L'analisi delle molteplici iniziative attuate negli anni dalle
varie Associazioni nel campo della residenzialità
per disabili, la constatazione
che, malgrado le energie profuse, non
esiste ancora una risposta generale ed adeguata
al problema, l'esame delle più pressanti esigenze espresse
dai genitori durante numerosi, specifici incontri hanno evidenziato
la assoluta necessità
di individuare uno strumento giuridico atto
a garantire:
1. la
salvaguardia della qualità della vita nel tempo
2. la
tutela del patrimonio impiegato allo scopo
3. la possibilità
di definire i criteri di governo e di funzionamento della
struttura complessiva
4. la opportunità
di partecipazione attiva dei genitori finché sono in
vita
5. l' accesso ad agevolazioni
fiscali specifiche
6. la opportunità
di favorire il coinvolgimento della società civile
e dell'ente pubblico.
Sono stati analizzati
gli strumenti giuridici contemplati dal nostro ordinamento:
la Società per Azioni, la Cooperativa sociale, l'Associazione,
la Fondazione ed il Trust.
Lo strumento giuridico
più adeguato risulta la Fondazione nella moderna ed
innovativa accezione di Fondazione di partecipazione, elaborata
dal notaio professor Enrico Bellezza e già applicata
nel campo della tutela dei beni culturali e naturali.
Il 21 dicembre 2000, presso
lo studio
del notaio Bellezza, un gruppo di famiglie, i
Fondatori Promotori, hanno costituito la Fondazione di partecipazione
Idea Vita ONLUS, prima Fondazione di questo tipo nel campo
del "sociale".
Questo strumento giuridico
è coerente con i principi costituzionali che riconoscono
la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità
e senza fini di speculazione privata e ne promuovono lo sviluppo
con i mezzi più idonei (articolo 45 della Costituzione).
Per
il problema della residenzialità dei disabili, la Fondazione
di partecipazione è uno strumento giuridico che racchiude
in sé gli elementi positivi della Associazione, della
Fondazione e della cooperazione rispondendo così,
in modo adeguato, alle più cruciali esigenze espresse
dalle famiglie.
Con riferimento
alla qualità della vita, aspetto che presenta risvolti
personali legati ad esigenze non completamente generalizzabili,
si é previsto di associare allo Statuto un Contratto
tra Famiglia e Fondazione di partecipazione al fine di definire,
con il livello di dettaglio desiderato, tutti quegli elementi
che, pur nella loro semplicità, concorrono a determinare
il grado di benessere nel quotidiano.
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