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Il
Fiore sardo, giovanissimo, si può utilizzare da tavola, per spuntini veloci,
o anche fritto o arrostito, usato in cucina fuso con fave fresche. Stagionato
è eccezionale grattugiato, con qualsiasi tipo di pasta, con le minestre,
con le polpette di carne. Sui piatti tipici sardi si spolverizza in abbondanza
sul Pane frattau, su i Culurjones di formaggio fresco, sul pane fresa
cosparso di pomodoro fresco, sulle anguille in umido, sulla polenta, sui
maccheroni, sulle minestre. Ottimo con le patate arrosto, accompagnato
da salumi, pomodori freschi, cipolle e da buon vino rosso. Appena fatto,
senza che venga salato, e dopo alcuni giorni che diventa leggermente acido,
viene fuso per fare i ravioli, sos culurjones o per fare sas sevadas o
dolci come sos rubiolos (in questo caso il formaggio deve essere dolce,
non acido).
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In
Sardegna è spesso usato a colazione, come aperitivo, oppure a fine pasto.
Un formaggio che si conserva bene per molto tempo, anche senza l'uso del
frigorifero, mantenendo inalterato il sapore e la consistenza della pasta
anche dopo averlo porzionato, senza nessuna alterazione organolettica.
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Trattandosi
di un formaggio a lunga stagionatura, è altamente digeribile, poiché i
grassi e le proteine vengono in parte demoliti e lo stomaco deve lavorare
meno. E' indicato nella dieta degli sportivi, in quanto si evita di avere
lo stomaco impegnato nella digestione durante gli allenamenti. Questo
tipo di formaggio stagionato può sostituire degnamente le proteine della
carne. Recentemente su note riviste del settore caseario sono apparsi
articoli e ricerche bibliografiche che documentano gli effetti positivi
dei formaggi a latte crudo, come il Fiore sardo. Ogni forma è un mondo
di profumi. Sentiteli.
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