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MICROSOFT WORD 2000

 

CAPITOLO OTTAVO

 

FORMATTAZIONE CARATTERE    

 

 Compito della videoscrittura non è solamente quello di digitare il testo in un documento, ma anche quello di sistemare il testo in una “struttura” che sia piacevole da vedere e comoda da leggere, viene chiamata la formattazione del testo. Formattare il testo significa per esempio scegliere il tipo di carattere con cui si scrive, la dimensione del carattere, il colore del carattere, l’allineamento e tutto ciò che riguarda gli aspetti “stilistici” del testo.
Di solito non si vuole applicare una formattazione uguale a tutto il testo, ma si vuole differenziare le varie parti del documento, per esempio i titoli dei capitoli sono più grandi del testo sottostante. Si deve quindi scegliere la parte di testo che si intende modificare selezionandola. Se non si seleziona un testo, i comandi di formattazione sono inutili (quasi tutti), è come se non fossero stati applicati.

 

BARRA DEGLI STRUMENTI

Nella barra degli strumenti formattazione si trovano i comandi più spesso utilizzati per modificare il carattere del testo. I primi due sono quelli mostrati nella figura 01. Se non si trovano i comandi di formattazione, consultare il capitolo 03.
 

 
FIG. 01
 

Il primo pulsante rappresenta il tipo di carattere, ogni nome rappresenta un modo diverso di scrivere. Si può pensare al tipo di carattere come alla scrittura delle persone: ogni persona scrive lo stesso testo in modo differente, personalizzato. Il carattere predefinito in Word è il Times new roman, per cambiare carattere si deve selezionare il testo e fare un clic sulla freccia nera vicino al nome del carattere, si apre una lista (figura 02), che rappresenta i vari modi di scrivere. Nella lista c’è una barra di scorrimento, perché l’elenco dei nomi è lungo. Una volta trovato il carattere che si vuole utilizzare si deve fare un clic sopra quel nome.
 

 
FIG. 02
 

La lista di caratteri è suddivisa in questo modo: in alto ci sono gli ultimi caratteri utilizzati, poi c’è una doppia riga per separare e sotto ci sono tutti gli altri, in ordine alfabetico.
Il secondo comando della figura 01 rappresenta la dimensione del carattere. Quella predefinita in Winword 2000 è 12, mentre nelle versioni precedenti era 10, per cambiare la dimensione di un testo si deve: prima selezionare il testo, poi fare un clic sulla tendina (freccia nera) e si apre una lista che rappresenta le dimensioni possibili (figura 03), infine si deve fare un clic sul numero scelto. Anche in questo caso è presente la barra di scorrimento perché la lista è lunga.
 

 
FIG. 03
 

Nella lista non sono presenti tutte le dimensioni, per esempio mancano quasi tutti i numeri dispari, è comunque possibile scegliere un numero diverso da quelli della lista. Si deve fare un clic all’interno della casella del numero, il numero viene selezionato in blu (figura 04), poi si deve cancellare il numero della casella (con CANC o BACK SPACE), digitare la dimensione desiderata e premere INVIO. Il tutto sempre dopo aver selezionato il testo da ingrandire.
 

 
FIG. 04
 

ESEMPIO. Carattere e dimensione.
Aprire un nuovo file e digitare il testo seguente, sostituendo (invio) come al solito:

Carattere Arial (invio) Carattere Wingdings (invio) dimensione 16 (invio) dimensione 40

Il testo dovrebbe risultare come nella figura 05.
 

 
FIG. 05
 

Selezionare la prima riga e applicare il tipo di carattere Arial, aprendo la tendina e utilizzando la barra di scorrimento (se necessario). Selezionare la seconda riga e applicare il tipo di carattere Wingdings. Selezionare la terza riga e applicare la dimensione 16, utilizzando la tendina. Selezionare la quarta riga e applicare la dimensione 40 digitando il numero nell’apposita casella. Il risultato si vede nella figura 06.
 

 
FIG. 06
 
 

I successivi comandi rappresentano, rispettivamente, la scrittura in grassetto, in corsivo (nelle precedenti versioni si chiamava Italico) e sottolineato.
 

 
FIG. 07
 

Per utilizzare questi comandi si deve selezionare il testo e fare un clic sul pulsante, il pulsante rimane premuto. Per togliere il comando si deve selezionare il testo e fare un clic sul pulsante che è premuto, il pulsante torna in fuori. Questi comandi possono essere utilizzati separatamente o contemporaneamente, tutte le combinazioni sono possibili, per esempio per avere grassetto e corsivo si deve selezionare il testo, fare un clic sulla G e fare un clic sulla C.
 

ESEMPIO. Grassetto, Corsivo, Sottolineato.
Aprire un nuovo file e digitare il testo della figura 08.
 

 
FIG. 08
 

Selezionare una riga alla volta e premere il pulsante o i pulsanti relativi al testo, il risultato si vede nella figura 09.
 

 
FIG. 09
 
 

Gli ultimi pulsanti che riguardano la formattazione del carattere si trovano in fondo alla barra di formattazione e si chiamano, rispettivamente, evidenziatore e colore carattere.
 

 
FIG. 10
 

Il primo serve per simulare l’effetto di un pennarello evidenziatore sul testo, effetto che riesce benissimo sullo schermo, ma che risulta male sulla stampa (con molte stampanti). Per utilizzare questo comando si deve selezionare il testo, fare un clic sulla tendina (freccia nera), si apre una lista di colori (figura 11), infine fare un clic su uno dei colori.
 

 
FIG. 11
 

Per eliminare l’effetto dell’evidenziatore si deve selezionare il testo, aprire la tendina del comando e fare un clic su Non presente.
Il secondo comando serve per colorare il testo. Come per tutti gli altri strumenti visti, si deve selezionare il testo, aprire la tendina, si apre una lista di colori, fare un clic sul colore scelto. Attenzione, se il testo è selezionato si vede il colore in negativo, per vedere il colore scelto si deve togliere la selezione. Il colore predefinito del testo è Automatico.
 

 
FIG. 12
 

ESEMPIO. Evidenziatore e colore carattere.
Aprire un nuovo file e copiare il testo della figura 13.
 

 
FIG. 13
 

Selezionare la prima riga e applicare l’evidenziatore di colore giallo, selezionare una alla volta le altre righe e applicare il comando scritto nelle righe stesse. Il risultato si può vedere nella figura 14.
 

 
FIG. 14
 

Gli strumenti visti sopra si possono trovare anche utilizzando il comando CARATTERE che si trova all’interno del menu FORMATO, figura 01. In generale è preferibile utilizzare la barra degli strumenti, perché è molto più veloce. Il comando all’interno del menu offre però molti più strumenti, che sono utilizzati in situazioni particolari. Anche utilizzando il comando FORMATO – CARATTERE si deve prima di tutto selezionare il testo, altrimenti tutti gli strumenti utilizzati non hanno valore: è come se non fossero mai stati fatti. In realtà, se non si seleziona niente, la formattazione viene applicata al cursore, il testo digitato (senza spostare il cursore) prende la formattazione del cursore, ma è un sistema molto complicato da utilizzare.
 

 
FIG. 01
 

La finestra di dialogo è divisa in 3 schede (Tipo, Spaziatura e posizione e Effetti di testo), per passare da una scheda all’altra si deve fare un clic sul nome.
La prima scheda è Tipo e contiene i comandi più utilizzati. In fondo alla finestra c’è una sezione che si chiama Anteprima che serve a mostrare come risulta il testo in base alle scelte effettuate nella finestra. Ogni volta che si prova un qualsiasi comando all’interno della finestra, si deve controllare l’anteprima per vedere l’effetto.
In alto a sinistra si trova l’area Tipo di carattere che serve per scegliere il carattere con cui si scrive il testo. Per scegliere un carattere si deve fare clic sul nome e controllare il risultato nell’anteprima. Più a destra si trova la sezione Stile, che corrisponde ai pulsanti grassetto, corsivo e sottolineato. Ancora più a destra si può scegliere la dimensione del carattere.
Sotto il tipo di carattere c’è una casella che permette di modificare il colore del carattere. Si deve aprire la tendina (freccia nera), viene visualizzata una lista di colori e si deve fare clic sopra uno dei colori. Anche in questo caso si può vedere il risultato controllando nell’anteprima.
 

 
FIG. 02
 

Tutti questi strumenti sono più comodi da utilizzare direttamente con la barra degli strumenti, mentre i prossimi si possono trovare solo utilizzando il menu.
Dopo il colore del carattere si trova la casella Stile sottolineatura che permette non solo di sottolineare il testo, ma di scegliere anche il tipo di sottolineatura. Si deve fare un clic sulla tendina e si apre una lista di possibili tipi di sottolineatura, visualizzati nella figura 03.
 

 
FIG. 03
 

Vicino al tipo di sottolineatura si trova il colore della sottolineatura, che può essere diverso dal colore del testo. Anche in questo caso si deve aprire la tendina e fare un clic sul colore. Se non si sceglie un colore per la sottolineatura, questa prende il colore del testo.
L’ultima sezione si chiama Effetti e raggruppa un insieme di comandi che servono, appunto, per applicare degli effetti particolari al testo. Invece di spiegare ogni singolo effetto, si mostra a cosa corrisponde nelle figure seguenti.
 

 
FIG. 04
 

Gli effetti successivi si vedono solo con dimensioni grandi dei caratteri, altrimenti non si riescono a distinguere.
 

 
FIG. 05
 

Maiuscoletto trasforma i caratteri minuscoli in maiuscolo, con dimensione più piccola delle vere maiuscole.
 

 
FIG. 06
 

L’opzione nascosto serve per nascondere il testo, ma solo nella stampa. Non è un effetto molto utilizzato, può servire per inserire dei commenti che poi non vengono stampati. Nella stampa non si vede il buco lasciato dal testo nascosto, ma il testo viene ridisposto come per i normali documenti.
La scheda successiva, Spaziatura e posizione, contiene dei comandi per distanziare i caratteri.
 

 
FIG. 07
 

La casella proporzioni è utilizzata pochissimo, la definizione di proporzioni è: espande o comprime il testo in senso orizzontale in misura percentuale rispetto alle dimensioni correnti. La casella spaziatura serve per aumentare o diminuire la distanza dei caratteri all’interno delle parole. La casella Posizione serve per personalizzare gli effetti apice e pedice, cioè per alzare o abbassare ulteriormente il testo in apice o pedice. La crenatura è un’impostazione tipografica che riduce la distanza tra i caratteri, ma solo per alcuni tipi di caratteri e per alcune dimensioni. Praticamente la crenatura tiene conto della forma dei caratteri e considera che alcuni caratteri possono essere avvicinati più di altri, per esempio la A maiuscola vicino alla V maiuscola.
 

 
FIG. 08
 

L’ultima scheda si chiama Effetti di testo e serve per creare degli effetti di animazione che non sono opportuni nei normali documenti di Word, ma che possono essere piacevoli su Internet. Tutti gli effetti risultano male sulla stampa, quindi in genere non sono utilizzati.
 

 
FIG. 09
 

Nella figura 10 si possono vedere gli effetti possibili.
 

 
FIG. 10