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ETTORE FIERAMOSCA

Ettore Fieramosca

Ettore Fieramosca (Ferramosca), figlio di Rinaldo, fratello di Cesare e Guido, originario di una delle più antiche e nobili famiglie capuane, conte di Mignano Monte Lungo, nacque nella cittadina campana nel 1476.

Ebbe un'ottima educazione umanistica e fu presto avviato alla carriera militare. Fu, nel corso degli anni, al seguito di Ferrandino e Federico d'Aragona. Nel marzo del 1502 (e fino al 1503) si aggregò alle bande colonnesi che, al seguito di Consalvo da Cordova, iniziavano in quelle settimane le lotte per il possesso del Regno di Napoli e l'occupazione della Puglia; fu proprio durante questo periodo storico che, l'anno seguente, accadde l'episodio di quella memorabile cena probabilmente preparata ad arte dagli scaltri spagnoli per aizzare la collera dei francesi e che si concluse nell'ormai celebre Disfida di Barletta.

Ettore Fieramosca, quindi, fu capitano dei tredici italiani della celebre Disfida  (in un tratto di campagna tra Andia e Corato) del 13 febbraio 1503, vittoriosa per gli spagnoli. Per questa sconfitta, il re francese Luigi XII sottoscrisse nel 1504 l’armistizio di Lione col quale riconosceva il dominio spagnolo nell’intero Regno di Napoli. Era re di Spagna Federico II d’Aragona (1469-1516), marito di Isabella di Castiglia.

I sovrani spagnoli, dopo la vittoria, grati per la sua fedeltà, lo insignirono di titoli (Conte di Miglionico e Signore di Acquara), privilegi ed onorificenze (molte di queste liberalità, però, gli furono presto private a causa del processo di normalizzazione che avvenne al termine della guerra fra spagnoli e francesi. Offeso e sdegnato per il trattamento subito dalla corona dopo i tanti servigi che gli aveva offerto, restò per molti anni inoperoso).

"...la disfida rappresenta un tasselloLa Disfida di Barletta di R. Ferrari importante, e si comprendono perciò le ragioni delle onorificenze e delle ricompense che furono concesse ai suoi protagonisti. In modo particolare al Fieramosca, che ebbe benefici ben più sostanziosi dell'omaggio dei poeti. Con un diploma del 17 dicembre 1504 il re cattolico Ferdinando d'Aragona gli concesse infatti un feudo, per sè e per i suoi eredi, la contea di Miglionico. Nel documento si faceva esplicitamente riferimento alla sua partecipazione alla disfida e al ruolo di comando che in essa egli aveva recitato." (1) (2)

Dopo la Sfida, Fieramosca prese parte a storiche battaglie, fra cui quelle di Cerignola e Gaeta, nelle quali si destreggiò sempre coraggiosamente.Ettore FieramoscaLo ritroviamo fra i protagonisti della celeberrima battaglia di Ravenna (1512) nella quale fu gravemente ferito. Ripresosi prontamente, ricevette un invito dal Re Ferdinando d'Aragona a raggiungerlo a Valladolid (dove perse la vita, nel 1506, Cristoforo Colombo), all'epoca sede della corte spagnola. Qui, ammalatosi gravemente, trovò la morte il 20 gennaio 1515 a soli 39 anni.

La figura di questo capitano è rimasta nella storia d’Italia come tipico esempio di valore e di coraggio personale. Valoroso soldato, piccolo di corpo, ma d’animo grande e di forza meravigliosa.

A lui viene fatta risalire la dotazione di alcune terre in località "Porticella", in agro di Miglionico, alla Beata Vergine Santa Maria delle Grazie la cui festa è celebrata la prima domenica di settembre.

Anno, mese

Stato. Comp. ventura

 

Area attività

Azioni intraprese ed altri fatti salienti

1492

Napoli

 

Campania

Vive come paggio alla corte aragonese con uno stipendio mensile di 10 ducati.

1494

Napoli

Francia

 

Ha il comando di un contingente di balestrieri a cavallo.

1496

 

 

 

 

……..

 

 

Lazio

Si trova all’assedio di Gaeta.

Nov.

 

 

 

Eredita la condotta del padre Rinaldo.

1497

Ascoli Piceno

Fermo

Marche

E’ con il fratello Guido alla difesa del castello di Offida, da dove porta continue sortite ai danni degli avversari. E’ affrontato da Oliverotto da Fermo.

1498

 

 

 

 

……..

 

 

Campania

Nel primo semestre ha in feudo dal re di Napoli il castello di Caspoli.

Giu. lug.

 

 

Marche

Ritorna a combattere i fermani per conto del signore di Ascoli Piceno Astolfo Guiderocchi. E’ accolto con tutti gli onori a Ripatransone.

1501

 

 

 

 

Lug.

Napoli

Francia Spagna

Campania

Si distingue portando un’azione offensiva al castello di Calvi dove si sono asserragliati dei nemici. Passa alla difesa di Capua agli ordini di Fabrizio Colonna ed è catturato alla caduta della città.

Ago.

 

 

Francia

Accompagna il re Federico d’Aragona prima ad Ischia e poi in prigionia in Francia.

1502

 

 

 

 

Gen.

 

 

 

Gli sono sequestrati dai francesi la rendita della gabella nuova di Capua ed i feudi di Rocca d’Evandro e di Camino.

…….

Spagna

Francia

Puglia

Contrasta i francesi in Puglia tra Andria, Trani e Barletta agli ordini di Prospero e Fabrizio Colonna.

Apr.

 

 

Puglia

Combatte nella battaglia di Cerignola al fianco di Andrea da Capua.

1503

 

 

 

 

Gen.

 

 

Puglia

Si svolge un duello tra undici cavalieri estratti a sorte nei due campi. Dopo qualche giorno i francesi si presentano sotto le mura di Barletta e sfidano gli avversari: ne escono alcune compagnie di fanti rafforzati dai cavalli dei Colonna, fra i quali vi è anche il Fieramosca: gli avversari lasciano sul campo parecchie vittime ed alcuni prigionieri con il La Motta.

Feb.

 

 

Puglia

Durante un pranzo sorgono le premesse per la famosa “disfida di Barletta” tra 13 cavalli francesi ed altrettanti italiani scelti nelle compagnie dei Colona: essi sono Il Fieramosca, Giovanni Capoccio, Giovanni Bracalone, Ettore Giovenale, Marco Casellaro, Mariano Abignente, Romanello da Forlì, Ludovico Abenavolo, Francesco Salamoni, Guglielmo Albimonte, Miale da Troia, Riccio da Parma e Fanfulla da Lodi. La vittoria arride agli italiani in modo netto: i vincitori sono tutti armati cavalieri da Consalvo di Cordoba.

Apr.

 

 

Puglia

Prende parte alla battaglia di Cerignola.

Mag.

 

 

Campania

Rientra in Capua con 500 cavalli e ne scaccia i francesi di Ivo di Allègre e di Antonello da San Severino, che fuggono verso Gaeta.

Ott.

 

 

Campania

Passa nella valle del Garigliano e riconquista Rocca d’Evandro e Camino, occupate da Federico di Monforte.

1504

 

 

 

 

Ago.

 

 

Spagna

Sempre al fianco di Prospero Colonna, scorta in Spagna Cesare Borgia.

Ott.

 

 

Spagna

Il re Ferdinando il Cattolico da Medina del Campo gli conferma i feudi di Mignano  Monte Lungo, Rocca d’Evandro, Camino e Camigliano, la gabella nuova di Capua ed altri privilegi fiscali; è creato conte di Miglionico, gli è data in signoria Acquara

1505

 

 

 

 

Apr.

 

 

Campania

Torna in Italia con il Colonna e Giovanni Battista Spinelli; si incontra a Pozzuoli con il Cordoba.

1507

 

 

 

 

Gen.

 

 

Campania

Con il fratello Guido ed altri cittadini è scelto dagli abitanti di Capua a prestare giuramento a Napoli nelle mani del re di Spagna.

……..

 

 

Campania

Con la pace di Blois, è costretto a restituire Rocca d’Evandro e Camino al Monforte, la contea di Miglionico al principe di Bisignano Bernardino da San Severino: gli è proposto in cambio la signoria di Civitella del Tronto negli Abruzzi. Non accetta; è fatto incarcerare dal re di Spagna ed alla fine cede ricevendo a titolo di compensazione per i beni perduti 600 ducati. Si lamenta dell’accaduto con il re di Spagna e vende Camigliano per necessità.

1510

 

 

 

 

Apr.

 

 

Campania

Nonostante l’opposizione del re di Spagna cerca di passare al soldo dei veneziani. Chiede una condotta di 100 uomini d’armi e di 100 cavalli leggeri, il comando   dell’ artiglieria ed una compagnia di 150 cavalli leggeri per ciascuno dei due fratelli Guido e Cesare. Si offre anche per un’azione diversiva in Puglia con l’aiuto della flotta della Serenissima. Le trattative falliscono in breve tempo per le sue richieste.

1514

 

 

Spagna

Si trasferisce in Spagna.

1515

 

 

 

 

Gen.

 

 

Spagna

Muore a Valladolid il 20 gennaio 1515 a soli 39 anni

Per approfondire le conoscenze relative ad Ettore Fieramosca e alla Disfida di Barletta clicca sul seguente indirizzo: http://www.disfidadibarletta.net/

(1) Giuliano Procacci, La disfida di Barletta. Tra storia e romanzo, Bruno Mondadori,
(2) Il diploma è integralmente riprodotto in N.F. Faraglia, Ettore Fieramosca e la casa Fieramosca. Con appendice di documenti sui cavalieri della disfida di Barletta, Domenico Morano, Napoli, 1883, pp. 131-136 (il volume è conservato presso la Biblioteca napoletana di storia patria).


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