Il
barone Giuseppe Antonini, in Lucania, vol. III, nel
1798,
dava la notizia secondo cui Romualdo Salrnitano, nel Cronicon,
riferendosi all'anno 1110, aveva scritto: "Alexander Comes
Miliolongum fecit aedificare castellum".
Tralasciando
l'affermazione secondo cui Alessandro fosse stato figlio del
conte di Andria e il titolo feudale esercitato su Miglionico, è bene mettere
nel dovuto rilievo la personalità dell'autore della fonte della notizia per cui
Miglionico è ricordata all'epoca della dominazione normanna.
A
tale intento è necessario riconoscere il cognome e il perchè dell'attributo
"Salernitano" di Romualdo.
COGNOME.
Per
la cognizione storica bisogna rifarsi all'importante battaglia di
Civita
del 17 giungo 1053 tra l'esercito tedesco, inviato dal Re di
Germania Enrico III, che era investito anche del titolo di
imperatore del Sacro Romano Impero, al comando di tale
Guarniero Brunone
dei Conti di Dagsburg, cugino dello stesso re, e i Normanni che
dominavano nell'Italia meridionale.
Non
è da dimenticare che ad opera degli stessi Normanni, nei loro
domini, s'era divulgata l'eresia di Berengario di Tours contro la transustanziazione,
eresia che era stata anatemizzata dal secondo Sinodo Pasquale del
150.
Il
Summonte, alla pag. 62, vol. III libro IV della Storia del
Regno di Napoli, spiegava: "I Normanni si erano resi già potenti sulle
nostre regioni ed avevano dato dei disturbi alla Sede Pontificia... tanto che
Leone
IX, che in quel tempo l'occupava, chiese soccorso ad
Enrico III,
il Nero il quale gli spedì buon numero di soldati, comandati dal un
tale Guarniero, Capitano tedesco.Venute le due parti in battaglia, la giornata
fu vinta dal normanno Goffredo, che uccise a singolar certame
il Guarniero. Dietro questo fatto egli e suoi discendenti si
dissero Guarna ad imitazione dei romani che prendevano i cognomi e i nomi delle
nazioni da essi vinte. Il cognome Guarna fu usato da tutti i discendenti
di Goffredo".
Goffredo
lasciò tre figli: Riccardo, conte di Conversano,
Silvestro,
Conte di Marsico e Romualdo, Arcivescovo di Salerno. E' bene
precisare che Romualdo, l'autore del Cronicon, non era figlo di
Goffredo, ma un discendente. Il cognome Guarna dello storico
Romualdo lo
si rileva anche dal Croce, alle pagine 7, 14, 37 e 259 della
Storia del Regno di Napoli, Ed. Laterza, 1966.
Attributo.
Romualdo
Guarna, l'autore del Cronicon, primo esempio in Italia di una cronaca
universale dalla creazione del mondo, era anche medico di larga fama e
agiografo. L'Ughelli, in Italia Sacra (tomo VIII col. 400),
faceva sapere che Romualdo Guarna fu eletto Arcivescovo di Salerno nel
1154,
ricavata tale data dall'archivio di S. Lorenzo di Amalfi nel 1179, in cui era
scritto essere quell'anno il XIV del regno di Guglielmo e i
XXV
del vescovado di Romualdo il quale morì il 1° aprile 1181.
E'
risaputo che Romualdo fu caro ai due re Guglielmo I e
II,
succeduti a Ruggiero II il Guiscardo. Incoronò
Guglielmo
II in Palermo nel 1166 e ne fu nominato consigliere.
Non vada dimenticato che Federico Barbarossa, nel
1173,
aveva offerto per sposa a Guglielmo una sua figlia, ma il papa
Alessandro
III parò il colpo facendogli sposare Giovanna, figlia
di Enrico III di Inghilterra. In questo modo il Barbarossa
voleva invadere il Regno Normanno...
In
contrapposizione all'attributo episcopale, Romualdo è ritenuto lucano, perchè
figlio di Goffredo XV, conte di Marsiconuovo il quale non era
il Goffredo della battaglia di Civita, ma uno dei dodici figli di
Tancredi
d'Altavilla.
A
chiarimento di quanto annotato dall'Arcivescovo Romualdo Guarna, "Alexander
Comes Miliolongum fecit aedificare castellum", è da precisare che
Alessandro, cognomato Loffredo, era
Conte di
Matera e non di Andria, o figlio del conte della medesima città, come
antistoricamente viene ancora affermato. Il dominio di Alessandro nella contea
materana durò dal 1101 al
1133, mentre quello
familiare ebbe inizio dal 1064 (con Roberto dal 1064 al 108 e
con Goffredo dal 108 al 1101).
Il
dominio Loffrediano nella contea di Matera è documentato in modo chiarissimo
nell'atto pubblico di Ruggiero II del 22 novembre 1141.
MIGLIONICO,
che era nella contea materana, che si estendeva fino ad Armento e Anzi, ebbe
riedificato il castello, quasi distrutto dal terremoto del
988,
dal conte Alessandro, perchè questi era domino della Terra.
Nel
1133 l'intera contea materana fu invasa dal re Ruggiero II e passò a dominio
regio. Il re, nel 1135, decorò alla dignità della contea suo genero, Adamo
Avanello, assegnandogli tutte le città e terre della contea, non esclusa
Miglionico. (SAVERIO RIBELLINO)
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