Giarratana,
insieme a Monterosso e Chiaramonte, fa parte dlel'itineraio
montano degli Iblei. Il centro si trova oggi non molto
distante da Cerretanum, località distrutta dal sisma del
1693. Giarratana conserva antichissime vestigia e
testimonianze che si trovano in coincidenza dei villaggi
prestorici che sorgono nei pressi della cittadina. Un tempo
abitati dalle tribù sicule, i villaggi sono stati
sottoposti a scavi da parte dell'archeologo Paolo Orsi.
Secondo gli studiosi, sono da identificare con questi luoghi
dei quali si conservano solo le strutture murarie, i siti di
Erbesso e di Casmene.
Di Giarratana, in senso stretto, si hanno notizie solo dal
Medioevo in poi e più precisamente dall'età dei Normanni,
quando le vicende storiche del centro montano si
intrecciarono con quelle del resto della Sicilia. Dopo
la cacciata degli Angioini, fu signore di Giarratana anche
Gualtieri da Caltagirone. Dopo, la cittadina fece parte
della Contea di Modica e, infine,
passò alla famiglia di Simonetto Settimo, la quale fece
realizzare un grande castello, i cui resti sono ancora oggi
visibili nella parte alta del centro abitato.
Numerose le chiese poste nel centro storico della città:
quella di Sant'Antonio Abate che conserva al suo interno la
statua della Madonna della Neve (patrona di Giarratana);
quella barocca di San Bartolomeo; quella Madre che si trova
in piazza Municipio. Giarratana è anche celebre per la
produzione di un particolare tipo di cipolla, alla quale è
dedicata una colorata sagra che si svolge ogni anno. |