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dalle classi 4 C e 4 D del Liceo delle Scienze Sociali riceviamo e volentieri pubblichiamo

VISITA A STRASBURGO E AL PARLAMENTO EUROPEO

a cura di Tiziana Bof e Isabelle Gonnot  


IN VISITA AL LICEO SAINTE CLOTILDE

Eccoci di ritorno da Strasburgo!
Come da programma, mercoledì 12 marzo, siamo stati ospitati dal Liceo Sainte Clotilde...  

 Liceo  Sainte Clotilde  

Che dire?
Un’accoglienza a dir poco colorata: le persone e l’ambiente ci hanno trasmesso vitalità e, non ci crederete mai, anche tanta voglia di studiare! 
Siamo stati accolti in mattinata nell’aula delle feste, dove una professoressa italo-francese ci ha parlato del loro ordinamento scolastico e del funzionamento interno dell’edificio.

Poi abbiamo visitato la scuola assieme agli studenti stessi che, come Beatrice per Dante, ci hanno fatto da guida nelle numerose stanze di quell’immenso Liceo.
Ci chiederete quale sia stato il posto che ci ha entusiasmato maggiormente...    provate ad immaginare se al posto delle nostre apatiche “macchinette del caffè” ci fosse una sgargiante caffetteria che offre la possibilità  di potersi ritrovare in un ambiente piacevole, magari gustando uno spuntino tra un menu` adatto a tutti i gusti.
...e se stai male, non devi portarti l’aspirina da casa e la mamma non è obbligata a venirti a prendere perchè  una confortevole infermeria ti può dare sostegno fisico e anche morale!
...e per voi, timorati di Dio, una graziosa chiesetta può  essere utile nei momenti di riflessione personale!
Comunque un ritorno alla realtà è stata la visita dei laboratori scientifici che non eguagliavano il resto dell’ambiente.
Tuttavia non vi è da dimenticare che l’aspetto più  importante, lo studio, è sempre messo in primo piano; infatti gli studenti passano gran parte della giornata a scuola, hanno circa 8 ore di lezione al giorno e ci sono gli spazi per studiare, fare ricerche in un’ottima biblioteca e anche rilassarsi e pranzare nella mensa self-service.
Comunque ormai siamo tornati a casa e il ricordo di questa esperienza, che ci ha permesso di entrare in contatto e conoscere una realtà  scolastica differente ed innovativa rispetto alla nostra, e che non tutti i viaggi d’istruzione permettono di vivere, resterà per noi come un colore sempre vivo ed indelebile!

 

IL PARLAMENTO EUROPEO

Qualunque europeo pensi a Strasburgo lo collega inevitabilmente al Parlamento europeo.
Questo enorme edificio del 1999 presenta una struttura ultramoderna che pur tuttavia non stona con gli altri edifici storici della città. E’ il luogo dove i 626 membri si riuniscono in seduta una settimana al mese. L’edificio è accessibile ai gruppi su prenotazione e noi, studenti delle classi 4D e 4C, abbiamo avuto l’opportunità di avvicinarci maggiormente all’Europa e al suo nuovo assetto nel quale anche noi, in quanto cittadini, avremo un ruolo fondamentale.
Già il giorno prima, durante una visita in battello della città, l’avevamo visto nella sua maestosità imporsi tra tutti gli altri palazzi, ma quando stavamo per entrare la nostra curiosità era quella di vedere se anche il suo interno rispecchiava ciò che si presentava all’esterno. 

La sede del 
Parlamento Europeo

Varcato il cancello siamo rimasti esterrefatti già nel vedere molti funzionari che con le loro 24ore, camminavano frettolosamente verso il suo interno dove anche noi ci siamo diretti. Alzando gli occhi, bandiere arcobaleno in simbolo di pace sventolavano dalle finestre. 

Siamo stati accolti dagli agenti della sicurezza, che dopo aver invitato al silenzio e all’ordine ci hanno consegnato un tesserino di riconoscimento, ci hanno fatto depositare le giacche e gli oggetti personali e ci hanno fatto passare attraverso il metal detector. Poco dopo ci siamo trovati in fila circondati da funzionari, parlamentari e, anche se aumentava il disagio in noi, vista l’ora, abbiamo pranzato alla mensa. Successivamente ci siamo riuniti in un’aula, abbiamo assistito ad una conferenza tenuta da una responsabile delle pubbliche relazioni  seduti su comode poltrone soporifere, finchè …….. il grande momento è arrivato! Saliti trepidanti per tre piani di scale mobili, dopo la consegna dell’ordine del giorno siamo entrati in assoluto silenzio nella grande  “sala blu”.

Le classi 4C e 4D in visita al Parlamento Europeo

L’ordine del giorno della seduta alla quale abbiamo assistito, riguardava la violazione dei diritti fondamentali dell’uomo, e in particolare le situazioni esistenti in Cambogia, in Birmania e in Nigeria. 


Le prof. accompagnatrici Tiziana bof e
 Isabelle Gonnot a Strasburgo

Infatti l’Unione Europea, e di conseguenza il Parlamento Europeo, ha il potere di prendere provvedimenti opportuni per combattere le discriminazioni fondate sulla nazionalità, il sesso, la razza o l’origine etnica, la religione o le convinzioni personali, gli handicap, l’età o le tendenze sessuali.
Abbiamo potuto seguire il dibattito parlamentare grazie al lavoro simultaneo degli interpreti: in ogni posto a sedere, dotato di cuffie, era possibile selezionare una delle 11 lingue dell’unione europea (tedesco, inglese, danese, italiano, spagnolo, finlandese, francese, greco, olandese, svedese, portoghese).  

Dopo aver selezionato la lingua desiderata, abbiamo seguito la prima parte della seduta, che cercava di raggiungere una posizione europea nei confronti delle tensioni in Cambogia e in Brimania, pretendendo maggiori garanzie dai governi locali.  
Il secondo argomento preso in esame, ha visto un particolare coinvolgimento da parte di alcuni parlamentari (soprattutto donne) che sono stati più volte richiamati e invitati alla calma.

L’oggetto di questo vivace dibattito, era il caso di Amina Lawal, donna nigeriana, condannata alla lapidazione per aver avuto un figlio al di fuori del matrimonio.
La Comunità Europea attribuisce un ruolo cruciale ai diritti fondamentali dell’uomo, e questo è dimostrato anche dalla presenza di una “Carta dei diritti fondamentali dell’uomo” che afferma che “l’unione si fonda su principi di democrazia e di rispetto delle libertà fondamentali, con l’obbiettivo di fornire agli uomini un livello elevato di sicurezza, giustizia e libertà”.

Vecchie case che caratterizzano 
il centro storico di Strasburgo

Dopo più di un’ora di dibattito abbiamo assistito alla votazione e poi siamo usciti entusiasti dell’esperienza e coscienti di aver partecipato veramente a qualcosa di importante e significativo.

 

TAPPA A MONACO DI BAVIERA

Monaco è stata la nostra seconda meta che ha concluso in bellezza una gita speciale e ricca di emozioni già iniziata a Strasburgo. Prima di giungere nel centro storico di Monaco ci siamo fermati in periferia dove abbiamo fatto foto artistiche con lo sfondo di una maestosa residenza estiva-imperiale. Dopo aver visitato la residenza ci siamo concesse una piacevole passeggiata nel giardino botanico. Questo luogo ha dato vita ad un particolare equivoco malizioso, che ha avuto come fautrici le nostre quasi irriconoscibili prof.
Una volta arrivati in centro, a dare il benvenuto a tutte le singles della corriera è stato un “omone” così alto che non aveva nulla da invidiare ai giganti delle favole (statua simbolo di una compagnia assicurativa).
Tra le suntuose boutique e i tipici negozi della città non siamo riuscite a frenare l’irresistibile desiderio di fare shopping. 

La birreria "Hofbräu" a 
Monaco di Baviera

Verso sera, con le borse piene e i portafogli vuoti,siamo giunti all’inaspettato hotel “ NEUE MESSE” che con il suo splendore e la sua eleganza ci ha fatto credere per un momento di aver sbagliato albergo. Avuta la conferma, la nostra gioia incontrollabile ci ha portato alla scoperta degli innumerevoli servizi di cui l’hotel disponeva: palestra, sauna,bagno turco,tv satellitare,ricco buffet ed….eleganti uomini d’affari!

A spasso per Monaco

La mattina successiva, con le lacrime agli occhi abbiamo dovuto lasciare questa meraviglia per dedicarci alla visita guidata del centro storico soffermandoci poi, ai piedi del municipio a guardare e ad ascoltare il famoso carillon,simbolo della città. La guida, prima di lasciarci, ci ha consigliato di pranzare in uno dei locali tipici di monaco : “Hofbräu-München”  dove tra wurstel e crauti ci ha tenuto compagnia un complesso animato di musicisti forse un po’ troppo allegri!!

Peccato che abbiamo trascorso a Monaco poche ore ma è stata comunque un’esperienza  culturalmente significativa e indimenticabile.

 

Le classi 4 C e 4 D