T.D.P. è una materia è suddivisa in due parti:
laboratorio e teoria, strutturata a sua volta in grafico e
orale. La parte che si occupa della progettazione viene curata dal
professore, dove si realizzano veri e propri progetti, mentre per la
realizzazione degli impianti (parte pratica) viene assistita da un apposito
docente competente nel settore impiantistico.
Al 5° anno si studiano macchine programmabili a controllo,
come il P.L.C., un vero e proprio computer in grado di gestire impianti di
vario tipo con una logica programmabile, ossia controllato tramite
programma, e gestibile mediante tastierino numerico o P.C.. Questo è un
vantaggio che man mano soppianterà la vecchia logica cablata, infatti se il
dispositivo collegato ad esso dovrà compiere un operazione differente dalla
prima, non sarà necessario ricablare l’intero impianto, ma bisognerà
memorizzare il nuovo programma, contenente le nuove operazioni da far
svolgere al P.L.C..
Altro
passo importante, che si occupa la teoria, è lo studio di apparecchiature
di manovra di “vecchia” generazione, quali: teleruttori, temporizzatori
meccanici, bobine, vari tipi di pulsanti; e non solo, ma anche calcoli di
illuminotecnica, studio di apparecchi illuminanti e progettazione di piccoli
insediamenti industriali. Invece la parte pratica, e sicuramente quella più
interessante, che si occupa della realizzazione di alcuni semplici impianti
di manovra, quali: avviamento di un m.a.t., avviamento di un m.a.t. a stella
e poi a triangolo, avviamento automatico di un m.a.t. a stella e poi a
triangolo, inversione di marcia di un m.a.t., inversione automatica di un
m.a.t., impianto di una lampada a neon, e i cablaggi con il P.L.C. di un
cancello automatico e di un impianto semaforico. Ovviamente nella parte
grafica, si mettono nero su bianco tutti questi progetti, muniti di schema
di comando, schema di potenza, programma a.w.l. o step 5,diagramma a
contatti ladder e collegamento ap.l.c.