Il
nome "Civitella" appare per la prima
volta in un documento del sec. XI, prima di
allora si chiamava Petrarolo. La sua storia però
è molto più antica, vista la recente scoperta
di un villaggio preistorico in località
"Le Fosse"(vedi frammenti
ceramici con decorazioni).
Prima
dei romani il suo territorio era compreso in
quello del bellicoso popolo italico dei Marsi.
In seguito, con la dominazione romana, Civitella
fu un piccolo villaggio nei pressi del fiume
Liri, sotto la giurisdizione del municipio di
Antinum (l'attuale Civita d'Antino). Lo
confermerebbero resti di antiche terme che
tornarono in superficie nel 1912, durante gli
scavi per la costruzione della fornace (oggi
scomparsa) nei pressi della stazione
ferroviaria.
In
quell'epoca esisteva un villaggio senz'altro più
importante, che si trovava lungo la strada
allora molto trafficata, che collegava Antinum a
Lucus Agintiae (l'attuale Luco dei Marsi). In
questa località, oggi detta Casale,
sono state ritrovate antiche costruzioni, mura
poligonali, tombe, mosaici, vasellami vari e bronzetti
di ottima fattura. Con le invasioni barbariche i
due villaggi, troppo esposti, furono abbandonati
e Civitella si spostò sulla collina dove sorge
ora, protetta a nord e sud da due profondi
fossati naturali.
Dopo
l'anno 1000 la Valle Roveto subì l'influenza
dei monaci di Montecassino, che hanno conservato
nei loro archivi gran parte della sua storia.
Molta importanza ebbe il monastero di S.
Benedetto a Pascusano eretto a pochi chilometri
dal paese. In quel periodo Civitella appartenne
ai Conti dei Marsi e in seguito passò sotto il
dominio della contea di Albe. Furono gli stessi
Conti dei Marsi a donare ai monaci di
Montecassino altre terre alla chiesa di S.
Benedetto e, nel 1070, il castello di Meta.
Un'altra chiesa importante, menzionata nella
bolla papale del 1110 da Pasquale II, era quella
di S. Savino, il cui nome resta ad indicare un
gruppo di case nei pressi di Meta.
Nel
XV sec. il paese passò alla nobile famiglia
romana dei Colonna che furono anche Baroni della
Valle Roveto. I Colonna (dei quali è rimasto
anche il simbolo nello stemma comunale) avevano
a Civitella il loro rappresentante della
baronia.
Con
l'abolizione del feudalesimo nel 1806 Civitella
divenne circondario e comprese i paesi di Meta,
Canistro, Pescocanale, Castellafiume e Pagliara.
Dopo l'annessione al Regno d'Italia dal Regno
delle due Sicilie, Civitella Roveto diventò
capoluogo di mandamento. |