NEW YORK: IN UNA EMAIL ULTIME LE NOTIZIE DA JLP | |
SOMMARIO 2001
L'Amministratore: ecco i lavori fatti sull'Isola Piana Che fine ha fatto lo stereo dell'Isola Piana Manutenzione ordinaria o straordinaria?
Attentato a New York: illesi gli isolani Estate 2001: all'Isola Piana triplicano i prezzi Una soluzione di economicitą nella gestione dei servizi Mattanza 2001 da record all'Isola Piana Successo della petizione a tutela dell'arcipelago Petizione: Lettera aperta Presidente della Giunta Regione Sardegna Petizione: Lettera aperta Sindaco Carloforte Altre notizie: |
Questa sera alle 3:50 italiane John Petitbon, noto isolano, ci ha inviato una email che ci rassicura ulteriormente sulla sua incolumitą e ringrazia per la solidarietą che gli č stata dimostrata. Nel testo del messaggio, che riportiamo interamente qui di seguito a conforto delle numerose persone che hanno contattato con preoccupazione la nostra Redazione, John fa il punto della situazione attuale nella cittą martirizzata dalla furia assassina dei terroristi islamici. Chi conosce John, ragazzo concreto e di poche parole, coglierą nel suo dettagliato racconto la immensa rabbia e commozione di un italiano che ormai vive e lavora a New York da oltre 10 anni. «Hi everyone, siamo ancora sotto shock, ma stiamo bene. Questa mattina, al suono di aerei militari, mi sono svegliato in una new york quasi deserta. Gli unici veicoli che circolano sono ambulanze, macchine della polizia o vigili del fuoco. Qualche newyorkese che fa il jogging e altri che portano il cane a spasso, la maggior parte evitano eye contact e camminano a testa bassa. Nel Washington Square Park i pushers non sembrano preoccupati, "business as usual". Per chi non lo sapesse vivo e lavoro nella zona bloccata al traffico, sotto la 14ma strada. Sono riuscito senza nessun problema ad arrivare in ufficio. Mauro (il mio collega) é in diretta telefonica con TTNEWS, una stazione radio in Stoccolma. gli stanno chiedendo le classiche domande "avete da mangiare? come ti senti? cosa dice la gente? .......". Ieri sera ho parlato con un ragazzo Indiano che era riuscito a scappare dal crollo delle towers. Ha perso la casa e tutto quello che possedeva. Mi sembra assurdo, siamo qua, a pochi chilometri da "ground zero", e l'unica cosa che possiamo fare é guardare la cnn. Abbiamo cercato di offrirci come volontari nel search and rescue, ma i volontari sono gią troppi. Il 16 e 20 Settembre avremmo dovuto proiettare due power point presentations alle United Nations. Kofi Annan, Bill Gates tra gli speakers. Ho la netta sensazione che verranno cancellati. Lo spirito dei newyorchesi é unito e commovente. La gente applaude ai vigili del fuoco che rientrano alla base coperti di polvere. La maggior parte dei negozi sono chiusi, i pochi ristoranti e pizzerie aperte danno da mangiare gratis. File di gente si sono formate attorno ai centri di donazione del sangue. Il terrore é appena finito, ora inizia il lungo e difficile processo di ricostruzione. Grazie per le numerose email e telefonate. A presto. jlp johnlouis
petitbon M.N. |