Santa Maria di Costantinopoli sotto il titolo dei Santi Medici Cosma e Damiano

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Omaggio a Angelo Fanelli

Angelo Fanelli un esempio per tutti
(di Emidio Piccinni compianto segretario della Confraternita di Santa Maria di Costantinopoli)

Parlare del compianto Angelo Fanelli non è cosa facile, in quanto di lui si possono elencare soltanto i lati positivi, in mancanza di quelli negativi.
La sua improvvisa scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile nella propria famiglia, nell’interno della Confraternita di Santa Maria di Costantinopoli, della quale è stato per circa un ventennio un incomparabile timoniere nella intera città.
Uomo apprezzato e stimato da tutti, particolarmente da quelli che hanno avuto il piacere di conoscerlo da vicino, per la sua grande fede e per la particolare devozione per i Santi Medici.
Il trasferimento delle Statue nella Chiesa di San Giuseppe, avvenuto due anni orsono, lo aveva talmente ferito nel proprio intimo, tanto che una domenica, durante l’ascolto della Santa Messa, contrariamente a tutte le altre volte, avevo notato in lui un atteggiamento piuttosto triste, per cui preoccupato gli chiesi se era afflitto da qualche preoccupazione, mi confessò di avere l’impressione che dal giorno del trasferimento i Santi Cosma e Damiano non gli venivano più in sogno e che non gli sorridevano più come prima …. quasi a dire che si sentiva responsabile del loro trasferimento e che da tale periodo aveva cominciato ad accusare qualche problema di salute.
Questo problema aveva creato in lui quasi una fissazione, tanto che da qualche mese a questa parte, e cioè da quando i lavori di restauro sono arrivati nella zona della vecchia Chiesa di via Di Mezzo,non faceva altro che parlare del rientro e dei festeggiamenti da programmare per l’occasione.
Lui era della piena convinzione che una volta realizzato il rientro, la sua anima avrebbe avuto pace.
Angelo Fanelli si è distinto come poeta, scrittore, commediografo e le sue opere lasciate ne sono la testimonianza.
Nella Confraternita, era di esempio per tutti, per la sua inimitabile umiltà e affabilità, disponibile per tutti, sempre pronto a venire incontro a chiunque ne avesse bisogno. Un uomo di pace..
Ci sarebbe da dire ancora tanto ma preferisco far parlare i ricordi e le sue opere di bene.
E’ meritevole di essere ricordato nelle preghiere quotidiane.

Emidio Piccinni
(da Nazzecanne Nazzecanne =rivista della Confraternita del Carmine di Taranto=)

Nota: Il trasferimento dei Santi Medici dalla Chiesa di Via di Mezzo alla Chiesa di San Giuseppe in Via Garibaldi, è avvenuto il 19 Giugno 1998)




 
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