|
Descrizione: il nome roverella è dovuto
alle dimensioni ridotte di questa pianta, alta fino a 20 m: presenta un
fusto contorto, corto, con chioma, rada e irregolare. La corteccia grigio-
bruna è fessurata in piccole scaglie, la foglia è brevemente picciolata,
allungata e lobata. Le ghiande, riunite in gruppi di 2-4, sono piccole,
allungate e appuntite, munite di cupola che le ricopre per circa la metà.
Le ghiande di roverella venivano tradizionalmente utilizzate per alimentare
i suini, ma studi paleontologici le identificano come cibo facente parte
della dieta dell'uomo primitivo. Il legno è simile a quello del rovere,
ma più pesante e difficile da lavorare. Habitat: la roverella è una delle querce caducifoglie più diffusa in Italia, nelle zone settentrionali si insedia nella fascia più bassa delle colline fino a raggiungere la zona coltivata. Predilige temperature miti o calde, resistendo ai venti secchi estivi e al clima marittimo, mentre teme le gelate tardive. |