Città
di antichissime origini, Ragusa è situata ad un'altezza che varia dai 500
metri del nucleo originario, Ibla, ai 600 metri della parte nuova
edificata tra il Settecento e l'Ottocento nella zona denominata Patro.
Esistente già in età sicula, come testimoniano le tombe della valle del
Golfalone ed i reperti funerari conservati nel locale museo archeologico,
Ibla fu occupata dai greci, i quali la chiamarono Hybla Heraia, per
distinguerla dalle altre omonime città della Sicilia Sud-Orientale.
Di
età greca restano varie necropoli: si trovano a Monte Rito e nelle
contrade Balatelle, Cortolillo, Cucinello e Tabuna.
I Romani,
subentrati ai Greci, modificarono il termine Heraia in Hereum
prima ed Hereusium dopo, e da questo, in età bizantina si pervenne
a Reusia, da cui derivarono l'arabo Ragus e infine l'attuale
forma Ragusa.
Fu
in età normanna che la città conobbe un notevole sviluppo, tanto che
divenne contea con Goffredo d'Altavilla, figlio di Ruggero I.
Dopo le
difficoltà del periodo svevo, che vide la soppressione della contea, la
stessa fu ripristinata sotto gli aragonesi, passando alla potente famiglia
dei Chiaramonte.
Con i successori di questi, i conti Cabrera, la
sede della contea , verso la metà del XV secolo, passò sotto la
giurisdizione di Modica. Distrutta dal terremoto
del 1693, Ragusa Ibla venne riedificata in due distinti siti,
dando vita a due diversi comuni.
Ragusa
e Ibla - questi i nomi dati ai due centri abitati che sorgono
ancora l'uno di fronte all'altro - successivamente si riunificarono, per
poi risepararsi e riunirsi definitivamente nel 1926, quando Ragusa divenne
anche capoluogo di provincia.
Oggi
Ragusa è il capoluogo di una provincia che comprende dodici
Comuni, denominati, nel loro complesso e per le loro
caratteristiche peculiari: Le dodici
Terre...
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