email:liceovolta@tiscali.it

Inizio

Chi siamo
Organizzazione
Informazioni
Comunicazioni
Calendario
Segreteria
Moduli
 
Corsi e Programmi
Docenti
Sperimentazione didattica
Paginesportive
Esame di Stato
Ricevimento
Regolamenti
 
 
Studenti
Iscrizioni
Giornalotto
Genitori
ForumGenitori
Newsletter
Appuntamenti
Storia del Liceo
Preside Giordano
 
Dove siamo
Strutture
 

Il Liceo Volta ricorda il Preside prof. Ferdinando Giordano

Il ricordo degli studenti - Il ricordo dei genitori - 
Il ricordo del Consiglio di Presidenza e del personale scolastico
I ricordi di molti amici e conoscenti 

Il funerale del prof. Ferdinando Giordano è il giorno venerdì 30 maggio, alle ore 14:00 davanti alla scuola in  via Benedetto Marcello 7 e dalle ore 14:45 avrà luogo la cerimonia funebre nella chiesa di San Gregorio, Milano.

La famiglia Giordano esprime il desiderio che le eventuali donazioni siano devolute a 

AMNESTY INTERNATIONAL:  conto corrente postale: c/c n° 552.000 intestato a: Amnesty International - Sezione Italiana , Via G.B. De Rossi, 10 - 00161 Roma
EMERGENCY:  c.c. 67000 Presso Banca Popolare di Milano.

causale: in ricordo del Prof. Ferdinando Giordano 

 
Le parole degli studenti:
 
Di fronte al dolore vogliamo ricordare il nostro Preside come una figura di riferimento, sempre presente, capace di venire incontro alle nostre esigenze in ogni situazione, disposto al colloquio e al confronto alla pari nonostante i ruoli e le gerarchie, innamorato della sua scuola e dei suoi studenti, capace di dare prestigio e qualità a questo istituto,. sempre pronto a lottare per i nostri comuni valori e le nostre idee.
 
Siamo certi che per le migliaia di studenti che sono state in questi liceo dal 1980 ad oggi sia stato un modello di coerenza, di integrità e dedizione al lavoro.
E' stato capace di rendere la nostra scuola un luogo di crescita, oltre che di studio e di apprendimento.
 
Lo ricordiamo seduto in prima fila ai nostri spettacoli teatrali e musicali.
Lo ricordiamo entusiasta dei nostri progetti,
Lo ricordiamo in occupazione, quando scendeva dalle scale per aiutarci a capire quale fosse il modo migliore per esprimere le nostre idee.
Un preside unico.
 
GRAZIE       27/05/2003 

Le parole dei genitori:
 
Negli anni abbiamo imparato a conoscere ed a stimare
un dirigente scolastico di grande valore, teso a costruire
una scuola migliore, un uomo coraggioso, giusto e leale
il prof. Ferdinando Giordano
ed ora che ci ha lasciato, forte è il rimpianto ed enorme il vuoto
in noi, in questo "suo" liceo ed in tutto il mondo della scuola.
I Genitori del liceo scientifico A.Volta "

27/05/2003 

Le parole del Consiglio di Presidenza e del personale scolastico:
 
Gli studenti e le loro famiglie, i docenti, il personale non docente e il C.d.I. desiderano rendere omaggio al loro Preside, Prof. Ferdinando Giordano, che ci ha lasciato.
Egli è stato ed è una solida figura di riferimento per i ragazzi, innanzi tutto, ma anche per qualunque adulto avesse bisogno di consigli e di conforto.
Persona complessa ed affascinante: laico con il senso religioso della vita, coerente con la propria coscienza e i propri ideali "ad ogni costo", rispettosissimo, peraltro, delle opinioni di tutti.
Era un vero insegnante e i docenti hanno imparato molte e ottime cose da lui.
L'ultimo messaggio, in ordine di tempo, che ci ha lasciato è stata una domanda "Per voi (docenti) viene prima l'allievo l'adolescente?". La sua risposta era "l'adolescente".
Aveva anche dichiarato "prima che insegnanti si è cittadini e uomini. Voglio che i miei studenti sappiano come la penso". 
 
Con immenso rimpianto e affetto da tutti noi.
LICEO VOLTA, 27/05/2003 
 

per inviare parole di ricordo, di testimonianza, che potranno essere citate durante la cerimonia funebre, scrivete a fo.web@virgilio.it

Gli studenti possono mandare alla scuola le immagini (stampe o file di immagini) che testimoniano le attività che hanno visto coinvolto il prof. Ferdinando Giordano nei lunghi anni del suo servizio per la scuola pubblica.  


 
I ricordi di molti amici e conoscenti 

Riccardo. Maturità1979, 31.5.03

Caro Prof. Giordano, sono stato uno dei tuoi studenti, uno di quel gruppetto che si e messo a sbobinare in quinta le tue lezioni di Filosofia, quando insegnavi al Leonardo da Vinci, per farne delle dispense su cui poi studiare. Le ho sì studiate. E le tue lezioni mi hanno poi spinto a studiare Filosofia all'università. Ma il tuo insegnamento e andato
ben oltre la Storia e la Filosofia. Mi ricordo quando in terza liceo, freschi del biennio, ci hai dato una bella strigliata per farci capire quanto fosse importante "pensare con la propria testa" e di quanto importante fosse un atteggiamento critico per crescere e diventare adulti.

Mi sono ripromesso varie volte di passare a trovarti al Liceo Volta ma poi, purtroppo, non l'ho mai fatto. Non so perchè ma mi dispiace non averlo fatto. E da una decina danni che vivo in Inghilterra. Qui la BBC ha mostrato qualche tempo fa, per promuovere l'importanza dell'istruzione scolastica, una serie di spot dove alcuni personaggi famosi dicevano nomi di persone sconosciute ai più. Alla fine dello spot si capiva che questi
nomi erano molto importanti per chi li pronunciava. Erano i nomi di quegli insegnanti che hanno lasciato un segno positivo nella vita di coloro che li pronunciavano. Anche io vorrei dire un nome. Grazie Prof. Ferdinando Giordano lei e' stato l'insegnante più importante che ho avuto.


 
Alberto Ferrari, 30/05/2003

Lascio poche parole perchè ho conosciuto, poco, Giordano, ma era
certamente un uomo che voleva dare un segno positivo alla vita di
tutti e della sua scuola. Non importa più perchè ha deciso di
lasciarci, ma non posso credere che sia stata una scelta di rinuncia
alla lotta e ad andare avanti per un mondo migliore. Per il bene e il
buono che Giordano ha fatto e che ha consentito ad altri di fare,
credo che dobbiamo mantenere l'impegno di chi crede in un futuro che
può e deve essere migliore.


30/05/2003

Per il preside Giordano mi piacerebbe un ricordo che non sia solo memoria, un Ricordo vivifico, efficace, che sappia creare e rinnovare, un Ricordo che sappia dare speranza anche e soprattutto nei momenti bui, com'era nel suo stile di uomo buono, colto, gentile e 'fermo'. Lo ricordo vivacemente interessato ai primi 'esperimenti' di corsi di formazione per genitori, nel '92... E' stato, credo, un prezioso punto di riferimento per giovani e meno giovani.
Perciò l'idea di attivare una borsa di studio al Volta, con il suo nome, mi sembra molto interessante e spero che il CdI la possa esaminare e infine trovare il modo di realizzarla.
Con simpatia e affetto 

Mariano Maistrello
già presidente dell'Assemblea dei genitori


Elena A. Ferrè, genitore, 30/05/2003

Ho avuto occasione di incontrare il Prof. Giordano nel corso degli incontri tenuti a seguito dell'iscrizione alla prima classe di mio figlio, ormai quattro anni fa.

L'impressione che ho avuto a quel tempo è ancora molto forte, netta: grande personalità, grande professionalità , un grande amore per il suo lavoro e per i suoi studenti, una forte carica umana.
Nei pochi anni trascorsi ho continuato ad avvertire la sua presenza
rassicurante e positiva, anche nelle piccole cose: una semplice comunicazione alle famiglie, per esempio.
Sono addolorata per la sua dipartita, sono vicina alla sua famiglia  
al corpo docente e non, agli studenti  che Lui ha tanto amato e onorato con una presenza fattiva in oltre venti anni di attività in qualità di Preside del ns. Liceo.
Grazie di tutto, ci mancherà molto.
 

Lucia 30/05/2003

Impossibile associare una violenta interruzione della vita alla figura solida, equilibrata, positiva, costruttiva, energica, serena e luminosa del Preside Giordano.

Sono una dei tanti giovani insegnanti che hanno avuto la fortuna di conoscerlo, in quanto relatore e Presidente dei corsi abilitanti tenuti presso l'Istituto Kandinsky di Milano.
Ferdinando Giordano mi colpì al cuore,intellettualmente e umanamente; tutti eravamo affascinati dalle sue parole, dalla sua eccezionale identità di persona, e non avremmo mai perso una delle sue "lezioni" (è riduttivo definirle così).
La sua figura umana e professionale mi è rimasta saldamente impressa, mi ha portato a riflettere molto, alla fine del corso come oggi. 

Docenti si nasce, e il Professor Giordano era nato Docente.

"Incredibile, è incredibile", ho ripetuto in questi giorni a me stessa. L'animo umano è insondabile. Sono profondamente addolorata del fatto che custodisse una segreta sofferenza; ora, comunque, è nella luce.

Con infiniti affetto e gratitudine,
La custodirò tra le persone scomparse alla nostra vista, ma ancora vive, a me più care


30/05/2003

Non conoscevamo personalmente il prof. Giordano, ma ne abbiamo apprezzato la professionalità, l'autorevolezza, l'impegno e l'amore per "i suoi ragazzi".

Abbiamo iscritto nostra figlia al Volta convinti non solo della validità della proposta didattica e della serietà dell'istituto, ma anche per l'insieme dei valori che questa scuola garantisce - centralità della persona, rispetto per le diverse posizioni, tolleranza che non significa lassismo.
Per questo lo ricorderemo sempre e confidiamo che gli insegnamenti del prof. Giordano  rappresentino un punto di riferimento anche per il futuro
Daniela Gregorio e Francesco Corretto (genitori di Erika Corretto, classe 2^F)  

 
Non ci ho mai parlato di persona, non l'ho mai cercato, l'ho visto poche
volte solo nelle occasioni ufficiali, probabilmente non sapeva nemmeno chi
fossi; ma so che lui era in quell'ufficio che lavorava anche per me. Grazie.
Riposa in pace Preside Giordano
Chiara, maturità '99, 30 maggio 2003

Preside Karl-Göran Lindbäck, 30/05/2003

Vorremmo ricordare e ringraziare Prof. Giordano, un uomo capace di vedere prima di tutto i suoi studenti. Anche se dal lato e molto poco presenti alla vostra scuola, abbiamo potuto respirare un aria in cui l'educazione ha un valore e il futuro dei studenti, in un' Europa sempre piu' unita, viene visto con curiosità e mente aperta.

 
Liceo Volta rimane nei ricordi non solo per i bei giorni trascorsi presso la struttura, le gite insieme agli studenti, le cene in famiglia ma anche per la immediata disponibilità e l'interessamento di creare un progetto per i giovani dalla parte di Prof. Giordano.
 
Un ringrazio dal estremo nord e Furuhedsskolan a Kalix, Svezia
Preside Karl-Göran Lindbäck
Prof. Elisabeth Gustavsson, Project Leader Carina Jacobsson, Project Leader Anna Brännström e tutti i nostri studenti.

Caltanissetta, 29 maggio 2003

Con profondo dolore e smarrimento ho appreso la scomparsa dell’amico e collega Ferdinando Giordano.

La lunga consuetudine professionale, trasformatasi in profonda amicizia, è nata nell’ambito della realizzazione del Progetto Qualità nella scuola nel nostro Istituto del quale il Liceo ‘Volta’ e il d.s. Giordano furono tutors.

Negli anni di svolgimento del progetto, la presenza e l’attenzione del d.s. Giordano è stata sempre altamente professionale, culturalmente raffinata, didatticamente forte e motivante: ne hanno fatto esperienza tutti i docenti di questo istituto la cui professionalità, per quella sua presenza tanto attiva quanto discreta e rispettosa, si è arricchita ed è maturata.

La sua sensibilità professionale, insieme all’amicizia personale che con la sua abituale discrezione volle alimentare, creò un forte legame tra il ‘Volta’ e il ‘Russo’ e tra lui e me; ha fatto sì che vivessimo insieme il difficile percorso non solo della qualità, ma soprattutto quello della cultura scolastica e della didattica quotidiana, quello della scuola della Costituzione servizio per tutti i cittadini, scuola di democrazia e di umanità.

Insieme a tutta la comunità scolastica dell’Itas mi associo al dolore per la grave perdita non solo del ‘Volta’ ma, credo, di tutta la scuola milanese; rimpiango le grandi doti umane e civili, culturali e professionali di Ferdinando Giordano; mi mancherà molto il suo consiglio, il suo lucido e appassionato argomentare, la sua amicizia.

Ricordarlo, per noi dell’Itas ‘Russo’ e per me in particolare, come credo per voi tutti del ‘Volta’ sarà avere sempre presente la sua lezione di cultura, laicità, democrazia e civiltà. Non basterà a risarcire la sua perdita, ma sarà sostegno e impegno forte a continuare nella quotidiana esperienza professionale e culturale come lui l’ha voluta e condotta.

Come nei momenti sereni, più ancora oggi vi siamo vicini e sentiteci vicini al vostro dolore.

Giovanni Milazzo
Dirigente dell’Itas ‘Russo di Caltanissetta

Anna Repossi, 29/05/2003

ho insegnato per tanti anni, fino all'anno passato, e non ho mai,
confesso, incontrato un preside che unisse sapere, cultura, umanità,
capacita di proporre e di ascoltare. Poi un giorno, recandomi, annoiata
a priori, ad un corso di aggiornamento, ho conosciuto il prof. Giordano
e non ho potuto far a meno di pensare che allora sì, c'era la
possibilità di sperare in una scuola migliore dove regnavano, come
avevo sempre pensato che dovesse essere, intelligenza, cultura e la
voglia di trasmettere i propri valori nel rispetto di quelli altrui.
Per tanti anni ho sempre pensato a "zio Nando" come ad un garante di
tutto questo. Adesso che lui non c'è più, tocca a noi continuare a
credere e a lavorare per una scuola degna di questo nome. Alla
famiglia, ai docenti ed al personale tutto della scuola, ai ragazzi, un
abbraccio . Anna Repossi


Pinuccia Pisanu, 29/05/2003

Zio Nando non c'è più e adesso è il momento delle lacrime, della disperazione. Qualcuno diceva "se piangiamo accettiamo". NO, per me è il momento dei SE e dei MA.
Quando occupava la sua scrivania non esitavamo, entravamo e scaricavamo su di lui i problemi riguardanti la scuola e i nostri figli. Lui ci riceveva, ascoltava, ci parlava... tanto, cercava di risolvere, faceva quel che poteva.
MA siamo mai andati da lui per complimentarci, per ringraziarlo, per dimostrargli il nostro affetto?
Perchè facciamo questa fatica tremenda a esternare i nostri sentimenti alle persone viventi (genitori, amici, professori, presidi). Ci sciogliamo solo quando vengono a mancare.
SE lo avessimo fatto, l'avremmo aiutato ad andare avanti?
 
una mamma tristissima e "orfana" come tutti i ragazzi del volta.

Erica, 29/05/2003

Al nostro preside..
Grazie per tutto quello che è riuscito a fare per la nostra classe e i
nostri problemi..
Con la sua calma, la sua speranza, la sua tranquillità e le sue sicurezze
(lei credeva in noi..)è riuscito a trasmetterci la forza necessaria per
lottare e riuscire così ad uscire dalla nostra scuola a testa alta ,
cresciuti..perché grazie a lei siamo riusciti ad affrontare di petto il
problema..
Ciao zio ?Nando?!

5^G, MATURITA 2000


Stefano, 29/05/2003

"S'i' era sol di me quel che creasti
novellamente, amor che 'l ciel governi,
tu 'l sai, che col tuo lume mi levasti.
Quando la rota che tu sempiterni
desiderato, a sè mi fece atteso
con l'armonia che temperi e discerni,
parvemi tanto allor del cielo acceso
de la fiamma del sol, che pioggia o fiume
lago non fece alcun disteso."
  (Paradiso, I 73-81)
 
Arrivederci Preside

Caro Preside,
ti scrivo per ricordarti e per ricordare a tutti l'Uomo che eri e l'Uomo che sarai per sempre nei nostri cuori.
Ti scrivo per ricordare il tuo capire noi studenti, il tuo proteggerci e soprattutto il tuo coraggio nell'esprimere e portare avanti le tue idee.
Non è facile adesso per me pensare che rimarremo soli, che non avremo più una guida, la nostra Guida, durante il cammino attraverso l'adolescenza.
Non è facile nemmeno capire il tuo gesto, ma nessuno ha il diritto di criticarti e di giudicare una persona fantastica come te.
L'unica cosa cosa che rimpiango è di non averti mai parlato, ma mi basta avere ascoltato i tuoi dicorsi, capaci di estasiarmi per la loro chiarezza e per la sicurezza che sapevi darmi; e mi basta averti visto sempre lì presente ad ascoltare le nostre assemblee e averti visto appoggiare le nostre idee, sempre capendoci e senza mai criticarci.
Purtroppo due anni non mi sono bastati per conoscerti veramente.
Ci mancherai Nando.
Con affetto,
Marco Lupia, 2^H, 29/05/2003   

Caro Preside,
siamo genitori di una "primina".Siamo arrivati al "Volta" dopo aver letto del tuo liceo, dopo averti incontrato più volte e ascoltato accanto ai tuoi insegnanti, ai tuoi collaboratori e ai  tuoi studenti. Ci è piaciuta la tua scuola  e con serenità è come se ti avessimo affidato nostra figlia. Ora lei si sentirà un po' orfana e lo stesso anche noi.
Ciao Preside, peccato che tu abbia deciso di lasciarci.
Ci mancherai.
Famiglia Bonomi ( 1a G), 29/05/2003 

Gianluca Ranzini, 29/05/2003

Siamo un gruppo di ex-studenti del Volta, che ha fatto la maturità nel lontano 1983.
Malgrado gli anni passati, ci ricordavamo bene del nostro Preside, e uno di noi oggi ha fatto circolare nel nostro giro (molti di noi sono ancora in contatto dopo tanti anni) il messaggio che vi allego di seguito.
Ci associamo al lutto per il prof. Giordano.
Gianluca Ranzini
_____________________

 
Come forse alcuni di voi hanno letto sui giornali nei giorni scorsi si è sparato un colpo di pistola Ferdinando Giordano, da 23 anni preside del liceo Volta.
 
In tutti questi anni, continuando a leggere con interesse tutti gli articoli sul nostro liceo, avevo piacevolmente constatato che primo in Italia aveva conquistato il bollino blu della comunità europea. Era diventato un gioiello e molto del merito pare sia stato di Giordano che noi abbiamo incontrato solo all'inizio del suo mandato.
 
Leggo che l'altro giorno al Volta c'erano centinaia di studenti in lacrime. Forse tutto l'ambiente, il clima era cambiato. In meglio.
 
Ma evidentemente tutto l'affetto e la stima di cui era circondato non hanno cancellato un dramma umano che chissà da quanto si portava dentro.
 
Un saluto al nostro Preside
 
Sigghefrì

29/05/2003

Come potrei non ricordare con gioia i cinque anni passati al Volta?
Come potrei non essere grato per quel periodo della mia vita a colui che
guidava allora il liceo?
Come potrei nascondere che nei quattordici anni successivi sentire parlare
del Volta e del suo Preside, Ferdinando Giordano, mi ha sempre riempito di
orgoglio?
Avendo conosciuto personalmente il Preside ne ho apprezzato le qualità
umane e direttive. In Ferdinando Giordano ho visto fondersi l?entusiasmo
degli obiettivi ambiziosi e il pragmatismo di chi sa che i risultati
contano più delle buone intenzioni; ho visto coniugarsi la convinzione
nelle proprie idee con il coraggio di saperle cambiare dopo averne discusso
con gli altri.
A lui va il grazie per avere dimostrato, a me come a migliaia di altri
ragazzi milanesi, che spesso vale più l?esempio che la predica. Grazie
soprattutto, per averci fatto crescere per tanti anni in un ottimo liceo.

Giacomo Ghiringhelli, maturità 1989


29/05/2003

Vogliamo ricordare e ringraziare per l'ultima volta il nostro amato Preside
prof. Giordano per l'impegno, il coraggio e la fermezza morale dimostrati
nello svolgere quotidianamente la difficoltosa attività nella scuola, rinunciando
alla fine anche alla Sua vita perchè la Sua vita era la scuola. Vogliamo
ringraziarlo anche per essere stato una guida e un punto di riferimento
sicuro per tutti. Per la Sua sensibilità, disponibilità e chiarezza.
Ci mancherà moltissimo, ma siamo sicuri che i suoi insegnamenti rimarranno
sempre vivi e presenti in tutti noi che abbiamo avuto la straordinaria opportunità
di poterlo conoscere.

Fam. Florean 4H


Marta, 29/05/2003

Grazie zio Nando!! Grazie per la tua disponibilità, grazie per l'affetto
quasi paterno che dimostravi nei nostri confronti, grazie per il cammino di
crescita che hai portato avanti in ognuno di noi per tutti questi anni..
Ti ricorderò sempre come punto di riferimento principale, perchè non solo
hai saputo rendere felice la vita di tutto il tuo liceo (studenti, prof,
ecc..), ma sei riuscito a farti amare come un padre, anzi come uno "zio".
Ricordo l'occupazione dell'anno scorso, mio primo anno nel tuo liceo, e i
tuoi continui richiami affettuosi a pensare a ciò che facevamo, perchè "il
mezzo non giustifica i mezzi".
Ricordo la bontà con cui tu stesso eri onnipresente a concerti, assemblee,
rappresentazioni teatrali..
Tutto questo mi mancherà molto! Fino all'ultimo hai saputo dare forza a
questa tua scuola, che ora ti ringrazia e ti ricorda!
Grazie zio Nando!!

Marta 2 B 


Paola Ovatini, 29/05/2003

sono venuta via scontenta dall'assemblea di sabato mattina, per non avere
detto ciò che pensavo:che io ero soddisfatta della scuola, della
classe,degli insegnanti e che lo erano gli altri genitori della classe,che
se qualcosa non andava ,molto era ciò che dal Volta stavamo ricevendo.Mi
sembrava superfluo,ma sono uscita scontenta perchè il Preside non era quello
di sempre,era amareggiato,triste.Ben altre saranno state le sue angosce,ma
si è sempre troppo avari nel dimostrare gratitudine.Non c'è più tempo per
farlo,ma c'è un mezzo:continuare,ciascuno dalla sua parte a coltivare quel
luogo di studio,cultura,coscienza civica e morale,piacere di stare assieme
che questa scuola "unica" è proteggerla da tutto quello che cercheranno di farle.


Francesco, 29/05/2003

Mi hai insegnato per quattro bellissimi anni ad amare la storia e la filosofia che mi hanno aiutato ad affrontare per tutto questo tempo, la mia vita: perchè hai voluto lasciare la tua? ti ricorderò sempre con grandissimo affetto,

da un tuo studente del '71: liceo leonardo da vinci


da Bruna Sinnone, collega e amica, 29/05/2003
 
Ho collaborato con il preside Giordano per tutta la durata della nostra vita di dirigenti scolastici e ho sempre apprezzato le sue doti di competenza, di equilibrio e di professionalità.
Abbiamo lavorato insieme per la valorizzazione della scuola italiana e per il riconoscimento della dignità e della fatica quotidiana della nostra categoria, spesso non compresa dagli utenti e dagli operatori della scuola. In ogni tipo di attività Nando ha profuso generosamente il suo impegno con instancabile tenacia.
In questo momento voglio soprattutto ricordare l'uomo e l'amico, con la sua capacità di comprensione e la sua coerenza. Non so cosa abbia motivato la sua scelta di lasciarci, ma la rispetto nella profonda consapevolezza che ogni sua decisione  è sempre stata rigorosamente meditata e ponderata. Possano accompagnarti il mio affetto e  la mia preghiera.
Ciao Nando!

SILVIA, 29/05/2003

Quando muore un uomo è sempre un momento triste. Quando muore un uomo che ci ha lasciato una grande ricchezza forse il dolore, per chi l'ha stimato, è più forte.

 
Appena ho saputo la notizia qualcosa dentro di me si è spento. Credo fosse la sicurezza che lui mi dava, quando ogni mattina, passando davanti alla presidenza, lo vedevo seduto alla sua scrivania, la sua diplomazia, il suo saper essere uomo,  la sua voglia di far crescere la nostra e la sua scuola, di far valere i diritti di noi studenti. Era sempre lui a preoccuparsi per le nostre esigenze, senza mai arrendersi. Una delle poche persone che non ha lasciato andare a rotoli una scuola, che nel suo lavoro ci ha messo l’anima, un adulto, che pur rappresentando l’autorità ha instaurato un dialogo con i suoi studenti, anche se a volte non ne approvava i comportamenti, ed è riuscito ad ottenere un grande rispetto da parte di tutti. Uno che aveva il coraggio di andare contro corrente. Ora forse capisco perché stamattina, avuta la notizia, ho pianto. Le lacrime scendevano da sole e non mi andava di controllarle e frenarle. Ė forse la prima volta che non mi vergogno di piangere in pubblico per una persona che conoscevo ben poco e che mi sarebbe piaciuto conoscere. Che impressione vederci tutti insieme, veramente uniti come scuola, come non lo eravamo mai stati, seduti nel cortile, dove fino a qualche giorno fa stava parcheggiata la sua auto. Tutti in silenzio, a ricordare i momenti che ce lo avevano fatto conoscere per come era. Un silenzio che esprimeva tutto e che ci faceva sentire uniti agli altri compagni, quelli più grandi, ma anche quelli più piccoli, che non hanno ancora concluso il loro primo anno qui a scuola. Che sensazione di vuoto passare davanti alla presidenza, vederla vuota, spoglia. Solamente un mazzo di fiori. Questa sensazione ci sarà anche nelle prossime mattine; pian piano si calmerà, ma non si placherà mai totalmente. Certo si cresce, mancano solo due anni, ma le persone importanti, che ti hanno, anche involontariamente, insegnato qualche cosa, ti restano dentro.  “Non vi sarà addio fino a quando saranno presenti i ricordi” diceva Isabel Allende. La vita deve però andare avanti e credo che ora che lui non c’è più avremo ancora più forza, più coraggio, più voglia di continuare e perseverare nel suo progetto, nella sua idea che una scuola migliore ci può essere. Ci deve essere.

L’unica cosa che veramente avrei voluto dirle di persona, e non solo pensarlo, è un semplice grazie. Grazie per avermi “trasformato” in questi 20 anni la scuola, per aver affrontato un sacco di problemi e per aver fatto sì che tre anni trovassi un luogo così accogliente. Un grazie sincero, signor preside  perché tramite le sue azioni, le sue parole, i suoi gesti, anche i più semplici, negli anni della mia gioventù mi ha sempre mostrato, anche nei momenti più difficili, come comportarsi e affrontare tutte le situazioni. Mi ha insegnato a ragionare, a pensare senza paraocchi. Grazie davvero...

SILVIA classe 3C


Grazie per averci ascoltato aiutato fatto crescere e insegnato come si affronta la vita...so già che veglierai sulla tua scuola in modo che continui ad essere quello che tu l hai fatta diventare...
con affetto e stima
Beatrice Oniga maturità 2001

Angelo, Giuliana Pozzi, 29/05/2003
E' morto un uomo giusto, uno dei pochi rimasti.
Ci sentiamo più soli ad affrontare insieme ai nostri figli un mondo difficile.

Annalisa Lizza, 29/05/2003

non ho parole da aggiungere alle lunghe lettere appena lette, mi hanno telefonato i miei genitori (ora abito in provincia di venezia), il tuo preside non c'è piu' ! sono crollata, perche'? il mio preside per soli quattro anni, anni importanti per la mia vita, la mia formazione non solo culturale ma anche e soprattutto politica, ricordo molto anche se ho frequentato dal 1980 al 1984, nella sezione E, ricordo i professori ed i compagni di classe, ricordo tutto, ricordo il PRESIDE e sarebbe inutile parlarvi delle rivoluzioni, dei primi amori e dell'incubo delle interrogazioni, parlarvi delle guerre in aula magna e parlarvi di quella persona che era sempre presente. Ferdinando Giordano, la sua firma è su tutti i documenti in mio possesso, i suoi insegnamenti sono nel mio cuore. Preghero' anch'io venerdi'. 


Ezio Casati, 29/05/2003
Personalmente conosco il prof. Giordano solo da due anni. L'ho sempre
ammirato, durante i suoi interventi nelle assemblee dei genitori, per
l'equilibrio e l'obiettività delle sue parole, qualunque fosse l'argomento,
e per l'affetto nei confronti dei suoi studenti, i nostri figli.
Grazie signor Preside.

 
Angelo Adamo, 28/05/2003

Sono il padre di un ragazzo, ora di 24 anni, passato dal "Volta". Ho fatto parte del gruppo di lavoro dei genitori che si occupavano di statistiche e sono stato presidente dell'Assemblea dei Genitori. Il nostro contributo di genitori, per piccolo che fosse, voleva aiutare la scuola ad essere la migliore possibile. Il luogo dove i nostri figli passavano gran parte del loro tempo e che aveva un così grande peso sul loro diventare grandi, non poteva esserci precluso. E l'identità di vedute col Preside Giordano era grande. Lo spazio che ci consentiva era ampio, e l'aiuto e l'ascolto che ci dava eccellenti, e il lavoro che facevamo lo sfruttava.

Grazie Professor Giordano per tutto quello che ha fatto per la scuola.
 

Cristina, maturità 1989. - 29/05/2003

 
Arrivederci Preside,
quante volte abbiamo polemizzato in 5 anni, eravamo una classe un po' turbolenta ricordo, ci siamo scontrati, eppure ci siamo sempre rispettati. CI HAI SEMPRE RISPETTATO.
Davanti a questa notizia, è stato come se la lavagna nella mia mente diventasse improvvisamente nera e il capitolo della mia adolescenza si fosse definitivamente chiuso, senza possibilità di appello. Oramai siamo diventati grandi e anche GRAZIE A TE, alla tua pazienza e alla tua coerenza, uniche.
Speravo che mio figlio potesse frequentare il Volta e potesse un giorno incontrarti: sono sicura che se anche lui approderà nel "nostro liceo" sicuramente respirerà la tua forte presenza, perché tu sei stato e resti il VOLTA, per moltissimi di noi.
Grazie Preside

Pierfrancesco 28/05/2003

Ferdinando Giordano mi ha insegnato ad essere libero, cittadino attivo, a difendere con forza le mie idee, ad assumermi la responsabilità delle mie azioni. E' stata una certezza e una presenza fissa di quella fase della vita, l?adolescenza, piena di incertezze e sicurezze fugaci. Ha contribuito a farmi diventare uomo, ed ora mi sento smarrito.

"Zio Nando" è stata una persona meravigliosa anche per chi , stando al Volta, non  ha mai avuto occasione di rivolgergli la  parola, perché attraverso la sua scuola,  come l?aveva plasmata  in questi oltre 20 anni, parlava a tutti gli studenti.

Amava il Volta, e ha sempre lottato duramente per difenderlo, per migliorarlo, per il valore della scuola pubblica e laica.

Mi mancherai,


Sara, 29/05/2003

Caro "zio Nando" sono passati ormai anni dal giorno del mio diploma al liceo Volta, resta uno dei periodi più belli e importanti della mia vita. E' proprio grazie a quei bellissimi 5 anni che ho imparato ad affrontare la vita, infatti oltre che sulla mia formazione didattica, quel periodo ha influito sulla persona che sono diventata. 
Devo tutto questo ai miei professori, alla mia classe, alla MIA scuola..a te che SEI la mia scuola.
Ricordo la tua porta sempre aperta, la tua disponibilità ad ascoltare qualunque mio problema, anche il più insignificante. 
Se il Volta ha lasciato su di me un segno così indelebile è anche grazie al tuo instancabile lavoro, alla tua forza e alla tua ostinazione!La tua priorità eravamo sempre e comunque noi, i tuoi ragazzi. Non dimenticherò mai ciò che hai rappresentato, e quando ripenserò al Volta non potrò fare a meno di legare ad esso la tua figura, per me è come se foste una cosa sola! 
Mi rammarica che le generazioni a venire, tra cui la mia sorellina, siano private di questa fortuna e mi auguro che i professori e i ragazzi non si diano per vinti ma continuino a lottare per tutto quello in cui tu hai creduto!
Sara - maturità 1999


Clara Covini, 29/05/2003

sono passati piu' di 20 anni ma non si puo' non ricordare la differenza che il Professor Giordano ha fatto per questa scuola e per tutti quelli che ci hanno passato degli anni importanti. La passione e l'energia non bastano mai e adesso ce ne sara' un po' di meno.


Una mamma, 29/05/2003

Grazie, per tutto.

Grazie, per aver saputo dare entusiasmo e chiarezza ad una ragazzina con le
idee confuse nella scelta difficile della scuola superiore .

Grazie, per aver saputo creare e plasmare una scuola unica e irripetibile.

Grazie, per aver saputo resistere in questi anni difficili sotto gli
attacchi da tutti i fronti alla scuola pubblica.

Siamo tutti un po' orfani e sperduti .

Grazie di cuore.


Marina Cresti, 29/05/2003

Vent'anni fa, studentessa del Volta, con qualche difficoltà a relazionarsi con un?insegnante un po'? "astiosa" sono andata dal Prof. Giordano dicendo che non ne potevo più, che volevo cambiare scuola? Mi guardò negli occhi, analizzò la mia situazione scolastica nelle altre materie (che oggettivamente era buona) e mi disse una cosa: "Se non affronti lei oggi, non riuscirai ad affrontare nessuno domani?", me lo disse serio, ma senza retorica come era solito fare nelle situazioni difficili. Fu come ricevere una frustata, ebbi un moto di orgoglio, rimasi al Volta e mi diplomai regolarmente nell'86. Ancora oggi questa cosa è chiusa nel mio cuore e nei momenti di difficoltà della mia vita (che non stati pochi) viene fuori. Ho sperato di poter vedere un giorno i miei figli entrare al Volta e incontrare il preside Giordano? Adesso non sarà più possibile ma, anche se non riesco a capacitarmi di quanto è successo, il ricordo della persona che mi disse quelle parole semplici e v ere non sarà comunque oscurato da un gesto tanto forte? Grazie per essere stato un preside, ma soprattutto, una persona speciale?


Andrea Di Giulio (maturità 1980), 29/05/2003 

Voglio ricordare Ferdinando Giordano per la sua attività di Insegnante prima ancora che di Preside.

Ho avuto la fortuna di essere suo allievo quando ancora insegnava Storia e Filosofia al Liceo Scientifico Leonardo da Vinci. Era la fine degli anni 70; anni ricchi, pieni di fermento, ma difficili e rischiosi per noi giovani di allora. Anni probabilmente lontani per voi alunni di oggi.
E già allora Ferdinando Giordano manifestava appieno tutte le sue qualità umane e didattiche, permettendoci di crescere in modo equilibrato, discutendo e però sempre rispettando le idee di tutti, in particolare di coloro che avevano idee profondamente diverse dalle sue.
Apprendere della sua morte è stato per me come sapere della morte di un amico di sempre, mi è capitato di piangere dopo molto tempo benché non lo vedessi dall'anno della maturità. Ed enorme è stato il rammarico per tutte le volte che ho pensato di andare a trovarlo, per manifestargli la mia gratitudine, senza mai decidermi a farlo.
Oggi che anche io ho l'avventura di insegnare spero di riuscire a mettere in pratica almeno una piccola parte dei suoi insegnamenti.
 _____________________________
Prof. Andrea Di Giulio
Dipartimento di Scienze della Terra
Università di Pavia
Via Ferrata 1 - 27100 - Pavia

non sono stata allieva del liceo volta, ma ho avuto l'enorme fortuna di conoscere il preside Giordano.credo nell'immortalità del senso della vita. grazie.
 
la figlia di un'insegnante del liceo A.Volta, 29/05/2003

Enrico Dallò, 29/05/2003

Sei stato il mio unico punto di riferimento quando avevo smesso anche di cercarne, avrei voluto dirti di persona quanto sei importante per me.

Ti voglio bene Preside Giordano, come se ne vuole ad un papà

GIULIA TRAMONTANO, 29/05/2003

anche se negli Stati Uniti per un anno, io sono sempre parte del Liceo Volta....

Volevo solo esprimere il mio cordoglio per la perdite di un uomo eccezionale, non solo come Preside ma come Persona.
Grazie per tutto quello che ha fatto per noi e tutta la Scuola...Ci mancherà tanto....
Con affetto

Simone Cremonini, maturità 1992, 29/05/2003

A Ferdinando Giordano,
un grazie da chi serberà per sempre con orgoglio il ricordo di una grande scuola, anche di vita.

Mariarosa Caporali Tini genitore 1B, 29/05/2003

Te ne sei andato troppo presto: avevamo appena potuto conoscerti.Ci era bastato ascoltarti la prima volta all'open day del liceo lo scorso anno per capire, seppure come la punta di un iceberg, la tua grande statura morale di uomo e di insegnante.
Avevi una grande cultura ma sapevi parlare anche col cuore e questa virtu' è davvero rara e mia figlia l'ha percepita e ha scelto questa scuola che presentavi con orgoglio, dignità ed amore.
Cosa dobbiamo fare ora? Ora piangiamo perchè è l'ora del dolore rabbioso e profondo; perchè è l'ora della cupa disperazione nel pensare a come te ne sei andato.......perchè è l'ora di pensare alla benevolenza "tradita"dalla tua fine. Noi, Nando ti vogliamo bene sempre anche se non sarà facile comprendere e giustificare il tuo gesto.
Ci viene a mancare un raggio di sole, una luce che in questi tempi barbari e meschini era per noi un beneficio, una sicurezza. Poter pensare che qualcuno (tu) con autorevolezza e carisma di leader difendevi e diffondevi i Valori sacri della democrazia, della tolleranza della solidarietà ai nostri ragazzi (e li ricordavi anche a noi genitori) ci rassicurava e ci metteva nella condizione di sentirci dei privilegiati. Non mancheremo al nostro dovere di continuare questo tuo insegnamento con coraggio e con la tenacia di chi è certo di seguire un buon maestro. 
Per questo noi e i nostri ragazzi non vogliamo sentirci senza di te, ma siamo legati a te nel ricordo e nella perseveranza del cammino futuro. Per questo ti pensiamo sempre con noi.


Maria Serena Bartoli, Maturità 2000, 28/05/2003

Sono venuta a salutarla dopo l'esame di Maturità, signor Preside, e sono FELICE di averlo fatto.

Mi ha guardata negli occhi, ricordo bene, ha ripetuto il mio nome e mi ha forse detto due parole. Non per convenienza: per me. Negli ultimi cinque minuti passati nel mio Liceo, ho sentito davvero che qualcuno si era preso a cuore la mia, la nostra storia, i cinque anni più belli, tempestosi, generosi della nostra vita: ed ha fatto sì che non un minuto ne andasse sprecato.
Grazie perchè non ha avuto paura di avere fiducia in noi.
Ho fisso nel cuore il suo sguardo diritto ed alto. Così la ricordo. Un uomo, prima di tutto.
Non sapevo che lei occupasse uno spazio tanto grande dentro di me. Ora c'è solo un grande vuoto, che grida nel buio di ciò che non potrà mai capire.
Grazie, signor Preside, per quello che mi ha aiutata a diventare.

I genitori della classe 2A, 28/05/2003

 
AI DOCENTI E AGLI STUDENTI
del
Liceo Alessandro volta
Milano

Cari studenti, cari professori

abbiamo appreso, con profondo dolore, che il Prof. Ferdinando Giordano non è più tra noi. Noi l’abbiamo conosciuto a scuola e a questa scuola l’abbiamo sempre associato: per questo ieri, con la nostra presenza, abbiamo voluto sottolineare la nostra stima e il sostegno a tutto il Liceo Volta.

Purtroppo non siamo riusciti a recapitare al Preside una lettera, che avevamo già preparato, per manifestare il nostro apprezzamento e il sincero ringraziamento per il suo lavoro. Ricordiamo un cittadino, un intelligente insegnante, impegnato da anni in un terreno complesso e difficile che ha saputo costruire, insieme alle altre componenti, un percorso formativo di qualità. Raramente abbiamo incontrato, nella nostra esperienza scolastica e nel ruolo di genitori, un’ampia disponibilità all’ascolto, al dialogo e alla partecipazione come in questo istituto.

Sabato scorso il Prof. Giordano ricordava le enormi difficoltà in cui si siete costretti a lavorare e il diffuso senso di frustrazione che attraversa molti docenti, e molti protagonisti di questa istituzione, per la grave condizione in cui è stata posta la scuola pubblica, asse portante di uno stato civile e democratico. Ricordava spesso le qualità dei giovani, capaci di riflettere, analizzare le situazioni e di senso autocritico a volte più sviluppato che in tanti adulti.

"Nando is in the house", hanno scritto gli studenti.

Siamo convinti che Voi, giovani e docenti insieme, saprete cogliere gli insegnamenti positivi e proseguire nell’azione e nel progetto educativo che avete già tracciato; i genitori continueranno a sostenere, con la loro partecipazione e il loro contributo, il Liceo Volta.


Al Consiglio  di presidenza
al personale docente  e non docente
agli studenti :
 
Il Liceo Scientifico paritario "Maria Immacolata" di Milano- via Amadeo 11
si unisce al dolore e allo smarrimento per la scomparsa improvvisa dello
stimatissimo Preside prof F. Giordano, punto di  riferimento  prezioso anche per le scuole
paritarie di Milano e provincia , grazie alla sua consulenza sempre opportuna
 ai suoi qualificati contributi nei corsi di aggiornamnto del personale docente,
all'apertura e all'accoglienza degli studenti di qualsiasi scuola.
 
   La nostra espressione di solidarietà a tutti voi per il vuoto lasciato dal Preside carissimo,
una preghiera e un'espressione di affetto per lui, per la famiglia e per gli amici.
la Preside e i docenti tutti, 28/05/2003

Maurizio Solca, 28/05/2003

Oltre ad essere un genitore del Volta sono stato, nella seconda metà degli anni 70, allievo del Prof. Giordano al Liceo Leonardo da Vinci. Gli ovvii casi della vita mi avevano fatto perdere le sue tracce per molti anni, fino a quando la maggiore delle due figlie che ora frequentano il Volta era in procinto di lasciare la scuola media ed iscriversi al Liceo. Fu una piacevole sorpresa riincontrarlo appunto all'incontro di presentazione con i genitori e in un colloquio privato colpì anche me la capacità di
risordare tutti i suoi alunni di tanti anni addietro, come già sottolineato da altri in messaggi presenti sul sito. Successivamente, mi capitò di accettare l'incarico di rappresentante dei genitori nel Consiglio d'Istituto ed ebbi così la fortuna di "lavorare" con lui, collaborando, ognuno nelle proprie sfere di influenza, a mantenere l'eccezionale livello di funzionamento e democrazia cui il Prof. Giordano, insieme a Docenti e Studenti, aveva portato il Volta.
Credo di non poter far altro che ricordarlo così, come Insegnante e Dirigente Scolastico, sempre disponibile, aperto al confronto dialettico e alla cooperazione, maestro di tolleranza, apertura mentale e, soprattutto, miglioramento continuo del proprio io di ciascuno.
Arrivederci, Prof!


Addio preside!
Ho iniziato il mio cammino al Volta nel 1987.
Mi ricordo le occupazioni,l'autogestione durante la prima guerra del golfo.
Mi ricordo del preside che capiva i motivi di tutto ciò,
mi ricordo del preside che mi consegnava la pagella a metà anno
storcendo il naso per i miei brutti voti in matematica.
Mi ricordo i giorni della maturità e tutti quegli anni che hanno
fatto crescere migliaia di ragazzi come me.
Mi ricordo del mio preside e a lui dedico alcune righe di una 
canzone di Fabrizio De Andrè.
Addio.
Gianluca,maturità 1992.
 Lascia che sia fiorito, Signore, il suo sentiero
quando a Te la sua anima e al mondo la sua pelle
dovrà riconsegnare, quando verrà al Tuo cielo
laddove in pieno giorno risplendono le stelle.

Quando attraverserà l'ultimo vecchio ponte
ai suicidi dirà, baciandoli alla fronte:
"Venite in Paradiso, là dove vado io
perché non c'è l'inferno nel mondo del buon Dio".


Sono un'insegnante di un Liceo della Provincia; mi è capitato di ascoltare le parole appassionate del Preside Giordano qualche anno fa, durante la manifestazione ad Assolombarda per la certificazione di qualità per la sua scuola; sono rimasta colpita dalla motivazione per il suo lavoro che sapeva trasmettere, dall'affiatamento con i suoi Docenti, dalla abilità argomentativa e dalla contagiosa fiducia nel mestiere di insegnante. Ne ho conservato un ricordo ammirato ed ora mi sento un po' più sola in questo mondo scolastico che si fa sempre più burocratico e pieno di "scartoffie": proprio un tipo di scuola all'opposto di quella in cui credeva il Preside Giordano.
Con stima e rimpianto
caterina Saletti, docente di Lettere e Latino al Liceo Sc. " Cavalleri" di Parabiago, 28/05/2003

Mia figlia era ancora piccola e già mi arrivava la fama di un preside di grande statura, democratico, attento alla eccellenza nel suo lavoro.
Mia figlia é cresciuta ed ho avuto modo di conoscere una persona di grande sensibilità umana, ed un fine conoscitore dei problemi della scuola pubblica.
Ora non c'é più e lascia un vuoto incolmabile. Un abbraccio alla famiglia. Ed un invito a non sentirsi soli a tutti i ragazzi.

Aurelio Volpe


Piera R., 28/05/2003
Provo rabbia e dolore per quello che è successo.
Com'è possibile che una persona che ha avuto la forza e il coraggio di dar vita a un sogno possa sentirsi alla fine così sola, abbandonata, sconfitta, al punto di rinunciare a tutto, anche alla propria vita?
Il Volta non è un liceo tutte rose e fiori, i problemi ci sono, e anche tanti.
Ma ha avuto una cosa che lo ha fatto brillare nel buio di questi tempi: la speranza.
La speranza che si potesse fare qualcosa di più, la speranza che fosse possibile avere una scuola migliore per costruire una società migliore, la speranza che i nostri figli avrebbero potuto fare parte di un futuro più luminoso grazie all'impegno, alla cultura, al rispetto reciproco, a tutti i valori che il preside Giordano, con il suo esempio e la sua umanità, ha saputo portare nei loro cuori.
Ho condiviso questo sogno e questa speranza e oggi, una piccola parte di me è morta con lui.
E' un po' tardi, ma: grazie di tutto.


Luca, 28/05/2003
(maturità Leonardo da Vinci 1079)
Professore,

sono stato, ricordi, tuo allievo nell'ultimo corso che hai portato alla maturità prima che andassi a fare il preside.

In quarta e in quinta, ricordi, con due amici avevamo registrato, sbobinato e battuto a macchina, su quelle maledette matrici del ciclostile, le tue lezioni di filosofia. Che poi tutte le quarte e le quinte del Leonardo comperavano (e ridevi ogni volta quando ti dicevo che nella C, dove si credevano i migliori perché facevano tedesco, le comperavano di nascosto).

Ma la storia e la filosofia erano il pretesto per insegnarci quello che più ti stava a cuore: insegnarci a usare il cervello.

Ricordo come ti arrabbiavi se il primo della classe ripeteva a memoria la lezione senza aver capito nulla. E come eri contento se quella meno fortunata finalmente parlava, anche solo per rispondere alla tua domanda di raccontarti cosa avesse fatto il giorno prima.

Ogni lezione, ogni chiacchiera con te era uno stimolo a guardare il mondo con gli occhi aperti e usare quel benedetto cervello. E per questo nessuno di noi si sorprese quando, l'anno successivo, a sorpresa, avevamo saputo che eri andato via per provare se, da dirigente, potevi riuscire a fare ancor
meglio.

Quante volte mi sono ricordato della tua lezione a non credere neppure a quello che tu stesso raccontavi, nella tua materia, solo perché ne eri professore. Raccontavi gli esperimenti che facevi coi tuoi figli, e ci trattavi come se lo fossimo tutti. Severo, giusto e, alla fine, generoso.

E lo scherzo che, da membro interno, mi hai fatto alla maturità, dove interrogato in Italiano e con storia come seconda materia (ma mi avrebbero interrogato nella terza, geografia), hai esordito tu - davanti a professori perplessi - con una domanda su Socrate e Cristo? Quando, alla fine, mi hai
detto alzando le spalle che che volevi solo farmi avere il 60, non ho saputo abbracciarti.

Ebbi il voto che volevi farmi avere, ma non immaginavo di doveri abbracciare ora, così.

Grazie per tutto quello che mi hai insegnato.


Cari studenti, cari insegnanti del Liceo Volta,

Il nostro Preside ci mancherà moltissimo, ogni giorno per lungo tempo. E' stato un vero capo, una vera figura di riferimento in un mondo dove si fatica a riconoscersi in una guida. Il nostro liceo e il suo Preside erano inscindibili.
Ma vi prego con tutto il cuore non gettate la spugna, non arrendetevi, non pensate che se non ce l'ha fatta lui, non vale la pena di fare tanta fatica.
"Il Giordano" (con l'articolo, come amiamo fare noi milanesi) non ha mai mollato, ha tenuto duro per tanti anni e di fatica ne ha fatta moltissima. E questo nostro grande dolore per la sua perdita è
direttamente proporzionale al suo valore e all'impegno che lui ha messo nel suo lavoro.
Ma, ne sono certissima, mai avrebbe voluto che il suo ultimo gesto potesse cancellare tutto quanto costruito fino ad ora. Anzi, voi ne siete i depositari.
Non sappiamo quale disperazione lo ha spinto a questa estrema follia.
Forse col tempo potremo capire, forse.....................

Ancora sabato scorso ci chiedeva (e si chiedeva lui stesso) "Ma che cosa è il bene comune? Perchè lavoriamo per il bene comune, se non sappiamo cos'è?" Forse con queste parole ci stava mandando un segnale, che noi non eravamo in grado di cogliere. Oggi dico che il bene comune sono stati il
suo lavoro e i grandi risultati ottenuti anche grazie a tutti voi che lo avete seguito e apprezzato.
 
Forza allora, tutti insieme in suo nome, continuiamo il suo lavoro. E voi ragazzi ricordate la sua figura, le sue parole, la sua grande energia, non solo il suo cedimento finale.
A voi studenti e a voi insegnanti sono andate le parole conclusive dell'ultimo intervento con noi genitori: ancora una volta parole di apprezzamento per i suoi docenti, parole semplici, ma più significative di grandi lodi ("i miei insegnanti non stanno certo a casa con la bua). e poi
affetto per i suoi allievi: "Spesso guardo dalla finestra i miei ragazzi e li trovo belli, vedo che sono contenti di essere a scuola. Si, sono belli i miei ragazzi"
 
Io sono felice che almeno uno dei miei figli ha avuto come preside Ferdinando Giordano

Forza ragazzi, forza Prof
una mamma di 2G, 28/05/2003


 1D, 28/05/2003

NANDO IS IN THE HOUSE.... mi ha colpito subito questa frase, subito appena
l'ho letta. io sono di prima e non ho mai visto il preside scendere dalle
scale durante l'occupazione ma mi ricordo IL SUO SORRISO mentre ci vedeva
passare davanti alla presidenza, anche solo per cambiare i soldi alla
macchinetta davanti al suo ufficio. ricordo LA SUA DISPONIBILITA' quando
ho proposto una raccolta fondi per l'Ucraina, o LA SUA TRANQUILLITA'
quando ero agitata perchè facevo fatica a respirare per colpa di
un'allergia, IL SUO SENTIRSI ORGOGLIOSO DI NOI RAGAZZI per il progetto di
matematica in inglese che avevamo portato avanti. il nostro preside è
ancora con noi e con noi rimarrà sempre finche noi ricorderemo il suo
sorriso e il suo amore messo nella nostra scuola, messo per noi per farci
stare bene ogni giorno di piu. l'unica cosa che possiamo dire ora è
Grazie, un grazie infinito prof. 


IL PRESIDE era IL VOLTA, ha condotto il Liceo come un padre per tanti anni quanti quelli della mia giovane vita.  E io, che mai da quando mi sono diplomata avevo più ripensato a lui, ora lo sento ancora parlare e la sua voce così ferma e sicura è viva nel mio ricordo come non avrei immaginato.
Si ha la sensazione di aver perso un GRANDE.
Un saluto davvero commosso a lui e a quanti lo piangono.
 
Manuela, diplomata '99, 28/05/2003

Guido Ratti, 28/05/2003

Mi ricordo ancora di un'occasione (non entro nei particolari perché non è così importante) nella quale il Preside, pur non essendo d'accordo, difese me ed altri studenti dalle accuse di alcuni professori "moralisti" che parlavano addirittura di sospensione per una sciocchezza... Proprio allora si è rafforzata la mia stima nei suoi confronti, già allora grandissima.
In lui ho sempre visto un uomo che ha fatto il suo mestiere al meglio, senza mai venir meno alle sue responsabilità, guidato costantemente da un grande spirito di servizio, non dall'orgoglio o dalla ricerca dell'autorità. Un uomo che ti parlava alla pari anche se eri uno studente, che non si credeva migliore di te, che soprattutto sapeva ascoltarti.
Spero di onorarlo seguendo il suo esempio, ovvero facendo sempre il mio "dovere" di essere umano qualsiasi ruolo ricoprirò in futuro.
Mi sembra impossibile che una persona dalle spalle così larghe abbia deciso di fuggire dal mondo... ma come lui ha sempre rispettato la nostra libertà, così spero che noi rispetteremo la sua scelta senza rovistare nella sua vita privata per cercarvi un motivo.
Possa dov'è ora proseguire il suo cammino per se stesso e non più solo, come ha fatto in tutta la vita, per gli altri.
Con affetto
 
"maturato" 1994 nella V I, la classe migliore del liceo migliore di Milano

Giovedì 22 maggio 2003:
incontro  il Preside Professor Ferdinando Giordano per un colloquio nel suo studio al Liceo Volta: è sereno, disponibile ad ascoltarmi e pronto a risolvere con ottimismo i problemi.
 
Mercoledì 28 maggio 2003:
con grande rimpianto, so dire solo: 
grazie,  Preside Giordano.
Maria Grazia Deponti  - un genitore della classe 2 F, 28/05/2003

Mi sono diplomata presso il Liceo Volta due anni fa e volevo esprimere le mie piu' sentite condoglianze per la scomparsa del professor Ferdinando Giordano.
Il suo ricordo e' vivissimo nei miei ricordi e senza esagerare penso di poter dire che il ricordo piu' caro che conservo della mia esperienza al liceo e' proprio lui... Ero spesso in difficolta' con professori e compagni, incapaci di capirmi e sostenermi in uno dei periodi piu' difficili della mia vita e il suo ufficio si era trasformato in un rifugio accogliente dove, ero certa, mi aspettavano solo parole di comprensione e di sostegno: parole che, forse, solo chi conosce la sofferenza sa donare.
Grazie a lui ho ritrovato la fiducia in me stessa e la voglia di dimostrare agli altri quanto valgo e quanto sono speciale... anche mia madre ne conserva un ricordo dolcisimo ed entrambe gli saremo eternamente grate per la sua pazienza e per la sua umanita'.
Con tutto il cuore desidererei partecipare al funerale per portargli il mio ultimo saluto... se vi e' possibile rispondermi fornendomi i dati necessari...
Sentite condoglianze
Cristina Ramella, 28/05/2003


Ieri ho visto negli occhi di mio figlio una tristezza infinita, forse aveva anche pianto per la scomparsa del suo Preside: è stato un Preside democratico ed amava stare con gli studenti, dialogare con loro.

Oggi occorre dare, nei limiti della conoscenza dei fatti, una motivazione alla decisione "estrema" di questa grande figura umana perché mio figlio (come tanti altri studenti) vorrebbe sapere "perché".

Forse non ci sarà mai una risposta ma spero che i docenti, anche in questo momento di grande tristezza, abbiano la forza di parlare con gli studenti ed ascoltare il loro "dolore".

Per ricordarlo sempre proporrei di instituire una Borsa di Studio "Ferdinando Giordano".

Una mamma di 5^ B, 28/05/2003


immenso e puntuale riferimento di tutti, per te solo una parola: GRAZIE , Nando
 
V^E 98/99

Ilario Lavarra 28/05/2003

ciao preside,
mi dispiace che te ne sia andato,dal paio di occasioni con cui ha avuto modo di parlare con te,mi ricordo che subito mi era stata chiara la tua bontà e gentilezza d'animo
ciao
un tuo ex-studente


 
Dei miei 5 anni trascorsi al liceo Volta ho un bellissimo ricordo.
Merito dei miei professori, dei miei compagni di classe che sono diventati i miei migliori amici e merito del Preside Ferdinando Giordano per il clima di Civiltà, Umanità e vivacità intellettuale che ha saputo preservare e alimentare in questa scuola.
In qualche strano modo ho la sensazione di aver perso un amico.
Un ciao e un grazie di cuore, nel rispetto di un gesto difficile da capire.

Mauro (maturità 1989) 28/05/2003

Claudio Abbiati: 28 / 05 /2003

Ora che Lui non c'è più restano solo i ricordi. Si accavallano tumultuosamente nella memoria. Ricordo il primo giorno che l'incontrai, quando ero in cerca di un liceo al quale iscrivere mia figlia; la sua onestà intellettuale, cristallina, mi fece sperare che quella fosse la scuola giusta. Era anche la scuola da me frequentata negli anni sessanta, in tempi sicuramente difficili ma carichi di speranze. E anche quando mi si presentarono alcune perplessità in merito alla complessa gestione della scuola, l'intesa col prof. Giordano fu perfetta. Ci siamo sentiti colleghi, sono anch'io un insegnante di scuola superiore, e siamo riusciti a concordare su tutto.
Mi mancherà come punto di riferimento per l'umanità professionale che sapeva infondere nella sua attività, per l'entusiasmo verso il futuro della sua scuola, per il rapporto, splendido, che sapeva instaurare con i genitori e con i ragazzi.
E per questo mancherà anche a mia figlia.
Prof. Claudio Abbiati


Simone, 27/05/2003

Siamo solo primini, ma abbiamo fatto in tempo a conoscere il GRANDE PRESIDE;
per fortuna!
Grazie a lui molti ragazzi hanno scelto il Volta, grazie a lui molti ragazzi e genitori hanno nuovamente ritrovato la fiducia nell'ISTITUZIONE SCOLASTICA, grazie a lui il corpo docenti accetta e capisce l'adolescente che ha davanti, grazie a lui il dovere innanzi tutto, ma con rispetto reciproco.
GRAZIE DI TUTTO PROF. GIORDANO! SEI STATO GRANDE E LO SARAI SEMPRE! Il Volta
SEI TU!!!!!!

Simone Guarino e Mara Marigliano (rappr. IG)


Sig.ri Contardi 28/05/2003

Abbiamo appreso con sgomento la notizia della scomparsa del prof. Giordano.
La sua figura è sempre stata un rifermento positivo per i ragazzi, in un mondo in cui tutto sembra privo di valori Lui era riuscito a trasmettere la fede nella ragione e nell'uomo, la  fiducia nella forza di volontà, nella forza dello spirito di sacrificio.
Ora questa scomparsa lascia un enorme vuoto, soprattutto nei nostri ragazzi e negli insegnanti, che tutti i giorni si trovano a confrontarsi con loro. 
Ci auguriamo che l'insegnamento del ns. Preside sia sempre vivo, e che la sua grave scelta non intacchi tutto il bagaglio di positività che ha saputo infondere a tutti noi.
Siamo vicini alla famiglia, ai ragazzi e a tutto il corpo insegnante del
Liceo.

Antonietta e Gianni Contardi
(genitori di 1a G )


Giovanni, 28/05/2003

NON SEI MAI STATO IL MIO PRESIDE MA IL MIO PROF. DI FILOSOFIA.
ADORATO E ADORABILE,CONCISO POLEMICO MA MAI AGGRESSIVO.
ATTENTO AI NOSTRI CAMBIAMENTI MA NON GOMMOSO.
AVEVAMO 18 ANNI NOI E TU 33.CI SEMBRAVI TANTO GRANDE A E GRANDE ERI VERAMENTE.
CI SIAMO RIVISTI CON LA 5A.A DEL LEONARDO POCHI MESI FA.CHI GRASSO E PELATO,CHI SOFFERENTE DI STORIE PERSONALI.CHI PADRE E CHI MADRE SEPARATI.CI
HAI SALUTATI TUTTI PER NOME COME SE L'APPELLO DI QUELLA CLASSE TI FOSSE
RIMASTO NEL CUORE.
GRAZIE PER QUELLO CHE SEI STATO E PER COME HAI OCCUPATO IL NOSTRO
CUORE.ANCHE ORA CHE SIAMO,COME TU VOLEVI,DIVENTATI UOMINI.


Andreina, 28/05/2003

Cari studenti, cari insegnanti del Liceo Volta,
 
Il nostro Preside ci mancherà moltissimo, ogni giorno per lungo tempo. E' stato un vero capo, una vera figura di riferimento in un mondo dove si fatica a riconoscersi in una guida. Il nostro liceo e il suo Preside erano inscindibili.
Ma vi prego con tutto il cuore non gettate la spugna, non arrendetevi, non pensate che se non ce l'ha fatta lui, non vale la pena di fare tanta fatica.
"Il Giordano" (con l'articolo, come amiamo fare noi milanesi) non ha mai mollato, ha tenuto duro per tanti anni e di fatica ne ha fatta moltissima. E questo nostro grande dolore per la sua perdita è direttamente proporzionale al suo valore e all'impegno che lui ha messo nel suo lavoro.
Ma, ne sono certissima, mai avrebbe voluto che il suo ultimo gesto potesse cancellare tutto quanto costruito fino ad ora. Non sappiamo quale disperazione lo ha spinto a questa estrema follia. Forse col tempo potremo capire, forse.....................
 
Ancora sabato scorso ci chiedeva (e si chiedeva lui stesso) "Ma che cosa è il bene comune? Perchè lavoriamo per il bene comune, se non sappiamo cos'è?" Forse con queste parole ci stava mandando un segnale, che noi non eravamo in grado di cogliere. Oggi dico che il bene comune sono stati il suo lavoro e i grandi risultati ottenuti anche grazie a tutti voi che lo avete seguito e apprezzato.
 
Forza allora, tutti insieme in suo nome, continuiamo il suo lavoro. E voi ragazzi ricordate la sua figura,  le sue parole, la sua grande energia, non solo il suo cedimento finale.
E a voi studenti e voi insegnanti sono andate le parole conclusive dell'ultimo intervento con noi genitori: ancora una volta parole di apprezzamento per i suoi docenti, parole semplici, ma più significative di grandi lodi ("i miei insegnanti non stanno certo a casa con la bua). e poi affetto per i suoi alunni: "Spesso guardo dalla finestra i miei ragazzi e li trovo belli, vedo che sono contenti di essere a scuola. Si, sono belli i miei ragazzi"
 
Io sono felice che almeno uno dei miei figli ha avuto come preside Ferdinando Giordano
 
Forza ragazzi, forza Prof
 una mamma di 2G 

Gemma Scozzesi, 28/05/2003

Caro Professor Giordano,
Con immenso dolore e costernazione abbiamo appreso ieri sera la notizia.
Per dieci anni il 'Volta' è stato per noi un luogo di vita: durante gli anni di liceo di Chiara e di Andrea molte volte noi genitori abbiamo avuto l'occasione, ma soprattutto la fortuna, di avere con Lei la possibilità di discutere, in modo sempre costruttivo, dei nostri figli. Senza retorica Lei è stato una delle figure di riferimento dell'adolescenza dei nostri ragazzi, e ci ha aiutato ad affrontare e risolvere problemi scolastici e non. Grazie per la Sua accoglienza e per la Sua capacità di anteporre la persona allo studente. Siamo orgogliosi di averla conosciuta.

Gemma, Lucio, Chiara e Andrea Tosini


Ho conosciuto Ferdinando Giordano tanti anni fa, quasi venti ormai. Lui era presidente di una commissione di maturità al Liceo Banfi di Vimercate e io ero un giovane commissario di Filosofia agli inizi della carriera. Raramente ho incontrato una persona più seria e più competente, ma allo stesso tempo tanto colta, ironica e arguta. Ricordo aveva una grande passione per il cinema. Cominciava sempre lui i colloqui chiedendo ai maturandi quali film avessero visto di recente e discutendo con loro delle varie pellicole. Di qualsiasi film si trattasse, lo conosceva e sapeva discuterne. Era stato un piacere lavorare al suo fianco. Poi due anni fa seppi da un comune conoscente che era stato nominato presidente di commissione in un liceo del centro Monza, la mia città e che si lamentava della mancanza di un parcheggio nelle vicinanze della scuola. Così gli telefonai e gli offrii di usare il cortile di casa mia, che dista un centinaio di metri da quel liceo. Si ricordava perfettamente di me, mi ringraziò e mi disse che il suo problema si era nel frattempo risolto. Poi chiacchierammo un po' di scuola e ci salutammo con l'augurio di reincontrarci. Era un uomo che sapeva far sperare in una scuola migliore nel nostro paese. Agli studenti e ai loro genitori, agli insegnanti e a tutto il personale del Volta mancherà molto. E anche a tutti coloro che lo hanno conosciuto, magari solo superficialmente, come è capitato a me.
 
Carlo Vittone
docente di lettere e storia presso Istituto Statale d'Arte di Monza

E' con dolore che apprendo della morte di Ferdinando Giordano, Preside del Liceo Volta di Milano nonché mio ottimo professore di Storia e Filosofia nei primi anni '70 al liceo Scientifico Leonardo da Vinci.
Nonostante il fatto che nella vita mi sia alla fine occupato d'altro, anche a lui devo quella passione per lo studio della Storia e della Filosofia che anche oggi, saltuariamente, incremento. E lo ringrazio, per la sua passione d'insegnante, le sue spiegazioni lucide, laiche, sempre dense di curiosità, di vivacità. 
Ricordo ancora, per citare un esempio, quando noi (studenti di 4° liceo scientifico, credo fosse il '72 o '73 ) ci trovammo una mattina e senza preavviso, catapultati in una lezione sul buddismo (era una vera anteprima per dei liceali di media borghesia di trentuno anni fa ) da lui organizzata insieme ad un suo amico professore di università inglese. E ricordo sempre da che parte stava nelle furenti contestazioni di allora. Dalla nostra, con tanto di botte della polizia e reprimende disciplinari
nei suoi confronti.

Cercherò di informare questa comunità della data dei funerali.
--------------------------------------
Fabio D'Amico
Network SiR - Scuole in Rete


Vincenzo Sardelli, 27/05/2003

Un incontro breve, quello tra un insegnante in cerca dell'abilitazione in latino, e un preside, responsabile del corso abilitante. Un incontro fugace, che pure è bastato a farmi apprezzare l'immensa passione di un uomo per la scuola, il suo percepire come valore la centralità dell'alunno. Del professor Giordano ricordo anche la capacità di ascolto e la disponibilità al confronto, la fierezza nel guardare sempre negli occhi l'interlocutore, l'amore per i classici della letteratura e della filosofia che gli consentiva di muoversi con la curiosità e la sagacia del viaggiatore nel pensiero dei padri fondatori della cultura. Addio preside. Mi rimane il rammarico di non aver potuto lavorare con lei.
Prof. Vincenzo Sardelli


Iacopo, 27/05/2003

Poche righe per ricordarlo, scritte da uno che forse nemmeno mai

gli aveva parlato, ma che si ricorda molto bene di lui, di quello che diceva, e di come il suo liceo brillava sulle pagine dei giornali  quando era lui a parlarne. Uno che si ricorda di lui per come dirigeva la nostra bella scuola, forte come un leone e giusto come un buon re. Uno che ancora non comprende e forse non comprenderà mai quel gesto, se estrema azione di un uomo sofferente, oppure fiera e coraggiosa presa di posizione nei confronti della vita, un po' come il grande Catone nel Purgatorio di Dante, che proprio nella sua bella scuola mi è stato insegnato,  quando ancora potevamo incontrare il vecchio leone in giro per i corridoi darsi da fare febbrilmente per il liceo che tanto amava.


A Ferdinando Giordano, morto in guerra nel 2003.
Sei stato per venti anni in trincea, a combattere i burocrati e politicanti che ti impedivano di mandare avanti la Tua scuola, una scuola ambita da molti, eri e sei amato, per tutti hai sempre avuto una parola "ottimista", ma hai visto affossare la Tua scuola e hai preferito precederla.

Non dovevi farlo, ci mancherai tantissimo.

Famiglia Merli

Commemorazione in Consiglio comunale Commemorazione nell'Auditorium "Città di Milano"


Liceo Scientifico Statale "A. Volta" - Milano - url: www.liceovolta.it
Ultimo aggiornamento: 11/06/2003
webmaster: Renata Adriana Bruschi - email: fo.web@virgilio.it              
mappa guida indice