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Quartu Sant'Elena, nonostante possa vantare antiche origini,
non offre, ad esclusione delle chiese (alcune delle quali di notevole
pregio artistico) veri e propri monumenti. E tra i pochi che ci sono,
la maggior parte sono croci. |
Le prime croci furono apposte dai Frati Benedettini. Intorno
al 1400 venne eretta nel piazzale antistante la Chiesa di Santa Agata
(nell'attuale Piazza Azuni, ex Piazza Convento), una antichissima colonna
con capitello romano, sormontato da una croce gotica, eretta per segnare
il termine giurisdizionale del Convento dei Cappuccini (trasformato in
seguito in ospizio per i vecchi: il Buon Pastore), la cui chiesa conserva,
ancora oggi, la sua costruzione del XIII secolo. Si tratta di una croce
in marmo finemente scolpito, che rappresenta da un lato l'immagine del
Redentore e dell'altro quella della Vergine circondata da Angeli e da
simboli Evangelisti. |
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Altre croci poi vennero apposte, a ricordo delle loro predicazioni,
dai Missionari che visitavano il paese. In sostituzione di una di queste
croci ("Sa Cruxi Santa") i Missionari Passionisti ne collocarono
un'altra nel 1932 all'entrata di Via S. Antonio, sulla Piazza IV Novembre.
Sa Cruxi Santa originariamente si erigeva in mezzo alle aie (l'attuale
Piazza IV Novembre) come simbolo di redenzione per quanto accadeva in
quei luoghi: nelle vicinanze si trovava la "Funtana de is aggancius",
un pozzo della tortura con dei ganci alle pareti e sul fondo, in cui venivano
gettati i condannati. Nel secolo scorso, a causa dei lavori di urbanizzazione
della città il pozzo fu colmato, mentre la croce fu spostata, intorno
al 1915, di circa 30 metri più a est. |
Più recente è un'altra croce
eretta nel 1953 dai Missionari Redentoristi, sita in Via Manara,
di fronte allo Stadio Rosas: |
Infine, si ricordano anche le tante croci, alcune raffiguranti
scale e strumenti di tortura, altre in legno nero, poste in prossimità
degli incroci più frequentati e che servivano a celebrare
le stazioni della Via Crucis o dei
"Setti Deus", rito
ormai scomparso:
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A conclusione della disamina dei
"monumenti" a carattere religioso, fa eccezione la colonna della
Madonnina (in marmo bianco su colonna in granito rosa), eretta nel 1958,
a ricordo della consacrazione di Quartu a città Mariana, a sinistra
del Piazzale S. Elena, luogo che fino al 1850 era adibito a civico cimitero. |
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