Poiché
"il significato non può essere dato arbitrariamente, ma deve essere
trovato responsabilmente" (Frankl 1998b, p. 76), la ricerca di significato
è guidata dalla coscienza, intesa come la capacità intuitiva di
scoprire il significato unico e singolare nascosto in ogni situazione.
E l'aiuto di uno psicoterapeuta potrebbe risultare particolarmente
utile, nella misura in cui esso si concentri sulla ricerca del logos,
ossia del senso unico e irripetibile della propria esistenza.
Osservando il panorama delle proposte
terapeutiche, Frankl ha rilevato che "nell'ambito della psicoterapia
attuale c'è un vuoto" ed ha avvertito l'esigenza "di un completamento
e di una integrazione di quanto finora ha raggiunto la psicoterapia"
(Frankl 1977, p. 36). "La logoterapia non si propone, naturalmente,
di sostituire la psicoterapia [...], intende soltanto integrarla,
ed integrare anche la sua concezione dell'uomo 'intero'
(della cui interezza la spiritualità è parte essenziale)" (Frankl
1978, p. 152)
Cinque sono le possibili sfere di applicazione della logoterapia.
Anzitutto, essa è una terapia specifica
nei casi di nevrosi noogene che sorgono da un sentimento
di mancanza di significato della vita e da una frustrazione esistenziale,
nel senso che rimane frustrata la volontà di dare un senso alla
propria esistenza, pur riconoscendo che "la frustrazione esistenziale
non è necessariamente patogena, ma solamente in certe condizioni"
(Frankl 1998a, p. 81). Avere difficoltà nel vedere il senso della
propria vita, pur essendo qualcosa di profondamente normale, può
essere dare origine ad una nevrosi, da lui definita "noogena", che
ha la sua origine nella dimensione noetica (o spirituale) dell'uomo
e può estendere le sue ripercussioni alla dimensione psicologica.
"Le nevrosi noogene sono malattie 'dallo' spirito, non 'nello' spirito"
(Frankl 1978, p. 157). Siccome le nevrosi noogene sono delle nevrosi
derivanti dallo spirito, è necessaria una psicoterapia che parta
'dallo spirito', appunto la logoterapia. Di conseguenza, compito
della logoterapia è quello di aiutare l'uomo a diventare cosciente
del suo essere responsabile; "ma essa non può inculcargli, in concreto,
dei determinati valori; deve invece lasciare che il paziente trovi
da sé i valori che da lui aspettano d'essere realizzati, e scopra
in modo autonomo il significato della vita che egli deve dare alla
propria vita" (ibidem, p. 151).
La seconda sfera di applicazione riguarda
le nevrosi psicogene. In tal caso, la logoterapia, mediante
la forma della dereflessione e dell'intenzione paradossa, opera
come terapia non specifica, in quanto i diversi modelli di reazione
patogena, per la cui soluzione è applicata, non hanno nulla a che
vedere con la problematica del senso della vita. In tal modo essa,
anche quando non è più una terapia specifica in quanto tale, in
quanto psicoterapia, aggredisce sempre le cause degli stati psicogeni.
Nella terza sfera di applicazione,
la logoterapia cessa di essere una terapia e diviene cura medica
dell'anima. In tal ambito essa non solo si trova dinanzi a sofferenze
somatogene, ma è confrontata direttamente con malattie inguaribili:
in simile situazione di dolore l'unica cosa da fare è aiutare il
malato a raggiungere un significato fino all'ultimo istante, mediante
la realizzazione dei valori di atteggiamento.
Nella quarta sfera di applicazione
la logoterapia si trova confrontata con fenomeni sociogeni,
quali il sentimento di insignificanza, di assurdità e di vuoto esistenziale.
A questi fenomeni non è applicabile il modello medico, per il motivo
che non sono patogeni, ma possono esserlo, nel momento in cui conducono
ad una nevrosi noogena.
L'ultima sfera di applicazione della
logoterapia è riferita alla prevenzione della nevrosi iatrogene,
più propriamente di nevrosi psichiatrogene. Qui essa viene confrontato
con il dubbio e la disperazione sociogena in un significato della
vita e alla logoterapia viene affidata l'assistenza umana dei sofferenti,
anche senza un intervento prettamente clinico (ibidem, pp. 204-206).
Per
i riferimenti bibliografici fare riferimento alla pagina Fondamenti
di questa sezione.
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