Le
origini di Comiso risalgono al periodo siculo-greco ed è probabile l'ipotesi
secondo cui la città, allora Yhomisus Kasmenarum, sia stata fondata dagli
abitanti di Casmene, sito distrutto nel 121 ac dal Console romano Marcello che
volle punire con Siracusa anche le cittadelle ad essa collegate.
Il centro
sì insediò attorno alla Fonte Diana, nel punto in cui sorsero anche
le terme romane. Del medioevo restano testimonianze dello stile gotico-catalano
rimaneggiato e spesso sopraffatto dai rifacimenti rinascimentali e
settecenteschi.
Tra i più importanti edifici storici di Comiso figurano la
Chiesa Madre e quella dell'Annunziata.
Questa è arricchita da una monumentale
scalinata e presenta un interno ornato da magnifici stucchi.
La Chiesa Madre si
caratterizza, invece, per lo slancio della facciata, per l'elevazione della cupola
e per gli affreschi del XXII secolo dell'interno.
Da visitare la Chiesa
dei padri Cappuccini dove si conserva un pregevole tabernacolo in legno; vi è
annessa una cripta dove di conservano i corpi mummificati di religiosi e laici.
Nella zona nord di Comiso vi è il Castello Aragonese, imponente costruzione dei
Naselli d'Aragona.
Da vedere anche la chiesa di San Francesco che, costruita nel
XIV secolo custodisce un sarcofago dedicato a Gaspare Naselli, Conte di Comiso,
la cui statua è di stampo gaginiano. Accanto alla chiesa vi è un elegante
chiostro.
Comiso è divenuta celebre nel mondo non solo per essere stata la
città natale di Gesualdo Bufalino, ma anche per l'estrazione e la lavorazione
della pietra bianca che ha favorito da sempre il lavoro artistico di scalpellini
e artigiani. |