Tanti
sono gli anni passati in collaborazione con l’operato di Vincenzo qui
alla “Rossi Sidoli” che quasi mi risulta
difficile fissare in poche righe i punti salienti della sua
persona, sono molti infatti i momenti
che avrebbero il diritto di essere ricordati. Il mio non vuole essere un
semplice discorso di circostanza per ricordare il pensionamento di un
collega. Potrei iniziare dicendo che il mio ingresso in struttura è
iniziato per proposito dello stesso Vincenzo. Allora ero un giovane
musicista che per pura curiosità aveva iniziato il corso di studi in
musicoterapia. I miei interessi erano diretti al mondo della musica
classica non avevo idee precise su quale sarebbe stato il mio futuro con
questa materia. A propormi una soluzione fu lui stesso con il proposito di iniziare un progetto con i nostri ospiti.
Sette anni fa la musicoterapia nelle strutture geriatriche era poco
diffusa, era difficile persino reperire una letteratura che parlasse di
esperienze in proposito. Partendo da questi fatti
mi sono sempre chiesto dove Vincenzo avesse preso l’idea di un
progetto di musicoterapia con anziani. Oggi sono sempre più convinto
che la sua proposta fosse frutto di un intuito che aveva precorso i
tempi. Voglio poi indubbiamente rimarcare la collaborazione che si è
creata nel tempo in sede operativa. Il suo essere animatore non si
concludeva nell’orario preordinato in struttura. Era immancabile
qualche sua telefonata per ricordarmi il da farsi per la giornata
seguente, il tutto era sempre posto con spirito di collaborazione mai
con un tono riprovevole, era un confronto alla pari, era un dialogo
basato sulla fiducia. Ed è sinceramente a questo che principalmente
devo il mio proseguimento di attività in struttura. L’essere
sostenuto consigliato da chi aveva più esperienza mi ha fatto capire
molte cose in quanto a strategie di relazione con gli anziani. La mia
presenza in struttura negli anni ha sempre più allargato i suoi spazi
di azione e molte sono state le collaborazioni con l’animatore basate
sempre su un rapporto leale di confronto. Pochi mesi fa mi sono recato a
casa di Vincenzo per regalargli il libro da me appena pubblicato
“Musicoterapia con il malato di Alzheimer”. E’ stata l’occasione
per rivedere un amico e un momento per ringraziare chi ha creduto in
modo sincero al mio lavoro. |