;

"DIETRICH BONHOEFFER" di Eberhard BETHGE, edizione Queriniana 1966;

"LETTERE alla FIDANZATA: DIETRICH BONHOEFFER - MARIA von WEDEMEYER 1943-45", casa editrice QUERINIANA, 1994

PERCHE’ ancora QUESTO ASSURDO MONOPOLIO ASSOLUTO SULLA VICENDA, a ben sessant’anni dal suo svolgimento?

PERCHE’ al sottoscritto alcune case editrici tedesche hanno negato la pubblicazione con la risposta esplicita e spudorata:

"SI TRATTA di DUE STORIE CHE NON HANNO ALCUNA CHANCE DI ESSERE PUBBLICATE DALLE NOSTRE PARTI!"?

PERCHE’ a MONACO, dove si svolse la vicenda della ROSA BIANCA e dov’era impiegato nell’ABWEHR, padre DIETRICH BONHOEFFER (PROTESTANTE anch’esso, come i due SCHOLL), E’ STATO RISPOSTO ADDIRITTURA CON UN SORRISO DI SUFFICIENZA, COME PER RIBATTERE ALL’INGENUITA’ DELLA MIA DOMANDA:

"PERCHE’ LI HANNO GIUSTIZIATI?"

RISPOSTA: "MA PERCHE’ ERANO PROTESTANTI!!! 

(spiegandomi poi che altrimenti non sarebbero stati eliminati così presto! Sono infatti stati tenuti in vita - a parte Alexander Schmorell - i protagonisti cattolici della vicenda che, forse per l’intervento della Chiesa di Roma, ebbero promesso d’aver salva la pelle, a patto che confessassero apertamente ogni aspetto del movimento della Rosa, risalendo ai nomi di tutti i complici, come avrebbe dovuto fare qualunque buon cattolico! 

Tomba di Alexander Schmorell

Infatti successivamente furono una cinquantina gl’imputati processati - addirittura 5 PROCESSI in TUTTO! - per aver collaborato a diffondere i volantini della Rosa. Chi ne aveva fatto i nomi, indicandoli tutti con la massima precisione?).

RICORDO CHE LA BAVIERA È IL LAND (REGIONE) TEDESCO, CATTOLICO PER ECCELLENZA.

ANZI SI TRATTA D’UN VERO E PROPRIO FEUDO della CHIESA DI ROMA!

 

SI TRATTA DI SEMPLICI ILLAZIONI?…

PUO' DARSI.

MA RICONDUCIBILI, COMUNQUE, TUTTE UGUALMENTE - COME LA LINFA ALLA PIANTA - A QUELL’UNICO FILO CONDUTTORE A CUI HO ACCENNATO ALL’INIZIO.

Ringrazio sentitamente i lettori del sito per l’attenzione prestatami.

 

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