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"I prodotti
delle Api"
Breve rassegna sui prodotti apistici piu' rilevanti
IL MIELE
Il miele è la sostanza alimentare che le api producono partendo dal nettare dei fiori o
dalle secrezioni di parti vive di piante, che esse raccolgono, trasformano, combinano con
sostanze proprie e depongono nei loro favi. Avvengono numerosi scambi da unape
allaltra, allinterno dellalveare, che consentono una graduale
maturazione ed arricchimento di enzimi che derivano dalle secrezioni ghiandolari delle api
stesse.
I componenti principali del miele sono il fruttosio, il glucosio, lacqua, altri
zuccheri e sostanze diverse, tra cui acidi organici, sali minerali, enzimi, aromi e molte
altre. Il miele è un alimento di elevato valore nutritivo, facilmente assimilabile. Il
glucosio fornisce energia di immediato utilizzo, il fruttosio viene metabolizzato a
livello epatico e costituisce una riserva energetica. Cento grammi di miele forniscono 320
calorie ed un potere dolcificante elevato. La cristallizzazione è un processo naturale
che dipende principalmente dalla composizione e dalla temperatura. Se il contenuto di
glucosio è elevato sarà più rapida. Le basse temperature la inibiscono. |
LA PAPPA REALE
La pappa reale è una sostanza semifluida, gelatinosa, di colore bianco, di sapore
acidulo-aromatico caratteristico, di elevato valore nutritivo. E' prodotta dalle ghiandole
ipofaringee delle api giovani per alimentare le api regine e gli individui neonati (per
questo è detta anche "latte delle api").
La pappa reale è ricca di sostanze vitali e 100 grammi di prodotto fresco contengono
69,80 g. di acqua e 30,20 g. di residuo secco, il quale è composto per oltre il 48% da
proteine e amminoacidi essenziali, per il 38% da zuccheri, per il 10% da grassi.
Contiene un gran numero di vitamine del gruppo B e numerosi sali minerali (calcio, rame,
ferro, silicio, zinco, magnesio, manganese ed altri). Inoltre nella pappa reale è
presente un fattore antibiotico.
Si assume in piccole dosi (una palettina) una o due volte al giorno con continuità, non
assieme ad altri alimenti. E' possibile mescolarla con poco miele in un cucchiaino. Si
conserva in frigorifero per lunghi periodi (fino ad un anno).
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PROPOLI
Il termine propoli, secondo letimologia greca o latina, indica ciò che sta davanti,
a difesa della città, che ha la funzione di pulire, disinfettare. In realtà le api
utilizzano questa sostanza per rivestire tutte le superfici interne dellalveare, i
favi e le pareti dellarnia, con lo scopo di impedire il diffondersi di batteriosi e
malattie che la presenza di tanti insetti molto vicini e a contatto tra loro favorirebbero
facilmente.
Luso della propoli in soluzione alcolica trova applicazioni in dermatologia, in
odontostomatologia ed in gastroenterologia per le sue proprietà antibatteriche e
antibiotiche naturali.
Per luso esterno (micosi o ferite in fase di cicatrizzazione) è pratico luso
di bastoncini con lestremità ovattata. Per uso interno (affezione del cavo orale,
gengiviti, gastriti,ecc.) un modo semplice e pratico di somministrazione consiste
nellinserire con il contagocce una piccola quantità di soluzione direttamente in
bocca, dopo aver sorseggiato un po dacqua, ed ingerire. In questo modo la
propoli aderisce ai tessuti, senza dare la sensazione di bruciore dovuta alla presenza
dellalcool. E necessario prestare attenzione in quanto le macchie sugli abiti
ed in alcune superfici porose a volte sono indelebili.
La produzione della Propoli.
In
commercio si trovano essenzialmente due tipi di propoli: la propoli grezza ottenuta dal
raschiamento delle superfici interne dell'arnia (bordi superiori dei corpo dei nido,
corpifavo, telaini, ecc.)e la propoli in scaglie ottenuta da apposite griglie a piccole
maglie collocate tra il nido e il tetto dell'arnia.
La propoli grezza si ottiene dalla periodica pulizia delle arnie e rappresenta il
risultato della normale attività delle api. La sua maggiore o minore produzione dipende
quindi essenzialmente dalla presenza di più o meno fessure, dall'età dei telaini
ecc.
Non richiede particolari accorgimenti, ne tantomeno l'acquisto di specifiche attrezzature.
Con il raschiamento si ottengono limitate quantità di propoli, non più di 50-100g.
all'anno per arnia, spesso di scarsa qualità perchè ricca di impurezze (schegge di
legno, resti di api morte ecc.) e quindi la sua valutazione sul mercato è molto inferiore
alla propoli in scaglie.
Non si tratta quindi di una vera e propria tecnica di produzione quanto della conseguenza
delle operazioni di rinnovo dei parco arnie o dei telaini.
Per ottenere una produzione di propoli più interessante è necessario stimolare la
naturale tendenza delle api a propolizzare tutte le fessure ritenute dannose per le
perdita di calore o per il possibile ingresso di predatori. Fino a oggi il dispositivo
più pratico e funzionale per una buona produzione di propoli è costituito da telai
rivestiti da una rete di materiale plastico di circa 5 mm di spessore a maglie fisse delle
dimensioni di 2x2 mm o al massimo 3x3 mm.
A questo scopo può essere utile la stessa rete normalmente impiegata per la realizzazione
dei telaietti diagnostici per la varroasi.
Le griglie per la raccolta della propoli vanno collocate al posto dei coprifavo nei
periodi di maggiore raccolta di propoli da parte delle api: primavera e tarda
estate.
Per aumentare la propolizzazione della rete si possono inserire alcuni spessori di legno
tra la griglia e il tetto dell'arnia.
In questo modo si creerà un flusso di aria calda dal centro dei nido verso l'alto in
direzione della rete. Aria calda che, soprattutto in primavera, stimolerà le api a
propolizzare rapidamente la griglia.
Il telaio per la raccolta della propoli può essere lasciato in sede per tutta la durata
della stagione apistica, effettuando un unico raccolto al momento dell'invernamento,
oppure può essere prelevato una volta in primavera e poi a fine autunno, separando cosi
il raccolto primaverile da quello autunnale che secondo alcune osservazioni
presenterebbero proprietà differenti. Per facilitare il distacco della propoli dalla
griglia è necessario porre la rete propolizzata in frigorifero o meglio ancora nel
congelatore domestico. Dopo circa 15-20 minuti la propoli assumerà una consistenza vitrea
e sarà sufficiente un deciso strattone per causarne il distacco.
Con la griglia si possono raccogliere da 100 a 400 g di propoli all'anno per arnia a
seconda della forza della famiglia, della tendenza a propolizzare e dei tipo di
vegetazione esistente.
Purtroppo in Italia non sono ancora operanti centri di raccolta specifici per la propoli
come invece succede da anni nei Paesi dell'Est Europeo, in Francia e in Spagna. Tuttavia
anche nel nostro Paese esiste una notevole richiesta di questo prodotto dell'alveare non
solamente da parte di erboristerie e negozi specializzati, ma anche di laboratori e
industrie farmaceutiche che spesso sono costrette a rivolgersi all'estero per procurarsi
la propoli.
La conservazione:
Grazie alle sue spiccate proprietà antimicrobiche la propoli presenta una notevole
capacità di rimanere inalterata nel tempo. La sua conservazione quindi non richiede
particolari accorgimenti. E' sufficiente impiegare contenitori opachi collocati lontani
dalle fonti di calore.
Per facilitare il dosaggio e poi la realizzazione dei diversi preparati, soprattutto
quando si tratta di propoli in scaglie, si deve preferire la conservazione se non in frigo
almeno in luogo molto fresco in
maniera tale da evitare la compattazione dei prodotto. La propoli ottenuta per
raschiamento va ripulita dalle impurezze più grossolane e conservata in contenitori
separati.
La composizione della Propoli e le sue proprietà
terapeutiche.
La propoli è
costituita essenzialmente da una miscela di composti di natura aromatica e fenolica arricchita
da numerose sostanze molto eterogenee tra loro (acidi grassi, terpeni, aminoacidi, vitamine, sali minerali ecc.) la
cui distribuzione percentuale è molto variabile in funzione delle stagioni, del tipo di
vegetazione.
Questa notevole diversità della composizione della propoli rappresenta una delle maggiori
difficoltà dal punto di vista applicativo poiché rende difficoltosa ogni seria
sperimentazione che ovviamente necessita di un prodotto di base il più omogeneo possibile.
Per questo motivo i primi ricercatori che analizzarono la propoli si preoccuparono di dividere
i principali costituenti della propoli in base alla loro solubilità in alcool etilico ed
etere di petrolio impiegati a temperature e concentrazioni differenti.
Secondo questa più schematica analisi la propoli risulterebbe costituita essenzialmente da
resine, balsami e cere
LA COMPOSIZIONE DELLA PROPOLI.
- 50-55% di resine e balsami (terpeni, polisaccaridi, acidi uronici,
acidi aromatici, aldeidi aromatiche, acidi ed esteri caffeici, ferulici
cumarici).
- 25-35% di cera (acidi grassi, ossiacidi, lattoni).
- 5-10% di sostanze volatili, di cui lo 0,5% di olii essenziali.
- 5% di polline, presente per cause accidentali.
- 5% circa di materiali organici vari tra cui i più importanti sono i flavonoidi (acido benzoico,
ac. caffeico, ac. ferulico, alcool cinnamico, crisina,dimetossifiavoni galangina, isovanilina,
isalpina, pinocembrina, pinobanksina, pronostrobina, vanillina, kemferide, etc ... ), minerali
(alluminio, calcio, cromo, rame, ferro, manganese, piombo, silice, etc ... ), vitamine dei gruppo
B (Bl, B2, B6, PP),
vitamina C ed E. |
L'estrema variabilità della composizione chimica della propoli si traduce
nella pratica comune in una profonda diversità delle sue caratteristiche fisiche: colore,
aroma e sapore.
A seconda delle fonti di raccolta il colore della propoli varia dal giallo-verde (prevalenza
di pini) a rossastro (prevalenza di pioppi) fino a nero (prevalenza di betulle) con tutte le
sfumature possibili tra i diversi colori. Cos'i anche l'odore intensamente aromatico muta in
dipendenza delle sostanze resinose presenti. Lo stesso vale per il suo sapore che dal tipico
acre-amaro arriva fino quasi a dolce.
La consistenza della propoli dipende invece dalla temperatura ambiente, dura e friabile a
freddo la propoli diventa duttile appena la si manipola, e la sua malleabilità aumenta man
mano che la temperatura si avvicina ai 30 C. A temperature superiori diventa appiccicosa e
viscosa, a 65-70 C fonde.
Riscaldata a bagnomaria la propoli si separa in due fasi, in superficie emerge la fase
liquido-cerosa mentre sul fondo precipita la fase viscoso-resinosa. La propoli risulta poco
solubile in acqua; più efficace (ma siamo ancora lontani dal 1 00%) è la sua solubilità in
alcool etilico, propilenglicole e polietiienglicole. Solventi più efficaci sono l'etere,
l'acetone, il benzene e la trielina che però a causa della loro tossicità possono essere
impiegati unicamente per la determinazione della qualità dei differenti tipi di propoli.
Tra i numerosi componenti della propoli il gruppo dei polifenoli o fiavonoidi (flavoni,
fiavonoidi e fiavononi) è sicuramente la frazione più interessante e studiata per le sue
proprietà.
I flavonoidi sono pigmenti vegetali, simili alle antocianine, la cui funzione nelle piante è
ancora poco nota ma che con molta probabilità svolgono una duplice azione di protezione e di
stimolo di fondamentali funzioni metaboliche come per esempio la respirazione. Di certo i
flavoni si trovano in grande quantità sulle gemme delle piante dove esplicano un'efficace
azione protettiva contro le avversità parassitarie e i rigori dell'inverno, azione protettiva
che è ulteriormente accentuata dal rivestimento resinoso-ceroso delle stesse gemme.
La peculiarità della propoli, la cui
principale fonte come sappiamo è costituita da materiali resinosi raccolti dalle api sulle
gemme, risiede proprio nella grande ricchezza di flavonoidi che assicurano
alla propoli gran parte delle loro proprietà antimicrobiche. Secondo alcuni studiosi
sovietici circa un terzo della frazione di propoli solubile in alcool etilico è costituito da
composti di natura flavonoide, tra questi è stata identificata la galangina e la pinocembrina
dotate di azione batteriostatica e la sakuranetina che presenta attività antifungina.
Oltre ai flavonoidi nella propoli si ritrovano altre sostanze di natura aromatica (fenoli,
fenolacidi, alcoli e aldeidi con nucleo aromatico, ecc.) che presentano spiccate proprietà
antimicrobiche come per esempio l'acido benzoico, e l'acido ferulico che con molta
probabilità contribuiscono aviazione batteriostatica e battericida della propoli. Altri
composti individuati nella propoli sono alcuni esteri dell'acido caffeico e lo xanterolo,
tutti dotati di attività antifungina.
In passato la spiccata azione antibatterica e antifungina veniva assegnata a quel 0,5% di oli
essenziali presenti nella propoli, ma oggi è stato provato come sono proprio i flavonoidi e
in particolare
la galangina (di cui è ricca la propoli raccolta nei boschi di latifoglie) e la pinocembrina
(presente soprattutto nella propoli proveniente dalle conifere) ad assicurare alla propoli le
sue preziose proprietà antimicrobiche.
Le proprietà terapeutiche
Purtroppo non tutti i flavonoidi presenti nella propoli esplicano un'attività batterica
evidente. Mentre la galangina e la pinocembrina inibiscono anche a basse concentrazioni la
crescita di numerosi microorganismi altri flavonoidi risultano essere biologicamente meno
attivi.
In conclusione si può affermare che i preparati a base di propoli se impiegati alle giuste
concentrazioni presentano le seguenti proprietà.
Proprietà batteriostatiche e battericide
Numerose sperimentazioni hanno dimostrato sia in vivo che in vitro la capacità della
propoli in soluzione alcoolica alla concentrazione dal 10 al 20% di inibire lo sviluppo di
vari ceppi batterici Gram positivi (Escherichia coli, Proteus vulgaris, Mycocter¡um
tubercolosis, Bacillus alvei, B. alvei, B. larvae, B. subtilis e numerose salmonelle ). Tali
proprietà possono essere più o meno evidenti a seconda della presenza nella propoli di acido
benzoico, acido ferulico, galangina e pinocembrina le cui proprietà antibatteriche anche a
basse concentrazioni sono da tempo note
Proprietà fungicide
I preparati a base di propoli sono risultati particolarmente attivi contro infezioni da
Candida, saccaromiceti, tricofili, e microspori in grado di provocare numerose affezioni
parassitarie (micosi) sull'uomo e gli animali. Tale azione sarebbe dovuta alla presenza
di acido caffeico, pinocembrina, pinobaucsina e benzii-p-cumarolo.
La propoli svolge azione fungicida anche nei riguardi di alcuni funghi che attaccano il mondo
vegetale.
Proprietà
antivirali
La Propoli svolge un'azione di inibizione nei confronti di alcuni tipi di herpers, il
corona virus e circa 10 tipi di infezioni virali.
Tale proprietà sarebbe dovuta essenzialmente alla frazione idrosolubile della Propoli.
Proprietà
cicatrizzanti
Da sempre la propoli è
stata impiegata sottoforma di unguento come cicatrizzante grazie alla notevole capacità di
stimolo della rigenerazione dei tessuti in caso di ferite e piaghe.
Proprietà
immunostimolanti
L'impigo della propoli
potenzierebbe l'azione dei vaccini (come quelli contro il tifo e paratifo) come evidenziato da
numerosi studi effettuati sui vitelli.
Proprietà vasoprotettiva
Sempre grazie aviazione
dei flavonoidi che costituiscono il cosiddetto 'fattore P' la propoli svolgerebbe un'azione di
prevenzione della permeabilità e fragilità capiliare.
Proprietà antiossidanti e antiirrancidenti
La presenza di
fenoli consentirebbe l'impiego della propoli anche nella conservazione dei grassi e degli
alimenti in genere in sostituzione degli additivi chimici.
Oltre a queste proprietà la propoli assunta per via interna migliorerebbe la secrezione dei
succhi gastrici, è diuretica, favorisce l'assimilazione della vitamina C, funge da antisenile
per l'effetto antiossidante e attivante dei complessi enzimatici.
Attualmente il maggior impiego della propoli rimane comunque quello esterno come
disinfettante, cicatrizzante e lenitivo, attraverso soluzioni, unguenti e pomate. L'uso
interno è ancora limitato al livello sperimentale anche a causa delle maggiori implicazioni e
della difficoltà di utilizzare preparati titolati.
Controindicazioni
Fino ad oggi non è stata
registrata nessuna significativa controindicazione nell'uso della propoli ad eccezione di
alcuni casi di Ipersensibilità e di sensibilizzazione manifestatesi in soggetti
tendenzialmente allergici, manifestazioni messe in relazione all'abbondante presenta di
allergeni nelle resine delle piante da cui le api traggono la propoli.
La Propoli in Dermatologia.
Le proprietà della
propoli presentano numerose applicazioni terapeutiche.
La dermatologia ha da sempre rappresentato il primo grande campo di impiego della propoli sin
dall'antichità. Oltre che per le contusioni, le ferite e le ustioni i preparati a base di propoli
possono
essere impiegati nella cura di un gran numero di affezioni: couperose, geloni, screpolature,
ascessi, foruncoli, supporazioni in genere, ulcere varicose, proctologia, calli, duroni,
intertrigine ed eritrodermia desquamosa dei lattante, eczema, psoriasi, cheratodermie,
radiodermiti e per alcune micosi.
In odontostomatologia la propoli viene impiegata essenzialmente per uso locale nell'igiene della
bocca, gengiviti, giassite, afte, stomatiti ulcerose, dolori e infezioni dentarie (soprattutto in
caso di
ascessi e monoliosi buccale).
La propoli può essere impiegata anche per le affezioni dell'apparato respiratorio contro: angine,
faringiti, rino-faringiti, laringiti, riniti, sinusiti e otiti.
In gastro-enterologia la propoli viene impiegata nella cura delle gastriti, delle coliti e di
alcune ulcere gastro-duodenali.
La propoli risulta infine efficace contro le infezioni e le infiammazioni dell'apparato
genito-urinarlo: in particolar modo nella prostata dell'uomo e nella tricomoniosi nella donna.
Purtroppo fino ad oggi manca una vera e prolungata sperimentazione sulle possibili applicazioni
terapeutiche della propoli ma sono oramai numerose le esperienze che dimostrano la sua efficacia.
Preparazioni
e modalità d'uso.
La propoli, pura o associata
ad altre sostanze, si presta ad un numero infinito di preparazioni che ognuno, con un po' di
attenzione può realizzare da se senza il bisogno di specifiche conoscenze
sofisticate apparecchiatura.
Propoli grezzo
Ingredienti: propoli pura.
Rappresenta la forma più semplice ed immediata di impiego della resina. A questo scopo è bene
utilizzare solamente il propoli raccolto dalle griglie, poiché quello proveniente dal
raschiamento dell'arnia è in genere caratterizzato da un'eccessiva presenza di impurità e
corpi estranei come schegge di legno, spoglie di insetti, ecc.
Il propoli grezzo si consuma a piccole dosi (al massimo 3 g al giorno, assunti in tre riprese dopo i
pasti) che vanno fatte sciogliere in bocca per 20-30 minuti senza masticare, poiché a causa
della
temperatura corporea il propoli tende a diventare vischioso e attaccarsi ai denti essa risulta
un ottimo coadiuvante per tutte le affezioni della cavità orale e dell'apparato respiratorio (angine,
tonsilliti, faringiti, gengiviti, stomatiti, ascessi dentari, riniti ecc.). In genere risulta
sufficiente una cura di circa 20 g.
Propoli in granuli/polvere
Ingredienti: propoli pura.
Si trova in particelle di dimensioni variabili, è utile per tutte le applicazioni che richiedono un
uso interno e in particolare per disturbi dell'apparato digerente e urinario.
La posologia indicata è di un 1gr. tre volte al giorno prima dei pasti unita ad acqua, latte o miele.
E' bene iniziare gradualmente la cura.
Tintura di Propoli
Ingredienti: alcool etilico a 96° (70gr.), propoli pura(60 gr.).
La tintura si assume diluita in acqua,
latte,o miele (da 5 a 10 gocce), viceversa si possono fare : gargarismi, tamponamenti pennellature o
inalazioni. Per definizione la tintura è un preparato ottenuto mediante macerazione di una sostanza
in alcool etilico. Nel caso della propoli si
impiega alcool etilico a 96° in cui si lascia macerare la propoli nella quantità richiesta. In
genere il titolo delle tinture varia dal 1 5 al 30%, ciò sta ad indicare che 100 g di tintura
contengono rispetti-
vamente 85-70 g di alcool e 15-30 g di propoli. Purtroppo la propoli non è interamente solubile in
alcool anche se questo rappresenta uno dei suoi solventi d'elezione. La solubilità della propoli si
riduce dall'80 al 50% man mano che aumenta la sua concentrazione. Sicché per ottenere una
tintura al 30% di propoli occorrono 60 g di propoli (dei quali solo la metà andrà in soluzione) e 70
g
di alcool. A tali concentrazioni infatti la solubilità
della propoli è di circa il 50%.
Per facilitare la sua solubilità è necessario polverizzare la propoli, tenuta precedentemente in
frigorifero per favorire l'indurimento, con un piccolo mortaio, o meglio ancora con un macinacaffè
elettrico azionato per pochi secondi per evitare l'eccessivo riscaldamento della resina. Una volta
triturata si lascia macerare la propoli nell'alcool per circa 30 giorni, agitando la soluzione almeno
ogni 2-3 giorni per facilitare il contatto tra le particelle di propoli e l'alcool. Una volta pronta,
la tintura va filtrata delicatamente con un filtro di carta, evitando di smuovere il deposito presente
in fondo al contenitore che occluderebbe i pori dei filtro stesso.
La tintura di propoli si conserva bene a temperatura ambiente (20-25 C°)e al buio.
Collutorio
Ingredienti.- tintura di propoli (1 O- 15 gocce), acqua (mezzo bicchiere)
Si prepara versando 10-1 5 gocce di tintura di propoli in mezzo bicchiere d'acqua, agitando con un
cucchiaino per qualche istante fino a quando tutto il liquido non assume un colore bianco-giallastro.
Il collutorio alla propoli viene utilizzato come acqua dentifricia dopo i pasti. Il suo impiego è
indicato anche per la prevenzione della carie e di tutte le affezioni dei cavo orale, in maniera
particolare nei casi di gengivite, stomatite e alito sgradevole. Il collutorio può essere utilizzato
per effettuare gargarismi con effetto benefico contro i disturbi delle vie respiratorie.
Estratto molle di propoli
Ingredienti: propoli (300 g), alcool etilico a 96° (850 cc)
La tintura di propoli, preparata secondo le modalità già illustrate,si versa in una vaschettina
posta in prossimità di una fonte di calore o in ambiente caldo per favorire l'evaporazione
dell'alcool dalla
soluzione. E' sconsigliabile utilizzare la fiamma diretta a causa del-
l'estrema infiammabilità dell'alcool. L'evaporazione dell'alcool dalla soluzione deve
continuare fino a quando la tintura non si è completamente trasformata in una pasta cremosa.
L'estratto molle può essere applicato su foruncoli, ascessi, geloni, contusioni e ferite. Tenuto in
bocca a lungo allevia il mai di denti.
Miele al propoli
Ingredienti: miele (900 g), alcool etilico a 96° (70 g), propoli (60 g)
Il miele alla propoli rappresenta un dolce espediente per facilitare l'assunzione della propoli, il
cui intenso odore e il sapore amaro e pungente ne rende difficoltoso il consumo nella forma grezza.
L'estratto molle, ottenuto secondo le modalità sopradescritte, si aggiunge al miele mescolando
con cura. Per facilitare una più omogenea miscelazione dell'estratto molle necessario
utilizzare un miele non ancora cristallizzato o miele di acacia.
Il miele al propoli può essere impiegato come coadiuvante in tutti i casi per cui è stato
consigliato l'utilizzo della propoli grezza.
Oleum propolis
Ingredient¡.- propoli in polvere (25 g), olio di oliva o di mandorle (100cc.)
Questo antico unguento di semplice preparazione presenta proprietà battericide, cicatrizzanti e
rigeneranti e può essere impiegato nella cura di ferite, piaghe e ustioni. Si ottiene mescolando, in
modo omogeneo, i due ingredienti base.
"Calmante" per api/incenso
Ingredienti: propoli grezzo
L'incenerimento è un ottimo mezzo per utilizzare gli scarti di propoli che per
le eccessive impurità non possono essere impiegati altrimenti. Una volta bruciata, la propoli
sprigiona un gradevolissimo odore adatto per profumare gli ambienti.
Gli apicoltori possono utilizzare gli scarti della propoli bruciandoli nell'affumicatore. Il fumo
della propoli svolge azione tranquillante nei confronti delle api.
Vernice di Stradivari
Ingredienti.- tintura di propoli (150 g), cera d'api (75 g), olio di lino (275 g)
Come è noto il celebre Stradivari la utilizzava per i suoi meravigliosi violini, le cui
eccezionali qualità sonore sembrerebbero in parte dipendere anche dalla particolare qualità di
propoli.
Per produrla si scioglie la cera nell'olio di lino riscaldato a bagnomaria, quindi si aggiunge a
freddo la tintura di propoli ed eventualmente il colore nella quantità indicata dalla ditta
produttrice. Naturalmente per questo tipo di impiego la tintura di propoli può essere preparata con
alcool etilico denaturato al posto di quello puro.
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