Terreno fertile per
un musicoterapista/euta, o anche per un animatore che discretamente
(almeno spero) vuole conversare (cantando) con un Ospite affetto da
demenza che canta praticamente dal mattino alla sera - con o senza la
sua radio accesa - seduto in camera vicino alla finestra (tiene sempre
gli occhi chiusi mentre fa girare i pollici). la porta è aperta,
chiunque può passare a salutarlo, è pronto a salutarvi a fare 2
chiacchiere, ma a modo suo. Butto l’occhio ogni volta che ci passo
davanti mentre accompagno o vado incontro a qualche Ospite. Ed ogni
tanto mi dico, “ma si! Perché no? Vado a salutarlo”. Sta
già borbottando, solo lui sa quale canzone, molto probabilmente qualche
sua improvvisazione sul momento, gli siedo a fianco e controllando il
mio tono, accompagno con la voce a ritmo il brano che sta intonando.
Osservo la sua reazione, nell’istante stesso mi accorgo di essergli
seduto un po’ troppo vicino, potrebbe alzarsi di scatto e magari
mollarmi uno schiaffo, ma voglio stargli appresso. Sembra gradire il mio
intervento, si mette a sorridere, ha trovato “l’accompagnatore”,
per poi continuare l’esecuzione del brano. Due minuti, poi
m’interrompo. Si ferma anche lui e borbotta qualcosa. Nel (cercare di)
ripetere con lo stesso tono e parole quello che dice, mi accorgo che è
più “presente” di quello che a prima vista può sembrare. Gli
faccio i complimenti e mi ringrazia, indi gli chiedo se vuole
continuare. Approva. Mi fa molto piacere, mi diverto e credo anche lui,
ma cerco di non sbilanciarmi troppo, così gli propongo, di scegliere
anche il prossimo pezzo. Ma mi passa la palla, “no, comincia te” -
risponde sicuro. Parto
con un ripetuto zum-pa-pa, mi lascia continuare per qualche secondo, poi
lui stesso lo ripete (per assicurarsi il ritmo giusto) due, tre volte ed
è pronto per partire con l’assolo. Avrei voluto aver con me la
videocamera, ma poi penso che forse sto entrando nel “territorio”
del mio collega Musicoterapista Roberto (hai trovato pane per i tuoi
denti penso...) e lascio a lui questo intervento, percorso che so ha già
intrapreso. Quindi mi fermo. Si ferma anche lui. Borbotta di nuovo,
quasi soddisfatto del risultato. “Ne cantiamo un’altra?” –
propongo – “no, basta così” – risponde tranquillissimo. Lo
ringrazio e contraccambia. Mi alzo - “allora, ti saluto” – e lui
conclude - “Buon viaggio”….
Niki
_Manfredi Animatore presso la Casa di Riposo "Rossi
Sidoli" di Compiano Parma |