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Il Liceo Volta ricorda il Preside prof. Ferdinando GiordanoIl ricordo degli studenti - Il ricordo dei genitori - Il ricordo del Consiglio di Presidenza e del personale scolastico I ricordi di molti amici e conoscenti
Le parole dei genitori: Negli anni abbiamo imparato a conoscere ed a stimare un dirigente scolastico di grande valore, teso a costruire una scuola migliore, un uomo coraggioso, giusto e leale il prof. Ferdinando Giordano ed ora che ci ha lasciato, forte è il rimpianto ed enorme il vuoto in noi, in questo "suo" liceo ed in tutto il mondo della scuola. I Genitori del liceo scientifico A.Volta " 27/05/2003 Le parole del Consiglio di Presidenza e del personale scolastico: Gli studenti e le loro famiglie, i docenti, il personale non docente e il C.d.I. desiderano rendere omaggio al loro Preside, Prof. Ferdinando Giordano, che ci ha lasciato. Egli è stato ed è una solida figura di riferimento per i ragazzi, innanzi tutto, ma anche per qualunque adulto avesse bisogno di consigli e di conforto. Persona complessa ed affascinante: laico con il senso religioso della vita, coerente con la propria coscienza e i propri ideali "ad ogni costo", rispettosissimo, peraltro, delle opinioni di tutti. Era un vero insegnante e i docenti hanno imparato molte e ottime cose da lui. L'ultimo messaggio, in ordine di tempo, che ci ha lasciato è stata una domanda "Per voi (docenti) viene prima l'allievo l'adolescente?". La sua risposta era "l'adolescente". Aveva anche dichiarato "prima che insegnanti si è cittadini e uomini. Voglio che i miei studenti sappiano come la penso". Con immenso rimpianto e affetto da tutti noi. LICEO VOLTA, 27/05/2003 per inviare parole di ricordo, di testimonianza, che potranno essere citate durante la cerimonia funebre, scrivete a fo.web@virgilio.it Gli studenti possono mandare alla scuola le immagini (stampe o file di immagini) che testimoniano le attività che hanno visto coinvolto il prof. Ferdinando Giordano nei lunghi anni del suo servizio per la scuola pubblica. I ricordi di molti amici e conoscenti Riccardo. Maturità1979, 31.5.03 Alberto Ferrari, 30/05/2003 Lascio poche parole perchè ho conosciuto, poco, Giordano, ma era 30/05/2003 Per il preside Giordano mi piacerebbe un ricordo che non sia solo memoria, un
Ricordo vivifico, efficace, che sappia creare e rinnovare, un Ricordo che sappia
dare speranza anche e soprattutto nei momenti bui, com'era nel suo stile di uomo
buono, colto, gentile e 'fermo'. Lo ricordo vivacemente interessato ai primi
'esperimenti' di corsi di formazione per genitori, nel '92... E' stato, credo,
un prezioso punto di riferimento per giovani e meno giovani. Mariano Maistrello
Elena A. Ferrè, genitore, 30/05/2003
Ho avuto occasione di incontrare il Prof. Giordano nel corso degli incontri tenuti a seguito dell'iscrizione alla prima classe di mio figlio, ormai quattro anni fa.
L'impressione che ho avuto a quel tempo è
ancora molto forte, netta: grande personalità, grande professionalità , un
grande amore per il suo lavoro e per i suoi studenti, una forte carica
umana.
Nei pochi anni trascorsi ho continuato ad
avvertire la sua presenza
rassicurante e positiva, anche nelle piccole
cose: una semplice comunicazione alle famiglie, per esempio.
Sono addolorata per la sua dipartita, sono
vicina alla sua famiglia
al corpo docente e non, agli studenti che
Lui ha tanto amato e onorato con una presenza fattiva in oltre venti anni di
attività in qualità di Preside del ns. Liceo.
Grazie di tutto, ci mancherà molto.
Lucia 30/05/2003 Impossibile associare una violenta interruzione della vita alla figura
solida, equilibrata, positiva, costruttiva, energica, serena e luminosa del
Preside Giordano.
30/05/2003
Non conoscevamo personalmente il prof. Giordano, ma ne abbiamo apprezzato la professionalità, l'autorevolezza, l'impegno e l'amore per "i suoi ragazzi".
Abbiamo iscritto nostra figlia al Volta convinti
non solo della validità della proposta didattica e della serietà
dell'istituto, ma anche per l'insieme dei valori che questa scuola garantisce
- centralità della persona, rispetto per le diverse posizioni,
tolleranza che non significa lassismo.
Per questo lo ricorderemo sempre e confidiamo che gli
insegnamenti del prof. Giordano rappresentino un punto di
riferimento anche per il futuro
Daniela Gregorio e Francesco Corretto (genitori di
Erika Corretto, classe 2^F)
Non ci ho mai parlato di persona, non l'ho mai cercato, l'ho visto poche volte solo nelle occasioni ufficiali, probabilmente non sapeva nemmeno chi fossi; ma so che lui era in quell'ufficio che lavorava anche per me. Grazie. Riposa in pace Preside Giordano Chiara, maturità '99, 30 maggio 2003
Preside Karl-Göran Lindbäck, 30/05/2003
Vorremmo ricordare e ringraziare Prof. Giordano, un uomo capace di vedere prima di tutto i suoi studenti. Anche se dal lato e molto poco presenti alla vostra scuola, abbiamo potuto respirare un aria in cui l'educazione ha un valore e il futuro dei studenti, in un' Europa sempre piu' unita, viene visto con curiosità e mente aperta.
Liceo Volta rimane nei ricordi non solo per i bei
giorni trascorsi presso la struttura, le gite insieme agli studenti, le cene
in famiglia ma anche per la immediata disponibilità e l'interessamento di
creare un progetto per i giovani dalla parte di Prof. Giordano.
Un ringrazio dal estremo nord e Furuhedsskolan a
Kalix, Svezia
Preside Karl-Göran Lindbäck
Prof. Elisabeth Gustavsson, Project Leader Carina
Jacobsson, Project Leader Anna Brännström e
tutti i nostri studenti.
Caltanissetta, 29 maggio 2003 Con profondo dolore e smarrimento ho appreso la scomparsa dell’amico e collega Ferdinando Giordano. La lunga consuetudine professionale, trasformatasi in profonda amicizia, è nata nell’ambito della realizzazione del Progetto Qualità nella scuola nel nostro Istituto del quale il Liceo ‘Volta’ e il d.s. Giordano furono tutors. Negli anni di svolgimento del progetto, la presenza e l’attenzione del d.s. Giordano è stata sempre altamente professionale, culturalmente raffinata, didatticamente forte e motivante: ne hanno fatto esperienza tutti i docenti di questo istituto la cui professionalità, per quella sua presenza tanto attiva quanto discreta e rispettosa, si è arricchita ed è maturata. La sua sensibilità professionale, insieme all’amicizia personale che con la sua abituale discrezione volle alimentare, creò un forte legame tra il ‘Volta’ e il ‘Russo’ e tra lui e me; ha fatto sì che vivessimo insieme il difficile percorso non solo della qualità, ma soprattutto quello della cultura scolastica e della didattica quotidiana, quello della scuola della Costituzione servizio per tutti i cittadini, scuola di democrazia e di umanità. Insieme a tutta la comunità scolastica dell’Itas mi associo al dolore per la grave perdita non solo del ‘Volta’ ma, credo, di tutta la scuola milanese; rimpiango le grandi doti umane e civili, culturali e professionali di Ferdinando Giordano; mi mancherà molto il suo consiglio, il suo lucido e appassionato argomentare, la sua amicizia. Ricordarlo, per noi dell’Itas ‘Russo’ e per me in particolare, come credo per voi tutti del ‘Volta’ sarà avere sempre presente la sua lezione di cultura, laicità, democrazia e civiltà. Non basterà a risarcire la sua perdita, ma sarà sostegno e impegno forte a continuare nella quotidiana esperienza professionale e culturale come lui l’ha voluta e condotta. Come nei momenti sereni, più ancora oggi vi siamo vicini e sentiteci vicini al vostro dolore. Giovanni Milazzo Dirigente dell’Itas ‘Russo di CaltanissettaAnna Repossi, 29/05/2003 ho insegnato per tanti anni, fino all'anno passato, e non ho mai, Pinuccia Pisanu, 29/05/2003
Zio Nando non c'è più e adesso è il momento delle lacrime, della
disperazione. Qualcuno diceva "se piangiamo accettiamo". NO, per me
è il momento dei SE e dei MA.
Quando occupava la sua scrivania non esitavamo, entravamo e scaricavamo su di
lui i problemi riguardanti la scuola e i nostri figli. Lui ci riceveva,
ascoltava, ci parlava... tanto, cercava di risolvere, faceva quel che poteva.
MA siamo mai andati da lui per complimentarci, per ringraziarlo, per
dimostrargli il nostro affetto?
Perchè facciamo questa fatica tremenda a esternare i nostri sentimenti alle
persone viventi (genitori, amici, professori, presidi). Ci sciogliamo solo
quando vengono a mancare.
SE lo avessimo fatto, l'avremmo aiutato ad andare avanti?
una mamma tristissima e "orfana" come tutti i ragazzi del volta.
Erica, 29/05/2003 Al nostro preside.. Stefano, 29/05/2003
"S'i' era sol di me quel che
creasti
novellamente, amor che 'l ciel
governi,
tu 'l sai, che col tuo lume mi
levasti.
Quando la rota che tu sempiterni
desiderato, a sè mi fece atteso
con l'armonia che temperi e
discerni,
parvemi tanto allor del cielo acceso
de la fiamma del sol, che pioggia
o fiume
lago non fece alcun disteso."
(Paradiso, I 73-81)
Arrivederci Preside
Caro Preside,
ti scrivo per ricordarti e per ricordare a tutti
l'Uomo che eri e l'Uomo che sarai per sempre nei nostri cuori.
Ti scrivo per ricordare il tuo capire noi
studenti, il tuo proteggerci e soprattutto il tuo coraggio nell'esprimere e
portare avanti le tue idee.
Non è facile adesso per me pensare che rimarremo
soli, che non avremo più una guida, la nostra Guida, durante il cammino
attraverso l'adolescenza.
Non è facile nemmeno capire il tuo gesto, ma
nessuno ha il diritto di criticarti e di giudicare una persona fantastica come te.
L'unica cosa cosa che rimpiango è di non averti
mai parlato, ma mi basta avere ascoltato i tuoi dicorsi, capaci di estasiarmi
per la loro chiarezza e per la sicurezza che sapevi darmi; e mi basta averti
visto sempre lì presente ad ascoltare le nostre assemblee e averti visto
appoggiare le nostre idee, sempre capendoci e senza mai criticarci.
Purtroppo due anni non mi sono bastati per
conoscerti veramente.
Ci mancherai Nando.
Con affetto,
Marco Lupia, 2^H, 29/05/2003
Caro Preside,
siamo genitori di una "primina".Siamo arrivati al
"Volta" dopo aver letto del tuo liceo, dopo averti incontrato più
volte e ascoltato accanto ai tuoi insegnanti, ai tuoi collaboratori e ai
tuoi studenti. Ci è piaciuta la tua scuola e con serenità è come se
ti avessimo affidato nostra figlia. Ora lei si sentirà un po' orfana e lo
stesso anche noi.
Ciao Preside, peccato che tu abbia deciso di lasciarci.
Ci mancherai.
Famiglia Bonomi ( 1a G), 29/05/2003
Gianluca Ranzini, 29/05/2003
Siamo un gruppo di ex-studenti del Volta, che
ha fatto la maturità nel lontano 1983.
Come forse alcuni di voi hanno letto sui giornali
nei giorni scorsi si è sparato un colpo di pistola Ferdinando Giordano, da 23
anni preside del liceo Volta.
In tutti questi anni, continuando a leggere con
interesse tutti gli articoli sul nostro liceo, avevo piacevolmente constatato
che primo in Italia aveva conquistato il bollino blu della comunità europea.
Era diventato un gioiello e molto del merito pare sia stato di Giordano che
noi abbiamo incontrato solo all'inizio del suo mandato.
Leggo che l'altro giorno al Volta c'erano
centinaia di studenti in lacrime. Forse tutto l'ambiente, il clima era cambiato.
In meglio.
Ma evidentemente tutto l'affetto e la stima di cui
era circondato non hanno cancellato un dramma umano che chissà da quanto si
portava dentro.
Un saluto al nostro Preside
Sigghefrì
29/05/2003 Come potrei non ricordare con gioia i cinque anni
passati al Volta? 29/05/2003 Vogliamo ricordare e ringraziare per l'ultima volta il nostro amato Preside Marta, 29/05/2003 Grazie zio Nando!! Grazie per la tua
disponibilità, grazie per l'affetto Paola Ovatini, 29/05/2003 sono venuta via scontenta dall'assemblea di sabato mattina, per non avere
Francesco, 29/05/2003
Mi hai insegnato per quattro bellissimi anni ad amare la storia e la filosofia che mi hanno aiutato ad affrontare per tutto questo tempo, la mia vita: perchè hai voluto lasciare la tua? ti ricorderò sempre con grandissimo affetto, da un tuo studente del '71: liceo leonardo da vinci
da Bruna Sinnone, collega e amica, 29/05/2003
Ho collaborato con il preside Giordano per tutta
la durata della nostra vita di dirigenti scolastici e ho sempre apprezzato le
sue doti di competenza, di equilibrio e di professionalità.
Abbiamo lavorato insieme per la valorizzazione
della scuola italiana e per il riconoscimento della dignità e della fatica
quotidiana della nostra categoria, spesso non compresa dagli utenti e dagli
operatori della scuola. In ogni tipo di attività Nando ha profuso
generosamente il suo impegno con instancabile tenacia.
In questo momento voglio soprattutto ricordare
l'uomo e l'amico, con la sua capacità di comprensione e la sua coerenza. Non
so cosa abbia motivato la sua scelta di lasciarci, ma la rispetto nella
profonda consapevolezza che ogni sua decisione è sempre stata
rigorosamente meditata e ponderata. Possano accompagnarti il mio affetto
e la mia preghiera.
Ciao Nando!
SILVIA, 29/05/2003
Quando muore un uomo è sempre un momento triste. Quando muore un uomo che ci ha lasciato una grande ricchezza forse il dolore, per chi l'ha stimato, è più forte.
Appena ho saputo la
notizia qualcosa dentro di me si è spento. Credo fosse la sicurezza
che lui mi dava, quando ogni mattina, passando davanti alla presidenza, lo
vedevo seduto alla sua scrivania, la sua diplomazia, il suo saper
essere uomo, la sua voglia
di far crescere la nostra e la sua scuola, di far valere i
diritti di noi studenti. Era sempre lui a preoccuparsi per le nostre esigenze,
senza mai arrendersi. Una delle poche
persone che non ha lasciato andare a rotoli una scuola, che nel suo lavoro ci
ha messo l’anima, un adulto, che pur rappresentando l’autorità ha
instaurato un dialogo con i suoi studenti, anche se a volte non ne
approvava i comportamenti, ed è riuscito ad ottenere un grande rispetto da
parte di tutti. Uno che aveva il coraggio di andare contro corrente.
Ora forse capisco perché stamattina, avuta la notizia, ho pianto. Le lacrime
scendevano da sole e non mi andava di controllarle e frenarle. Ė forse la
prima volta che non mi vergogno di piangere in pubblico per una persona che
conoscevo ben poco e che mi sarebbe piaciuto conoscere. Che
impressione vederci tutti insieme, veramente uniti come scuola, come non lo
eravamo mai stati, seduti nel cortile, dove fino a qualche giorno fa stava
parcheggiata la sua auto. Tutti in silenzio, a ricordare i momenti che ce lo
avevano fatto conoscere per come era. Un silenzio che esprimeva tutto e che ci
faceva sentire uniti agli altri compagni, quelli più grandi, ma anche quelli
più piccoli, che non hanno ancora concluso il loro primo anno qui a scuola.
Che sensazione di vuoto passare davanti alla presidenza, vederla vuota,
spoglia. Solamente un mazzo di fiori. Questa sensazione ci sarà anche nelle
prossime mattine; pian piano si calmerà, ma non si placherà mai totalmente.
Certo si cresce, mancano solo due anni, ma le persone importanti, che ti
hanno, anche involontariamente, insegnato qualche cosa, ti restano dentro.
“Non vi sarà addio fino a quando saranno presenti i ricordi” diceva
Isabel Allende. La vita deve
però andare avanti e credo che ora che lui non c’è più avremo ancora più
forza, più coraggio, più voglia di continuare e perseverare nel suo
progetto, nella sua idea che una scuola migliore ci può essere. Ci
deve essere.
L’unica
cosa che veramente avrei voluto dirle di persona, e non solo pensarlo, è un
semplice grazie. Grazie per avermi “trasformato” in questi 20 anni la
scuola, per aver affrontato un sacco di problemi e per aver fatto sì che tre
anni trovassi un luogo così accogliente. Un grazie sincero, signor
preside perché tramite le sue
azioni, le sue parole, i suoi gesti, anche i più semplici, negli anni della mia
gioventù mi ha sempre mostrato, anche nei momenti più difficili, come
comportarsi e affrontare tutte le situazioni. Mi ha insegnato a ragionare,
a pensare senza paraocchi. Grazie
davvero... SILVIA
classe 3C
Grazie per averci ascoltato aiutato fatto
crescere e insegnato come si affronta la vita...so già che veglierai sulla
tua scuola in modo che continui ad essere quello che tu l hai fatta
diventare...
con affetto e stima
Beatrice Oniga maturità 2001
Angelo, Giuliana Pozzi, 29/05/2003
E' morto un uomo giusto, uno dei pochi rimasti.
Ci sentiamo più soli ad affrontare insieme ai
nostri figli un mondo difficile.
Annalisa Lizza, 29/05/2003 non ho parole da aggiungere alle lunghe lettere appena lette, mi hanno telefonato i miei genitori (ora abito in provincia di venezia), il tuo preside non c'è piu' ! sono crollata, perche'? il mio preside per soli quattro anni, anni importanti per la mia vita, la mia formazione non solo culturale ma anche e soprattutto politica, ricordo molto anche se ho frequentato dal 1980 al 1984, nella sezione E, ricordo i professori ed i compagni di classe, ricordo tutto, ricordo il PRESIDE e sarebbe inutile parlarvi delle rivoluzioni, dei primi amori e dell'incubo delle interrogazioni, parlarvi delle guerre in aula magna e parlarvi di quella persona che era sempre presente. Ferdinando Giordano, la sua firma è su tutti i documenti in mio possesso, i suoi insegnamenti sono nel mio cuore. Preghero' anch'io venerdi'. Ezio Casati, 29/05/2003 Personalmente conosco il prof. Giordano solo da due anni. L'ho sempre ammirato, durante i suoi interventi nelle assemblee dei genitori, per l'equilibrio e l'obiettività delle sue parole, qualunque fosse l'argomento, e per l'affetto nei confronti dei suoi studenti, i nostri figli. Grazie signor Preside.
Angelo Adamo, 28/05/2003
Sono il padre di un ragazzo, ora di 24 anni, passato dal "Volta". Ho fatto parte del gruppo di lavoro dei genitori che si occupavano di statistiche e sono stato presidente dell'Assemblea dei Genitori. Il nostro contributo di genitori, per piccolo che fosse, voleva aiutare la scuola ad essere la migliore possibile. Il luogo dove i nostri figli passavano gran parte del loro tempo e che aveva un così grande peso sul loro diventare grandi, non poteva esserci precluso. E l'identità di vedute col Preside Giordano era grande. Lo spazio che ci consentiva era ampio, e l'aiuto e l'ascolto che ci dava eccellenti, e il lavoro che facevamo lo sfruttava.
Grazie Professor Giordano per tutto quello
che ha fatto per la scuola.
Cristina, maturità 1989. - 29/05/2003
Arrivederci Preside,
quante volte abbiamo polemizzato in 5 anni,
eravamo una classe un po' turbolenta ricordo, ci siamo scontrati, eppure ci
siamo sempre rispettati. CI HAI SEMPRE RISPETTATO.
Davanti a questa notizia, è stato come se la
lavagna nella mia mente diventasse improvvisamente nera e il capitolo della
mia adolescenza si fosse definitivamente chiuso, senza possibilità di
appello. Oramai siamo diventati grandi e anche GRAZIE A TE, alla
tua pazienza e alla tua coerenza, uniche.
Speravo che mio figlio potesse frequentare il
Volta e potesse un giorno incontrarti: sono sicura che se anche lui approderà
nel "nostro liceo" sicuramente respirerà la tua forte
presenza, perché tu sei stato e resti il VOLTA, per moltissimi di noi.
Grazie Preside
Pierfrancesco 28/05/2003 Ferdinando
Giordano mi ha insegnato ad essere libero, cittadino attivo, a difendere con
forza le mie idee, ad assumermi la responsabilità delle mie azioni. E'
stata una certezza e una presenza fissa di quella fase della vita,
l?adolescenza, piena di incertezze e sicurezze fugaci. Ha contribuito a farmi
diventare uomo, ed ora mi sento smarrito. "Zio
Nando" è stata una persona meravigliosa anche per chi , stando al Volta,
non ha mai avuto occasione di
rivolgergli la parola, perché
attraverso la sua scuola, come
l?aveva plasmata in questi oltre 20
anni, parlava a tutti gli studenti. Amava
il Volta, e ha sempre lottato duramente per difenderlo, per migliorarlo, per il
valore della scuola pubblica e laica. Mi
mancherai, Sara, 29/05/2003 Caro "zio Nando" sono passati ormai anni dal giorno
del mio diploma al liceo Volta, resta uno dei periodi più belli e importanti
della mia vita. E' proprio grazie a quei bellissimi 5 anni che ho imparato ad
affrontare la vita, infatti oltre che sulla mia formazione didattica, quel
periodo ha influito sulla persona che sono diventata. Clara Covini, 29/05/2003 sono passati piu' di 20 anni ma non si puo' non ricordare la differenza che
il Professor Giordano ha fatto per questa scuola e per tutti quelli che ci hanno
passato degli anni importanti. La passione e l'energia non bastano mai e adesso
ce ne sara' un po' di meno. Una mamma, 29/05/2003 Grazie, per tutto.
Marina Cresti, 29/05/2003
Vent'anni fa, studentessa del Volta, con qualche difficoltà a relazionarsi con un?insegnante un po'? "astiosa" sono andata dal Prof. Giordano dicendo che non ne potevo più, che volevo cambiare scuola? Mi guardò negli occhi, analizzò la mia situazione scolastica nelle altre materie (che oggettivamente era buona) e mi disse una cosa: "Se non affronti lei oggi, non riuscirai ad affrontare nessuno domani?", me lo disse serio, ma senza retorica come era solito fare nelle situazioni difficili. Fu come ricevere una frustata, ebbi un moto di orgoglio, rimasi al Volta e mi diplomai regolarmente nell'86. Ancora oggi questa cosa è chiusa nel mio cuore e nei momenti di difficoltà della mia vita (che non stati pochi) viene fuori. Ho sperato di poter vedere un giorno i miei figli entrare al Volta e incontrare il preside Giordano? Adesso non sarà più possibile ma, anche se non riesco a capacitarmi di quanto è successo, il ricordo della persona che mi disse quelle parole semplici e v ere non sarà comunque oscurato da un gesto tanto forte? Grazie per essere stato un preside, ma soprattutto, una persona speciale?
Andrea Di Giulio (maturità 1980), 29/05/2003
Voglio ricordare Ferdinando Giordano per la sua attività di Insegnante prima ancora che di Preside.
Ho avuto la fortuna di essere suo allievo quando
ancora insegnava Storia e Filosofia al Liceo Scientifico Leonardo da Vinci.
Era la fine degli anni 70; anni ricchi, pieni di fermento, ma difficili e
rischiosi per noi giovani di allora. Anni probabilmente lontani per voi alunni
di oggi.
E già allora Ferdinando Giordano manifestava
appieno tutte le sue qualità umane e didattiche, permettendoci di crescere in
modo equilibrato, discutendo e però sempre rispettando le idee di tutti, in
particolare di coloro che avevano idee profondamente diverse dalle sue.
Apprendere della sua morte è stato per me come
sapere della morte di un amico di sempre, mi è capitato di piangere dopo
molto tempo benché non lo vedessi dall'anno della maturità. Ed enorme è
stato il rammarico per tutte le volte che ho pensato di andare a trovarlo, per
manifestargli la mia gratitudine, senza mai decidermi a farlo.
Oggi che anche io ho l'avventura di insegnare
spero di riuscire a mettere in pratica almeno una piccola parte dei suoi
insegnamenti.
_____________________________
Prof. Andrea Di Giulio Dipartimento di Scienze della Terra Università di Pavia Via Ferrata 1 - 27100 - Pavia
non sono stata allieva del liceo volta, ma ho
avuto l'enorme fortuna di conoscere il preside Giordano.credo nell'immortalità
del senso della vita. grazie.
la figlia di un'insegnante del liceo A.Volta,
29/05/2003
Enrico Dallò, 29/05/2003
Sei stato il mio unico punto di riferimento quando avevo smesso anche di cercarne, avrei voluto dirti di persona quanto sei importante per me.
Ti voglio bene Preside Giordano, come se ne vuole
ad un papà
GIULIA TRAMONTANO, 29/05/2003
anche se negli Stati Uniti per un anno, io sono sempre parte del Liceo Volta....
Volevo solo esprimere il mio cordoglio per la
perdite di un uomo eccezionale, non solo come Preside ma come Persona.
Grazie per tutto quello che ha fatto per noi e
tutta la Scuola...Ci mancherà tanto....
Con affetto
Simone Cremonini, maturità 1992, 29/05/2003
A Ferdinando Giordano,
un grazie da chi serberà per sempre con
orgoglio il ricordo di una grande scuola, anche di vita.
Mariarosa Caporali Tini genitore 1B, 29/05/2003
Te ne sei andato troppo presto: avevamo appena potuto
conoscerti.Ci era bastato ascoltarti la prima volta all'open day del liceo lo
scorso anno per capire, seppure come la punta di un iceberg, la tua grande
statura morale di uomo e di insegnante.
Maria Serena Bartoli, Maturità 2000, 28/05/2003
Sono venuta a salutarla dopo l'esame di Maturità, signor Preside, e sono FELICE di averlo fatto.
Mi ha guardata negli occhi, ricordo bene, ha
ripetuto il mio nome e mi ha forse detto due parole. Non per convenienza: per
me. Negli ultimi cinque minuti passati nel mio Liceo, ho sentito davvero
che qualcuno si era preso a cuore la mia, la nostra storia, i cinque anni più
belli, tempestosi, generosi della nostra vita: ed ha fatto sì che non un
minuto ne andasse sprecato.
Grazie perchè non ha avuto paura di avere fiducia
in noi.
Ho fisso nel cuore il suo sguardo diritto ed alto.
Così la ricordo. Un uomo, prima di tutto.
Non sapevo che lei occupasse uno spazio tanto
grande dentro di me. Ora c'è solo un grande vuoto, che grida nel buio di ciò
che non potrà mai capire.
Grazie, signor Preside, per quello che mi ha
aiutata a diventare.
I genitori della classe 2A, 28/05/2003 AI DOCENTI E AGLI STUDENTI del Liceo Alessandro volta MilanoCari studenti, cari professori abbiamo appreso, con profondo dolore, che il Prof. Ferdinando Giordano non è più tra noi. Noi l’abbiamo conosciuto a scuola e a questa scuola l’abbiamo sempre associato: per questo ieri, con la nostra presenza, abbiamo voluto sottolineare la nostra stima e il sostegno a tutto il Liceo Volta. Purtroppo non siamo riusciti a recapitare al Preside una lettera, che avevamo già preparato, per manifestare il nostro apprezzamento e il sincero ringraziamento per il suo lavoro. Ricordiamo un cittadino, un intelligente insegnante, impegnato da anni in un terreno complesso e difficile che ha saputo costruire, insieme alle altre componenti, un percorso formativo di qualità. Raramente abbiamo incontrato, nella nostra esperienza scolastica e nel ruolo di genitori, un’ampia disponibilità all’ascolto, al dialogo e alla partecipazione come in questo istituto. Sabato scorso il Prof. Giordano ricordava le enormi difficoltà in cui si siete costretti a lavorare e il diffuso senso di frustrazione che attraversa molti docenti, e molti protagonisti di questa istituzione, per la grave condizione in cui è stata posta la scuola pubblica, asse portante di uno stato civile e democratico. Ricordava spesso le qualità dei giovani, capaci di riflettere, analizzare le situazioni e di senso autocritico a volte più sviluppato che in tanti adulti. "Nando is in the house", hanno scritto gli studenti. Siamo convinti che Voi, giovani e docenti insieme, saprete cogliere gli insegnamenti positivi e proseguire nell’azione e nel progetto educativo che avete già tracciato; i genitori continueranno a sostenere, con la loro partecipazione e il loro contributo, il Liceo Volta.
Al Consiglio di
presidenza
al personale docente e non docente
agli studenti :
Il Liceo Scientifico paritario "Maria
Immacolata" di Milano- via Amadeo 11
si unisce al dolore e allo smarrimento per la
scomparsa improvvisa dello
stimatissimo Preside prof F. Giordano, punto
di riferimento prezioso anche per le scuole
paritarie di Milano e provincia , grazie alla
sua consulenza sempre opportuna
ai suoi qualificati contributi nei corsi
di aggiornamnto del personale docente,
all'apertura e all'accoglienza degli studenti
di qualsiasi scuola.
La nostra espressione di
solidarietà a tutti voi per il vuoto lasciato dal Preside carissimo,
una preghiera e un'espressione di affetto per
lui, per la famiglia e per gli amici.
la Preside e i docenti tutti, 28/05/2003
Maurizio Solca, 28/05/2003 Oltre ad essere un genitore del Volta sono stato, nella
seconda metà degli anni 70, allievo del Prof. Giordano al Liceo Leonardo da
Vinci. Gli ovvii casi della vita mi avevano fatto perdere le sue tracce per
molti anni, fino a quando la maggiore delle due figlie che ora frequentano il
Volta era in procinto di lasciare la scuola media ed iscriversi al Liceo. Fu una
piacevole sorpresa riincontrarlo appunto all'incontro di presentazione con i
genitori e in un colloquio privato colpì anche me la capacità di
Addio preside!
Ho iniziato il mio cammino al Volta nel 1987.
Mi ricordo le occupazioni,l'autogestione durante
la prima guerra del golfo.
Mi ricordo del preside che capiva i motivi di
tutto ciò,
mi ricordo del preside che mi consegnava la
pagella a metà anno
storcendo il naso per i miei brutti voti in
matematica.
Mi ricordo i giorni della maturità e tutti quegli
anni che hanno
fatto crescere migliaia di ragazzi come me.
Mi ricordo del mio preside e a lui dedico alcune
righe di una
canzone di Fabrizio De Andrè.
Addio.
Gianluca,maturità 1992.
Lascia che sia fiorito, Signore, il suo sentiero
Sono un'insegnante di un Liceo della Provincia;
mi è capitato di ascoltare le parole appassionate del Preside Giordano
qualche anno fa, durante la manifestazione ad Assolombarda per la
certificazione di qualità per la sua scuola; sono rimasta colpita dalla
motivazione per il suo lavoro che sapeva trasmettere, dall'affiatamento con i
suoi Docenti, dalla abilità argomentativa e dalla contagiosa fiducia nel
mestiere di insegnante. Ne ho conservato un ricordo ammirato ed ora mi sento
un po' più sola in questo mondo scolastico che si fa sempre più burocratico
e pieno di "scartoffie": proprio un tipo di scuola all'opposto di
quella in cui credeva il Preside Giordano.
Con stima e rimpianto
caterina Saletti, docente di Lettere e Latino
al Liceo Sc. " Cavalleri" di Parabiago, 28/05/2003
Mia figlia era ancora piccola e già mi arrivava la fama di un
preside di grande statura, democratico, attento alla eccellenza nel suo lavoro. Piera R., 28/05/2003 Luca, 28/05/2003 Cari studenti, cari insegnanti del Liceo Volta, 1D, 28/05/2003 NANDO IS IN THE HOUSE.... mi ha colpito subito questa frase,
subito appena
IL PRESIDE era IL VOLTA, ha condotto il Liceo come
un padre per tanti anni quanti quelli della mia giovane vita. E io, che
mai da quando mi sono diplomata avevo più ripensato a lui, ora lo sento
ancora parlare e la sua voce così ferma e sicura è viva nel mio ricordo come
non avrei immaginato.
Si ha la sensazione di aver perso un GRANDE.
Un saluto davvero commosso a lui e a quanti
lo piangono.
Manuela, diplomata '99, 28/05/2003
Guido Ratti, 28/05/2003
Mi ricordo ancora di un'occasione (non entro nei
particolari perché non è così importante) nella quale il Preside, pur non
essendo d'accordo, difese me ed altri studenti dalle accuse di alcuni
professori "moralisti" che parlavano addirittura di sospensione per
una sciocchezza... Proprio allora si è rafforzata la mia stima nei suoi
confronti, già allora grandissima.
In lui ho sempre visto un uomo che ha fatto il suo
mestiere al meglio, senza mai venir meno alle sue responsabilità,
guidato costantemente da un grande spirito di servizio, non dall'orgoglio
o dalla ricerca dell'autorità. Un uomo che ti parlava alla pari anche se eri
uno studente, che non si credeva migliore di te, che soprattutto sapeva
ascoltarti.
Spero di onorarlo seguendo il suo esempio, ovvero
facendo sempre il mio "dovere" di essere umano qualsiasi
ruolo ricoprirò in futuro.
Mi sembra impossibile che una persona dalle spalle
così larghe abbia deciso di fuggire dal mondo... ma come lui ha sempre
rispettato la nostra libertà, così spero che noi rispetteremo la sua scelta
senza rovistare nella sua vita privata per cercarvi un motivo.
Possa dov'è ora proseguire il suo cammino per se
stesso e non più solo, come ha fatto in tutta la vita, per gli altri.
Con affetto
"maturato" 1994 nella V I, la classe
migliore del liceo migliore di Milano
Giovedì 22 maggio 2003:
incontro il Preside Professor Ferdinando
Giordano per un colloquio nel suo studio al Liceo Volta: è sereno,
disponibile ad ascoltarmi e pronto a risolvere con ottimismo i problemi.
Mercoledì 28 maggio 2003:
con grande rimpianto, so dire solo:
grazie, Preside Giordano.
Maria Grazia Deponti - un genitore della
classe 2 F, 28/05/2003
Mi sono diplomata presso il Liceo Volta due anni fa e volevo
esprimere le mie piu' sentite condoglianze per la scomparsa del professor
Ferdinando Giordano. Ieri ho visto negli occhi di mio figlio una
tristezza infinita, forse aveva anche pianto per la scomparsa del suo Preside:
è stato un Preside democratico ed amava stare con gli studenti, dialogare
con loro.
immenso e puntuale riferimento di tutti, per te
solo una parola: GRAZIE , Nando
V^E 98/99
Ilario Lavarra 28/05/2003 ciao preside, Dei miei 5 anni trascorsi al liceo Volta ho un bellissimo ricordo. Merito dei miei professori, dei miei compagni di classe che sono diventati i miei migliori amici e merito del Preside Ferdinando Giordano per il clima di Civiltà, Umanità e vivacità intellettuale che ha saputo preservare e alimentare in questa scuola. In qualche strano modo ho la sensazione di aver perso un amico. Un ciao e un grazie di cuore, nel rispetto di un gesto difficile da capire. Mauro (maturità 1989) 28/05/2003 Claudio Abbiati: 28 / 05 /2003 Ora che Lui non c'è più restano solo i ricordi. Si accavallano
tumultuosamente nella memoria. Ricordo il primo giorno che l'incontrai, quando
ero in cerca di un liceo al quale iscrivere mia figlia; la sua onestà
intellettuale, cristallina, mi fece sperare che quella fosse la scuola giusta.
Era anche la scuola da me frequentata negli anni sessanta, in tempi sicuramente
difficili ma carichi di speranze. E anche quando mi si presentarono alcune
perplessità in merito alla complessa gestione della scuola, l'intesa col prof.
Giordano fu perfetta. Ci siamo sentiti colleghi, sono anch'io un insegnante di
scuola superiore, e siamo riusciti a concordare su tutto. Simone, 27/05/2003 Siamo solo primini, ma abbiamo fatto in tempo a conoscere il GRANDE
PRESIDE; Sig.ri Contardi 28/05/2003 Abbiamo appreso con sgomento la notizia della scomparsa del
prof. Giordano. Giovanni, 28/05/2003 NON SEI MAI STATO IL MIO PRESIDE MA IL MIO PROF. DI FILOSOFIA. Andreina, 28/05/2003
Cari studenti, cari insegnanti del Liceo Volta,
Il nostro Preside ci mancherà moltissimo, ogni
giorno per lungo tempo. E' stato un vero capo, una vera figura di riferimento
in un mondo dove si fatica a riconoscersi in una guida. Il nostro liceo e il
suo Preside erano inscindibili.
Ma vi prego con tutto il cuore non gettate la
spugna, non arrendetevi, non pensate che se non ce l'ha fatta lui, non vale la
pena di fare tanta fatica.
"Il Giordano" (con l'articolo, come
amiamo fare noi milanesi) non ha mai mollato, ha tenuto duro per tanti anni e
di fatica ne ha fatta moltissima. E questo nostro grande dolore per la sua
perdita è direttamente proporzionale al suo valore e all'impegno che lui ha
messo nel suo lavoro.
Ma, ne sono certissima, mai avrebbe voluto che il
suo ultimo gesto potesse cancellare tutto quanto costruito fino ad ora. Non
sappiamo quale disperazione lo ha spinto a questa estrema follia. Forse col
tempo potremo capire, forse.....................
Ancora sabato scorso ci chiedeva (e si chiedeva
lui stesso) "Ma che cosa è il bene comune? Perchè lavoriamo per il bene
comune, se non sappiamo cos'è?" Forse con queste parole ci stava
mandando un segnale, che noi non eravamo in grado di cogliere. Oggi dico
che il bene comune sono stati il suo lavoro e i grandi risultati ottenuti
anche grazie a tutti voi che lo avete seguito e apprezzato.
Forza allora, tutti insieme in suo nome,
continuiamo il suo lavoro. E voi ragazzi ricordate la sua figura, le sue
parole, la sua grande energia, non solo il suo cedimento finale.
E a voi studenti e voi insegnanti sono andate
le parole conclusive dell'ultimo intervento con noi genitori: ancora una volta
parole di apprezzamento per i suoi docenti, parole semplici, ma più
significative di grandi lodi ("i miei insegnanti non stanno certo a casa
con la bua). e poi affetto per i suoi alunni: "Spesso guardo dalla
finestra i miei ragazzi e li trovo belli, vedo che sono contenti di
essere a scuola. Si, sono belli i miei ragazzi"
Io sono felice che almeno uno dei miei figli ha avuto
come preside Ferdinando Giordano
Forza ragazzi, forza Prof
una mamma di 2G
Gemma Scozzesi, 28/05/2003 Caro Professor Giordano,
Ho conosciuto Ferdinando Giordano tanti anni fa,
quasi venti ormai. Lui era presidente di una commissione di maturità al Liceo
Banfi di Vimercate e io ero un giovane commissario di Filosofia agli inizi
della carriera. Raramente ho incontrato una persona più seria e più
competente, ma allo stesso tempo tanto colta, ironica e arguta. Ricordo aveva
una grande passione per il cinema. Cominciava sempre lui i colloqui chiedendo
ai maturandi quali film avessero visto di recente e discutendo con loro delle
varie pellicole. Di qualsiasi film si trattasse, lo conosceva e sapeva
discuterne. Era stato un piacere lavorare al suo fianco. Poi due anni fa seppi
da un comune conoscente che era stato nominato presidente di commissione in un
liceo del centro Monza, la mia città e che si lamentava della mancanza di un
parcheggio nelle vicinanze della scuola. Così gli telefonai e gli offrii di
usare il cortile di casa mia, che dista un centinaio di metri da quel liceo.
Si ricordava perfettamente di me, mi ringraziò e mi disse che il suo problema
si era nel frattempo risolto. Poi chiacchierammo un po' di scuola e ci
salutammo con l'augurio di reincontrarci. Era un uomo che sapeva far sperare
in una scuola migliore nel nostro paese. Agli studenti e ai loro genitori,
agli insegnanti e a tutto il personale del Volta mancherà molto. E anche a
tutti coloro che lo hanno conosciuto, magari solo superficialmente, come è
capitato a me.
Carlo Vittone
docente di lettere e storia presso Istituto
Statale d'Arte di Monza
E' con dolore che apprendo della morte di Ferdinando Giordano,
Preside del Liceo Volta di Milano nonché mio ottimo professore di Storia e
Filosofia nei primi anni '70 al liceo Scientifico Leonardo da Vinci. Vincenzo Sardelli, 27/05/2003 Un incontro breve, quello tra un insegnante in cerca
dell'abilitazione in latino, e un preside, responsabile del corso abilitante. Un
incontro fugace, che pure è bastato a farmi apprezzare l'immensa passione di un
uomo per la scuola, il suo percepire come valore la centralità dell'alunno. Del
professor Giordano ricordo anche la capacità di ascolto e la disponibilità al
confronto, la fierezza nel guardare sempre negli occhi l'interlocutore, l'amore
per i classici della letteratura e della filosofia che gli consentiva di
muoversi con la curiosità e la sagacia del viaggiatore nel pensiero dei padri
fondatori della cultura. Addio preside. Mi rimane il rammarico di non aver
potuto lavorare con lei.
Iacopo, 27/05/2003
Poche righe per ricordarlo, scritte da uno che forse nemmeno mai
gli aveva parlato, ma che si ricorda molto bene di lui, di quello che
diceva, e di come il suo liceo brillava sulle pagine dei giornali
quando era lui a parlarne. Uno che si ricorda di lui per come dirigeva la
nostra bella scuola, forte come un leone e giusto come un buon re. Uno che
ancora non comprende e forse non comprenderà mai quel gesto, se estrema
azione di un uomo sofferente, oppure fiera e coraggiosa presa di posizione
nei confronti della vita, un po' come il grande Catone nel Purgatorio di
Dante, che proprio nella sua bella scuola mi è stato insegnato, quando
ancora potevamo incontrare il vecchio leone in giro per i corridoi darsi
da fare febbrilmente per il liceo che tanto amava.
A Ferdinando Giordano, morto in guerra nel 2003.
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