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IL 118 (LEGISLAZIONI E MODELLI OPERATIVI)

          L'attuale sistema del soccorso in Italia, è basato su un coordinamento centralizzato a livello provinciale per quanto riguarda la ricezione delle chiamate e la gestione dei mezzi di soccorso.

          Le strutture delegate a tale funzione sono individuate nelle Centrali Operative (C.O.), alle quali fanno riferimento le linee del numèro unico nazionale per emergenza sanitaria: il 118.

          Concetti importanti, quali la riduzione del therapy free interval (intervallo di tempo senza terapia), stanno entrando a far parte della cultura dell'emergenza, sempre più diffusa ed estesa, e devono trovare adeguate risposte organizzative che permettano di ottimizzare le risorse disponibili, assicurando al sistema efficacia ed efficienza.

          Le C.O. nascono proprio con l'obiettivo di coordinare le attività legate al trasporto e al soccorso sanitario, e di ottenere un razionale utilizzo delle risorse, in genere già presenti in numero sufficiente a coprire il bacino d'utenza.

          Questa organizzazione consente:

a)        un aumento dell'indice di produttività dei vari mezzi, con possibilità di utilizzare risorse anche ad alta specializzazione, laddove ve ne sia reale necessità;

b)        un miglioramento nei tempi di risposta alle richieste di soccorso e un abbassamento del tempo medio di ospedalizzazione;

c)        una riduzione reale del therapy free interval e di conseguenza un aumento della speranza di vita degli infortunati, anche molto gravi;

d)        una potenziale diminuzione dei giorni di degenza e un precoce reinserimento nell'attività produttiva, con conseguente diminuzione della spesa sociale.

          La C.O. permette inoltre di far fronte ad alcune esigenze specifiche, proprie di questo tipo di coordinamento, quali:

copertura 24 ore su 24;
presenza di operatori dotati di preparazione specifica;
disponibilità di risposte differenziate in base al tipo di richiesta (mezzi di soccorso di base e avanzato);
comunicazione costante con le altre forze pubbliche di pronto intervento (Vigili del Fuoco, 112, 113, Protezione Civile).

          Per adempiere a tali funzioni tutte le C.O. della regione sono collegate tra loro con una rete telefonica autonoma. Tramite la stessa rete telefonica ogni centrale operativa è collegata alle principali strutture e servizi della provincia, ossia con:

guardie mediche;
ospedali e reparti di emergenza (pronti soccorsi, cardiologie, rianimazioni, centri antiveleno, ecc.);
postazioni delle ambulanze (Pubbliche Assistenze, Misericordia, CRI, Ospedali, ecc.);
servizi non sanitari (Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Vigili Urbani, 112, 113, 116, Comune, Prefettura, Regione, Autostrade, Ferrovie dello Stato, Aeroporto).

DISPATCH E CODICI DI INVIO

          Ogni C.O. opera esercitando un filtro e una discriminazione su tutte le chiamate che riceve; tale funzione (definita dispatch, dall'inglese to dispatch = distinguere) si basa su tre momenti:

la ricezione della richiesta di soccorso da parte dell'utente;
la raccolta dei dati da parte dell'operatore di centrale;
l'attivazione del sistema di soccorso.

          La richiesta di soccorso è un momento chiave nell'ideale «catena del soccorso», perché dipende esclusivamente dal grado di collaborazione dell'utente. Infatti, la capacità da parte del soccorritore occasionale di dominare la propria ansia e il grado di conoscenza del sistema di soccorso giocano un ruolo fondamentale non prevedibile. Per ridurre al minimo le possibili conseguenze di tali variabili è importante attivare un'educazione sanitaria di base, mirata a strati di popolazione sempre più vasti, partendo da gruppi o comunità di cittadini più esposti per vari motivi (lavorativi, sociali, ecc.) a rischi di emergenze sanitarie.

          Per la raccolta dati si ricorre, nei sistemi di soccorso evoluti, all'impiego da parte dell'operatore di centrale di un'intervista prestabilita, approvata dall’infermiere di Centrale, in modo da uniformare il più possibile le informazioni e ridurre al minimo la componente soggettiva legata alla valutazione dell'operatore. Tale intervista riguarda in parte informazioni sanitarie essenziali circa le funzioni vitali del paziente (coscienza, respiro, emorragie in atto, dolore toracico, ecc.) e in parte informazioni ambientali e sullo scenario (trauma o no, numero mezzi coinvolti, numero feriti, presenza sul posto di personale sanitario, ecc.).

          A seconda del tipo di risposta fornita, l'intervista consente all'operatore di identificare una priorità di intervento, aiutandolo nello stesso tempo a individuare la risposta più idonea alla situazione in termini di uomini e mezzi.

          Una volta identificata una priorità d'intervento, l'operatore di centrale, applicando protocolli operativi e gestionali precedentemente stabiliti, attiva i mezzi a disposizione utilizzando un sistema di codifica che individua 4 livelli di priorità crescente attraverso una suddivisione in colori (codici colore). Ogni livello di codice di invio consente agli operatori dei mezzi di soccorso di usare o non usare sistemi di segnalazione, sia acustici (sirena) che visivi (girevoli), e vincola gli operatori a rispettare una certa cadenza temporale di partenza.


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