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YOGA E PARAPSICOLOGIA

La parapsicologia è la scienza che studi i fenomeni che vanno oltre la psicologia o che con essa hanno relazione; è sinonimo di Metapsichica, vocabolo coniato da Charles Richet ai primi del 1900, ma la Parapsicologia ha un orientamento più strettamente scientifico nello studiare facoltà extrasensoriali, che permettono conoscenze senza l’ausilio dei cinque sensi: telepatia, trasmissione del pensiero, veggenza nel tempo e nello spazio, telecinesi, bilocazione ed una vasta serie di manifestazioni paranormali che da secoli rientrano nella fenomenologia dello Yoga. La Parapsicologia è ormai entrata nelle università, conta associazioni scientifiche e laboratori di ricerca, primo fra i quali quello della Duke University (USA).

YOGA E PALEO PARAPSICOLOGIA

Gli “Yoga Stras” di Patanjali, s’inseriscono nella paleo-parapsicologia, rientrano fra le antiche scritture inerenti questa scienza. Gli “Yoga Su stras” “Aforismi Yota”, “Sentenze”, “Regole mnemoniche”, comprendono quattro capitoli o libri: il primo, di 51 aforismi, riguarda il samadhi o concentrazione estatica, il secondo, di 55 aforismi, riguarda il Sadhana, le regole di autorealizzazione, il terzo di 55 aforismi, riguarda i Siddhi o Vibhuti o poteri supernormali, infine il quarto, di 34 aforismi riguarda il Kaivalya o isolamento illuminato. Secondo Dasgupta i primi tre capitoli risalgono al II° secolo a.C., mentre il quarto probabilmente è del V° secolo d.C.

CLASSIFICAZIONE PARAPSICOLOGIA IN PATANJALI

E’ il terzo capitolo inerente i poteri supernormali che rientra nella paleoparapsicologia ed in modo particolare le esemplificazioni e le classificazioni degli aforismi dal 16 al 42. Il Sutra III.4 afferma che lo Yogi acquisisce i poteri quando “i tre: concentrazione, meditazione, estasi”, vengono praticati su un solo oggetto e costituiscono ciò che viene detto Samyana, fase sempre più approfondita di uno stesso processo contemplativo che porta alla conquista di poteri e conoscenze. Il Sutra III.5 afferma infatti: “con la conquista del Samyana si ha la luce della conoscenza. Da un’analisi comprata di vari testi sugli Yoga Sutra ecco alcuni aforismi significativi:

III.16 “Dall’esercitare Samyama (a) sui tre tipo di evoluzioni – del tempo – ne deriva la conoscenza del passato e del futuro”.

III.17 2Id. (a) – sulla parola, sul significato e sull’idea, ne deriva la conoscenza del significato del linguaggio degli esseri viventi”.

III.18 “Dalla diretta percezione degli impulsi sublimali (karmici) proviene la intuitiva conoscenza delle vite precedenti”.

Fra i casi di ricordi spontanei più interessanti vi è quello di Shanti Devi, vivente a Dheli, che a quattro anni, ricordava di essere morta di parto a Matura a 22 anni. La commissione d’inchiesta constatò l’autenticità di tale caso di reincarnazione. Fra l’altro, l bambina riconobbe con sicurezza il marito ancora vivente della vita precedente e rivelò molti fatti risultati esatti. Jan Stevenson ha studiato oltre un migliaio di casi di reincarnazione, descrivendone venti significativi.

III.19 (a) – su un’idea – o su segni del corpo – ne deriva (intuitiva) conoscenza della mente altrui”.

III.21 “Id. (a) – sulla forma del corpo, il potere di percepire può venire soppresso e ne deriva l’invisibilità”.

III.22 “Altrettanto dicasi del suono”

III.23 “Id. (a) – sul Karma – o impressioni sublimali – attivo o latente, o su segni chiamati arishta, ne deriva (intuitiva conoscenza) dell’epoca della morte”.

III.24 “Id. (a) – sull’amicizia – ed altri sentimenti – ne derivano i relativi poteri”.

III.25 “Id. (a) – sulle forze degli animali, esse vengono acquisite”.

III.26 “Id. (a) – sulla luce della facoltà transfisica ne deriva la conoscenza del (mondo) sottile, (di cose) nascoste o remote”.

III.27 “Id. (a) – sul sole ne deriva la conoscenza del sistema solare”.

III.28 “Id. (a) – sulla luna (ne deriva la conoscenza) della disposizione delle stelle”

III.29 “Id. (a) – sulla stella polare (ne deriva la conoscenza) dei movimenti stellari”.

III.30 “Id. (a) – sull’ombelico (ne deriva la conoscenza della costituzione del corpo”

III.33 “Id. (a) – sulla luce alla base del cranio, ne deriva la visione dei maestri perfetti (Siddahs) ”

III.34 “Id. (a) “Mediante l’intuizione si ottiene la conoscenza di ogni cosa”

III.35 “Id. (a) – sul cuore (ne deriva la conoscenza) della mente”

III.36-7 “Id. (a) – sull’anima e la (sua) pura sostanza luminosa, ne derivano l’udito, il tatto, la vista e l’olfatto sopranormali”.

III.38 “Questi sono ostacoli dell’estasi, ma poteri sul piano materiale”

III.39 “La mente dello Yogi può penetrare nel corpo altrui, allentando i legami (karmici) e conoscendo i punti di entrata”.

III.40 “Conquistando la correte antigravitazionale Udana, si ottiene la levitazione e non si affonda in acqua o nelle paludi”.

Secondo gli antichi testi Yoga medievali (Siva Samhita III.53 e Hathayogapradipika II 12-78) la sola scienza del respiro può procurare: levitazione (bhuchari), profezia (vakya siddhi), bilocazione (kamachari), chiaroveggenza (duradrishti), chiaroudienza (durasrute), visione di radiazioni sottili (sukshma crishti).

III.42 “Id. (a) – sopra la relazione tra il corpo e l’etere ne deriva il potere di telesportazione e di levitazione”.

FISIOLOGIA DEI POTERI PARANORMALI YOGA

Lo Yoga insegna esservi una fisiologi dei poteri paranormali classificati; essi vengono anche localizzati nel sistema dei chakras o centri superfisici –sui quali vi sono concordanze in generale o divergenze nei particolari – in questi centri, collegati a plessi nervosi e ghiandole endocrine, risiedono forze psichiche che la mentalità indiana ha poi divinizzato e personificato secondo la propria tradizione, elencandovi corrispondenze magiche, metafisiche, mitologiche, geometriche, cromatiche, ecc. Vi sono una trentina di questi chakras, distribuiti nell’essere umano, di cui sette maggiori, che indichiamo in breve, con i relativi poteri collegantisi, ricordando che non sono una peculiarità dello Yoga indiano – che li ha prestanti alla tradizione tibetana ed islamica – li ritroviamo infatti nell’antico essoterismo occidentale; per esempio in “Theosophia Pratica” di J. G.Gichtel, 1696, ed in “Le triomphe hermetique” di L. Saint-Disdier, Amsterdam 1699.

Nome sanscrito
Chakras

Muladhara
Sede dell’energia spiralina Kundhalinishakti, la cui ascesa risegli facoltà paranormali e spirituali. Potere di levitazione (Darduri siddhi)

Svadishthana
Poteri sull’acqua. Poteri psichici e intuizionali, conoscenze e poteri d’entità astrali

Manipura
Poteri sull’elemento fuoco (immunità da esso, passeggiata sul fuoco, ecc.) percezione di cose nascoste (Patala Siddhi)

Anahata
Poteri d’estasi, di viaggio dello spirito, di leggere i sentimenti altrui, di entrare nel corpo altrui (Bhuchari, Siddhi, Kechari Siddhi, Kaya Siddhi)

Vishudda
Conoscere i pensieri altrui, ciò che si dice lontano o nel passato

Ajna
Facoltà extrasensoriali in genere, ed in particolare veggenza nel passato, presente e futuro

Sahasrara
Poteri e conoscenze segrete nell’universo. Visione di mondi divini. Poteri d’estasi.

NOTE SU ALCUNI FENOMENI PRANORMALI DI MAESTRI INDIANI CONTEMPORANEI

Swami Sivananda (1187-1963) medico, che abbandonò la professione e fondò Sivanandashram a Rishikesh (India), che conta sedi in tutto il mondo. Manifestò un ricca casistica di fenomeni parapsicologici: guarigioni a distanza, bilocazioni, veggenze, trasmissioni e lettura del pensiero. “Come può Sivananda – pensava l’avvocato R. Tiwari, mentre andava verso l’ufficio del Maestro, partecipare alle attività materiali, se si è liberato dalla personalità e dalla mente? Quando mi vide, mi chiese subito “Conosci cos’è Lshavidya” – No – risposi. Allora spiegò ai presenti che significava: “Residuo di personalità presente nel Liberato, che non intacca l’Illuminazione”. Al mio ritorno a casa – continua Tiwari – scrissi una lettera a Siananda ed il giorno seguente (la lettera non poteva essere ancora nelle sue mani) ricevetti dal Maestro un telegramma che era una diretta risposta alla mia lettera”. Il biografo Sivagya informò sulla relazione di certo Subramaniani di Hrur, Sud India, in cui riferì che Sivananda apparve fisicamente a Srivilliputtur, mentre era in realtà a Rishikesh, per aiutare un discepolo, quindi scomparve miracolosamente come era apparso. Una folla di persone testimoniò il fatto. Oltre a manifestare le facoltà extrasensoriali accennate, Sivananda dimostrò in varie circostanze di poter comandare agli elementi modificando il tempo atmosferico.

Paramhasha Yogananda (1893-1952), Maestro famoso, la sua “Autobiografia di uno Yogi” è ricca di fenomeni paranormali. Egli fondò la “Self-Realization Fellowship” a Los Angeles, che insegna il Krya Yoga e conta numerose sedi nel modo. Yogananda, nel 1920, mentre era sulla nave diretta in America, tenne una conferenza sotto la diretta guida telepatica, del suo Maestro Sri Yukteswar, che si trovava in India. Sri Yuteswar profetizzò la propria morte (che avvenne il 9.3.1936) mentre Yogananda era in treno, ove ebbe la visione premonitrice. Yogananda stesso preannunciò in anticipo la sua fine (7.3.1952) ed il suo corpo manifestò il fenomeno di incorruttibilità. Descrisse un proprio fenomeno di levitazione, indicandone le sensazioni: “Guardai le mie braccia, le mossi e non ne sentii il peso, il mio corpo era di raggi divini e compresi che l’essenza degli oggetti è la luce”; rimandiamo poi al capitolo sul Santo della levitazione. Interessante fenomeno di materializzazione a distanza (bilocazione) è quello in cui il Maestro Sri Yuktewar, stando a Calcutta, appare a Serampore al discepolo.

Sai Baba nacque a Puttaparti vicino a Bangalore nel 1826; a 17 anni iniziò a manifestare i suoi poteri extranormali. Una grande quantità di testimoni ha assistito alle sue miracolose guarigioni, a materializzazioni di cenere miracolosa o vibhuti e di oggetti che donò, previde eventi futuri dei devoti, non solo pericoli, ma nascite, matrimoni, nuovi lavori. Nel 1961 il governatore Ramakrishna Rao si trovò in viaggio di notte in treno con la consorte, entrambi erano devoti a Sai Baba, quando il ventilatore prese fuoco: un individuo entrò dal portello che dava sui binari mentre il treno era in pieno corsa, riparò il ventilatore e scomparve da dove era entrato. Un altro inspiegabile aiuto durante un viaggio in aereo viene attribuito a Sai Baba, che la signora Ramakrishna si affrettò a ringraziare: Baba dimostrò di conoscere ogni dettaglio dell’incidente in volo e osservò: “Però non mi hai detto nulla dell’incidente del treno, quando il ventilatore prese fuoco e pensasti che fosse un ladro!”.

Sharma Yogi di Khaiuraho, nato nel ’36, ha visitato più volte il nostro Istituto, è uno Yogi autentico, genuino, che ha vissuto e talvolta si ritira ancora nella foresta di Madwas (Nord-India) ove risiedono in alcune caverne i suoi Maestri coi quali ha contatti telepatici e fenomeni di bilocazione (viaggi dell’anima fuori dal corpo) per i quali insegna tecniche specifiche per il loro ottenimento. Ram Prakash Sharma Yogi, laureato alla Sagar University, padre di 5 figli , ha percezioni extranormali assai sviluppate, nella foresta ha contatti e vede spiriti di antichi Yogi deceduti. Segue ed insegna la filosofia Yoga-vedanta e Tantra, ha avuto interessanti esperienze di estasi spirituali.

Bibliografia:

J.H. woods – The Yoga System of Patanjali – The Harvard University Press Cambridge, Mass. 1927.

Arthur Avalon – The Serpent Power – Ganesh e Co., Madras.

K.S.Ramaswami Sastri – Sivananda the Modern World-Prophet The Divine Lice Soc. Rishikesh, 1953.

Paramhasha Yogananda – Autobiografia di uno Yogi – Ed. Astrolabio, 1962.

Arnold Shulman – Baba – Sperling & Kupfer Ed. – Milano, 1961,

Howard Murphet – Sai Baba – Ed. Sadhana Torino, 1972.

Swami Venkatesanda – All about Sivananda – The Divine Life Soc., Mauritius Branch, 1971.

Ian Stevenson – Reincarnazione: 20 casi a sostegno – Armenia ed., 1975.



Contributi fotografici da: "SHRIMAD BHAGAVADGITA in PICTURES" by P.S. Mehra -------- "The Serpent Power" di Arthur Avalon Ed. Ganesh & Co. (Madras) Ltd.