Le
più antiche tracce documentali certe di Vallis Sorana si
devono allo storico benedettino Leone Marsicano, vissuto
nella seconda metà dell'XI secolo, il quale menziona nei
suoi scritti chiese dedicate ai Santi Stefano, Nicola e
Donato, situate appunto in Vallis Sorana. Nel 1173 Balsorano
era feudo di Ruggero d'Albe e continuò a far parte della
Contea d'Albe per tutto il XIII secolo. Dal 1463 al 1720
appartenne ai Piccolomini, da cui passò ai Testa e, nel
1806, a C.Lefebvre. Divenuto Comune nel 1809, Balsorano fu
sconvolto dal terremoto del 1915 e successivamente
ricostruito all'esterno dell'antico insediamento.
L'antico
borgo di Balsorano è dominato dal fascino del Castello
Piccolomini, perfettamente conservato nella sua struttura e
anche all'interno, dove è custodito un cospicuo patrimonio
di cimeli e testimonianze storiche. Edificato
originariamente intorno al XIII secolo come bastione
fortezza, divenne in seguito, residenza estiva dei
Piccolomini, Conti di Celano. Tra i resti più significativi
dell'antico passato di Balsorano sono senz'altro da
segnalare quelli di due torri medioevali costruite sulla
riva sinistra del fiume Liri, in località "Le Starze".
Su una delle due torri è stata edificata la chiesa
campestre di S.Maria delle Grazie, ormai in stato d’
abbandono. Tra le numerose testimonianze del connubio tra
arte e natura, che si trovano disseminate nella Valle
Roveto, è da visitare il Santuario di S.Angelo delle
grotte, ubicato in una maestosa grotta naturale, a circa 900
m.s.m., in posizione da cui si gode una meravigliosa vista
sulla Valle del Liri. All'interno della grotta si conservano
affreschi di scuola tarda rinascimentale di notevole pregio
artistico
Galleria
Fotografica
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