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Un invito a soffiare sull'afflato- Volare - Tel Aviv -E' colpa mia - Buio - Abatjour - Crateri
note a nuove poesie: Peter Pan- Tra le rughe-Eh-Triste-Sei Tu l'artista

Giovanni B.

(puoi leggere un'altra sua poesia nella Festa della Luna)

Un invito a soffiare sull'afflato

Un invito a soffiare sull'afflato
Io non sono un poeta lo sento
ma ci provo ad accendere un fuoco
voi cercatemi un filo di vento

Sentimenti colori e valori
son fiammelle vivaci e bambine
ch'han bisogno di aria e di amore

Quante pire hanno acceso i poeti
senz'intuire che incendio sarà
e se c'è chi alimenta la brace

E' chi scrive che spande poesia
è chi legge che soffia sul cuore
può bastare una blanda folata

e la fiamma che intensa propaga ni


Volare

Cieli aperti d'immenso e di tempo
cieli gonfi di gocce perlate
e di livido broncio truccati

Cieli afosi cui tutto traspare
cieli verdi di chioma silvestre
e di tenera vita nascente.

Cieli bianchi di stelle imminenti
cieli d'anime in volo planare
sugli assolo di bave intonate.

E librarmi nel vasto silente
ed ascender nell'aria infinita.

(arrivate il 22/06/2001)

Tel Aviv discoteca del mondo

E si vestì di morte
raccolta giorno dopo giorno
ad imbottirsi d'odio ed esplosivo
e carne dispersa ovunque.

Giovani brandelli inconsapevoli
intrisero di sangue
il lungomare e l'universo
ad offender occhi restii.

E mai sapremo
qual desiderio di vendetta
o giustizia o calcolo o follia
lo trasportò ad immolar l'umanità
sul ballatoio del mondo.

E l'odio crebbe incolto,
alto, rosso e scuro
a celar per sempre l'orizzonte,
sino a quando un lui,
uno dei tanti,
seduto dalla parte giusta o sbagliata,
codardo o ardito che sia,
perdonerà….. …..

più d'una volta.

ÈE' colpa mia

È inverno inoltrato nel mio cuore
a consumare sputi e fallimento
ché arranco nel disagio del mio corpo
e scavo nel profondo per scoprire
che è solo colpa mia.

È mia la colpa di questa corsa rosa
disciolta dentro farmaci e siringhe
e l'esaltar quest'incoscienti
ch'anelano la vetta sopra tutto.

È colpa mia che coccolo gli sponsor
e fingo e credo
alle fandonie ed all'altrui verginità.

È colpa mia il buco nell'ozono,
gli ordigni kamikaze,
la clandestina piaga
e l' Africa affamata.

È mia la colpa
se a Pristina si muore
se è pazza anche la mucca
e l'AIDS devasta il mondo.

È colpa mia che ho scelto
ed ho subito
senza muovere un dito
cattiva compagnia.

(Brescia 8 giugno 2001)

Buio

Quando la notte si cela
approfittando di se stessa
solo fari licenziosi a lacerare
l'unità delle tenebre .

E tu luna novella dove sei?

Abatjour

È fioca luce
sul comodino del mondo
e rischiara cuori frementi
a sfogliare pagine d'amore.

Crateri


Scivoli giù leggera e silenziosa,
sorvoli come un guanto il dorso valle
a carezzare docile le case
filtrando aria rovente di Sicilia
e calda lingua scendi verso il mare.

Così scompari timida natura
se l'uomo erutta sangue per le strade
e prepotente sale alla ribalta.

Nota di Arturo a "Nuove poesie di Giovanni B.. Queste poesie non sono nuove nel senso che sono recentissime ma perchè sono state ritrovate nel mio computer che, causa problemi di vario tipo, (non ultimi virus inviati) aveva subito una serie di analisi e ristrutturazioni tecniche. Lo spostamento di alcune cartelle mi aveva fatto credere di aver smarrito qualche file o lettera. Ho ritrovato questo ed altro materiale che con piacere pubblico certo . Un ringraziamento particolare a Giovanni (che da un po' di tempo non sento) per la sua intensa partecipazione con versi, lettere ed opinioni che ha dimostrato di aver raccolto lo "Spirito" del sito.

Peter Pan

La casa dei sogni è di cielo,
pennellata di stelle e lune sbeccate
ma non v'entrano sogni fasulli,
i fantasmi di notti agitate.
La casa dei sogni è blindata,
protetta da tripla mandata,
ché fuori c'è il mondo


Tra le rughe

Di sabbia e vetri rotti di clessidra
le tasche colme e lise a seminar la terra
ed io che puzzo come l'aria
che suo malgrado mi circonda.
Codesta vita senza fine
mi pesa sulle ossa più di sempre,
rallegrarmi dovrei
chè l'età media è levitata, ma poi?

E poi scoprire tra le pieghe
ahimè sol dilatarsi di vecchiaia,
e questo mondo che ride
nemmeno coi guanti mi sfiora


+ Eh

Sfiorerò
i passi dimenticati
i riccioli corvini
i primi batticuore
le franche lotte al sole
e i sospirati amori
quasi credibili.
E riavrò
distese labbra al mondo
e fresco pianto al viso
e il cuor rimesso a nuovo
e ancora sfiorerò la vita


Triste

Ciò che vedo
ciò che sento
è consunto e polveroso
e la sera non è panno sul giorno


Sei tu l'artista

A sogni nudi busso alla tua porta
e ti regalo fiori e poi dolori,
l'onde del mare, albe silvestri,
l'incanto della luna, e stelle,
oh si, un infinito di stelle.
Pensaci un po'
ti porto guerra e amore,
l'essenza della vita
e un mondo che è o non è
ma chiudi gli occhi
e fanne ciò che vuoi
perché sei tu poesia

(poesie ricevute 26/11/2001)

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