Il WEB dell'ASPIDE !?!

 

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Il Cavallo è un grande atleta!!!

Se non riuscite a "capire" il vostro "amico",

LEGGETE QUI SOTTO !!

 

1) homepage
2) il cuore del cavallo
3) la soglia anaerobica
4) lattacidemia
5) chi sono
6) casi clinici
7) risposte cardiache

 

LATTACIDEMIA

 

Tradizionalmente l'accumulo di lattato a livello ematico viene considerato un indice della fatica metabolica. Per questo motivo cavalli che presentano concentrazioni minori di acido lattico, in risposta ad un esercizio standardizzato, vengono considerati atleticamente più dotati. A causa del prevalente impiego del metabolismo anaerobico durante una competizione al trotto il cavallo, impiegato in questa disciplina, deve tollerare alte concentrazioni di lattato ematico.

Un aumento della lattacidemia durante lo sprint può riflettere una condizione necessaria e favorevole legata ad un rapido rifornimento di ATP attraverso il metabolismo glicolitico anaerobico. L'accumulo di lattato durante un esercizio può essere valutato assieme ad altri parametri per valutare le prestazioni atletiche e lo stato di forma di un cavallo atleta.

La determinazione del lattato è stata infatti correlata alla frequenza cardiaca, alla concentrazionedi piruvato, alla percentuale di fibre di tipo II ed alla attività della lattico deidrogenasi. Questi studi hanno consentito di rilevare oltre all'esistenza di una correlazione lineare tra la velocità del cavallo e frequenza cardiaca, anche di una correlazione esponenziale tra la velocità sostenuta dal cavallo e la concentrazione ematica di lattato.

L'interpretazione dell'accumulo del lattato ematico durante un esercizio deve considerare non solo la sua velocità di produzione ma anche quella di rimozione. L'aumento della lattacidemia rispetto ai valori di riposo indica un supplemento anaerobico alla produzione di energia ed è pertanto indice del debito di ossigeno. Il lattato rilasciato nel sangue falle fibre muscolari viene poi metabolizzato dai tessuti gluconeogenetici, per un 90% nel fegato ed il restante 10% a livello del rene ed a livello muscolare.

Ad esercizi a bassa velocità, corrispondono valori di concentrazione ematica di acido lattico più o meno costanti mentre, all'aumentare della velocità, il valore della concentrazione di acido lattico aumenta molto rapidamente. A questa velocità corrisponde la soglia anaerobica, cioè corrisponde a quella intensità di sforzo muscolare in cui il metabolismo anaerobico prevale perchè l'offerta di ossigeno, o la capacità ossidativa, non sono sufficienti perchè l'acido piruvico entri nel ciclo di Krebs.

Il lattato formatosi quindi a livello muscolare, viene rilasciato nel torrente circolatorio e può essere valutato al termine dell'esercizio. La determinazione del lattato, associata ai valori di soglia anaerobica, può essere utilizzata per valutare la capacità fisica e per scegliere la giusta intensità degli esercizi ottimizzando i programmi di allenamento di ogni soggetto.

 

 ettore ballardini