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Premessa
Si è concluso il secondo anno di vita della Fondazione
ed il lavoro svolto comincia ad avere una significativa consistenza.
La Fondazione:
* ha incontrato numerose famiglie
sensibili al problema del "dopo di noi" e, più
in generale, interessate ad un progetto di vita adulta autonoma
dalla famiglia, per il proprio congiunto disabile, da avviare
"durante noi"
* ha stretto collaborazioni ed instaurato rapporti con varie
altre organizzazioni
* ha avviato, nell'ambito delle collaborazioni instaurate,
due progetti residenziali, uno dei quali, la residenza in
Cascina Biblioteca, è ormai completato
* ha partecipato a Convegni e a Seminari con interventi
di presentazione degli obiettivi, delle attività
svolte e di quelle in programma.
E' quindi necessario, come
accade per ogni organismo produttivo, fare un bilancio per
misurare le cose fatte, verificare gli orientamenti seguiti
ed indicare il percorso futuro.
Le imprese, per misurare i risultati del proprio operato,
dispongono del Bilancio Civilistico e, attraverso il risultato
d'esercizio, ottengono un indicatore sintetico che consente
di esprimere un giudizio sull'andamento delle attività
annuali concluse.
Da qualche anno, le imprese profit accompagnano il Bilancio
Civilistico con il Bilancio Sociale attraverso il quale,
in una visione strategica aziendale di medio e lungo periodo,
intendono dare sostenibilità nel tempo all'impresa
al fine di farle acquisire o consolidare quel vantaggio
competitivo necessario ad ogni organizzazione economica
per garantire nel tempo la remunerazione del capitale di
rischio messo a disposizione dai soci.
Per una realtà non profit, quale è la Fondazione
Idea Vita ONLUS, l'obiettivo da perseguire è sostanzialmente
la coerenza con lo scopo espresso nel proprio atto fondativo.
Nasce, quindi, il concetto di Bilancio di Missione.
Esso si discosta dal Bilancio Sociale delle aziende profit
in quanto consiste in una rassegna sintetica e puntuale
dell'operato della Fondazione in relazione alla propria
Mission. Naturalmente, il Bilancio di Missione è
accompagnato dal Bilancio Civilistico che, tuttavia, assume
ruolo di supporto.
Il Bilancio di Missione è, in sintesi, lo strumento
in grado di dare piena legittimità all'esistenza
di un ente non profit.
E' in questa logica che il Consiglio di Gestione di Idea
Vita ha deciso di elaborare questo primo Bilancio di Missione,
di considerarlo lo strumento fondamentale di bilancio della
Fondazione e di presentarlo alla Riunione Plenaria, perché
in questa sede si ritiene che siano presenti tutte le tipologie
di interlocutori dell'organizzazione, i così detti
"stakeholder".
La letteratura definisce gli stakeholder gruppi, entità,
associazioni, soggetti con i quali l'organizzazione entra,
può entrare, dovrebbe entrare in rapporto. Sono le
singole forze con le quali l'organizzazione interagisce.
In italiano il termine è tradotto con: portatori
di interesse, interlocutori, attori sociali. Il termine
nasce in un memorandum dello Stanford Research Istitute
nel 1963 per significare quei gruppi senza il cui appoggio
una organizzazione non è in grado di sopravvivere
e viene utilizzato, inizialmente, in testi di studiosi americani
di strategia aziendale.
La individuazione degli stakeholder dipende dal contesto
nel quale ci si trova e dalla Mission della organizzazione.
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