La propoli è
costituita essenzialmente da una miscela di composti di natura aromatica e fenolica
arricchita da numerose sostanze molto eterogenee tra loro (acidi grassi, terpeni,
aminoacidi, vitamine, sali minerali ecc.) la cui distribuzione percentuale è molto
variabile in funzione delle stagioni, del tipo di vegetazione.
Questa notevole diversità della composizione della propoli rappresenta una delle maggiori
difficoltà dal punto di vista applicativo poiché rende difficoltosa ogni seria
sperimentazione che ovviamente necessita di un prodotto di base il più omogeneo
possibile. Per questo motivo i primi ricercatori che analizzarono la propoli si
preoccuparono di dividere i principali costituenti della propoli in base alla loro
solubilità in alcool etilico ed etere di petrolio impiegati a temperature e
concentrazioni differenti.
Secondo questa più schematica analisi la propoli risulterebbe costituita essenzialmente
da resine, balsami e cere
LA COMPOSIZIONE DELLA PROPOLI.
- 50-55% di resine e balsami (terpeni, polisaccaridi, acidi uronici,
acidi aromatici, aldeidi aromatiche, acidi ed esteri caffeici, ferulici
cumarici).
- 25-35% di cera (acidi grassi, ossiacidi, lattoni).
- 5-10% di sostanze volatili, di cui lo 0,5% di olii essenziali.
- 5% di polline, presente per cause accidentali.
- 5% circa di materiali organici vari tra cui i più importanti sono i flavonoidi (acido
benzoico, ac. caffeico, ac. ferulico, alcool cinnamico, crisina,dimetossifiavoni
galangina, isovanilina, isalpina, pinocembrina, pinobanksina, pronostrobina, vanillina,
kemferide, etc ... ), minerali (alluminio, calcio, cromo, rame, ferro, manganese, piombo,
silice, etc ... ), vitamine dei gruppo B (Bl, B2, B6, PP),
vitamina C ed E. |
L'estrema variabilità della composizione chimica della propoli si
traduce nella pratica comune in una profonda diversità delle sue caratteristiche fisiche:
colore, aroma e sapore.
A seconda delle fonti di raccolta il colore della propoli varia dal giallo-verde
(prevalenza di pini) a rossastro (prevalenza di pioppi) fino a nero (prevalenza di
betulle) con tutte le sfumature possibili tra i diversi colori. Cos'i anche l'odore
intensamente aromatico muta in dipendenza delle sostanze resinose presenti. Lo stesso vale
per il suo sapore che dal tipico acre-amaro arriva fino quasi a dolce.
La consistenza della propoli dipende invece dalla temperatura ambiente, dura e friabile a
freddo la propoli diventa duttile appena la si manipola, e la sua malleabilità aumenta
man mano che la temperatura si avvicina ai 30 C. A temperature superiori diventa
appiccicosa e viscosa, a 65-70 C fonde.
Riscaldata a bagnomaria la propoli si separa in due fasi, in superficie emerge la fase
liquido-cerosa mentre sul fondo precipita la fase viscoso-resinosa. La propoli risulta
poco solubile in acqua; più efficace (ma siamo ancora lontani dal 1 00%) è la sua
solubilità in alcool etilico, propilenglicole e polietiienglicole. Solventi più efficaci
sono l'etere, l'acetone, il benzene e la trielina che però a causa della loro tossicità
possono essere impiegati unicamente per la determinazione della qualità dei differenti
tipi di propoli.
Tra i numerosi componenti della propoli il gruppo dei polifenoli o fiavonoidi (flavoni,
fiavonoidi e fiavononi) è sicuramente la frazione più interessante e studiata per le sue
proprietà.
I flavonoidi sono pigmenti vegetali, simili alle antocianine, la cui funzione nelle piante
è ancora poco nota ma che con molta probabilità svolgono una duplice azione di
protezione e di stimolo di fondamentali funzioni metaboliche come per esempio la
respirazione. Di certo i flavoni si trovano in grande quantità sulle gemme delle piante
dove esplicano un'efficace azione protettiva contro le avversità parassitarie e i rigori
dell'inverno, azione protettiva che è ulteriormente accentuata dal rivestimento
resinoso-ceroso delle stesse gemme.
La peculiarità della propoli, la cui
principale fonte come sappiamo è costituita da materiali resinosi raccolti dalle api
sulle gemme, risiede proprio nella grande ricchezza di flavonoidi che assicurano
alla propoli gran parte delle loro proprietà antimicrobiche. Secondo alcuni studiosi
sovietici circa un terzo della frazione di propoli solubile in alcool etilico è
costituito da composti di natura flavonoide, tra questi è stata identificata la galangina
e la pinocembrina dotate di azione batteriostatica e la sakuranetina che presenta
attività antifungina.
Oltre ai flavonoidi nella propoli si ritrovano altre sostanze di natura aromatica (fenoli,
fenolacidi, alcoli e aldeidi con nucleo aromatico, ecc.) che presentano spiccate
proprietà antimicrobiche come per esempio l'acido benzoico, e l'acido ferulico che con
molta probabilità contribuiscono aviazione batteriostatica e battericida della propoli.
Altri composti individuati nella propoli sono alcuni esteri dell'acido caffeico e lo
xanterolo, tutti dotati di attività antifungina.
In passato la spiccata azione antibatterica e antifungina veniva assegnata a quel 0,5% di
oli essenziali presenti nella propoli, ma oggi è stato provato come sono proprio i
flavonoidi e in particolare
la galangina (di cui è ricca la propoli raccolta nei boschi di latifoglie) e la
pinocembrina (presente soprattutto nella propoli proveniente dalle conifere) ad assicurare
alla propoli le sue preziose proprietà antimicrobiche.
Le proprietà terapeutiche
Purtroppo non tutti i flavonoidi presenti nella propoli esplicano un'attività batterica
evidente. Mentre la galangina e la pinocembrina inibiscono anche a basse concentrazioni la
crescita di numerosi microorganismi altri flavonoidi risultano essere biologicamente meno
attivi.
In conclusione si può affermare che i preparati a base di propoli se impiegati alle
giuste concentrazioni presentano le seguenti proprietà.
Proprietà batteriostatiche e battericide
Numerose sperimentazioni hanno dimostrato sia in vivo che in vitro la capacità
della propoli in soluzione alcoolica alla concentrazione dal 10 al 20% di inibire lo
sviluppo di vari ceppi batterici Gram positivi (Escherichia coli, Proteus vulgaris,
Mycocter¡um tubercolosis, Bacillus alvei, B. alvei, B. larvae, B. subtilis e numerose
salmonelle ). Tali proprietà possono essere più o meno evidenti a seconda della presenza
nella propoli di acido benzoico, acido ferulico, galangina e pinocembrina le cui
proprietà antibatteriche anche a basse concentrazioni sono da tempo note
Proprietà fungicide
I preparati a base di propoli sono risultati particolarmente attivi contro infezioni da
Candida, saccaromiceti, tricofili, e microspori in grado di provocare numerose affezioni
parassitarie (micosi) sull'uomo e gli animali. Tale azione sarebbe dovuta alla
presenza di acido caffeico, pinocembrina, pinobaucsina e benzii-p-cumarolo.
La propoli svolge azione fungicida anche nei riguardi di alcuni funghi che attaccano il
mondo vegetale.
Proprietà
antivirali
La Propoli svolge un'azione di inibizione nei confronti di alcuni tipi di herpers, il
corona virus e circa 10 tipi di infezioni virali.
Tale proprietà sarebbe dovuta essenzialmente alla frazione idrosolubile della Propoli.
Proprietà
cicatrizzanti
Da sempre la propoli
è stata impiegata sottoforma di unguento come cicatrizzante grazie alla notevole
capacità di stimolo della rigenerazione dei tessuti in caso di ferite e piaghe.
Proprietà
immunostimolanti
L'impigo della
propoli potenzierebbe l'azione dei vaccini (come quelli contro il tifo e paratifo) come
evidenziato da numerosi studi effettuati sui vitelli.
Proprietà vasoprotettiva
Sempre grazie
aviazione dei flavonoidi che costituiscono il cosiddetto 'fattore P' la propoli
svolgerebbe un'azione di prevenzione della permeabilità e fragilità capiliare.
Proprietà antiossidanti e antiirrancidenti
La presenza di
fenoli consentirebbe l'impiego della propoli anche nella conservazione dei grassi e degli
alimenti in genere in sostituzione degli additivi chimici.
Oltre a queste proprietà la propoli assunta per via interna migliorerebbe la secrezione
dei succhi gastrici, è diuretica, favorisce l'assimilazione della vitamina C, funge da
antisenile per l'effetto antiossidante e attivante dei complessi enzimatici.
Attualmente il maggior impiego della propoli rimane comunque quello esterno come
disinfettante, cicatrizzante e lenitivo, attraverso soluzioni, unguenti e pomate. L'uso
interno è ancora limitato al livello sperimentale anche a causa delle maggiori
implicazioni e della difficoltà di utilizzare preparati titolati.
Controindicazioni
Fino ad oggi non è stata
registrata nessuna significativa controindicazione nell'uso della propoli ad eccezione di
alcuni casi di Ipersensibilità e di sensibilizzazione manifestatesi in soggetti
tendenzialmente allergici, manifestazioni messe in relazione all'abbondante presenta di
allergeni nelle resine delle piante da cui le api traggono la propoli.
La Propoli in Dermatologia.
Le
proprietà della propoli presentano numerose applicazioni terapeutiche.
La dermatologia ha da sempre rappresentato il primo grande campo di impiego della propoli
sin dall'antichità. Oltre che per le contusioni, le ferite e le ustioni i preparati a
base di propoli possono
essere impiegati nella cura di un gran numero di affezioni: couperose, geloni,
screpolature, ascessi, foruncoli, supporazioni in genere, ulcere varicose,
proctologia, calli, duroni, intertrigine ed eritrodermia desquamosa dei lattante,
eczema, psoriasi, cheratodermie, radiodermiti e per alcune micosi.
In odontostomatologia la propoli viene impiegata essenzialmente per uso locale nell'igiene
della bocca, gengiviti, giassite, afte, stomatiti ulcerose, dolori e infezioni dentarie
(soprattutto in caso di
ascessi e monoliosi buccale).
La propoli può essere impiegata anche per le affezioni dell'apparato respiratorio contro:
angine, faringiti, rino-faringiti, laringiti, riniti, sinusiti e otiti.
In gastro-enterologia la propoli viene impiegata nella cura delle gastriti, delle coliti e
di alcune ulcere gastro-duodenali.
La propoli risulta infine efficace contro le infezioni e le infiammazioni dell'apparato
genito-urinarlo: in particolar modo nella prostata dell'uomo e nella tricomoniosi nella
donna.
Purtroppo fino ad oggi manca una vera e prolungata sperimentazione sulle possibili
applicazioni terapeutiche della propoli ma sono oramai numerose le esperienze che
dimostrano la sua efficacia.
Preparazioni e modalità d'uso.
La propoli, pura
o associata ad altre sostanze, si presta ad un numero infinito di preparazioni che ognuno,
con un po' di attenzione può realizzare da se senza il bisogno di specifiche
conoscenze
sofisticate apparecchiatura.
Propoli grezzo
Ingredienti: propoli pura.
Rappresenta la forma più semplice ed immediata di impiego della resina. A questo scopo è
bene utilizzare solamente il propoli raccolto dalle griglie, poiché quello
proveniente dal raschiamento dell'arnia è in genere caratterizzato da un'eccessiva
presenza di impurità e corpi estranei come schegge di legno, spoglie di insetti,
ecc.
Il propoli grezzo si consuma a piccole dosi (al massimo 3 g al giorno, assunti in tre
riprese dopo i pasti) che vanno fatte sciogliere in bocca per 20-30 minuti senza
masticare, poiché a causa della
temperatura corporea il propoli tende a diventare vischioso e attaccarsi ai denti
essa risulta un ottimo coadiuvante per tutte le affezioni della cavità orale e
dell'apparato respiratorio (angine, tonsilliti, faringiti, gengiviti, stomatiti, ascessi
dentari, riniti ecc.). In genere risulta sufficiente una cura di circa 20 g.
Propoli in
granuli/polvere
Ingredienti: propoli pura.
Si trova in particelle di dimensioni variabili, è utile per tutte le applicazioni che
richiedono un uso interno e in particolare per disturbi dell'apparato digerente e
urinario.
La posologia indicata è di un 1gr. tre volte al giorno prima dei pasti unita ad acqua,
latte o miele.
E' bene iniziare gradualmente la cura.
Tintura di
Propoli
Ingredienti: alcool etilico a 96° (70gr.), propoli pura(60 gr.).
La tintura si assume
diluita in acqua, latte,o miele (da 5 a 10 gocce), viceversa si possono fare : gargarismi,
tamponamenti pennellature o inalazioni. Per definizione la tintura è un preparato
ottenuto mediante macerazione di una sostanza in alcool etilico. Nel caso della propoli si
impiega alcool etilico a 96° in cui si lascia macerare la propoli nella quantità
richiesta. In genere il titolo delle tinture varia dal 1 5 al 30%, ciò sta ad
indicare che 100 g di tintura contengono rispetti-
vamente 85-70 g di alcool e 15-30 g di propoli. Purtroppo la propoli non è interamente
solubile in alcool anche se questo rappresenta uno dei suoi solventi d'elezione. La
solubilità della propoli si
riduce dall'80 al 50% man mano che aumenta la sua concentrazione. Sicché per
ottenere una tintura al 30% di propoli occorrono 60 g di propoli (dei quali solo la metà
andrà in soluzione) e 70 g
di alcool. A tali concentrazioni infatti la solubilità
della propoli è di circa il
50%.
Per facilitare la sua solubilità è necessario polverizzare la propoli, tenuta
precedentemente in frigorifero per favorire l'indurimento, con un piccolo mortaio, o
meglio ancora con un macinacaffè elettrico azionato per pochi secondi per evitare
l'eccessivo riscaldamento della resina. Una volta triturata si lascia macerare la propoli
nell'alcool per circa 30 giorni, agitando la soluzione almeno ogni 2-3 giorni per
facilitare il contatto tra le particelle di propoli e l'alcool. Una volta pronta, la
tintura va filtrata delicatamente con un filtro di carta, evitando di smuovere il deposito
presente in fondo al contenitore che occluderebbe i pori dei filtro stesso.
La tintura di propoli si conserva bene a temperatura ambiente (20-25 C°)e al buio.
Collutorio
Ingredienti.- tintura di propoli (1 O- 15 gocce), acqua (mezzo bicchiere)
Si prepara versando 10-1 5 gocce di tintura di propoli in mezzo bicchiere d'acqua,
agitando con un cucchiaino per qualche istante fino a quando tutto il liquido non assume
un colore bianco-giallastro.
Il collutorio alla propoli viene utilizzato come acqua dentifricia dopo i pasti. Il suo
impiego è indicato anche per la prevenzione della carie e di tutte le affezioni dei cavo
orale, in maniera particolare nei casi di gengivite, stomatite e alito sgradevole. Il
collutorio può essere utilizzato per effettuare gargarismi con effetto benefico contro i
disturbi delle vie respiratorie.
Estratto molle di propoli
Ingredienti: propoli (300 g), alcool etilico a 96° (850 cc)
La tintura di propoli, preparata secondo le modalità già illustrate,si versa in una
vaschettina posta in prossimità di una fonte di calore o in ambiente caldo per favorire
l'evaporazione dell'alcool dalla
soluzione. E' sconsigliabile utilizzare la fiamma diretta a causa del-
l'estrema infiammabilità dell'alcool. L'evaporazione dell'alcool dalla soluzione
deve continuare fino a quando la tintura non si è completamente trasformata in una pasta
cremosa.
L'estratto molle può essere applicato su foruncoli, ascessi, geloni, contusioni e ferite.
Tenuto in bocca a lungo allevia il mai di denti.
Miele al propoli
Ingredienti: miele (900 g), alcool etilico a 96° (70 g), propoli (60 g)
Il miele alla propoli rappresenta un dolce espediente per facilitare l'assunzione della
propoli, il cui intenso odore e il sapore amaro e pungente ne rende difficoltoso il
consumo nella forma grezza.
L'estratto molle, ottenuto secondo le modalità sopradescritte, si aggiunge al miele
mescolando con cura. Per facilitare una più omogenea miscelazione dell'estratto molle
necessario utilizzare un miele non ancora cristallizzato o miele di acacia.
Il miele al propoli può essere impiegato come coadiuvante in tutti i casi per cui è
stato consigliato l'utilizzo della propoli grezza.
Oleum propolis
Ingredient¡.- propoli in polvere (25 g), olio di oliva o di mandorle (100cc.)
Questo antico unguento di semplice preparazione presenta proprietà battericide,
cicatrizzanti e rigeneranti e può essere impiegato nella cura di ferite, piaghe e
ustioni. Si ottiene mescolando, in modo omogeneo, i due ingredienti base.
"Calmante" per api/incenso
Ingredienti: propoli grezzo
L'incenerimento è un ottimo mezzo per
utilizzare gli scarti di propoli che per le eccessive impurità non possono essere
impiegati altrimenti. Una volta bruciata, la propoli sprigiona un gradevolissimo odore
adatto per profumare gli ambienti.
Gli apicoltori possono utilizzare gli scarti della propoli bruciandoli nell'affumicatore.
Il fumo della propoli svolge azione tranquillante nei confronti delle api.
Vernice di Stradivari
Ingredienti.- tintura di propoli (150 g), cera d'api (75 g), olio di lino (275 g)
Come è noto il celebre Stradivari la utilizzava per i suoi meravigliosi violini, le
cui eccezionali qualità sonore sembrerebbero in parte dipendere anche dalla particolare
qualità di propoli.
Per produrla si scioglie la cera nell'olio di lino riscaldato a bagnomaria, quindi si
aggiunge a freddo la tintura di propoli ed eventualmente il colore nella quantità
indicata dalla ditta produttrice. Naturalmente per questo tipo di impiego la tintura di
propoli può essere preparata con alcool etilico denaturato al posto di quello puro.
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Tutto il materiale pubblicato in questa
sezione e' tratto interamente dal sito www.apicoltura2000.it che gentilmente ringraziamo per la
collaborazione concessa. |
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